Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: YouOnlyLiveOnce6    18/08/2013    2 recensioni
In fin dei conti tutto ciò che ognuno di noi desidera è trovare la propria anima gemella. Ma solo chi rischia ci può riuscire. Mettere se stessi in gioco per trovare il pezzo mancante del nostro puzzle; ecco questo è ciò che dobbiamo fare.
Eccomi, con la mia seconda fanfiction, un bel po' diversa dalla prima, ma non voglio anticiparvi nulla, buona lettura!
Debby!:3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Anche se vivo ormai senza, fotografate da Dio in persona, fotografie della tua assenza”.
                                                                                                                                             Tiziano Ferro.

Purtroppo come tutte le cose belle, anche quella settimana a Miami era quasi finita. Ci ritrovavamo all’ultimo giorno di vacanza senza sapere neanche noi che fine avessero fatto quei giorni. Ricordi sbiaditi avevamo delle notti a Miami tra discoteche alcool e musica, ma i ricordi di quei giorni sarebbero stati indelebili, registrare nel nostro cuore e nella macchina fotografica. Per quanto riguarda la fotografia, gli studi erano finalmente terminati, mancava solo la  tesi di presentazione che Zayn mi aveva accennato ma non avevo ben capito di cosa si trattava. In quei giorni avevo conosciuto un Zayn diverso, determinato, deciso, impegnato , attento e mi piaceva ancora di più. Stavamo affrontando l’ultima notte di vacanza, avevamo deciso di restare a casa per dormire dato che non avevamo mai dormito e l’indomani notte saremmo dovuti partire e avevamo bisogno di un po’ di riposo, quando mi svegliai e non trovai Zayn accanto a letto. Mi raccontò una volta che quando non riusciva a dormire gli piaceva guardare il cielo con una tazza di latte freddo, allora uscì in terrazza e lo trovai li.
-Hei che hai?-gli chiesi sedendomi accanto a lui.-
-Non riuscivo a dormire, scusa se ti ho svegliata.- rispose senza alzare lo sguardo.-
-Zayn,ti conosco non stai bene!! Dimmi cos’hai?.-gli alzai il capo notando un velo di preoccupazione sul suo volto.-
-Ho paura Bree.- ammise.-
-Di cosa?- indagai.-
-Di fallire. Sono sempre stato un fallimento, non ho mai fatto nulla con le mie mani, a scuola sono stato sempre promosso grazie l’aiuto dei miei che mi raccomandavano. Non sono uno buono, non sono capace di nulla e fallirò di nuovo, come sempre.- concesse.
-Hei guardami. Non sei un fallimento cazzo Zayn, abbiamo studiato tanto in questi giorni, ce la farai. Li stupirai tutti Zayn, professori amici e parenti. Ci riuscirai, te lo prometto. Sei un ragazzo determinato, e la determinazione è tutto ciò che ci vuole per arrivare al successo, e te ce la puoi fare. Io sono qui, Zayn, a sostenerti e aiutarti quando ne avrai bisogno!- conclusi, per poi prendergli il viso e cominciare a baciare le sue labbra. Morsi, danza di lingue, passione, brividi. Si distese sopra di me e continuò a baciarmi per poi scendere al collo. Lui era a dorso nudo ed io indossavo una sua maglietta.
-Sono pronta.- gli soffiai sulle labbra.-
-Ne sei sicura,amore?-si preoccupò.-
-Non sono mai stata così sicura di qualcosa.-affermai.
