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Autore: Alessandra    19/02/2008    16 recensioni
Ginny ed Hermione - stanche di aspettare una qualsiasi "mossa" da parte dei ragazzi dei quali sono innamorate - decidono di fare di nascosto una pozione da usare su Harry e Ron.
Ma le cose non vanno mai come dovrebbero andare... o almeno, quasi mai...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                         Una pozione per Ginny            Cap 16

 

 

 

“Perché l’hai fatto ?” disse Harry, dopo che si fu ripreso dallo shock “Perché hai voluto rovinare tutto ?”

“Rovinare tutto, dici ?” rispose Ginny, con voce isterica.

“Non mi hai mai degnata di uno sguardo per anni… anni Harry!!! Io non ce la facevo più… stavo impazzendo!”

Ron si intromise, rabbioso “E questa sarebbe la tua soluzione ?” prese in malo modo il libro di pozioni rimasto aperto vicino al calderone.

Trovata la pagina interessata, inziò a leggere con disgusto :

“…Fatta ingerire la pozione, la malcapitata persona/animale, servirà fedelmente colui o colei che gliela ha data per tutta la sua vita…”

Ginny guardò il fratello “Ma... che ...”

“Un momento!” si bloccò Ron, illuminato da un’amara consapevolezza “Ma Ginny non ha dato ad Harry la pozione, l’ha bevuta lei… quindi questa… questa non è la Pozione della Schiavitù!!”

Harry fulminò Ron con lo sguardo “Ti prego, dimmi che stai scherzando!”

Ron inizò a sudare freddo “Ehm...”

“Certo che non lo è !!” sbottò Ginny inviperita, rispondendo al posto del fratello “La pozione che ho bevuto è quella dei Desideri”

“D...Desideri ?”

Ron lesse l’altra pagina del libro e sbiancò di colpo.

Harry si passò una mano tra i capelli, peccato che ad Hogwarts non ci si potesse smaterializzare!

“Sì… proprio quella” disse Ginny, rivolgendosi ad Harry “L’ho proposto io ad Hermione e non il contrario, come invece vi ha fatto credere per difendermi. Non voleva neanche aiutarmi all’inizio.”

Poi guardò con rabbia il fratello “Ma tu hai rovinato tutto! Non sei capace neanche di leggere un libro!!”

Ron abbassò lo sguardo, imbarazzato “Io credevo che...”

“Lascia perdere Ron” disse Harry stancamente.

Ginny gli si avvicinò, ora che aveva preso la pozione almeno doveva spiegargliene il motivo. 
“Sai Harry, all’inizio volevo la pozione per farti innamorare di me...” gli disse, facendolo arrossire.

“COSAA?” urlò Ron sconvolto.

Ma Ginny continuò come se non l’avessero mai interrotta “Ma, dopo la nostra discussione dell'altra sera, ho capito quanto fosse sbagliata una cosa del genere... poi però, quando ti sei dichiarato…”

La testa di Ron scattò verso Harry “TI SEI DICHIARATO ??!” gridò, quasi sull’orlo di un collasso.

Harry gli fece un sorrisetto tirato, iniziando a sentire un caldo pazzesco in quella stanza.

Ginny, però, non si curò minimamente del baccano fatto dal fratello “… Calì è venuta a parlarmi e mi ha detto della pozione che ti ha dato Piton”.

“Il Veritaserum ?” chiese Ron, ormai sfinito da tanta indifferenza nei suoi confronti.

Ginny, finalmente, si voltò verso il fratello “Il… cosa ? Era Veritaserum ?”

“Sì” disse Harry, guardandola teneramente “Era Veritaserum”.

Gli occhi di Ginny si riempirono di lacrime “Q...Quindi…” balbettò, con la voce rotta dall'emozione “Quello che mi hai detto era…”

“Tutto vero!” finì per lei Harry “Non so cosa ti abbia detto quell’oca di Calì, ma io non avrei potuto mentirti neanche volendo”.

Harry sentì le guance in fiamme, ma non se ne curò minimamente.

“Ginny io…” iniziò, guardandola intensamente. Ma l'urlo di Ron gli fracassò un timpano.

