-Guarda
che se non ti svegli ti salto sullo stomaco-.
Qualcuno
stava scuotendo il letto,e anche in modo piuttosto sgraziato. Da far
saltare i nervi.
Quel
qualcuno si avvicinò a portata di viso e rimase a
fissarlo,molto probabilmente. Il vero problema era che il giovane si
sentiva il suo respiro sul viso.
Il
Qualcuno fece per dire qualcosa,ma si beccò un pugno che non
gli fece dire assolutamente niente e lo lasciò in terra,con
Giorno che lo guardava infuriato.
-Ohiohiohi...Giorno..mi...hai..spaccato
il naso...-si lamentò Narancia,sanguinante.
La
porta si spalancò ed entrò Fugo ridendo come un
matto.
Mista
sporse la testa,si girò verso il biondo e ridendo
esclamò:-Giorno! Hai tutti i capelli appiccicati alla
faccia!! Ti ha fatto lo shampoo!!-.
Tuttavia
lo sguardo infastidito e per niente rassicurante del ragazzo lo
riportarono all'ordine.
-Ma
che avete da fare da mattina presto?- si lamentò Abbacchio.
Vide Narancia a terra e scosse la testa.
-Invece
di ridere aiutami!! Aiutami o giuro che ti
ammazzo!!-minacciò il ragazzino,rivolto a Fugo che ancora se
la rideva.
Entrò
anche Trish,che guardò il triste spettacolo con occhi
sgranati.
-Se
mi spiegate cosa ci fate nella mia stanza..-cominciò Giorno
togliendosi dalla faccia i capelli bavati da Bucciarati durante il
sonno.
-Neve-rispose
Trish,allungando un braccio in direzione della finestra.
In
effetti stava nevicando,non molto,ma di sicuro nella notte la nevicata
era stata forte. Infatti le macchine erano sotterrate dal bianco,per
non parlare delle strade,dei tetti delle case...
Si
sveglio anche Bruno,che sbadigliò e prese a tirargli un
lembo del pigiama.
-Aspetta,dopo
vedrai la neve..-gli promise il biondo,tirandosi via le coperte e
alzandosi.
Mentre
tutti facevano colazione,si aprì la porta.
Illuso,appagato
dal caldo della casa,si richiuse la porta alle spalle ed
esclamò:-Non sono venuto qua per cortesia,mettetevelo in
testa!-.
-Buongiorno
a te-rispose Abbacchio calmo.
-Sai
dove si compra un pò di educazione? No? devi girare
l'angolo...-commentò Fugo infastidito.
Quello
ignorò i commenti e si rivolse a Giorno:-Risotto mi ha detto
di informarti direttamente..e dire che potevo rimanermene al
calduccio..-.
-Che
vuoi?-tagliò corto Trish.
L'uomo
le rivolse un'enorme sorriso(Mista la avvertiva costantemente"Stai
attenta Trish,quello ci prova..") e si rivolse di nuovo al
giovane:-Allora,in vari quartieri,non molto lontani da quello
dov'è accaduto il primo fatto,delle persone sono
ringiovanite..passanti,poliziotti..- disse lasciando la frase in
sospeso.
Tutti
pendevano dalle sue labbra e lo fissavano. Tutti meno Bucciarati,che
s'impegnò a mangiare il budino di Giorno a sua insaputa.
-Tutte
quelle persone incolpano un solo uomo,ma la polizia dice che sono tutte
balle e sta coprendo tutto,ah nessuno sa dire con precisione chi sia la
persona in questione. E con questo ho detto tutto quello che so,ora vi
saluto- concluse,non prima di gettare un'occhiata al bimbo.
-Bene,ritornatene
ai tuoi specchi..-borbottò Narancia.
Appena
Illuso se ne fu andato Abbacchio commentò(dopo aver
ingollato un pò di caffè):-Simpatico vero?-
proprio nel momento in cui Giorno si accorse che il suo budino era
finito nello stomaco di qualcun altro.
-E
sopratutto educato-aggiunse Fugo,acido.
-Il
mio budino...-.
-Senti,Giorno!
