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Autore: hussykawa    13/08/2013    6 recensioni
Tu che sei venuta dalle stelle
Sono passati ormai anni da quando Yuma combatteva come Duellante per diventare un grande campione. Ora il ragazzo ha diciott'anni ed è fidanzato con Tori. È da tempo che la ragazza pensa al matrimonio, ma qualcosa ferma Yuma. Tanti ricordi gli affiorano nella mente, la traccia indelebile di una presenza venuta dalle stelle, una ragazza spirito a cui Yuma si è affezionato. Una chiamata dalla Terra alla Galassia attende Astral, che si prepara a tornare nel nostro mondo. Ma un nuovo nemico sta per affrontarla, e questa volta la vita di Astral e quella di tutto l'Universo è appesa ad un filo.
Ohayo gente! Questa è la mia prima ff su Yu-Gi-Oh! Zexal, quindi siate clementi! Ma ho un bel po' d'esperienza come scrittrice, quindi aspettatevi qualcosa di splendido *ego smisurato* Ok, va bene, so che morite dalla voglia di leggere... Ah, un'appunto: siccome odio lo yaoi (o quantomeno non lo scrivo) ho fatto di Astral una ragazza. Se no la storia non funziona. Comunque recensirete, vero? Conto sul vostro appoggio, fedeli lettori. Se no vi mieto l'Anima *sublime minaccia*
Ohayo, Symmetrical Kisses, Little Shinigami
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asutoraru /Astral, Kotori /Tori, Nuovo personaggio, Sorpresa, Yuma/Yuma
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Non-con, Triangolo
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Capitolo 9: Innocenza

 

Yuma aprì prima un occhio e poi l’altro. Sbatté le palpebre per abituarsi alla luce e poi si mise seduto.

Anche solo stare in quella posizione gli costava fatica. Si guardò attorno: era in una piccola stanza circolare, dalle pareti bianche verdi e blu.

Astral era sdraiata su di un lettino accanto al suo, profondamente addormentata. Yuma sorrise e la baciò delicatamente, come un soffio.

Cavolo… era una situazione impossibile. Da una parte c’era Tori, che lui non sarebbe mai riuscito ad amare, incinta di un figlio suo.

E dall’altra parte c’era Astral, che Yuma sentiva sua e che adorava ancora di più nella sua nuova forma umana.

Come sarebbe potuto venire a capo di una situazione del genere? Non sapeva più che pesci pigliare. Diciamo che riflettere non era il suo forte, ecco.

Era roba da Kite. Lupus in fabula, in quel momento entrò proprio il Cacciatore di Numeri, in un fruscio di vesti.

«Ben svegliato» sorrise il ragazzo, accompagnato dal fratellino Hart.

Nonostante i suoi 12 anni, Hart era rimasto mingherlino e gracile, ma aveva recuperato i suoi incredibili poteri.

«Ti ho portato qualcosa. Prendi un biscotto, dai!» propose il ragazzino porgendogli un vassoio pieno di leccornie.

Yuma afferrò ‘solo’ 4 biscotti, perché sentiva lo stomaco chiuso come uno scrigno e un leggero mal di pancia a causa delle forti scosse elettriche ricevute il giorno prima.

«Astral si è svegliata?» domandò Hart con la sua vocina lieve, stringendosi al fratello più grande.

«No…» fece Yuma imbarazzato. Dopotutto, Kite aveva assistito alla scena. O almeno all’ultima parte, ecco.

Yuma è molto scosso” pensò Kite “Forse è meglio che Hart lo porti fuori, sul ponte, per prendere un po’ d’aria fresca. E poi… ah sì, Stevie deve parlare con Astral. A quanto pare sembrava una questione molto urgente. Chissà di che cosa si tratta… ma è meglio non immischiarmi” concluse saggiamente.

Scambiò un rapido sguardo con il fratellino, che spinse il letto di Yuma fuori, sul ponte dell’aeronave su cui si trovavano.

Poi Kite uscì, lasciando il posto ad un tremolante Stevie.

