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Autore: simplythem    19/08/2013    0 recensioni
"Wish that we could be alone now
We could find some place to hide
Make the last time just like the first time
Push a button and rewind"
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ultimo capitolo

 

Piego il pigiama che metto in valigia, sospiro guardandomi intorno. La stanza è vuota, spoglia da quacosa che può farla sembrare abitata. I letti disfatti sono l'unica cosa che da un segno di vita in quella camera. Richiudo la parte di sopra della mia valigia rosa, malinconicamente.

Le sedie che prima erano piene di vestiti sono vuote, le ante degli armadi sfessurate e l'interno vuoto come quasi rispecchiasse i nostri stomaci. Non vuoti per colpa della fame, ma per la partenza imminente.

L'ultima settimana è passata non velocemente, di più. I giorni sembravano ore e le ore minuti e così via. Nella casa rieccheggiano i nostri passi di piedi strascitati, un silenzio incolmabile. Apro la finestra e guardo fuori: ieri sera pioveva ma il cielo sembra averci fatto un regalo donandoci un sole spledente e una gionata non troppo calda.

Il 31 agosto è qua e stasera questa casa sarà spoglia anche dalle nostre anime, di cui cinque saranno a Londra stanotte e due vaganti per questa città.

L'aria estiva sta mutando, fa meno caldo e le giornate sono più corte. Domani Harry sarà tra le mura del college ad affrontare il suo ultimo anno lì dentro, Louis tornerà al suo lavoro settimana prossima e gli altri andranno a fare dei colloqui. Io comincerò il quarto anno tra dieci giorni e Arianna il quinto. Se solo potessimo bloccare il tempo in questa data.

Due giorni fa è stato il compleanno di Liam e l'atmosfera è stata la più allegra di questi ultimi tre giorni. Le ore ci scivolano tra le mani, i minuti non stiamo nemmeno a guardarli...ci sorprenderebbero dalla velocità con cui passano. Sospiro ancora poi scendo a fare colazione.

In cucina ci sono tutti ma il silenzio vince su tutti i nosti umori, facendoci pesare come un macigno l'imminente loro partenza.

Beviamo caffè e mangiamo, il silenzio spezzato ogni tanto da un "mi passi..." e "grazie". Sotto il tavolo Arianna e Liam si tengono la mano, lunedì scorso si sono messi insieme. Li vedo molto bene, affiatati. Le sorrido cercando di scacciare la tensione e lei mi sorride rispecchiando il mio forzato.

Sparecchio insieme a Louis che continua a mandarmi occhiate tristi e preoccupate, quando ho posato l'ultimo piatto mi getto tra le sue braccia lacrimando. Mi stringe forte, sento il suo cuore battere forte e sicuro.

Ci eravamo promessi di non parlare del loro ritorno in Inghilterra non prima di oggi.

Mi scosta i capelli baciandomi dolcemente, assaporo le sue labbra rendendo le mie avide di quel contatto così morbido e passionale.

Mi chiedo quando toccherò ancora queste labbra, quando passerò la mano tra i suoi capelli, quando i suoi occhi mi incateranno ancora facendomi navigare nel mare blu in essi. Quando ricontrerò questo sorriso adesso bagnato di lacrime salate.

Mi passa una mano sulle guance asciugandomi le mie, sorrido.

-Ti amo, non scordarlo mai- soffia contro le mie labbra.

-Ti amo- rispondo.

Usciamo insieme agli altri in giardino, Niall è seduto sul muretto e impugna la chitarra. Ci passa le dita sopra e si accorda, fa qualche nota. Si scalda la voce e canta, suonando contro il caldo presente per tutta questa estate, il sole che ci ha fatto un regalo, l'aria più tiepida di inizio settembre.

E con mia sopresa e di Arianna, non è lui a cominciare ma Zayn.

"Can’t believe you’re packing your bags
Trying so hard not to cry
Had the best time and now it’s the worst time
But we have to say goodbye"

Poi Harry alza gli occhi verdi e canta

"Don’t promise that you’re gonna write
Don’t promise that you’ll call
Just promise that you won’t forget we had it all"

Niall passa le dita sulle corde e muove lentamente il plettro, diffonde nell'aria una melodia dolce e profonda, come le parole che ci galleggiano intorno cantatate da voci che dovrebbero incidere un disco, troppo belle per cantare parole che non usciranno fuori da questo giardino.