“MISERIACCIA! HERMIONE E' SPARITA !”

Ginny ed Harry si voltarono verso di lui.

“Non c’è più !!” spiegò Ron, guardandosi intorno.

“Come ha fatto ad uscire senza che la vedessimo ?” si chiese Harry, prima di notare l'assenza del suo mantello.

Ron sgranò gli occhi, allarmato. Ma allora lei non sapeva ancora che avessero confuso la pozione della Schiavitù con quella dei Desideri !

Gli vennero in mente le parole che le aveva detto poco prima.

“Perché il tuo desiderio mi rovinerà la vita Hermione...e non ti permetterò di farlo”.

Ron sbiancò di colpo, cosa aveva fatto ? Doveva assolutamente trovarla e spiegarle quello che era successo.

“Sarà meglio che tu vada a chiederle scusa” gli disse Ginny con uno sguardo tagliente “E cerca di essere convincente se vuoi sopravvivere per spiegarle la verità".

Hermione corse per le scale del settimo piano, era fuori di sé dalla rabbia.

“Perché il tuo desiderio mi rovinerà la vita Hermione...” quelle parole le avrebbe ricordate per tutta la vita.

Salì a perdifiato le scale che portavano alla Torre di Astronomia, fermandosi solamente quando si trovò nell’aula antistante alla terrazza.

Ansimante, si avvicinò alla finestra e si tolse il mantello di Harry.

Da quel punto poteva vedere tutto il paesaggio intorno ad Hogwarts, era il posto che preferiva in assoluto quando voleva rimanere da sola con se stessa.

Non seppe per quanto tempo fosse rimasta ferma a fissare la luna che spendeva nel cielo e le sponde del Lago Nero, ma si riscosse subito quando udì un rumore alle sue spalle.

“Sapevo di trovarti qui…” disse all’improvviso una voce.

Hermione si voltò, trovando gli occhi azzurri di Ron fissi nei suoi.

“Posso avvicinarmi ?” chiese lui con una punta di preoccupazione nella voce.

Ma Hermione continuò a fissarlo, rimanendo in silenzio.

“Hermione, io credevo che stessi facendo la pozione della Schiavitù… per questo ho reagito in quel modo!” si affrettò a dirle lui, approfittando del suo silenzio.

La Grifondoro sgranò gli occhi “Che cosa ?”

Ron prese un bel respiro ed iniziò a spiegarle quello che era successo.

“Così, ho letto per sbaglio la pozione sbagliata... per questo ti ho detto quelle cose, ti prego perdonami! finì l'amico, imbarazzato da morire.

Hermione era scioccata, come avevano potuto lui ed Harry crederla capace di fare una cosa così meschina !

Ron abbassò lo sguardo “Scusami Hermione…non so cosa mi sia preso, l’idea che stessi tramando qualcosa con Ginny alle mie spalle mi ha fatto perdere il lume della ragione!”

Hermione lo guardò “Davvero mi crederesti capace di una cosa del genere ?” gli chiese tristemente.

A Ron si strinse il cuore nel vederla così. “Certo che no! Per questo ti ho voluta affrontare e dirti tutto! Non potevo crederci...”

Con un passo le si avvicinò, guardandola in un modo che fece tremare le gambe alla ragazza.

“Adesso però tocca a te raccontarmi come sono andate le cose”.

Hermione fece un passo indietro verso la finestra.

“Perché volevi prendere quella pozione ?” continuò lui, facendo un altro passo verso di lei.

Hermione fece un altro passo indietro “Cosa te ne importa ?” rispose, guardandolo male. Ma Ron non si lasciò intimorire, facendo un altro passo verso di lei.

“Era mio il capello che hai messo nella pozione… e adesso devi dirmi perché!”

Hermione indietreggiò ancora, trovando però il muro della Torre a sbarrarle il passaggio. Era in trappola.

Sospirò, appoggiandosi alla parete.

“Volevo solo che mi vedessi per come sono veramente…” disse con un sussurro, fissando intensamente la punta delle sue scarpe.

