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Autore: ChocolateClaire    20/02/2008    9 recensioni
Raccolta incentrata su Ron; i suoi ricordi e la vita dopo la fine della II Guerra Magica.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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IERI ED OGGI

IERI ED OGGI

 

 

… oggi

 

 

I piccoli squarci di luce che filtrano dalla finestra sono riusciti a svegliarmi prima del solito, stamattina. Siccome è alquanto seccante pensare al fatto di essersi svegliati alle sei del mattino di Domenica, ho deciso di abbandonarmi ad una caotico dormiveglia.

Ricordare mi mette addosso sempre un po’ di tristezza.

Finalmente mi decido ad aprire gli occhi ed a guardare quel disgustoso cucù che ci ha regalato mia suocera: le nove e mezza. Sbatto stupito le palpebre. - Ho rimuginato per tre ore e mezzo?! –

Sbadiglio, stiracchiandomi, e lancio un’occhiata alla mia dolce metà: Hermione ronfa alla grande. Mi accuccio a lei come un gattino dispettoso e le sussurro: - Amore…? Sei sveglia? –

- Mm… no – biascica lei, rivoltandosi e così rubandomi tutte le coperte.

- Hey! – esclamo divertito, rubandogliele a mia volta.

- Dai, Ron! Ho sonno! –

- Ma io mi annoio! –

Finalmente apre gli occhi, ma per lanciarmi un’occhiataccia. – Sei peggio di un bambino. –

Mi accoccolo al cuscino con un’espressione da cucciolo abbandonato, che riesce a strapparle un sorriso. – Vieni qui – le bisbiglio all’orecchio.

Quello che sarebbe stato uno dei Migliori Baci Dati da Ronald Weasley viene bruscamente interrotto dallo stupido, sinistro cigolio della porta; quello che avrei dovuto sistemare secoli fa.

- Papà? - dice una vocina, non appena una testa castano ramato sbuca dalla soglia.

Fare l’infastidito non è esattamente una delle regole del Padre Perfetto, quindi rispondo dolcemente: - Che c’è, Rosie? –

- Vi disturbo? -

- Si – penso.

- No – dico.

La mia piccoletta sembra sollevata e si avvicina al letto, per poi assumere il cipiglio da tribunale di Hermione Granger. – Che ci fate ancora qui a poltrire? Non vi ricordate che giorno è oggi? –

Io la guardo interrogativo ma Hermione scatta su, la mano pigiata sulla fronte. – Il compleanno di Fred! –

- Ma sono solo le nove e mezza! – ribatto io.

- Nove e tre quarti – dice con fermezza Rose, da vera e propria saputella. – E poi, papà, lo zio ci ha chiesto di arrivare in anticipo, per aiutarlo a sistemare il negozio! –

A volte mia figlia assomiglia spaventosamente a sua madre.

- Ah sì? – affermo, fingendomi arrabbiato, - Vieni qua, piccola peste! –

Lei mi fa la linguaccia e cerca di scappare, ma io riesco ad acchiapparla. – Ti faccio vedere io! -                    

La sdraio sul materasso e inizio a farle il solletico. Lei ride come una pazza ed anche Hermione sembra essere contagiata dalla ridarella.

- Ok, ok, scusa! – sghignazza la marmocchia.

Improvvisamente qualcosa di rosso si lancia sul letto, rovinandolo, se possibile, ancora di più.

- Hugo! Ancora un po’ e sfondavi tutto…! – esclamo io.

Lui sembra offeso e si getta tra le braccia della sua mamma. – Non mi chiamate mai quando iniziate a giocare! –

- Scusaci amore, sai come è fatto tuo padre… - interviene Hermione.

- Ma noi non stavamo giocando! Il tuo affascinante ed autoritario padre stava punendo tua sorella per il suo atroce comportamento da so-tutto-io – dichiaro tutto d’un fiato. – E adesso punirà anche te per avere distrutto il suo letto matrimoniale! –

Con una perfetta risata diabolica afferro anche lui e lo sottopongo alle mie tremende torture…

- Ok, basta ora! – dice mia moglie dopo dieci minuti di sghignazzate e risate.

- Uffa, mamma! – si lamenta Rose.

- Ma non eravamo in ritardo? – la rimbecco io.

- Ma mi stavo divertendo… -

- Beh, troppo tardi, marmocchietta. – La guardo fingendomi offeso ed ordino: - Ed ora filate a lavarvi! –

Mentre i miei figli corrono fuori dalla porta, non posso fare a meno di sorridere.