Ma se per caso non troviamo il portatore,o lo troviamo ma non riesce a
rimettere tutto a posto..che farai con Bucciarati?- chiese
improvvisamente Narancia,prendendo l'ennesimo cornetto e spalmandoci
dentro una quantità esorbitante di crema di nocciole.
Il
ragazzo si dimenticò temporaneamente del suo budino e rimase
un attimo a riflettere. Abbassò la testa e si perse nei
ghirigori della tovaglia,poi rialzò il capo e
mormorò:-In tal caso...aspetterò che arrivi di
nuovo ai vent'anni...aspetterò diciotto
anni..-mormorò ricominciando a esaminare la tovaglia.
-M-ma
Giorno!! Avrai trentatrè anni!!-esclamò Narancia.
Fugo
poggiò con calma la sua tazza di caffellatte e
balbettò:-Narancia? hai detto trentatrè? Su due
piedi?-.
Il
ragazzo si allontanò,temendo di aver sbagliato,ma l'altro al
contrario si sporse per abbracciarlo commosso.
-Narancia
ma ti rendi conto? Hai fatto un'operazione a mente senza sbagliare!
Sono così fiero di te-dichiarò Fugo,vicino alle
lacrime.
-Per
festeggiare ti porto a bere-dichiarò di nuovo il genietto.
-Ma
che schifo,alcol dalla mattina..-borbottò Abbacchio nauseato.
Giorno,superato
il lutto per il suo budino,prese Sua Maestà e disse
allegramente:-Va bene! Oggi facciamo un giro nella neve e cerchiamo un
pò di informazioni! Ti va?-chiese infine rivolto al bambino
che squittì:-Siiiii!-.
-Bene,allora
noi stiamo uscendo- annunciò prima di aggiungere
piano:-Chiaramente dovrò cambiarmi-.
La
neve aveva reso l'aria ancora più fredda del giorno
prima,tanto da lasciare il ragazzo temporaneamente senza fiato.
Nonostante
tutto,non era poi così difficile camminare. Forse era
fastidioso quando la neve formava una pappetta umida e informe sotto le
scarpe...
Gli
venne una strana illuminazione,prese Bucciarati sotto le ascelle e lo
guardò attentamente.
Si,in
effetti a contatto con lo sfondo bianco e uniforme della neve dava quel
particolare effetto.
Riprese
di nuovo il bimbo tra le braccia e gli rivelò:-Sai..hai
qualcosa in comune con Biancaneve. I capelli credo...ora che ci penso
hai la pelle bianca e i capelli neri...- concluse infine.
Prese
in considerazione di comprarlo,un vestito da Biancaneve,e di
metterglielo. Giusto per vedere l'effetto che gli faceva.
Ma
l'idea scomparve molto velocemente. Primo: una volta messo,che ne
faceva? Secondo: quale sarebbe stata la reazione di Bucciarati adulto?
E terzo: gli salì la nausea,al pensiero di un qualche
principio di feticismo.
Scosse
la testa con forza,come a scacciare l'improvvisa e stupida idea. Niente
Biancaneve,no grazie.
-Andiamo
a vedere cosa ha fatto il nostro caro amico di nuovo...- propose.
Si
ricordò che,per quanto fossero "vicini" i luoghi esatti
esatti non li sapeva. Gli toccava andare alla cieca.
Passò
per strade rese tutte uguali e monotone dalla neve. Mentre arrancava
nel bianco si ricordò della visita di Illuso e delle sue
preziose informazioni. Sentì di nuovo la voce dell'uomo: "In
vari quartieri,non molto lontani da quello dov'è accaduto il
primo fatto,delle persone sono ringiovanite..passanti,poliziotti.."
Fece
retromarcia e rese la neve ancora più umidiccia e fangosa.
-Allora..i
quartieri vicini..i quartieri vicini..- ripetè mentre
trotterellava con Bucciarati in braccio.
Controllò
velocemente la targhetta che indicava la via. Si era quella. Bastava
avanzare un pò..
Anche
senza chiedere si vedeva benissimo che erano quelli i quartieri di cui
aveva parlato Illuso.
