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Autore: Paddy_Potter    19/08/2013    1 recensioni
Regulus Balck.
Un nome, una condanna.
Ma, questa volta, succederà qualcosa che cambierà il destino di molte vite, a partire da quelle di due fratelli. Questa volta, un uomo aprirà gli occhi e riuscirà a districarsi nella rete di inganni e parole vuote che l'Oscuro Signore si è costruito attorno.
Questa volta, la più bella delle fenici risorgerà dalle sue ceneri, accompagnata da un cane nero.
Vi ho incuriosito con queste drammatiche parole?
Se sì, non vi resta che leggere...
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Regulus Black, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Like a dragon inside me

 

 


 

 

La sola azione di respirare mi costa una fatica immensa.

Il mio cuore deve aver deciso che oggi ha voglia di fermarsi, non c'è altra spiegazione, altrimenti non rallenterebbe così all'improvviso per tre volte in due ore scarse.

Eppure sono ancora vivo, la testa che mi fa più male ogni secondo che passa, a serrare i pugni per evitare di tremare come una foglia. La cosa non sembrarebbe normale ad un estraneo, visto che sono seduto su una poltrona davanti ad un fuoco che scoppietta allegro tra pezzi di legno, ma un motivo c'è se nanche l'autocontrollo dei Balck mi impedisce di cadere in preda al panico questa volta.

"C-Cosa?" riesco a stanto a mormorare.

"Sai dello scontro che è avvenuto questa mattina tra Nottutn e Diagon Alley?" mi chiede Lupin, sforzandosi di non far trasparire la paura dalla voce. Purtroppo, gli occhi lo tradiscono: in quei due pozzi color miele riesco a vedere tutta la sua preoccupazione, ed è tanta.

"Sì."

Oh, sì, lo so eccome. C'era anche Rabastan a quello scontro. Il mio migliore amico ha cominciato a combattere contro mio fratello, l'ha messo con le spalle al muro, ma poi ha esitato e non l'ha ucciso. O, almeno, questo è quello che ci ha raccontato Lord Voldemort mentre lo faceva galleggiare a mezz'aria, avendolo prima cruiciato a dovere, per poi ucciderlo con un colpo di bacchetta davanti agli occhi di tutti i Mangiamorte che erano venuti alla riunione, me compreso.

Sì, sapevo di quello scontro.

"C'eravamo anche noi." continuò Potter "Stavamo combattendo in quattro Auror contro sei Mangiamorte. Tuo fratello fronteggiava Lestrange e Avery, ma quando io ho schiantato la Carrow, il secondo si è spostato per attaccare me. Qualcosa deve aver distratto Sirius, visto che Lestrange è riuscito a disarmarlo dopo poco e l'ha messo con le spalle al muro. Io avevo due Mangiamorte davanti, Remus pure e Frank era troppo lontano con l'altro Carrow, così non siamo riusciti ad aiutarlo. Pensavamo che l'avrebbe ucciso, invece Lestrange si è allontanato lanciando la bacchetta di Sir verso Notturn Alley e ha cominciato a combattere contro Frank.

Il perchè ce l'hai spiegato tu."

"In quel momento è successo qualcosa, si è sentita una specie di esplosione e subito è comparsa una densa nebbia nera." continuò Lupin "Nessuno di noi vedeva più niente, cercavamo solo di parare colpi alla cieca. Abbiamo sentito il rumore di uno schiantesimo che andava a segno, un urlo strozzato e sei smaterializzazioni. Quando quel fumo si era diradato, tutti i Mangiamorte se n'erano andati ed era scomparso anche Sirius. Visto che nessuno di noi era stato colpito e che nessuno aveva urlato, abbiamo capito che dovevano aver schiantato lui prima di prenderlo e smaterializzarsi, così non ha potuto opporsi."

Le parole di Lupin sono seguite da un silenzio glaciale.

La mia mente si rifiuta di accettarlo, non può, non può essere vero, non possono aver preso Sirius proprio ora che ho deciso di tornare da lui!

Forse Voldemort ha intuito qualcosa... Ho forse dimostrato poca enfasi durante qualcuno dei suoi ultimi discorsi? Mi sono forse lascitao sfuggire uno sguardo poco convinto alle sue parole? Non mi sembra...allora perchè?! Perchè rapire Sirius? Perchè non dirmi niente questa mattina durante la riunione? Perché?!

