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Autore: cocochanel    12/08/2013    24 recensioni
Fortune odia la scuola in una sua sfaccettatura, e spera solo che prendi fuoco. Qualcuno però le farà cambiare idea; e sarà l'unica persona che lei non avrebbe mai immaginato:il suo professore.
-
un amore da nascondere, un lavoro troppo importante per poterlo perdere e una cattedra ad allontanarli.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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there is nothing like us


Tre anni dopo. 


Fortune si rigirò per almeno dieci volte nel letto, non riuscendo a trovare una posizione per dormire. Il fatto di essere incinta le riempiva il cuore di gioia, ma la sera avrebbe voluto prendersi a testate nel muro. 
-Amore?- la chiamò dolcemente Harry, sbadigliando. 
-Amore?- lo scimmiottò, mettendosi seduta -Amore, un cazzo Harry! sono due ore che cerco una posizione per dormire, e questa posizione non c'è- fece un urletto isterico, e si buttò di schiena sul letto, sbuffando. 
-Cucciola di mamma, quando cazzo ti decidi ad uscire?- parlò con il pancione, e il riccio scoppiò a ridere. 
Fortune lo guardò e non potè fare a meno di sorridere anche lei, anche se davvero, la bimba doveva muovere le pacche ed uscire.
-Mancano due settimane- le ricordò quando smise di ridere e la baciò a fior di labbra.
-Chanel- gli disse, perché erano in continua lotta su come chiamare la creatura. 
-Blair!- ribattè, posando il capo sul petto della ragazza. 
-Chair- mormorò all'improvviso Fortune, e Harry si girò a guardala interrogativo. -Sono i due nomi insieme- gli spiegò e l'uomo sorrise compiaciuto. 
Chair.
 
Natalia bussò alla porta del suo ragazzo, e sorrise confusa quando lo vide in smoking. Poi aggrottò la fronte, davvero confusa.
Che ci faceva in smoking? Dovevano passare una serata in casa. 
-Sembri un pinguino Niall- ridacchiò facendosi spazio da sola per entrare. 
Il biondo alzò gli occhi al cielo e chiuse la porta, ansioso. Natalia si guardò intorno, le candele profumate, la tavola preparata in modo meraviglioso e tutto così... bello. 
L'irlandese sospirò e la fece girare, mentre lui si inginocchiò prendendo una scatoletta dalla tasca posteriore.
Cazzo, pensò la bionda con il cuore che le stava uscendo dal petto a forza di battere così forte.
-Natalia tu sei la prima ragazza che io abbia mai amato davvero, c'è voluto tempo prima che mi amassi anche tu... ma ogni giorno accanto a te è stato meraviglioso. Oggi, dopo tre anni, sono qui inginocchiato su questo pavimento che mi sta anche facendo male le ginocchia perchè..- ingoiò la sua stessa saliva, arrossendo di poco. 
La ragazza sorrise imbarazzata, e si sentì le gambe venire meno.
-Perché sei stata la prima in tutto, e voglio che tu sia anche l'ultima. Natalia, vita mia, vuoi sposarmi?- 
Si portò una mano davanti alla bocca, cominciando a piangere come una cogliona.
-Cazzo, amore spero che siano di gioia- Niall si allargò il colletto della camicia, sentendo che stava facendo troppo caldo in quella stanza, oppure era l'ansia?
-Certo che sono di gioia! Si e ancora si!- 
Lui si alzò in piedi e lei gli si buttò addosso facendolo finire di nuovo a terra, ma non importava. Cominciarono a baciarsi ridendo, come due bambini. Niall poi si alzò, la prese in braccio e la mise sul divano, dove minuti dopo si ritrovarono nudi a far l'amore. 
 
-Celeste esci da questo fottuto bagno!- le urlò incazzato nero Louis, sentendola piangere. Odiava vederla piangere, o sentirla.
Odiava vederla stare male e basta. 
Erano passati tre anni da quando Celeste era andata in quella clinica, eppure a volte si sentiva ancora non abbastanza. Come oggi. 
-No, trovatene una con le tette più grandi e con delle gambe fighe- gli urlò di rimando, e il ragazzo scosse la testa allontandosi dalla porta. 
Doveva trovare un modo per fargliela aprire, per lui lei non solo era abbastanza, ma era anche troppo.
L'amava immensamente, e sapeva benissimo che lei meritava di più, un uomo che avesse un lavoro stabile, che la desse tutto quello di cui aveva bisogno. Insomma, qualcuno migliore di lui. 
Ma lei gli diceva sempre che nessuno era meglio di lui. 
-Amore mi apri per favore?- tentò di nuovo avvicinandosi alla porta.
Sentì dei singhiozzi, e si sarebbe voluto prendere a schiaffi perché forse non gli diceva abbastanza quando lei fosse bella. Poi, vide la chitarra sulla poltrona e la prese sendendosi per terra. 
Cominciò a strampellare qualcosina... 
-Know you've never loved 
the sound of your voice on tape 
You never want to know how much you weigh 
You still have to squeeze into your jeans 
But you're perfect to me...- canticchiò -I won't let these little things slip out of my mouth but if it's true It's you, It's you, they add up to, I'm in love with you and all these little things..- alle ultime parole sentì la maniglia girare, e la porta aprirsi. 
Uscì Celeste con gli occhi gonfi, e il naso rosso. 
Louis posò la chitarra attirandola a sé, stringendola in un abbraccio pieno d'amore. 
-Tu sei perfetta, per me- le sussurrò nuovamente, e la ragazza lo strinse ancora più forte per paura che se ne andasse, ma lui non l'avrebbe mai lasciata. 
 
