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Autore: Nat_Matryoshka    14/08/2013    2 recensioni
10 - There is a lady sweet and kind [Loki/Sigyn]
"Era iniziato tutto da un sorriso e dalla più semplice delle domande. Per quanto potesse pensarci e ripensarci, Sigyn lo vedeva sempre allo stesso modo: quello con Loki non poteva essere stato un incontro casuale. Se c’era un fato –e in qualche modo sentiva che esisteva- li aveva voluti insieme fin dall’inizio."
[Raccolta di one-shot, centric! e pairing centric!]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jane Foster, Loki, Sif, Thor, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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There is a lady sweet and kind

 

Era iniziato tutto da un sorriso e dalla più semplice delle domande. Per quanto potesse pensarci e ripensarci, Sigyn lo vedeva sempre allo stesso modo: quello con Loki non poteva essere stato un incontro casuale. Se c’era un fato –e in qualche modo sentiva che esisteva- li aveva voluti insieme fin dall’inizio.

 
Fra tutte le dame di Asgard, quella che spiccava per eleganza e grazia era Lady Sigyn, la bella. Tutti gli déi conoscevano le sue maniere gentili e la dolcezza, così come la sua bravura nella medicina e nel canto, arti in cui eccelleva. Sua madre Freya e la regina Frigga erano legate da una solida amicizia, che aveva dato modo alla giovane di conoscere bene i due principi figli di Odino e di essere coinvolta nei progetti matrimoniali della regina, o almeno così mormoravano in molti. Quando si spogliava di quei panni per rilassarsi e ritrovare sé stessa, però, era semplicemente Sigyn Iwaldidóttir: una ragazza semplice e tranquilla, desiderosa solo di vivere le sue giornate come ogni altra sua coetanea.
A Sigyn piaceva leggere poesie. Era una passione che le aveva trasmesso sua madre, e ogni volta che le si presentavano dei momenti liberi portava sempre con sé una raccolta e si godeva la brezza degli alberi dei giardini di Asgard, in compagnia di quei versi. Non si stupiva più di tanto di essere da sola: era sicura che quella passione fosse caratteristica di pochi, ma la cosa non la disturbava. Le bastava poco per essere felice.
Fu principalmente per quel motivo che una mattina la vista di un’altra persona accanto a quelli che ormai considerava i suoi alberi l’aveva incuriosita, portandola ad abbassare lo sguardo ed a posarlo nientemeno che sul principe Loki, apparentemente assorto nella lettura di un grosso volume.
Loki era considerato strano dalla maggior parte degli abitanti di Asgard senza un vero e proprio motivo, riflettè la ragazza tra sé. Silenzioso e ombroso, era molto versato nella magia fin da bambino e per quanto riuscisse a ricordare forse era quello uno dei motivi per cui gli altri lo evitavano. Lei no, però: aveva sempre nutrito interesse per ciò che gli altri scansavano e Loki non faceva eccezione. Avrebbe desiderato rivolgergli la parola, anche solo per chiedergli cosa stesse leggendo ma la paura di disturbarlo le impediva qualunque contatto.
Il Loki bambino si isolava per continuare a studiare ed esercitare le proprie capacità dove nessuno l’avrebbe disturbato, mentre Sigyn lo osservava in silenzio da lontano, leggendo anche lei e cercando il coraggio di avvicinarsi a lui. Ora che quella situazione si ripresentava, forse sarebbe finalmente riuscita nel suo intento.

Le stagioni ad Asgard trascorrevano scandite dalle occupazioni della Corte come in ogni altro regno, e a Sigyn piaceva osservarle tramite il cambiamento della natura. I fiori che ricoprivano gli alberi salutavano la primavera, ed erano quei fiori che la ragazza si era attardata ad osservare, incerta sulle parole da usare per iniziare una qualsiasi conversazione con Loki. Lui era seduto sotto gli alberi e sfogliava piano le pagine, lei si torceva le mani in grembo e il vento soffiava lieve, placido.
Intanto, un sorriso non avrebbe guastato l’atmosfera.
“Sembra interessante, quel libro che state leggendo.”
Un attimo dopo gli occhi verdi di Loki si erano alzati e posati su di lei.

Le foglie estive erano appena spuntate sostituendo i fiori e Sigyn sedeva accanto a Loki, giocando distrattamente col margine di un foglio.
Si erano incontrati varie volte in biblioteca, dove la ragazza aveva scoperto quanto Loki amasse leggere ed imparare ciò che non sapeva sul loro e su altri mondi, tramite la lettura, e quanto questa passione li avvicinasse.
“Non hai paura del fatto che io sappia usare la magia? Agli Asgardiani non piace particolarmente.”
“Come potrebbe farmi paura? Senza di voi non avrei scoperto cos’è davvero, quante cose permette di fare. Voi piuttosto? Non trovate strano che ad una donna piaccia tanto leggere e non ricamare o passeggiare con altre ragazze?”
Era stato il turno di Loki di sorridere. Sigyn aveva capito tutto senza bisogno di altre parole.