La
stradina era piena di donne,madri mogli o fidanzate,che piangevano come
disperate;Per passare bisognava spingere,il ragazzo si sentiva in
imbarazzo e persino Bruno sembrava ammutolito.
Per
poco non si scontrò con un ragazzino che dimostrava si e no
15 anni. Anche lui sembrava prossimo alle lacrime.
Il
ragazzo prese coraggio e chiese:-Ehm..sa dirmi per caso se conosce
qualcuno che..come dire...è ringiovanito...-.
-Si
che conosco qualcuno. E glielo presento anche,se vuole.
Eccomi!.-esclamò il ragazzo,diventando ancora più
cupo.
-Mi..mi
racconti tutto..per favore-chiese Giorno,spiazzato.
-Che
vuole che racconti? Stavo facendo le solite cose,quando mi arriva un
trogolodita che mi dice di volere dei soldi..io ovviamente gli dico di
no,lui mi tira qualcosa,ma non so esattamente cosa. E dopo mi ritrovo
ringiovanito di 23 anni! Da 38 a 15! Con tanto di soldi rubati-
concluse lui,e senza salutare se ne uscì dalla stradina.
Giorno
dovette "intervistare" altre tre o quattro persone e tutte raccontarono
più o meno la stessa storia: L'uomo misterioso (chiamato
spesso con epiteti non proprio rispettosi) voleva dei soldi,e al
rifiuto gli aveva colpiti con qualcosa(uno stand chiaramente) e loro si
erano ritrovati alleggeriti dell'età e dei soldi.
Tuttavia
l'ultimo intervistato aveva aggiunto una cosa che gli altri non avevano
menzionato:-Mi ha detto che gli servivano soldi per l'albergo,ma
è possibile? I soldi per l'albergo!!- aveva concluso irato.
-Ma dahveho?-chiese
Giorno. Voleva dire "Ma davvero",tuttavia Bucciarati gli aveva infilato
una mano in bocca,giusto per curiosità.
Tornato
a casa,il biondo fece un resoconto a tutti.
-E
dunque,questa persona ha qualcosa di distinguibile? Sai,non
è che a Roma ci siano tre persone- commentò Fugo.
-In
effetti si..-mormorò il giovane,ricordando bene i dettagli
che l'uomo(si fa per dire) gli aveva fornito..
-Se
aveva qualcosa di riconoscibile e particolare? Certo,quegli orribili
pantaloni..non a scacchi..ecco,rossi a quadri scozzesi.-.
-Pantaloni
rossi a scozzesi?!?-esclamò Abbacchio scandalizzato -Credi
che un dettaglio insulso possa bastarci? Ma sai quante persone
potrebbero avere questi maledetti pantaloni?!?-.
-Non
chiederlo a me...è già tanto che mi abbia detto
qualcosa..-replicò l'altro come per scusarsi.
-Diciamo
che va bene,anche se non va affatto....almeno il nome dell'hotel lo ha
detto?- chiese l'uomo.
-Controlleremo
gli hotel più vicini!-esclamò Mista buttandosi su
di un divano.
-Prima
però...andiamo un pò in giro! Giorno! Vieni con
noi?- s'intromise Narancia.
-No,grazie...siamo
un pò stanchi..-si scusò il biondo,sedendosi
anche lui su di una poltrona.
-Dì
la verità,sei stanco tu e ci stai mettendo in mezzo anche
Bucciarati-martellò Narancia.
-Lasciami
stare ed esci pure,se vuoi. Sono davvero stanco e tu non migliori la
situazione- ribattè il giovane,di malumore.
L'altro
era sul punto di ribattere,ma venne prontamente fermato da Fugo che
mormorò:-Mi pare di doverti una bevuta-.
Giorno
aspettò che tutti,Mista e Trish compresi,lasciassero la
stanza.
Quando
si accertò(senza alzarsi dalla poltrona chiaramente)che non
ci fosse più nessuno nei paraggi,si concesse un sospiro di
sollievo e chiuse gli occhi. Ignorando persino Bruno,che scalpitava per
avere attenzione.
Alla
fine,si arrese anche lui e cedette al sonno.