Zayn guardò Samantha e la sorrise, baciandole la punta del naso. Lei sorrise tesa, e abbassò lo sguardo.
-Sei sicura?- le sussurrò all'orecchio. 
Lei annuì e arrossì.
Stavano insieme ormai da un anno, e lei si stava concedendo a lui che mai nella sua vita aveva fatto l'amore. Fin ad allora. 
-Ti amo- le disse e lei spalancò gli occhi, sentendo quelle parole uscire dalla sua bocca.
Lo strinse a sè, e lo baciò ripetutamente.
-Anche io Zayn!- mormorò.
 
Liam prese la mano di Taylor e la strinse forte, guardando la casa che avevano comprato insieme. 
-C'è l'abbiamo fatto, amore mio- esclamò lei, abbracciandolo. 
Dopo tanti sacrifi, dopo tanti litigi, eccoli lì, forti più che mai pronti per una convivenza. 
-Entriamo dai- sorrise Liam e prese le valigie. 
Niente avrebbe potuto rovinare la loro felicità, niente avrebbe potuto rovinare il loro amore.
 
Due settimane dopo. 
Fortune aprì gli occhi e sentì un urlo di una bambina. Della sua bambina. Le vennero le lacrime agli occhi quando la vide in braccio all'infermiera che le baciava il capo.
Si girò di lato e vide Harry emozionato più che mai. 
Intorno a lei, tutti i suoi amici le loro rispettive fidanzate/i. 
-Nome e cognome della bambina- disse una dottoressa con un pezzo di carta e una penna in mano. 
Entrambi si guardarono.
-Chair Styles- sorrisero e Louis scoppiò in un pianto isterico.
-Sono così felice per voi- esclamò giustificandosi.
-E c'è bisogno di piangere cretino?- lo riprese Zayn avvicinandosi  alla piccola ormai in braccio alla madre.
-E' bellissima Fortune, fortunatamente non ti assomiglia- ridacchiò dando un bacio alla creatura. 
-Zayn, dai- alzò un sopracciglio Samantha.
-Non hai perso la tua ironia, Malik- rise Niall dando una pacca al pakistano. 
-Ehy, fatemi vedere la mia nipotina- urlò Natalia. 
-Non urlare scema!- la riprese Liam. 
-Liam, stai urlando anche tu- rise Taylor. 
-Louis, amore smettila di piangere, dai!- lo riprese Celeste.
Fortune passò Chair ad Harry combattè con le proprie emozioni per non piangere, ma non ci riuscì. Alcune lacrime cominciarono a scendere, mentre stringeva a sé la sua bambina. 
-E'nostra figlia- sussurrò il riccio alla bionda, che non potè fare a meno di sorridere. 
 
 
 
"Gli amori che sembrano assurdi certe volte sono i migliori".



Fine. 

Ecco la fine di Just Words, ovviamente solo nella fanfiction, ci sarà sicuramente un mondo parallelo dove una ragazza come me, continuerà a scrivere di loro.
Per me questa storia è stata davvero importante. Ma ciò che mi ha invogliato a scrivere siete state sicuramente voi, mie care lettrici! Che con i vostri complimenti, le vostre recensione (FANTASTICHE) che mi hanno riempito il cuore ogni giorno. 

Grazie a tutte. 
Grazie per chi non mi ha mai abbandonata.
Grazie a chi mi ha fatto delle critiche invogliandomi a migliorare.
Grazie a chi mi ha sempre scritto una recensione facendomi sapere il proprio parere.
Grazie a chi mi ha riempito di complimenti.
Grazie a chi ha aspettato con ansia l'aggiormento.
Grazie a chi non mi ha abbandonata quando aggiornare non era uno dei miei primi pensieri.
Grazie a chi mi ha aiutato a scrivere i capitoli quando non avevo idee.
Grazie a chi semplicemente se fermato a leggere.
Grazie a chi ha messo la mia storia tra i preferiti, tra i ricordati, e tra le seguite.
Grazie anche se poi l'avete lasciata ad ammuffire.
Grazie perché non avrei mai creduto di arrivare alla fine di Just Words, e invece ci sono riuscita.
Grazie perché non sono la migliore a scrivere, eppure voi c'eravate.
Grazie quando i capitoli facevano schifo e non mi avete segnalata(?) per la schifezza.
Grazie per i messaggi in posta, dove mi avete riempito di complimenti, dove mi dicevate "cazzo, quando aggiorni?" :')

GRAZIE PER TUTTO, A TUTTE VOI!
Ovviamente non mi fermerò qui con le storie, ci rivediamo presto con la mia prossima storia. Ma per me questa storia e voi lettrici, resterete sempre nel mio cuore.


 
  
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