- Dà il buon esempio, Ronald – mi dice Hermione, - fila a lavarti anche tu! -

 

***

 

- E poi mi volete spiegare perché proprio al negozio?! – chiedo una volta che ci troviamo tutti davanti al camino.

- L’ha voluto Fred… - mi risponde Rose con un sorrisetto. – Secondo me è perché vuole approfittare del suo compleanno per prendersi ogni gadget che vuole! Lo zio George oggi non potrà dirgli di no! –

- Ma tanto, anche se gli dice di no, un modo per sgraffignarli lo trova comunque… - dico io con un’alzata di spalle.

Hugo ridacchia, ma Hermione esclama: - Allora, tutti pronti? –

Senza aspettare risposta assegna ad ognuno di noi un po’ di Polvere Volante. – Ecco; dovrebbe bastare… Rose, prima tu. –

Ed uno dopo l’altro ci facciamo trasportare nell’esageratamente vistoso camino del Tiri Vispi Weasley.

- Alla buon ora! – esclama mio fratello. – Dite la verità: è colpa di Ron se siete in ritardo! -

Con un passo si avvicina a Rose e le scocca un bacione sulla guancia. – E di chi, sennò? –

- Hey! – Lancio un’occhiataccia a mia figlia e la minaccio muovendo freneticamente le dita.

- Siate arrivati! – Questa volta la voce proviene dall’alto; l’ormai tredicenne Fred si sporge dalla balconata interna, facendo ciondolare le braccia per attrarre l’attenzione. Con quattro balzi scende le scale per poi posizionarsi davanti a me, i palmi aperti davanti al mio naso.

- Il regalo! – esclamo sbattendomi una mano sulla fronte, fingendo di essermelo dimenticato.

La piccola sanguisuga non ci casca, ovviamente.

Da un minuscolo Mokessino sfilo un’enorme pacco infiocchettato e glielo porgo. – Ah, buon compleanno. –

- Grazie zio! – Mi salta addosso, e non so bene se è per afferrare il regalo o per abbracciarmi.

- Fred, mettilo a posto; dobbiamo ancora finire… - La voce di George, che si era allontanato,  proviene da qualche meandro tra gli scaffali.

Il regalo viene posizionato in cima ad una pericolante pila di medesimi, una pila veramente impressionante.

- Bel bottino quest’anno, eh? – chiede Hugo.

- Puoi dirlo! E questi sono solo quelli dei nonni e dei miei… -

- Mai vista roba del genere quando avevamo la sua età, vero George? – chiedo urlando, per farmi sentire dal mio perso-chissà-dove fratello.

George finalmente sbuca da qualche parte e ci si avvicina, trasportando una montagna di decorazioni. – Infatti, e… -

- … e per Natale solo un maglione! Lo so, pa’, me lo avrai ripetuto ormai cento volte! -

Io e George ci guardiamo e poi scoppiamo a ridere: quel ragazzino è la copia sputata dello zio da cui prende il nome.

A volte ci penso, e quei maglioni mi sembrano lontani anni luce. Da quando io e i miei fratelli ci siamo messi a lavorare, e devo dire che guadagniamo tutti parecchio, i miei non hanno problemi economici e possono permettersi anche qualche lusso, che però è destinato sempre ai nipoti…

- Beh, diamoci da fare! – esclama ad un certo punto Hermione, brandendo la bacchetta. – Come lo vuoi lo striscione, Fred? –

 

***

 

Angelina e Roxanne sono arrivate da poco con la torta, e già il camino comincia a sputare i primi di una lunga serie di parenti: ecco i nonni Weasley tossicchiare fuliggine.

Certo che i miei genitori sono proprio invecchiati! Sembrano due nonnetti indifesi, anche se questa idea ti abbandona non appena Molly decide di aprir bocca.

- Dov’è il festeggiato?! – chiede rivolta a Fred, che si avvicina incerto, temendo il vicino abbraccio spezza-costole. Poi è il turno dei miei figli e infine quello mio e di George. Come questa vecchietta riesca a circondare e stritolare due uomini che la superano di mezzo metro resta un mistero.

Ed ecco arrivare Bill, Fleur, Charlie, Percy, Audrey, Ginny ed Harry, accompagnati da tutti i miei nipoti: poco mancava ad intasare il camino.