Mi baciò passionalmente le labbra, in quel modo in cui solo lui sapeva fare, facendomi sentire sua,protetta,felice. Attaccai le braccia al suo collo e lui iniziò a strusciarsi sopra di me. Impacciata com’ero, cerca di sbottonargli il jeans per toglierlo, lui mi aiutò. Eravamo entrambi in biancheria, la sua prominente erezione contenuta nei boxer pronti a scoppiare, ed io già ero completamente bagnata. Mentre mi baciava il collo lasciando una scia di desiderio lungo tutto il mio corpo ricoperti da brividi causati dal piacere e non dal freddo, mi accarezzò l’interno coscia per infilarsi nei miei slip. Infilò un dito nella mia intimità ed io sussultai. Mi sussurrò di stare tranquilla, mentre si spingeva dentro e fuori per poi infilare un secondo dito. Sentivo il cuore in gola, il mio corpo era un fremito di piacere e il mio respiro era affannato, sentivo il corpo che non era più sotto il mio controllo muoversi sotto il suo tocco, finché mi rilassai scoppiando in uno spaventoso primo orgasmo. Decisi che forse era il caso di soddisfare anche i suoi piaceri, così lo liberai dai boxer, lui mi consegnò un preservativo che srotolai lungo la sua erezione. Iniziai a muover con le mani su e giù con il suo aiuto, mentre aumentavo il ritmo sentivo il suo respiro affannarsi finché imprecò :”CAZZO BREE” e fu colpito anche lui dall’orgasmo. Rimanemmo abbracciati per un po’ finché mi chiese se ero pronta. Era a cavalcioni su di me, io ero nuda, lui anche. Delicato come non mai mi divaricò le gambe e in un attimo entrò in me. Fu doloroso all’inizio, ma il piacere fece diminuire il dolore. Le spinte inizialmente erano lente, ma da quando inarcai il bacino verso di lui ed infilai le unghie dietro la sua schiena, aumentarono di ritmo fino ad essere veloci e piene di desiderio, passione,amore.  I nostri capelli erano sudati, le nostre mani intrecciate, i nostri cuori danzavano al ritmo delle nostre lingue intrecciate mentre le spinte diminuivano finché entrambi raggiungemmo l’apice del piacere urlando l’uno il nome dell’altra concedendoci il secondo orgasmo della serata.
-Ti amo.- mi sussurrò all’orecchio abbracciandomi.-
-Anch’io.-risposi accucciolandomi sul suo petto.-
Mi risvegliai qualche ora dopo, nel letto sola di nuovo. Un dolore nel basso ventre era atroce, le mie gambe erano pesanti. Quei sintomi mi ricordarono che quella notte ero stata  sua, in tutti i sensi. Decisi di alzarmi, con molta fatica e andare a farmi la doccia. Ritrovai del sangue ma pensai che era dovuta alla mia perduta verginità. Quando tornai in camera in accappatoio  mi guardai allo specchio, ero diversa. Le gote arrossate, i capelli disordinati, ma soprattutto uno sguardo diverso, qualcosa nei miei occhi era cambiato, ero matura, ma non era solo quello. Era l’amore che finalmente avevo ammesso di provare. Le sue mani mi cinsero i fianchi, e le sue labbra mi sfioravano il collo lasciando piccoli baci.
-Buongiorno amore mio.- mi salutò Zayn.-
-Buongiorno a te bradipo.-risposi sorridendo.-
Scendemmo a fare colazione e poi uscimmo in piscina perché doveva parlarmi, temevo il peggio.
-Allora, come sai per l’università ho scelto la sezione di fotografia per quanto riguarda il ritratto umano .- esordì.- dopodomani o i quiz e devo consegnare una specie di tesina, ossia un album fotografico dove fotografo una musa, o un uomo ispiratore. – continuò.-
-capisco, e hai già scelto?- chiesi ingenuamente.-
-La mia musa sei tu Bree.Stanotte ti ho fotografato ed ho capito che non esiste musa più adatta di te. La musa ti ispira, ti detta come l’amore per i poeti, e tu sei il mio amore, la mia musa. So che fotografarti sarà un piacere e metterò tutto me stesso per rendere la tua bellezza degna della mia macchina fotografica. Inoltre, con una musa come te ed un fotografo come me li stenderemo, lo so!! Ti prego dimmi che ti farai fotografare.- annunciò tutto d’un fiato.-
-Poserò per te.- decisi.