Era arrivato anche l’autunno e tra le foglie secche che cadevano sotto i loro piedi Sigyn aveva capito che qualcosa in lei stava cambiando e che il tempo passato con Loki nella loro piccola radura diventava sempre più prezioso. Ormai avevano preso l’abitudine di leggere qualche poesia assieme; di solito era Loki a cominciare e lei ad ascoltare la sua voce scandire quei passi, mentre la ragazza pensava a quanto fosse strano che il loro rapporto si fosse tanto approfondito, al punto che Loki le mancava nei momenti in cui non erano insieme. Ora camminavano uno a fianco all’altra nei corridoi e si salutavano con sorrisi d’intesa, cosa che sicuramente faceva mormorare quelli che li osservavano ma che rendeva immensamente felice la ragazza. Loki, da parte sua, sembrava apprezzare la compagnia di lei: se non la vedeva seduta al solito posto si spingeva a cercarla fino all’ala del palazzo dedicata al seguito della regina e durante le cerimonie sembrava accertarsi con lo sguardo che la ragazza fosse lì nei paraggi.
A Sigyn era sempre bastato poco per essere felice. Le sue poesie, l’ombra di un albero e, adesso, Loki lì accanto a lei a condividerle.

L’inverno e i suoi freddi si facevano sentire. Le foglie ormai erano cadute tutte e i due giovani avevano dovuto spostare la sede dei loro incontri nella biblioteca della reggia, ma a nessuno dei due importava: trovavano la tranquillità necessaria anche lì. Era stato in quel luogo che Loki le aveva chiesto, per la prima volta in tutta la sua vita, se avesse avuto voglia di accompagnarlo ad una cerimonia in onore di una vittoria di Odino. Con sua grande sorpresa –per i suoi standard di ragazza silenziosa e introversa- gli aveva risposto di sì e tutto il resto era arrivato di conseguenza, in maniera naturale.
Con Loki non c’era mai stato bisogno di troppe parole, l’aveva capito: insieme riuscivano a comunicare anche solo con un cenno o uno sguardo e così sarebbe sempre stato. Aveva avuto inizio quando gli si era seduta accanto la prima volta, timida e timorosa di disturbarlo, e continuava in quel momento in cui ballavano nella sala grande come se fossero sempre stati legati. Quante cose cambiano in un anno. Così tante che l’anno successivo, ripensando a quanto si è vissuto, tutto sembra appartenere ad una vita precedente invece che a sole quattro stagioni prima. 

Era iniziato tutto da un sorriso e dalla più semplice delle domande.
Per quanto le stagioni potessero essere trascorse, Sigyn continuava a sedere sotto agli alberi di Asgard di tanto in tanto e a leggere con Loki –suo marito- quei libri che affascinavano entrambi.
Mentre appoggiava uno di quei volumi tra le mani di suo figlio Váli, osservando Loki che guidava le sue piccole dita a seguire le lettere, pensò che il destino, se davvero esisteva, a volte riusciva a compiere incantesimi potenti quanto quelli che Loki amava studiare.

 

****

Angolo (dei pensieri sparsi) dell’autrice

Ed ecco finalmente anche la Loki/Sigyn, dopo un’elaborazione eterna e un centinaio di cancellature/riscritture. Avevo iniziato con uno schema di come dovesse andare la storia completamente diverso da come è effettivamente venuta fuori, ma piano piano ho superato “l’ansia da prestazione” che provavo nello scrivere su entrambi e ho provato ad ambientarla in un ipotetico arc pre-Thor, rileggendo il personaggio di Sigyn a modo mio. La mia solita paura è di essere andata OOC, spero di non esserci caduta!
Ovviamente non ho idea se ci siano o no le stagioni su Asgard: le ho immaginate uguali a quelle terrestri, concedetemi la licenza poetica in funzione della storia. XD
Il titolo della storia riprende la poesia di Thomas Ford, l’ho ascoltata la prima volta nella raccolta “If Poems” letta da Tom Hiddleston… recuperatela assolutamente se dovesse capitarvi!

Ora viene il momento dei saluti e dei ringraziamenti: con questa shot termina ufficialmente la mia raccolta su Thor. Ho adorato scriverle perché amo questo fandom e i suoi personaggi, per cui penso che mi mancheranno parecchio… ma ho in cantiere altri progetti su altri fandom. Per ora non anticipo nulla, ma chiunque bazzichi in quelli di Wolverine (fumetto) e Game of Thrones può trovarmi lì. Nel caso comunque voleste lasciare un commento/critica a una qualsiasi delle storie della raccolta, vi risponderò volentieri!

Per chiunque avesse domande o curiosità da chiedere sulla storia o sui miei prossimi lavori, qui c’è il mio ask: www.ask.fm/Natmatryoshka .

Il primo dei ringraziamenti va, come sempre, a TsunadeShirahime. Mi hai fatto da beta, da amanuense, da consigliera e da spalla, per cui penso non ci sia altro da aggiungere: grazie per la pazienza, bro <3 sei una persona speciale e una lettrice insostituibile!
Poi a _Eleuthera_, per averci regalato una caratterizzazione di Sigyn tanto bella e complessa. Questa fic è un piccolo omaggio alla coppia e, anche se non è all’altezza delle tue storie, spero che ti piaccia lo stesso :)
Last but not least, ai lettori e ai recensori: grazie a Lady Sigyn, vannagio, 9Pepe4, _Sayuri_ e Madama Pigna per le recensioni, RobysRasia, Scillan, Timcampy_ e Valery_Snape per averla inserita nelle preferite e Il_Filo_Di_A90, KayeJ, LadyInDark, luvlogyn, Merihon, Smith of lies e _Sayuri_ per averla inserita nelle seguite. Grazie anche a voi lettori silenziosi, che non recensite ma che magari l’avete apprezzata comunque.

Alla prossima, allora! 

Nat

   
 
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