Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: suicidedetective    15/08/2013    2 recensioni
Sono passati sei mesi,il Boss di Passione è cambiato.
Tuttavia a sconvolgere tutto arriva un imprevisto.
Riuscirà Giorno a conciliare gli impegni di Boss con i bisogni di Bucciarati,diventato un adorabile,combinaguai bambino strillante?
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Ti svegli?-.
-Guarda che se non ti svegli ti salto sullo stomaco-.
Qualcuno stava scuotendo il letto,e anche in modo piuttosto sgraziato. Da far saltare i nervi.
Quel qualcuno si avvicinò a portata di viso e rimase a fissarlo,molto probabilmente. Il vero problema era che il giovane si sentiva il suo respiro sul viso.
Il Qualcuno fece per dire qualcosa,ma si beccò un pugno che non gli fece dire assolutamente niente e lo lasciò in terra,con Giorno che lo guardava infuriato.
-Ohiohiohi...Giorno..mi...hai..spaccato il naso...-si lamentò Narancia,sanguinante.
La porta si spalancò ed entrò Fugo ridendo come un matto.
Mista sporse la testa,si girò verso il biondo e ridendo esclamò:-Giorno! Hai tutti i capelli appiccicati alla faccia!! Ti ha fatto lo shampoo!!-.
Tuttavia lo sguardo infastidito e per niente rassicurante del ragazzo lo riportarono all'ordine.
-Ma che avete da fare da mattina presto?- si lamentò Abbacchio. Vide Narancia a terra e scosse la testa.
-Invece di ridere aiutami!! Aiutami o giuro che ti ammazzo!!-minacciò il ragazzino,rivolto a Fugo che ancora se la rideva.
Entrò anche Trish,che guardò il triste spettacolo con occhi sgranati.
-Se mi spiegate cosa ci fate nella mia stanza..-cominciò Giorno togliendosi dalla faccia i capelli bavati da Bucciarati durante il sonno.
-Neve-rispose Trish,allungando un braccio in direzione della finestra.
In effetti stava nevicando,non molto,ma di sicuro nella notte la nevicata era stata forte. Infatti le macchine erano sotterrate dal bianco,per non parlare delle strade,dei tetti delle case...
Si sveglio anche Bruno,che sbadigliò e prese a tirargli un lembo del pigiama.
-Aspetta,dopo vedrai la neve..-gli promise il biondo,tirandosi via le coperte e alzandosi.
Mentre tutti facevano colazione,si aprì la porta.
Illuso,appagato dal caldo della casa,si richiuse la porta alle spalle ed esclamò:-Non sono venuto qua per cortesia,mettetevelo in testa!-.
-Buongiorno a te-rispose Abbacchio calmo.
-Sai dove si compra un pò di educazione? No? devi girare l'angolo...-commentò Fugo infastidito.
Quello ignorò i commenti e si rivolse a Giorno:-Risotto mi ha detto di informarti direttamente..e dire che potevo rimanermene al calduccio..-.
-Che vuoi?-tagliò corto Trish.
L'uomo le rivolse un'enorme sorriso(Mista la avvertiva costantemente"Stai attenta Trish,quello ci prova..") e si rivolse di nuovo al giovane:-Allora,in vari quartieri,non molto lontani da quello dov'è accaduto il primo fatto,delle persone sono ringiovanite..passanti,poliziotti..- disse lasciando la frase in sospeso.
Tutti pendevano dalle sue labbra e lo fissavano. Tutti meno Bucciarati,che s'impegnò a mangiare il budino di Giorno a sua insaputa.
-Tutte quelle persone incolpano un solo uomo,ma la polizia dice che sono tutte balle e sta coprendo tutto,ah nessuno sa dire con precisione chi sia la persona in questione. E con questo ho detto tutto quello che so,ora vi saluto- concluse,non prima di gettare un'occhiata al bimbo.
-Bene,ritornatene ai tuoi specchi..-borbottò Narancia.
Appena Illuso se ne fu andato Abbacchio commentò(dopo aver ingollato un pò di caffè):-Simpatico vero?- proprio nel momento in cui Giorno si accorse che il suo budino era finito nello stomaco di qualcun altro.