-Ti amo, ti amo, ti amo!!-esclamò per poi prendermi in braccio e riempirmi di baci sulle labbra. Ci mettemmo subito all’opera. Sulla terrazza, il clima era perfetto, c’era un venticello che smuoveva i miei capelli. Posizionò dei fari intorno a me per valorizzare il mio volto, Ally mi truccò alla perfezione anche senza esagerare perché Zayn mi voleva al più naturale possibile. Indossai uno dei primi abiti con cui Zayn mi vide, quello nero con la cerniera lungo tutto il corpo, della biancheria nera in pizzo, con reggicalze e dei decolté neri. I capelli li lasciai sciolti sul corpo, matita elainer e mascara nero, senza rossetto. Quando Zayn mi vide sorrise dolcemente, mi baciò le labbra e mi disse: “Perfetta, come sempre! Ricordo quando indossasti quel vestito, fu la sera del nostro primo bacio. Ottima scelta, provocante ed ingenua. Manca la collana di pelle, vado a prenderla!”
Ai primi flash ero alquanto imbarazzata e tesa, poi mi rilassai ed incominciai a divertirmi. Scattò una cinquantina di foto vestita, ma sapevo che non era solo quello ciò di cui aveva bisogno, avevamo studiato che il corpo umano comprendeva tutto, e non solo la parte vestita. Presi io l’iniziativa ed iniziai a abbassarmi la cintura finché si avvicinò lui e me la finì di slacciare. Scattò alcune foto in biancheria, coi tacchi  e la collana, poi mi chiese di posare per lui solo con la mutandina tacchi e collana. Ero imbarazzata ma per lui lo feci. Cercai di essere il più rilassata possibile, ricordai la notte precedente e mi abbandonai alla sua macchina fotografica. Finimmo dopo circa un paio d’ore, lui si ritirò nella stanza per scegliere le foto e stamparle. Io decisi di uscire un po’ con Ally per Miami visto che eravamo state pochissimo insieme. Le raccontai della nostra notte, delle foto nuda, e si complimentò con me, non se l’aspettava.  Quando tornammo a casa decidemmo di andare tutti al mare per l’ultima volta. Ci divertimmo tantissimo probabilmente più di tutte le altre volte messe insieme perché sapevamo che probabilmente prima dell’estate non saremmo tornati lì. Eravamo convinti che saremmo ritornati tutti in quella casa così come eravamo in quel momento,  sognavamo che il tempo non avrebbe cambiato le cose...ne eravamo convinti, ma purtroppo non sempre i sogni si realizzavano.
*Il giorno dopo*
New York era sempre la stessa, come la stazione della radiosveglia che ogni mattina mi svegliava e come il caffellatte di mia sorella. Zayn mi passò a prendere in moto, come i vecchi tempi. Aveva l’esame a mezzogiorno, e probabilmente per quando uscivo di scuola era ancora lì, quindi  sarei andata io da lui, volevo esserci ma facendogli una sorpresa. Decisi di non vedere le foto, mi fidavo cecamente di lui. Quella giornata scolastica volò rapidamente e all’uscita da scuola c’erano Liam e Louis, Ally era stata prelevata dalla madre a causa di alcune analisi urgenti. Erano mesi che doveva fare quelle analisi, ma riusciva sempre a scappare finché la madre decise di portarcela di peso quel giorno. Aveva una stupida paura di quelle analisi, aveva paura di dover morire, che stupida!
All’uscita di scuola mi avviai verso la fermata del pullman per raggiungere con tale mezzo l’università. In quel posto trovai Marco, colui che non avrei mai dovuto trovare.