"Non ti ha detto niente questa mattina? Nessun accenno, nessun riferimento?" mi chiede Potter, quasi implorante. È destabilizzante vedere quegli occhi così ansiosi, così preoccupati, così immersi nella paura, così lontani da quelli che mi rivolge di solito. Non mi ha mai guardato così, mai.

"No, niente." rispondo. Nenche io l'ho mai guardato così. Non c'è nessuna traccia di astio, di sarcasmo o di invidia nei miei occhi, cosa che di solito aggiungo sempre quando mi rivolgo a lui.

Lupin agita piano la bacchetta e le manette scompaiono dalla poltrona, lasciando le mie mani libere.

Non ha senso, non riesco a trovare un perchè, la mia mente è in caduta libera.

Ho perso Sirius proprio quando finalmente avevo capito i miei errori e volevo tornare da lui per scusarmi.

Una preoccupazione improvvisa mi assale: come faremo a trovarlo se non abbiamo neanche idea di dove si trovi?!

Sbarro gli occhi mentre una seconda morsa mi attanagli ala gola: cosa gli staranno facendo?

"Loro non possono fargli del male!" mi sorprendo a prensare furioso e con le lacrime agli occhi prima di ricordarmi qual'è la realtà. Di sicuro come minimo l'avranno già cruciato o comunque torturato, realizzo con una fitta al cuore.

Il mio fratellone, il mio Sir, disperso da qualche parte in un covo di Mangiamorte schifosi che sbavano per vederlo morto.

"Come mai ora la parola "Mangiamorte" ti fa così schifo? Mi parevi contento di pronunciarla poco tempo addietro..." sussurra una vocina maligna nella mia testa, vocina che ha la spaventosa voce di Mirtilla Malcontenta!

E vocina che ha maledettamente ragione...Ma non è mai tardi per chiedere scusa, posso ancora farmi perdonare da mio fratello, sempre che riesca ancora a trovarlo vivo.

Sento un'altra fitta di dolore nel petto e decido che dobbiamo fare qualcosa.

"Devo tornare lì." dico, anche se poco convinto io stesso delle mie parole. "Devo tornare e riuscire a capire dove l'hanno portato. Ed è meglio che lo faccia prima possibile, altrimenti potrebbero sospettare qualcosa. O forse sospettano già di me." continuo alzando gli occhi su Potter e Lupin che mi guardano con espressioni indecifrabili.

"Sei troppo precipitoso." mi blocca il secondo. "Ci serve un piano. Non possiamo semplicemente piombare lì e chiedere dove hanno messo Sirius. Per prima cosa dobbiamo capire dove l'hanno portato di preciso e che difese ha quel posto, poi potremo pianificare una strategia e salvarlo. Senza contare che, come hai detto tu, probabilmente sospettano già di te."

Noto per la prima volta che la mia razionalità, di solito molto presente in qualsiasi mio atto quotidiano, se n'è allegramente volata su per il camino, ma per fortuna c'è qui Lupin a riportarmi con i piedi per terra.

"Scusa Regulus, ma, per caso, ci sono prigioni segrete sotterranee in ogni casa di Mangiamorte?" mi chiede Potter, una luce negli occhi come se avesse appena avuto un'illuminazione apocalittica.

Sorrido leggermente e rispondo."Beh, a casa mia sono solo io il Mangiamorte eppure c'è un bella serie di gabbiette nei sotterranei, quindi credo che per le famiglie come i Lestrange e i Malfoy sia lo stesso." concludo, aggiungendo nella voce una nota divertita per la faccia che ha appena fatto.

"Ah, grandioso." commenta lui, passandosi una mano tra i capelli e sedendosi nell'altra poltrona, mentre anche Lupin abbozza un sorriso, appoggiandosi con la schiena al muro.

"Una cosa è certa." afferma Potter. "Non possiamo coinvolgere troppa gente dell'Ordine e soprattutto dobbiamo nascondere tutta l'azione a Moody."

"Cosa?!" scatta Lupin, evidentemente sorpreso. "Perchè?!"

"Perchè rinchiuderebbero Regulus in cella e lo interrogherebbero per minimo una settimana, anche due conoscendo Malocchio, prima di decidersi a fidarsi. Noi non abbiamo tempo da perdere. Sirius è in pericolo e dobbiamo salvarlo il prima possibile. Ovviamente, Moody ci farà una paternale a dir poco catastrofica al nostro ritorno, ma sono i rischi del mestiere." conclude lui, ritrovando quell'aria strafottente che sfoggiava ogni giorno ad Hogwarts. Aria che, stranamente, questa volta non mi infastidisce più di tanto.