Ron la guardò con una faccia confusa, così Hermione fu costretta a spiegarsi.

“… Mi ero stufata che mi cercassi solamente per copiare i compiti e per litigare... non ce la facevo più ad andare avanti così." la sua voce si incrinò pericolosamente.

"Mi sono stancata di essere solo la tua migliore amica!" sbottò, voltandosi per nascondere le lacrime.

Ron rimase per qualche secondo a fissarla, aveva capito male o Hermione gli stava confessando di voler stare con lui ?

“Hermione" iniziò, con le orecchie in fiamme “Non è vero che ti cerco solo per i compiti e per litigare" le mise una mano sulla spalla, ma lei lo scostò con rabbia.

“ Per favore…smettila di prendermi in giro… stasera hai distrutto ogni possibilità per me di essere migliore, di essere diversa!!” sbottò lei, allontanandosi.

“Ma io non ti voglio diversa !!” le gridò inaspettatamente Ron, costringendola a fermarsi. “Mi piaci Hermione… e mi piaci così come sei adesso... non potresti essere migliore di così !” disse, con il viso in fiamme.

Hermione si voltò, aveva gli occhi pieni di lacrime “Ron…”.

Con pochi passi lui annullò le distanze fra loro e l'abbracciò.

Hermione chiuse gli occhi, ispirando il suo profumo e sentendo il cuore di lui battere all'impazzata.

Sorrise, sentendo un senso di felicità stringerle il cuore.

“Come hai fatto a trovarmi quassù ?”gli chiese, sussurrando.

Ron l'allontanò leggermente da sé per poterla guardare negli occhi “Lo sapevo e basta... ti troverei ovunque Hermione”.

Hermione non volle sapere altro, si mise in punta di piedi e lo baciò dolcemente.

Ron sgranò gli occhi sorpreso, prima di rispondere al bacio con tutta la passione provata per anni per quella piccola So-tutto-io!

Quando si staccò da lei, si diede un pizzico alla mano “Ahi!” esclamò.

Hermione scoppiò a ridere. “Ma che stai facendo ?”

“Verificavo solo che non fosse un sogno!” le disse sorridente, prima di baciarla nuovamente con la Mappa del Malandrino che faceva capolino dalla sua tasca.

  

Ginny iniziò a camminare avanti e indietro per la Stanza delle Necessità .

“Ancora non sono tornati! Pensi che Ron l’abbia trovata? E se qualche professore li avesse visti?” disse preoccupata ad Harry.

Lui si avvicinò e le mise una mano sulla spalla “Non preoccuparti, Ron ha la Mappa del Malandrino, può prevedere le mosse di chiunque...”

Ginny gli sorrise, facendo salire di molto la temperatura del suo corpo.

“…Hermione poi ha il mio mantello…è al sicuro, torneranno fra pochissimo vedrai!” continuò, distogliendo lo sguardo da lei.

Sempre se non l’ha ucciso…

Ora che erano soli doveva parlarle, era vero che non fosse la Pozione della Schiavitù quella che Ginny aveva preso poco prima, ma era sempre una pozione!!! Ed era suo il capello inserito come ultimo ingrediente!

“Senti...” disse con il cuore in gola.

“Non è che non mi fidi di te…” Iniziò lui, schiarendosi la gola.

Ginny lo guardò.

“Solo che quella pozione che hai preso prima… cioè…volevo sapere che cosa succederà visto che il capello nella coppa era il mio!”

Si era vergognato da morire nel chiederlo, ma in quel momento la sua necessità di "sapere" superò di gran lunga il suo imbarazzo.

Con sua gioia, vide Ginny divenire rossa come al sole al tramonto.

“Dipende da te Harry!” rispose lei dopo un po’, lasciandolo di stucco.

“In che senso ?” chiese confuso.

“Ecco… Calì mi ha detto che Piton ti aveva dato un filtro che ti avrebbe fatto dire e fare l’esatto contrario di quello che pensi!”

Harry la guardò scandalizzato “Quella piccola vipera!!!" sbottò "A Serpeverde sarebbe dovuta finire! E tu le hai creduto ?”