«Parlale, chiariscile le idee. Ha passato dei momenti parecchio brutti. Confido in te, non voglio che sia traumatizzata a vita» mormorò il ragazzo passandogli davanti.

Poi si dileguò, lasciando il ragazzino-uccello con una responsabilità, un dovere importante da compiere.

Stevie si sedette sul lettino di Astral. Fece ciondolare un po’ i piedi, pensieroso, fino a quando la ragazza non si svegliò.

«Ahwwww… ciao Stevie!» sbadigliò lei. Indossava una camicia da notte di lino leggero, che emanava un buon profumo di camomilla e vaniglia.

Il ragazzino la abbracciò con affetto, poi esordì: «T-ti devo raccontare una cosa. Immagino che tu voglia sapere la mia storia…».

Astral era stupita, ma contenta che Stevie avesse trovato il coraggio di dirle tutto.

«Sarò molto felice di ascoltarti, Stevie. Poi annoterò tutto nelle mie Osservazioni. Risultato dell’Osservazione n°2 bis: a quanto pare, sulla Terra esiste un uccello chiamato Gazza Ladra. È attratto dagli oggetti luccicanti, per qualche inspiegabile motivo. Il suo piumaggio ha una colorazione bianca e nera. È rapido, silenzioso ma abbastanza piccolo» quando ebbe finito di pensare ad alta voce, Astral si ricordò dov’era e disse: «Scusami, Stevie, vai avanti dai».

Lui fece un bel respiro e cominciò..

 

La strada è buia e sferzata dalla pioggia. Fa freddo, fuori. Si gela. Il ragazzino orfano è in piedi sotto la pioggia, alla ricerca di qualcosa nella spazzatura.

Questa città così orribile non è Heartland. Non è piena di luci e colori. È un ghetto, un posto immondo.

Il ragazzino ha trovato un osso e un torsolo di mela. Fa un mezzo sorriso e poi si avvia verso il suo scatolone, al riparo sotto una tettoia. Scansa alcuni senzatetto e poi si ripara nel cartone.

Si arrotola, cercando di dormire, quando qualcuno lo sveglia. È un ragazzo. È vestito in modo strano ma elegante, non ha di certo gli stracci che indossa Stevie.

Il suo aspetto è magnifico: il volto è disteso e sorridente, i capelli ordinati e gli occhi luminosi. Apre un altro ombrello e lo porge a Stevie. «Hai fame, ragazzino?».

Fu così che Stevie conobbe Dart. Forse era stato ingenuo a fidarsi, pensò entrato nella macchina del tizio. Ma, in fondo, cosa c’era di peggio di rubare, stare in un cartone e rovistare nella spazzatura per vivere? Niente. Quindi, qualsiasi alternativa era migliore, anche la morte.

E poi quel ragazzo sembrava così gentile…

Dart condusse Stevie nel palazzo sull’isola e lo fece mangiare a sazietà. Dopodiché gli preparò un letto morbido e una stanza tutta per lui.

Il ragazzino si fece anche un bagno caldo e si mise dei bei vestiti nuovi. Chissà per quale strano motivo, ogni capo era metà bianco e metà nero.

Ma Stevie non diede peso alla cosa. Dal giorno seguente Dart iniziò a dare a Stevie lezioni di scienze, matematica, storia e geografia. Il ragazzino imparò ben presto a leggere e scrivere, e la sua intelligenza si affinò di giorno in giorno.

Ma fu dopo qualche tempo che iniziarono. Sì, gli esperimenti. Mentre dormiva, Dart prelevava campioni di DNA di Stevie, incastrandoli con quelli di una gazza ladra, il piccolo uccellino bianco e nero. E li impiantò nelle cellule di Stevie.

In breve tempo, il ragazzino fu in grado di trasformarsi nell’uccello e fu legato a Dart per sempre.

 

Stevie concluse il racconto con gli occhi lucidi. Astral lo abbracciò e maledisse Dart per il male che aveva procurato a lei, a Yuma ed a Stevie. Dentro di sé rimuginò una vendetta. Una vendetta che aveva il sapore di un duello. Non un duello qualunque. Astral voleva l’Anima di Dart e avrebbe potuto prendersela anche in forma umana. Dopotutto, una parte dei suoi poteri era rimasta. Certo, non poteva più volare… e non aveva più i suoi ricordi. Quelli li aveva Dart.