Si fida di me.

Sta riponendo in me tutta la sua fiducia e, da come mi squadrava mentre parlava, gli sta costando parecchio, ma non ho la minima intenzione di deluderlo. Salverò mio fratello a tutti i costi, lo salverò dalle grinfie di quelli che fino a qualche tempo fa ero così sciocco da chiamare compagni.

Non mi toglieranno il mio Sir.

"E come intenderesti fare, di preciso?" chiede Lupin, ancora non convinto appieno dall'idea.

"Possiamo fidarci di Lily, Alice, Frank, Mary, Emmeline, più noi tre siamo già in otto! E siamo anche abbastanza scaltri da non preparare il piano seduti sulla scrivania di Moody, quindi non vedo il problema." sentenzia, estraendo la bacchetta dalla tasca ed evocando un patronus.

Un regale cervo azzurrino volteggia nel salotto, prima che lui gli affidi il messaggio da portare agli altri e lo faccia saltellare aggraziato fuori dalla finestra, nella luce chiara della mattina ormai giunta a Raintown.

 

*

 

"Scusate il ritardo!" tossicchia una ragazza, vorticando fuori dal camino e sporcando di cenere il tappeto.

"Mary! Tutto a posto?" le domanda Lupin.

"Sì, tranquilli, non è successo niente. Beh, è successo qualcosa in effetti, ma niente di male." si corregge scrollandosi altra cenere dai capelli.

"Mary, questo è Regulus, quello di cui Sir ci parla sempre così bene!" scherza Potter, facendomi l'occhiolino.

"Vorrei informarti che quando è tornato a casa per Natale al primo anno ti ha definito un "saltellante-ranocchio-occhialuto", testuali parole!" sghignazzo di rimando.

Lui si finge offeso e promette che infiocchetterà per bene Sirius una volta ritrovato, mentre io stringo la mano alla nuova arrivata.

"Cosa ti ha trattenuto?"

"La genialità di tua cugina!" mi risponde raggiante. È così felice che mi sorprende non stia saltellando in giro per il salotto!

"Andromeda?" le chiedo sbalordito: com'è possibile che sia già venuta a saperlo anche lei?! Ed è appunto quello che domando alla ragazza che ora si è seduta sulla poltrona che un tempo, vale a dire quattro secondi fa, occupavo io.

"Guarda qui! Mi ha detto che ha ricevuto una soffiata anonima!" dice, allungandomi un bigliettino verde e mettendosi comodamente con le cosce su un bracciolo della poltrona e le gambe a penzoloni.

Le lancio un'occhiata seccata: non sono abituato a vedere una ragazza comportarsi così, quelli sono più i modi di Sirius!

Apro comunque il pezzetto di carta e trovo una sottile scrittura obliqua di color verde smeraldo che riconosco all'istante.

"Cissy..." mormoro invaso da un'immenso moto di gratitudine verso mia cugina.

Ha rischiato tutto, la sua nuova vita, la sua nuova casa, suo marito per aiutarmi a ritrovare Sirius...

"Un giorno troverò il modo di ringraziarla a dovere" mi riprometto, ma ora ho altro a cui pensare e la mia attenzione si sposta tutta su un'altra persona.

Accenno un sorriso sollevato: so dov'è mio fratello.

 

*

 

"Quindi questo è il piano, avete capito tutti?" ci chiede Lily, la giovane ragazza dai capelli rossi in piedi in mezzo al salotto.

È davvero bella: gli occhi verdi smeraldo le risplendono sul volto bianco, spruzzato da qualche lentiggine sul naso e incorniciato dalla chioma vivace che le ricade sulle spalle, liscia ed ordinata. In più, il sole si è deciso a sbucare dalla coltre di nebbia che di solito attanaglia le giornate d'autunno ed ora la illumina con quei dolci raggi dorati tipici delle undici di mattina, facendola sembrare un'apparizione divina.

Sembra che anche Potter la pensi così, perchè non smette di fissarla da quando ha iniziato a riassumere il piano che abbiamo elaborato, cioè da ben quindici minuti abbondanti, penso sorridendo lievemente.

Tutti rispondiamo di sì.