Ginny guardò a terra “All’inizio non volevo crederci… ma, dopo quello che mi avevi detto, non potevo rischiare che la storia del filtro fosse vera… è per questo che ho preso la pozione!”

Harry si avvicinò alla ragazza “Cosa non potevi rischiare Ginny ?”

Lei lo guardò seria come non mai anche se ancora imbarazzata “Che invece di piacerti tu in realtà mi odiassi. Avrei tollerato l'indifferenza ma mai il tuo odio."

“Quindi il tuo desiderio era…”

“Che non mi odiassi…” finì Ginny per lui.

“E come potrei ?” disse lui, frenandosi dal baciarla in quel preciso istante “Io ti amo Ginny, ci ho messo fin troppo tempo per capirlo ma alla fine ci sono riuscito... e senza alcuna pozione !”

“L’ho dettol’ho detto veramenteRon mi ucciderà!” pensò turbato.

Ginny era rimasta a guardarlo a bocca aperta. “Che… hai… detto ?” biascicò.

Ma la porta della stanza si aprì in quel preciso istante, interrompendo i due ragazzi.

“Eccoci !” disse Ron sorridente “Siamo tornati a prendervi !”

Hermione era proprio dietro di lui e…. Ginny ed Harry si scambiarono uno sguardo compiaciuto nel constatare che quei due si stessero tenendo per mano!!

“Ecco io...”disse lei un po’ in imbarazzo, guardando le facce dei suoi amici “Volevo scusarmi per come mi sono comportata, non solo ho preso il mantello di Harry senza permesso, ma vi ho anche puntato la bacchetta contro...”

Harry le sorrise, rassicurante “Non preoccuparti… l’importante è che Ron ti abbia trovata!” le disse, facendo all'amico l'occhilino.

“Già, mi sono meravigliata anch’io!” disse Hermione, stringendo forte la mano di Ron che ormai stava letteralmente prendendo fuoco.

Ginny però, che era ancora adirata con il fratello, si intromise tagliente “Sono buoni tutti a trovare una persona con la Mappa del Malandrino!!” esclamò.

A quelle parole, Hermione si voltò accigliata verso Ron “Ma bravo... ed io ancora che mi stupisco!!”

Harry lanciò un’occhiata di rimprovero a Ginny.

Adesso quei due avrebbero ricominciato a litigare come al solito.

Però la sorpresa più grande fu Hermione stessa.

Invece di arrabbiarsi, gli sorrise “Comunque non mi interessa il modo in cui tu mi abbia trovata...”

Gli amici e Ron la guardarono sospettosi.

“…quanto il fatto che tu mi abbia cercata..." disse dolcemente, abbracciando un Ron sbalordito e felice.

Harry sorrise e guardò gli amici con una punta di invidia, quando avrebbe potuto stare con Ginny senza la paura che l’ira di Ron lo colpisse.

Fu proprio la voce di Ron stesso a distoglierlo dalle sue congetture.

“Ragazzi, mentre venivamo qui abbiamo incontrato Piton!”

Hermione annuì.

Ginny prese dalla tasca del fratello la Mappa. “Oh, cavolo...”disse sconvolta “E’ proprio al settimo piano... come faremo ad uscire ?”

Harry ebbe un’idea.

“Esco io con il mantello e vi riporto a turno!” disse soddisfatto.

Hermione e Ron ci pensarono su e non ebbero nulla da obbiettare.

“Va bene, allora andiamo prima io e Ron con Harry, a te va bene Ginny ?” disse Hermione, lanciando un’occhiata maliziosa all’amica.

Harry se avesse potuto le avrebbe fatto una statua.

“Nessun problema!” le disse Ginny, sorridendole bonariamente.
“Ma… non possiamo lasciarla qui da sola!!” provò Ron, contrariato.

“Ma certo che possiamo è al sicuro qui, forza andiamo!!” Hermione trascinò di peso Ron fino alla porta e Ginny giurò di vederla fare l’occhiolino ad Harry prima che il mantello li facesse scomparire.

Harry riportò i due amici al dormitorio evitando senza problemi ogni sorta di pericolo.