-E sopratutto educato-aggiunse Fugo,acido.
-Il mio budino...-.
-Senti,Giorno! Ma se per caso non troviamo il portatore,o lo troviamo ma non riesce a rimettere tutto a posto..che farai con Bucciarati?- chiese improvvisamente Narancia,prendendo l'ennesimo cornetto e spalmandoci dentro una quantità esorbitante di crema di nocciole.
Il ragazzo si dimenticò temporaneamente del suo budino e rimase un attimo a riflettere. Abbassò la testa e si perse nei ghirigori della tovaglia,poi rialzò il capo e mormorò:-In tal caso...aspetterò che arrivi di nuovo ai vent'anni...aspetterò diciotto anni..-mormorò ricominciando a esaminare la tovaglia.
-M-ma Giorno!! Avrai trentatrè anni!!-esclamò Narancia.
Fugo poggiò con calma la sua tazza di caffellatte e balbettò:-Narancia? hai detto trentatrè? Su due piedi?-.
Il ragazzo si allontanò,temendo di aver sbagliato,ma l'altro al contrario si sporse per abbracciarlo commosso.
-Narancia ma ti rendi conto? Hai fatto un'operazione a mente senza sbagliare! Sono così fiero di te-dichiarò Fugo,vicino alle lacrime.
-Per festeggiare ti porto a bere-dichiarò di nuovo il genietto.
-Ma che schifo,alcol dalla mattina..-borbottò Abbacchio nauseato.
Giorno,superato il lutto per il suo budino,prese Sua Maestà e disse allegramente:-Va bene! Oggi facciamo un giro nella neve e cerchiamo un pò di informazioni! Ti va?-chiese infine rivolto al bambino che squittì:-Siiiii!-.
-Bene,allora noi stiamo uscendo- annunciò prima di aggiungere piano:-Chiaramente dovrò cambiarmi-.
La neve aveva reso l'aria ancora più fredda del giorno prima,tanto da lasciare il ragazzo temporaneamente senza fiato.
Nonostante tutto,non era poi così difficile camminare. Forse era fastidioso quando la neve formava una pappetta umida e informe sotto le scarpe...
Gli venne una strana illuminazione,prese Bucciarati sotto le ascelle e lo guardò attentamente.
Si,in effetti a contatto con lo sfondo bianco e uniforme della neve dava quel particolare effetto.
Riprese di nuovo il bimbo tra le braccia e gli rivelò:-Sai..hai qualcosa in comune con Biancaneve. I capelli credo...ora che ci penso hai la pelle bianca e i capelli neri...- concluse infine.
Prese in considerazione di comprarlo,un vestito da Biancaneve,e di metterglielo. Giusto per vedere l'effetto che gli faceva.
Ma l'idea scomparve molto velocemente. Primo: una volta messo,che ne faceva? Secondo: quale sarebbe stata la reazione di Bucciarati adulto? E terzo: gli salì la nausea,al pensiero di un qualche principio di feticismo.
Scosse la testa con forza,come a scacciare l'improvvisa e stupida idea. Niente Biancaneve,no grazie.
-Andiamo a vedere cosa ha fatto il nostro caro amico di nuovo...- propose.
Si ricordò che,per quanto fossero "vicini" i luoghi esatti esatti non li sapeva. Gli toccava andare alla cieca.
Passò per strade rese tutte uguali e monotone dalla neve. Mentre arrancava nel bianco si ricordò della visita di Illuso e delle sue preziose informazioni. Sentì di nuovo la voce dell'uomo: "In vari quartieri,non molto lontani da quello dov'è accaduto il primo fatto,delle persone sono ringiovanite..passanti,poliziotti.."
Fece retromarcia e rese la neve ancora più umidiccia e fangosa.
-Allora..i quartieri vicini..i quartieri vicini..- ripetè mentre trotterellava con Bucciarati in braccio.
Controllò velocemente la targhetta che indicava la via. Si era quella. Bastava avanzare un pò..