C’e talmente tanta confusione che non sento assolutamente niente di quello che mi sta dicendo Percy, anche se la cosa non mi dispiace molto, così mi limito a sorridere e ad annuire.                        Alla Torre dei Regali ne viene aggiunta un’altra e, alla mia destra, una mensola di gadget viene presa d’assalto: sapevo che George non avrebbe fatto un buon affare assecondando Fred, dato che entro stasera una gran quantità della sua merce sarà scomparsa.

Eppure, il festeggiare al Tiri Vispi non è stata del tutto una cattiva idea: questo posto ricorda tante cose belle un po’ a tutti, cosicché l’atmosfera è addirittura più familiare.

Vedo George grattarsi la testa e guardare accigliato la varia prole mettere le mani sui prodotti della sua fatica. – Ehm… ragazzi? Non avete fame? – tenta, indicando con un dito la tavola imbandita.

- Non preoccuparti, zio, noi qui stiamo benissimo! – esclama  beffardo James, guadagnandosi un’occhiataccia da Ginny.

- Oh mio Dio! Crema Amplia Forme! – esulta la quattordicenne Molly, guardandosi il petto senza la minima traccia di imbarazzo. – Non mi avevi detto di avere qui un prodotto così interessante, zio! Come funziona? Devo spalmar… -

- Molly! – la interrompe Percy, imbarazzato. – Metti subito a posto quella roba! –

- Ma papà…! -

- Tanto tu non ne hai bisogno… - le risponde George con una risata, avvicinandosi e prendendole il tubetto di crema dalle mani. – E comunque per Roxanne e le mie nipotine è proibita; avete già troppi maschi che vi girano intorno… -

- George! – Questa volta il rimprovero proviene da nostra madre. La risata che segue è collettiva.

- Invece di pensare alle tette, guarda questi Confetti Bolle in Bocca; perfetti per le ore di pozioni! – esclama ghignando Fred, che riceve prontamente uno schiaffetto sulla nuca dal padre. – Haia, pa’! – Simula un’atroce espressione di dolore.

- Esagerato…! –

Intanto il camino vomita nuovi invitati: prima Victoire e poi Teddy scivolano sul pavimento, spargendo cenere dappertutto.

- Victoire! Hai portato Teddì! – enfatizza gioiosa Fleur.

Teddì, nonostante l’accoglienza, pare un po’ impacciato; saluta rapido i Potter, tra cui uno sghignazzante James ed una sognante Lily, e Bill, del quale evita lo sguardo… Fleur dà una gomitata al marito, che un po’ imbarazzato è costretto a dargli una pacca sulla spalla e a dire: - Oh, andiamo…! –

Immagino che sarà terribile quando Rosie mi porterà a casa qualche ragazzo, tremo solo all’idea… So che molto probabilmente mi comporterò in modo molto meno ragionevole di mio fratello…

- Vogliamo la torta! – strillano insieme Lucy e Louis, i due mocciosi di casa.

- D’accordo, d’accordo! – dice Angelina, - Fred, vieni a tagliare la torta! –

 

***

 

L’ingozzamento è stato, devo ammetterlo, per niente deludente; se non fossi stato fermato dagli sguardi minacciosi di Hermione (- Non hai più l’età per strafogarti così! -) , probabilmente avrei superato il mio record di fette di torta mandate giù una dopo l’altra…

- Ragazzi, venite qui – chiama gioviale nonno Arthur, già posizionato comodamente su una poltrona.

Io e i miei fratelli ci scambiamo un’occhiata poco rassicurante: nostro padre inizia con quella frase quando ha intenzione di raccontare ai suoi nipoti le nostre prodezze, ossia la vasta serie di marachelle (questo è il termine che usa) che combinavamo quando eravamo piccoli. Dopo tutti i collassi che gli abbiamo fatto prendere, probabilmente questa è la vendetta adeguata.

Non ci piace che i nostri figli vengano a conoscenza di certe storie, tuttavia loro trovano i racconti del nonno estremamente divertenti, anche perché poi li possono usare tranquillamente contro di noi…

Ecco la schiera di prole accovacciarsi ai piedi della poltrona, su un vasto tappeto. Non ci resta che fare lo stesso.

Io, a gambe conserte, e George, appoggiato su qualche cuscino apparso dal nulla, ci rannicchiamo in una angolo del tappeto. Rose e Roxanne, puntualmente, si accoccolano su di noi con quattro moine (gesto che sembra affettuoso ma che in realtà è un mero tentativo per poter stare comode), mentre Fred si siede semplicemente accanto al padre.