Piton, Pix, Gazza…

“Affollato il castello stanotte!” disse Ron, sorridendogli come un cretino, non appena arrivarono davanti alla Signora Grassa.

“Ti sei scolato una bottiglia di Firewhisky ? Perché continui a sorridere come un idiota ?” gli sussurrò Harry, prendendosi un gestaccio come risposta.

“Buonanotte allora… vado a riprendere Ginny!” disse poi ai due amici, prima di rimettersi il mantello.

“Aspetta!!” lo bloccò però Hermione, avvicinandosi e sussurrandogli una cosa all’orecchio.

Harry si illuminò e abbracciò l’amica.

“Grazie Hermione!” le disse sorridente, prima di sparire dietro il ritratto.

Ron la guardò scocciato.

“Che gli hai detto ? E che bisogno c’era di abbracciarvi ?”

Hermione gli sorrise radiosa “Sei geloso per caso ?” gli chiese, prendendogli le mani

Le orecchie di Ron presero fuoco “Sì!” esclamò imbronciato, guadagnandosi un altro bacio dalla Grifondoro.

“Ginny ?”

Harry aprì, con il cuore in gola, La Stanza delle Necessità ma a prima vista non riuscì a scorgere la ragazza da nessuna parte.

Si addentrò all'interno e richiuse la porta, un po’ nervoso per via di quel silenzio assoluto.

“Ehi, Gin…!” non fece in tempo a dire che due braccia lo spinsero verso il muro.

Harry tirò un sospiro di sollievo quando vide la piccola Weasley sorridergli.

“Per poco non ti schiantavo, sai ?” le disse, fintamente scocciato “Mi hai fatto prendere un colpo!”

“E chi credevi che fossi, sentiamo...” rispose lei, avvicinandosi "pericolosamente".

Harry iniziò a sentire un gran caldo “Piton, magari!”

Ginny rise “Piton se ne sarà andato a dormire a quest’ora!”

Quant’era bella quando rideva, senza pensarci, Harry le accarezzò una guancia.

Lei si irrigidì ma non si mosse  “Harry…” sussurrò solamente, vedendo il ragazzo avvicinare il viso al suo.

Chiuse gli occhi ed attese il momento più bello della sua vita.

Fu il bacio più dolce del mondo, ed a Ginny sembrò non finire mai...

Sentì le braccia di Harry intorno al suo corpo e la sua lingua accarezzare con passione la sua. Era in paradiso, altro che Stanza delle Necessità.

Dopo alcuni minuti, la ragazza guardò l'ora.

“P...Penso che dovremmo andare…” disse tristemente “Non vorrei che Ron iniziasse a farti domande scomode”

“Non devi preoccuparti di lui!” le rispose però Harry, con una faccia birichina.

Ginny lo fissò.

“Non guardarmi così... Hermione mi ha suggerito una cosa!”

“Che cosa ?”

Harry sorrise “Beh... visto che ho bevuto io la pozione con il capello di Ron, adesso posso desiderare qualcosa che lo riguardi!”

“Ehi, è vero!!” squittì Ginny, allargando gli occhi.

“Quindi, visto che tra lui ed Hermione le cose adesso vanno bene… il mio desidero è solo quello che lui approvi…” ma si bloccò, imbarazzato.

“Approvi…?” lo incitò Ginny, elettrizzata.

“…..cheiosiailtuoragazzo!” fece lui, tutto d'un fiato.

“Che hai detto ?”

Harry fece un respiro profondo “Che io sia il tuo ragazzo!” disse più lentamente.

“Oh, Harry!” Ginny lo abbracciò, mozzandogli il respiro.

Finalmente Ginny era felice…

Tutti prima o poi lo sono.

Certo, lei c’era riuscita preparando una pozione che poi si era rivelata del tutto inutile…. O quasi 

 …..ma questo punto… che importava se avesse funzionato o meno ?

The End.

                                                        Epilogo

“Severus, non fare cosi!” disse la McGranitt a Piton che non la smetteva di girare in circolo per la sala professori.