Anche senza chiedere si vedeva benissimo che erano quelli i quartieri di cui aveva parlato Illuso.
La stradina era piena di donne,madri mogli o fidanzate,che piangevano come disperate;Per passare bisognava spingere,il ragazzo si sentiva in imbarazzo e persino Bruno sembrava ammutolito.
Per poco non si scontrò con un ragazzino che dimostrava si e no 15 anni. Anche lui sembrava prossimo alle lacrime.
Il ragazzo prese coraggio e chiese:-Ehm..sa dirmi per caso se conosce qualcuno che..come dire...è ringiovanito...-.
-Si che conosco qualcuno. E glielo presento anche,se vuole. Eccomi!.-esclamò il ragazzo,diventando ancora più cupo.
-Mi..mi racconti tutto..per favore-chiese Giorno,spiazzato.
-Che vuole che racconti? Stavo facendo le solite cose,quando mi arriva un trogolodita che mi dice di volere dei soldi..io ovviamente gli dico di no,lui mi tira qualcosa,ma non so esattamente cosa. E dopo mi ritrovo ringiovanito di 23 anni! Da 38 a 15! Con tanto di soldi rubati- concluse lui,e senza salutare se ne uscì dalla stradina.
Giorno dovette "intervistare" altre tre o quattro persone e tutte raccontarono più o meno la stessa storia: L'uomo misterioso (chiamato spesso con epiteti non proprio rispettosi) voleva dei soldi,e al rifiuto gli aveva colpiti con qualcosa(uno stand chiaramente) e loro si erano ritrovati alleggeriti dell'età e dei soldi.
Tuttavia l'ultimo intervistato aveva aggiunto una cosa che gli altri non avevano menzionato:-Mi ha detto che gli servivano soldi per l'albergo,ma è possibile? I soldi per l'albergo!!- aveva concluso irato.
-Ma dahveho?-chiese Giorno. Voleva dire "Ma davvero",tuttavia Bucciarati gli aveva infilato una mano in bocca,giusto per curiosità.
Tornato a casa,il biondo fece un resoconto a tutti.
-E dunque,questa persona ha qualcosa di distinguibile? Sai,non è che a Roma ci siano tre persone- commentò Fugo.
-In effetti si..-mormorò il giovane,ricordando bene i dettagli che l'uomo(si fa per dire) gli aveva fornito..
-Se aveva qualcosa di riconoscibile e particolare? Certo,quegli orribili pantaloni..non a scacchi..ecco,rossi a quadri scozzesi.-.
-Pantaloni rossi a scozzesi?!?-esclamò Abbacchio scandalizzato -Credi che un dettaglio insulso possa bastarci? Ma sai quante persone potrebbero avere questi maledetti pantaloni?!?-.
-Non chiederlo a me...è già tanto che mi abbia detto qualcosa..-replicò l'altro come per scusarsi.
-Diciamo che va bene,anche se non va affatto....almeno il nome dell'hotel lo ha detto?- chiese l'uomo.
-Controlleremo gli hotel più vicini!-esclamò Mista buttandosi su di un divano.
-Prima però...andiamo un pò in giro! Giorno! Vieni con noi?- s'intromise Narancia.
-No,grazie...siamo un pò stanchi..-si scusò il biondo,sedendosi anche lui su di una poltrona.
-Dì la verità,sei stanco tu e ci stai mettendo in mezzo anche Bucciarati-martellò Narancia.
-Lasciami stare ed esci pure,se vuoi. Sono davvero stanco e tu non migliori la situazione- ribattè il giovane,di malumore.
L'altro era sul punto di ribattere,ma venne prontamente fermato da Fugo che mormorò:-Mi pare di doverti una bevuta-.
Giorno aspettò che tutti,Mista e Trish compresi,lasciassero la stanza.
Quando si accertò(senza alzarsi dalla poltrona chiaramente)che non ci fosse più nessuno nei paraggi,si concesse un sospiro di sollievo e chiuse gli occhi. Ignorando persino Bruno,che scalpitava per avere attenzione.
Alla fine,si arrese anche lui e cedette al sonno.







  
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