I suoi capelli biondi ondeggiano mentre si muove per suonare, canta il ritornello

"Cause you were mine for the summer
Now we know it’s nearly over
Feels like snow in September
But I always will remember
You were my summer love
You always will be my summer love"

Socchiudo gli occhi incatata da quelle voci meravigliosamente perfette, fuse in una sintonia troppo coinvolgente per non far piangere.

Louis mi stringe un po' di più la mano e intona il suo pezzo

"Wish that we could be alone now
We could find some place to hide
Make the last time just like the first time
Push a button and rewind"

Liam si gira verso Arianna, che nonostante si conoscano da tre settimane, nei loro occhi si legge un amore a lungo cercato, scoperto in una persona troppo speciale per essere lasciata

"Don’t say the words that’s on your lips
Don’t look at me that way
Just promise you’ll remember when the tide is grey"

Niall e Zayn intonano ancora il ritornello e il moro canta anche la strofa dopo

"Cause you were mine for the summer
Now we know it’s nearly over
Feels like snow in September
But I always will remember
You were my summer love
You always will be my summer love

 

So please don’t make this any harder
We can’t take this any further
And I know there’s nothing that I wanna change
To change"

E insieme, come avvolti in una bolla tutta nostra, di ricordi, emozioni, pianti, risate e tutto il resto concludiamo la canzone come fossimo trasporati da una nave sul mare liscio verso una destinazione chiamata: per sempre.

"Cause you were mine for the summer
Now we know it’s nearly over
Feels like snow in September
But I always will remember
You were my summer love (summer love)
You always will be my summer love (summer love)
You always will be my summer love
You always will be my summer love"

Niall fa scorrere le dita sulle corde concludendo la canzone, il mio volto è rigato dalle lacrime e tutti hanno gli occhi ludici.

-Volevamo farvi una sopresa- dice Zayn.

-Credo sia stata una delle sorprese più belle della mia vita- rispondo sorridendo contro le lacrime che continuano a scendere.

-Siete state brave a cantare il ritornello- dice Niall.

-Voi siete stati bravi, avete delle voci che messe insieme sono in grado di sciogliere il cuore più gelido che esista- dice Arianna. Ci voltiamo tutti a guardarla.

La mia cugina Arianna che ci ha dato più emozioni lei in tre settimane che Tessa in un anno e mezzo. I suoi occhi azzurri sono arrossati e timide lacrime scendono lungo le sue guance, Liam provvede ad asciugarle.

Pranziamo, stavolta un po' animati grazie alla canzone che ha cucito tra i nostri cuori un filo indissolubile. Invisibile agli occhi di un estraneo, ma forte tra noi. Un filo leggerissimo che ci legherà per sempre, che permetterà di riconoscerci anche tra dieci, venti, quaranta anni.

Portiamo le valige nel corridoio al piano terra, si sono fatte le quattro. Hanno l'aereo alle sette. Salgo in camera a sistemare i letti, Arianna entra nella stanza e socchiude la porta.

-Immagino quanto sia dura, lo è per me- dice.

Annuisco ricacciando indietro le lacrime mentre tiro la coperta sopra il cuscino di Louis. Il suo profumo traspare tra le lenzuola fresche. Troppo fresche per essere abbandonate così. Fresco come l'amore che ci lega, troppo fresco per essere spezzato dalla distanza. Mi siedo sul letto dalla sua parte tenendomi il viso tra le mani. Singhiozzo, non può già essere arrivato questo giorno. Arianna si siede accanto a me, intravedo i suoi lunghi capelli castani, mossi oggi, tra le fessure lasciate dalle mie dita. Mi abbraccia, non so per quanto ma quando ci scostiamo smettiamo entrambe di piangere.

Scendiamo e troviamo i ragazzi con gli occhi bassi e i volti scuri in salotto, con la televisione accesa che nessuno guarda e ascolta. Troppo presi dai pensieri pesanti nelle nostre menti. Da un arrivederci da dire troppo vicino, una seconda separazione.

Il campanello suona, è Tessa che è venuta a salutare. In modo freddo, si capisce che lo ha fatto solo per educazione quando esce dalla casa. Rimaniamo ancora una volta in silenzio, gli occhi che cercano una soluzione che non esiste.

Sono seduta tra le gambe di Louis che mi accarezza i capelli. Il ticchettio dell'orologio della cucina ci ricorda che anche i mesi passano, come i giorni e le ore che ci separeranno. Troppo presto.