Mio padre, con una scintilla negli occhi, ci osserva tutti per decidere chi sarà la sua prima vittima. Deglutisco rumorosamente.

Con sorpresa di tutti sceglie Bill e Charlie, che sembrano alquanto inorriditi.

- Era venuto a trovarci quel nostro lontano parente babbano… - inizia papà.

Ed ecco nonno Arthur raccontare di quando i piccoli Bill e Charlie fecero esplodere la torta ai mirtilli fatta in casa addosso alla moglie del nostro parente, poiché questa non aveva fatto altro che criticare lo stato di civilizzazione presente alla Tana un po’…  basso rispetto ai canoni babbani. Quella volta non solo si dovette cancellare della memoria,ma anche fare a meno della buonissima torta fatta da nostra madre, che peraltro non fu molto comprensiva…

- E poi una volta Fred e George… -

Parlare di Fred e George è una classico. Mio padre sembra sereno, ma so che tutti coloro che hanno conosciuto Fred ora sentono una piccolo peso sul cuore, proprio come me. Vedo mia madre osservare papà rapita, come per non perdersi ogni singola parola riguardante il suo bambino.

Ci sono così tante storie da raccontare sui gemelli Weasley, e almeno la metà mi riguardano, che probabilmente basteranno ai intrattenere la nuova generazione fino all’età adulta…

- … quasi riuscirono a stringere un Voto Infrangibile con Ron. -

Silenzio.

Tante teste si voltano in direzione di George, che sembra assorto nell’osservare il soffitto.

- Volevano fargli promettere di non dire alla nonna che fine avesse fatto il servizio da tè – continua nonno Arthur. - Grazie al cielo li ho beccati prima che potesse accadere il peggio… -

Fred guarda suo padre con occhi sgranati. – Hai quasi ammazzato zio Ron?! –

- Oh, beh… lo sapevamo che alla fine non sarebbe morto – dice mio fratello impacciato. – Avevamo piena fiducia nella sua capacità di non fare la spia… -

Alzo pericolosamente le sopracciglia.

- Ce l’avevate con me perché avevo rovinato il vostro libro sul Quidditch! – esclamo con fervore.

- Ma figurati… -

- Ammettilo, pa’: hai fatto una cosa gravissima! – infierisce Fred con finto tono di rimprovero.

George lo guarda torvo e gli sbatte uno dei cuscini in faccia. – Senti da che pulpito…! –

- Credo di non essermi mai infuriato tanto… - continua papà, sorridendo.

Mentre nostro padre spiega accuratamente ciò che successe dopo averci beccati, George mi rivolge l’abbozzo di un sorriso misto tra divertito e di scusa. Io, però, non mi faccio addolcire, e il secondo dopo gli lancio addosso il cuscino precedentemente indirizzato a Fred.

George si scosta e il cuscino prende in pieno Roxanne.

– Hey! –

- Scusa Roxy! Volevo prendere tuo padre…! – mi scuso io.

- Vendetta! – urla George, che dopo un secondo si ritrova su di me.

Sono secoli che non mi cimento più in una lotta contro George. Quando ero piccolo vinceva sempre lui, ma ora è diverso: lo supero di almeno tutta la testa. Dopo qualche sforzo riesco a rovesciare la situazione ed a ritrovarmi io su di lui.

Tutti ci fissano per un secondo e poi scoppiano a ridere, tranne nostra madre, che scuote la testa e borbotta qualcosa del tipo ‘non cresceranno mai’ .

 

***

 

Dopo un aneddoto riguardante una delle tante crisi isteriche avuta da Percy durante il terzo anno e la recitazione della poesia mandata da Ginny a Harry anni fa (Ginny ha quasi trucidato George nel tentativo di farlo smettere), la festa si poteva considerare conclusa. Tutti se ne sono andati da poco. Al Tiri Vispi siamo rimasti solo io e George.

- Bella festicciola. Mi è piaciuta – affermo mentre, con un rapido movimento di bacchetta, faccio scomparire le briciole cadute per terra.

- Più che altro ti sono piaciuti i pasticcini. Ti ho visto: li hai mangiati quasi tutti tu – mi rimbecca lui, facendo scomparire gli striscioni.