"Mi raccomando, Regulus." aggiunge rivolta a me. "Tu sei il perno di questo piano, devi stare attento più di tutti. Se tu fallisci, noi abbiamo davvero poche possibilità di farcela. Non volevo, non volevamo caricarti di questo peso, ma, viste le misure di sicurezza che dobbiamo aggirare e superare, non riusciamo davvero ad inventarci una strategia migliore."

"Non preoccupatevi." rispondo, sia a lei, sia agli altri che mi guardano con lo stesso sguardo carico di tensione. "Posso farcela." concludo abbozzando un lieve sorriso.

Non voglio ammetterlo davanti a tutti, ma sono molto teso anche io: la mia è una parte complicata e a dir poco fondamentale nel piano, ma c'è in gioco la vita di Sirius e non ho intenzione di commettere il minimo errore.

Mi alzo dalla poltrona sotto lo sguardo di tutti. Le due ragazze chiamate Mary e Emmeline mi sussurrano "Buona fortuna" e "Ce la faremo, vedrai", ed io sono immensamente felice che l'abbiano fatto. Il peso di ciò che sto per fare mi crolla addosso all'improvviso non appena arrivo a reggermi sulle gambe e mi scopro a tremare per un attimo, prima di far ricorso all'autocontrollo "made-in-Black" di cui sono stato dotato nel corso degli anni. Quasi ridacchio al pensiero di sentirmi accessoriato come una scopa da corsa, ma poi mi contengo, vista la situazione.

Afferro il mantello, varco la porta dell'appartamento e muovo qualche passo nell'entrata.

Sto per afferrare la maniglia della porta d'ingresso, quando una voce giunge dalle mie spalle.

"Regulus!" mi chiama Potter con l'aria di essersi appena fiondato sullo stipite di legno in maniera alquanto affrettata.

Mi volto, in attesa.

"Sirius sarebbe tanto fiero di te." sussurra.

E in quel momento sento qualcosa di remoto risvegliarmisi dentro, come un drago che si riscuote da un lungo letargo e, spiegando le ali, evoca fiamme dorate dall'euforia.

"E lo sarà. Mi farò perdonare, fosse l'ultima cosa che faccio." gli rispondo, un sorriso talmente vero sulle labbra come non si vedeva da tempo. Lui annuisce e ricambia, un po' imbarazzato.

"Il sei volte campione di Quidditch di Grifondoro che arrossisce?? Questo mondo è proprio impazzito!" aggiungo inspiegabilmente felice e una smorfia sarcastica in volto.

Anche negli occhi di Potter si risveglia quella scintilla malandrina e la sua linguaccia si fa di nuovo sentire.

"Io? Arrossire?? Ma quando mai??? Mi sa che qualcuno qui si è scolato troppo Whisky Incendiario di recente!!" ribatte.

Ridacchio e apro la porta, iniziando a girare su me stesso per smaterializzarmi, ma riuscendo ad intercettare comunque le parole di Lupin.

"Gli assomiglia tantissimo, vero?"

"Più di quanto crede." gli risponde Potter e trovo l'ombra di un sorriso anche in quelle parole.

E, sorridendo io stesso alla nuova vampata di fuoco del drago dentro di me, inizio la mia missione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cantuccio autrice...

 

Guten Tag!!

Sono tornata sabato dall'Austria e ieri e oggi mi sono precipitata a scrivere il nuovo capitolo!:)

A quanto pare a Merlino devo stare proprio antipatica perchè non sono riuscita neanche ad aprire Internet con il cellulare lassù tra i monti, quindi mi ritrovo a ringraziare qui tutti coloro che hanno messo tra i preferiti/ricordati/seguiti la storia!! Vi adoro!

Beh, che dire, mi è piaciuto tantissimo scrivere questo capitolo, anche se ho saltato la messa per questo...se vi dovesse arrivare una strillettera da mia mamma, vuol dire che non sono riuscita ad eliminarle tutte!;)

Urla a parte, grazie a Narcissa, finalmente il nostro Reg va a salvare suo fratello, ma che cosa avrà scritto lei nel biglietto? Dove sarà Felpato? Quale sarà il geniale piano dei ragazzi?

Beh, se vi va di scoprirlo, non vi resta che aspettare il prossimo capitolo che prometto di sbrigarmi a scrivere!

Se per caso aveste un secondino libero e lasciaste una recensione alla storia, ve ne sarei davvero grata:)

A presto,

Anna

  
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