#

Yuma era sul ponte, ancora seduto sul lettino. Kite era appoggiato alla sbarra del ponte e lo fissava intensamente, con uno sguardo ambiguo.

«Ehm... cosa c’è Kite?» chiese Yuma arrossendo.

«Nulla. Sto solo pensando a tutto quello che tu ed Astral avete dovuto passare. E so anche il motivo. In passato volevano Hart, non essendo a conoscenza dell’esistenza di Astral. E adesso vogliono lei, perché il suo potere è infinitamente più grande e spaventoso».

«Qual è il suo scopo?».

«Si è impadronito dei suoi ricordi e dei suoi poteri. O, almeno, questo è quello che crede lui».

«In che senso?».

«Noi abbiamo un vantaggio: conserviamo ancora la Chiave dell’Imperatore. E i ricordi di Astral in cui viene menzionata li abbiamo ancora noi, Dart non è riuscito a sottrarceli. Quindi, quando avrà completato il rituale per accedere al Mondo Astrale e avrà spezzato le catene del Portale, non avrà la Chiave per aprirlo! In più, la trasformazione di Astral non è definitiva. Una volta recuperati tutti i suoi ricordi tornerà ad essere lo spirito che tutti conoscevamo».

«Sono sollevato. Almeno, non abbiamo completamente fallito. C’è ancora una speranza!».

«Tu non ti arrendi mai… Eh Yuma?» commentò Kite sorridendo.

«Mai, specialmente quando c’è in gioco la vita delle persone a me più care. Un momento, e Tori?».

#

Dart osservava la ragazza incatenata alla parete, fra i vari scheletri centenari. Era soddisfatto: in colpo solo aveva trovato una nuova preda, e aveva anche messo in difficoltà Yuma.

«Allora, vuoi dirmi tutto quello che sai?» la minacciò lui, brandendo una frusta d’energia.

«Aspetta, io…» mormorò lei, un attimo prima che partisse una scudisciata.

Venne presa dritta in faccia, sulla guancia sinistra, che presto cominciò a sanguinare.

«Basta aspettare. Rivelami i tuoi segreti».

Tori era ormai giunta allo stremo. «Io… io voglio aiutarti. Voglio la mia vendetta sulla ragazza astrale, e voglio anche la vita di colui che ha rubato la mia».

Un ghigno si dipinse sul volto di Tori, ormai rosso e infiammato. Le goccioline di sangue le scivolavano addosso come lacrime scarlatte.

Fece una risatina folle, e Dart sorrise diabolico: «A quanto pare ho trovato la ragazza perfetta. Sai la vera storia, sai quello che ti hanno fatto Yuma, Astral, Kite. Cosa vuoi?».

«Vendetta».

 

 

 

ANGOLETTO DI ALICE:

Ciao a tutti! Lo so che volete mandarmi al rogo, mi mangerete e poi mi ucciderete, e chi più ne ha più ne metta… Dico solo: scusatemi, sommi lettori! Non merito la vostra gentile attenzione… sono solo un’infima autrice che crede di saper scrivere e che aggiorna con secoli di ritardo… Ma spero comunque che, fra una randellata e l’altra, avrete tempo di recensirmi. Quindi affilate i forconi, accendete le torce e magari scrivetemi eh?

Alice

 

P.S.: per chi mi considerasse ancora degna di attenzione, la canzone di questo capitolo è: 'Enter Sandman' dei Metallica. So che probabilmente nessuno di voi caga la colonna sonora né tanto meno le immagini, ma fateci un salto e ascoltate un po' di sano Hard Rock. *metallara nel cuore* Poipoipoi... Ah, già: le immagini sono le seguenti:

 

http://i42.tinypic.com/2h34ho5.jpg

 

http://i41.tinypic.com/1z1sf2q.jpg

 

Spero che vi siano piaciute e che riserverete per me una morte rapida ed indolore, al contrario della lunga agonia che avevate previsto. :D

   
 
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