-Bree,devo parlarti ti prego ascoltami. Sono sobrio, mi sono disintossicato. Non avere paura!- esordì.-
-Ti ascolto.-
-Sto frequentando un istituto di alcolisti anonimi, son mesi che non bevo. Ho deciso di andare dai miei zii a Londra, lascerò per sempre New york e la mia vita di prima, ma per chiuderla definitivamente devo dirti tutta la verità.-
-Quale verità Marco?-chiesi sbigottita-
Mi raccontò tutto, della notte del saggio in cui andò con Ally,  delle spie, delle telefonate, di Zayn che sapeva tutto, delle ronde sotto casa mia, degli innumerevoli scazzottamenti con lui. Non potevo crederci che tutti mi avevano mentito, soprattutto la mia migliore amica, e colui che definivo il mio ormai fidanzato. Decisi di non andare più all’università e mi diressi a Central Park, dove rimasi per circa tre ore, con le cuffie nelle orecchie, il cellulare modalità offline e gli occhi chiusi con le lacrime che scendevano a non finire. Quando decisi di rientrare a casa, vi ritrovai Ally,Niall e Zayn preoccupati da morire.
-Che cazzo di fine hai fatto? Ci hai fatto morire porca troia! – sbottò furioso Zayn.
-Vaffanculo! Andatevene da casa mia, ora!- risposi con voce e testa bassa, lasciando lo zaino ai loro piedi.
-No tu adesso mi spieghi che cazzo hai. Sparisci tutto il giorno, nonostante è un fottuto giorno importante per tutti, torni e rispondi così!!- urlò furiosa Ally.
-Importante? Non credo che delle stupide analisi siano così decisive! Come degli stupidi test all’università.-dissi.-
-Lascia perdere  i miei quiz, fa nulla! Ma quelle stupide analisi di Ally, ti sei mai chiesta per cosa erano?- urlò Zayn, per strappare un foglio dalle mani di Ally e porgermelo.- guarda! La tua migliore amica ha un tumore al fegato!!!! Guarda!-
-Io...io...- iniziai a piangere, per correre a stringere la mia migliore amica tra le mie braccia. – Che idiota! Ho sempre e solo pensato a me stessa senza preoccuparmi per te e tu...no ditemi che non è vero vi prego! Non ci credo, non può essere vero!!- le lacrime scendevano a non finire. Lei invece era impassibile, non piangeva, non gridava, non lasciava trasparire alcuna emozione.
-Dimmi che hai fatto tutto questo tempo! Dimmi perché eri così nervosa.- affermò Ally.-
-Niente Ally non preoccuparti, dobbiamo solo preoccuparci per te. C’è una soluzione vero?-
-Bree. Dimmi perché stavi così, e non mentirmi, cazzo!
-Ho incontrato Marco. Mi ha detto che si è disintossicato e partirà per la Francia.-
-Poi?-mi chiese
-Basta Ally.- mentì
-Non dire stronzate Bree.- affermò-
-Mi ha raccontato tutta la verità, dalla sera del saggio agli scazzottamenti con Zayn. Ma ora non mi importa Ally.- dissi tra le sue lacrime.- Non me ne fotte un cazzo di quello che c’è stato tra voi quella sera, tu sei la mia migliore amica e nessun Marco impedirà questo, te lo giuro!- la confortai.. rimanemmo abbracciate finché la madre venne a prenderla per andare da un dottore di quella malattia cattiva. Niall andò con lei, io rimasi a casa per riprendermi un po’. Mi chiusi in camera, porta che si aprì rivelando Zayn.
-Esci fuori dalla mia stanza.- affermai.-
-Ti prego Bree, lasciami spiegare.- implorò.-
-Non voglio più vederti.- dissi.-
-Bree dimmi che non stai rompendo con me, ti prego dimmelo.-
io non dissi nulla, rimasi in silenzio col capo verso il basso.
-Tutto ciò che ho fatto è stato solo per il tuo bene, credici o no! Che senso avrebbe avuto dirti tutte quelle cose brutte che accadevano? Perché avrei dovuto farti litigare con la tua migliore amica, farti star male quando potevo benissimo nascondertelo? E’ vero una bugia a fin di bene è pur sempre una bugia, ma l’ho fatto solo per te, ricordalo! E comunque, grazie, queste sono servite per l’ammissione all’università. Cento è il tuo voto.- mi disse per poi buttare una cartellina sul mio letto dalla quale uscirono diverse foto. Chiuse la porta ed io iniziai a sfogliarle una ad una.