“Ti dico che mi sono scordato di una cosa importante!” disse Piton, sbraitando nervoso “Non so perché, ma penso che c'entri Potter !”

“Potter ? E perché mai ? Ne ha combinata un’altra delle sue ?” chiese la McGranitt, sistemandosi preoccupata gli occhialetti sul naso.

“Io... non mi ricordo!” disse Piton, sedendosi su una sedia con una mano fra i capelli unticci.

“Per l’amor del cielo, finiamola con queste sciocchezze e andiamo in Sala Grande a fare colazione” disse la McGranitt, guardandolo un attimo perplessa prima di varcare la porta già aperta.

Piton la seguì borbottando tra sé e sé per il corridoio.

Due occhi verdi dietro a delle lenti rotonde fecero capolino da dietro l'angolo più vicino.

Non appena vide la testa di Piton sparire dalla sua visuale, Harry uscì allo scoperto seguito da Ron.

“Ma allora non mentivi ieri sera !?” disse Ron, sconcertato.

Harry rise.

“Ti sembra tanto strano ? Ero da solo con lui nel cuore della notte e, per di più, invisibile... l’avresti fatto anche tu!”

Ron lo guardò a metà fra lo sconvolto e l’ammirato “Tu sei matto! Hai cancellato la memoria a Piton!!! Se qualcuno ti scoprisse saresti in guai seri”

Harry gli diede una gomitata “Non urlare !! E poi non gli ho cancellato la memoria, diciamo solo che non ricorda più di avermi punito” disse sorridente.

Ron lo guardò a bocca aperta “Se lo sapesse Hermione…” esclamò.

Ma tu non glielo dirai, vero ?” disse Harry, fulminandolo con lo sguardo.

“Ehm...” fece all'improvviso una voce dietro l'angolo, assicurando loro un bell'infarto di prima mattina.

Hermione comparve davanti a loro con le braccia sui fianchi ed un sopracciglio alzato, dietro di lei c’era Ginny.

“Cosa non devi dirmi, Ron ?” chiese al suo ragazzo, con un'aria minacciosa.

Harry e Ron tremarono.

“Allora ?” li incalzò la ragazza, mentre Ginny nascondeva un sorrisetto. Certe cose non sarebbero mai cambiate.

La bocca di Harry si mosse autonomamente prima che Ron potesse peggiorare la situazione “Che intendo copiare al compito di oggi!” disse, senza pensare alle conseguenze della sua bugia. 

Hermione lo guardò a bocca aperta.

“COSA ?” tuonò “Anche tu vuoi copiare ?” esclamò orripilata, rivolgendosi a Ron.

“Ecco io…”

Ma Hermione lo bloccò bruscamente con l’indice puntato verso entrambi.

“Se non siete pronti per il compito di Trasfigurazione, non dovreste stare qui a bighellonare! Forza, in classe tutti e due!” berciò, con uno sguardo incandescente.

Harry e Ron si scambiarono uno sguardo rassegnato.

“Ma … la colazione ?” provò Ron.

“Pensi ancora a mangiare Ronald ?!” sibilò Hermione, con un cipiglio simile alla McGranitt.

Ron tacque e fece un sospiro.

Il tono di Hermione non ammetteva repliche, così Harry si rassegnò a dare un leggero bacio a fior di labbra a Ginny, prima di essere trascinato dall’amica fino all’aula di Trasfigurazione.

****

Ciao ragazzi…

Adesso la storia è finita veramente… (o finalmente!!! Dirà qualcuno di voi! ^_^ )

A parte tutto, spero che vi sia piaciuta.

Non temete, non appena avrò un’altra delle mie idee strambe la metterò su carta… ops …volevo dire su Word (come sono cambiati i tempi) e ve la farò leggere.

Per adesso vi saluto e vi ringrazio veramente con le lacrime agli occhi.

Siete stati carinissimi a lasciarmi tante recensioni, sinceramente non me lo aspettavo. Come al solito, ho problemi a rispondervi uno per uno poiché posso stare collegata solo il tempo di postare ... Spero che non me ne vogliate!

Vi abbraccio con affetto.

Alessandra.

   
 
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