- Oh, piantala…! Sopporto già abbastanza Hermione! –

George ridacchia ed io chiedo: - Perché dobbiamo pulire noi?! –

- Perché siamo succubi delle nostre mogli – spiega tranquillamente lui. – Sapevamo che sarebbe successo, quando ci siamo sposati. -

Faccio una smorfia divertita. – Venti anni fa immaginavi così le nostre vite? –

- No – risponde stancamente, - non proprio. -

Anche se gli do le spalle, so perfettamente che espressione abbia: malinconica, nostalgica. È sempre così quando ripensa a… Beh, ora proprio non è il caso di pensarci, sono troppo stanco.

- Però mi piace lo stesso. -

Qualche volta pensare alla famiglia, con la moglie che ti strilla dietro e i figli che rompono le scatole, può risultare stressante. La maggior parte delle volte, invece, quel pensiero è una delle poche cose che ti fa riconoscere di essere felice.

Mi capita di credere che, per me e George, il tempo non sia mai passato. Poi mi sveglio da questa illusione e lo vedo sgridare Fred… oppure essere sgridato da Fred. Vedo Rose snocciolarmi argomenti su cui fingo di essere esperto o Hugo devastarmi il letto matrimoniale.

Il tempo è passato eccome.

Finiamo silenziosamente di ripulire le ultime cose.

- Vado – dico semplicemente, dopo essermi infilato il cappotto ed essermi avvicinato al camino. – Rose vuole che la porti al Ghirigoro… se faccio tardi, poi chi la sente la piccola so-tutto-io II?! -

Lui sghignazza. – Ed io devo aiutare Roxanne a fare un tema di Pozioni… -

Ci scambiamo la tipica occhiata del ma chi ce l’ha fatto fare.

- Ci vediamo – gli dico, prima che la fiamma del camino, con un guizzo, mi porti via dal negozio.

 

 

Fine

 

 

Note

 

Finitooooo ç__ç ! Beh, come vedete questo capitolo è un po’ diverso dagli altri: in primo luogo è più lungo (XD), in secondo luogo è ambientato nel ‘presente’ .

Ho voluto incentrare questa fiction su Ron e sul suo rapporto con George, aggiungendo anche il paring Ron/Hermione, per questo forse ho un po’ troppo trascurato gli altri Weasley… anche se prima o poi li ho nominati tutti XD.

Come ultima cosa, ci tengo a dire che ho cercato di rendere Ron un padre ironicamente affettuoso… è così che me lo immagino; a volte immaturo e sempre con la battuta pronta!

Che ve ne pare?  Mi piacerebbe davvero sapere il vostro parere riguardo alla mia fic, siccome ora è conclusa.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno inserito tra i preferiti.

 

Rispondo alle recensioni

 

Wolvie91 – Trovati i fazzoletti di carta XD ?! Dai, questo capitolo non fa piangere… anzi! Ron è un pazzo! Ti è piaciuto?! Grazie mille per tutte le recensioni donna! Un bacione!

 

Lilla4eve – La bambina che voleva fare il cavalluccio era Molly, la figlia di Percy… e il povero cristo a cui lo chiedeva era George XD ! Ti ringrazio per i complimenti! Un bacione.

 

EDVIGE86 – Grazie mille per tutti i complimenti *\* ! Quella scena (la iniziale sui gemelli) mi era venuta in mente così, e in verità la trovavo un pochino strana… ma sono contenta che ti sia piaciuta! Alla prossima fanfiction ^__- ! Un kiss!

 

Elly692 – Si Ron è proprio puccio *__*. Grazie mille per il commento! Kisses!

 

Akira14 – Corretto ^_^. Thanks per il complimento *ç* ! Un bacione!

 

Lill – Molly è onnipresente XD. Comunque si, avevo intenzione di creare drammaticità attorno al personaggio di George solo per la parte iniziale, e poi concentrarmi su come la sua vita sia andata avanti comunque, come si sia creato un nucleo familiare. Grazie mille per i complimenti! Un bacione *__*!

 

Hermionex95 – Le madri sono state create apposta, Ron ne sa qualcosa XD! A parte gli scherzi, sono felice che tu sia riuscita a commentare comunque! Spero le il finale della fic ti sia piaciuto! Thanks per tutto! Un kiss!

 

Vale Lovegood – L’unica che può svelarci la verità è la Rowling… e spero proprio che lo faccia prima o poi (magari nell’enciclopedia su Harry Potter che prima o poi scriverà). Grazie mille per il commento e per i complimenti! Un bacio!

 

Ninny - ^__^ Sono felice che ti sia piaciuto tanto e spero che ti piaccia anche questo capitolo! Thanks per il commento! Un bacio!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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