-Zayn!-urlai, mi raggiunse in camera mia.- sei stato bravissimo, ti amo, scusa!!- urlai per poi stringerlo forte a me e scaricare tutta la tensione di quel maledettissimo giorno.
 
*Un mese dopo*.
Da quel giorno le cose erano cambiate. Alcune in bene, io e Zayn ci eravamo fidanzati con tanto di bracciale con nome, altre decisamente in male. Ally aveva iniziato il primo ciclo di chemioterapie, Ally aveva perso tutti i suoi bellissimi capelli biondi, aveva perso tutta la sua vitalità ed energia. Ally però una cosa non l’aveva persa, il suo sorriso. Niall restava con lei da mattina a notte, io e Zayn li raggiungevamo una volta usciti da scuola con Liam e Louis. Noi quattro studiavamo insieme, tra un sorriso ed una lotta storica, con qualche equazione per mezzo, io Zayn e Niall invece ci divertiamo a farle ricordare i nostri giorni passati insieme, tra discoteche e mare, le promettevamo che un giorno avrebbe fatto tutto ciò, ci sarebbe riuscita a riprendersi, in quel momento non aveva neanche la forza di alzarsi da quel dannato letto di quel fottuto ospedale. A volte le prendevano delle fitte allo stomaco e doveva rimettere, altre volte aveva dei dolori alla schiena, altre volte si addormentava improvvisamente, ed io con lei. Le regalai una parrucca, Niall si rasò i capelli, per farla sentire compresa, quel giorno pianse dalla gioia tutta l’acqua che aveva in corpo e emise un sorriso che non vedevo da giorni. Mentre i giorni e le chemio passavano, vedevo il volto della mia migliore amica diventare sempre più bianco, e vedevo la mia migliore amica riprendersi ed accettare che un giorno sarebbe guarita. Il suo sorriso era tornato, con lui anche un po’ della sua vecchia vitalità.  Un pomeriggio la madre di Ally, chiamò me e Niall mentre lei dormiva.
-Le chemioterapie non stanno funzionando, il tumore di sta espandendo, è arrivano all’intestino e al seno, e nel giro di pochi giorni arriverà anche al cervello. I dottori vogliono operarla, ma c’è il rischio che si espanda più velocemente. Sta a noi scegliere.- queste furono le dolorosi parole di una signora Smith sconfitta e addolorata.-
Niall pianse tanto, ed io lo abbracciai, mi finsi forte per lui, finché rientrò dentro ed io rimasi con Zayn a piangere ed urlare come non mai. Non poteva farlo, quello lissù non poteva portarmi via la mia migliore amica, non doveva. Pregai per ore nella cappella dell’ospedale, gli chiesi il perché proprio lei, perché non io, perché una ragazza di diciassette anni doveva passare tutto quello. Ma a quelle domande nessuno rispondeva,  eppure io sapevo che ce l’avrebbe fatta!!
Tornai a casa quella sera, e rimase Niall da lei. Mi addormentai accanto al mio ragazzo che mi accarezzava i capelli e mi giurava che sarebbe andato tutto ok. Poi il rumore della mia suoneria, era l’ospedale che chiamava, avevano una notizia per me.
 
-To be continued.
 
Heilà bella genteeee :33
Allora, innanzitutto scusate per l’immenso ritardo, ma ho avuto il pc rotto e soprattutto scusate per il capitolo! Magari era alquanto inaspettato, ma io l’avevo meditato dall’inizio della storia e ancora non è finita qui purtroppo! Ma non voglio anticiparvi nulla! Allora, fatemi sapere cosa ne pensate. Mi  è mancato tanto scrivere e mi siete mancate voi quindi mi raccomando recensitee :D
Ringrazio sempre chi recensisce/legge/segue/ricorda e preferisce le mie storie, siete la mia forza!
Un ringraziamento speciale a Sara che c’è sempre lol!
Un bacio, Debby!:3
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: YouOnlyLiveOnce6