Ho lasciato il cellulare su in camera, alle cinque e mezzo squilla. Non lo sento, me ne accorgo dopo quando salgo e riscendo ad aprire il portone su richiesta di mia madre. Entra con il fiatone, qualcosa di urgente da dire. Seguita da mia zia arrivano in salotto e abbracciano ognuno dei ragazzi. Mia zia sorride, perché in un momento come questo? Non lo vedi che abbiamo tutti gli occhi lucidi?

-Ragazzi cos'è questa atmosfera?- chiede mia mamma.

La fulmino con gli occhi.

Non facendosi intimidire dal mio sguardo, chiama mia zia tutta allegra. Tutti questi sorrisi in un momento come questo, a solo un'ora e mezzo dalla partenza.

Tirano fuori due fascicoli dalle pagine bianche e appena stampate, mi sembra di riconoscere lo stile delle domande ma evito domande gravose e inutili. Mia zia tira fuori anche due biglietti, che anche da tre metri di distanza riconosco e leggo, il cuore smette di battere per un secondo e lo stomaco, ringrazio di aver mangiato poco, fa almeno due capriole.

Su quel pezzetto di carta allungato e verde chiaro sono stampati in lettere rosse e grosse alcuni numeri, una data e un'ora, un posto: Londra. Ci sono solo due biglietti di andata.

Adesso so con certezza cosa sono quei due fascioli appena stampati.

Li riconosco e crollo ancora a piangere, travolta dalla felicità stavolta. Non riesco a parlare, nessuno parla.

-Laura li ha riconosciuti- dice mia madre con voce dolce guardandomi, poi sposta i suoi occhi castani sugli altri -Sono i fascicoli che il college ci ha fatto compilare prima che lei e Tessa venissero accolte tra le mura di esso-

Non ho i raggi x negli occhi, ma sento che a tutti ha smesso di battere il cuore per un secondo.

-E sì- continua lei -Quello che state pensando è giusto, li abbiamo ricompilati per Laura e Arianna e il preside ci ha spedito la risposta un'ora fa: studieranno in quel college quest'anno-

I nostri volti si rigano di lacrime trattenute, i sorrisi spuntano sulle nostre facce. Piango ancora più forte appoggiando la fronte sulle ginocchia delle mie gambe strette al petto.

Troppo bello per essere vero.

Troppo reale, troppo concreto, troppo improvviso.

-Ci dispiace non avervelo detto prima, ma almeno abbiamo evitato un'illusione nel caso non le avessero prese- si scusa mia zia.

Mi alzo e le abbraccio. Le tengo strette, piangendo sulle loro spalle.

-Avanti, basta lacrime- dice mia madre -Muoviti a venire a casa e fare la valigia per bene, su!-

Il suo tono è tornato quello di una madre, così in un'ora ho la valigia più grande e pronta.

Piena di vesititi per un anno.

E forse anche un po' della mia felicità è chiusa lì dentro, troppo grande per stare in un cuore.

Saluto mia madre, ringraziandola ancora, adesso i suoi occhi sono lucidi.

-Ma guarda come brilli di felicità ragazza mia- dice abbracciandomi.

Saluto mio padre e mia sorella.

Con Arianna, ancora incredula di tutto, raggiungiamo l'areoporto dove ci aspettano i ragazzi.

L'imbarco del nostro volo viene chiamato da una voce metallica dagli autoparlarnti, consegno il biglietto con mano tremante alla hostess. Mi sorride dolcemente.

Ci sediamo e partiamo, tagliando le nuvole bianche e dense del cielo. Squarciamo il cielo che oggi ci ha donato un regalo.

Un sole che resterà per sempre nei nostri cuori, un pezzo di cielo che rimarrà nei nostri occhi.

Le nostre menti adesso sono limpide e fresche, non più offuscate e pesanti da pensieri cupi e tristi.

Io e Arianna dormiremo nel college, lei è in classe con Harry.

Non sarà come l'anno in cui c'era anche Tessa. L'unico di loro che girerà in quei corridoi sarà Harry.

Ma Louis, Zayn, Liam e Niall staranno nella casa di Louis.

Li vedremo tutti i fine settimana e quasi tutti i pomeriggi.

Ho lo stomaco vuoto, ma adesso è riempito dalla felicità e dai sogni.

Un anno, scommetto, fantastico ci sta aspettando.

E dopo?

E dopo si vedrà.

Inutile programmare tutto prima, si vive al momento. Le sorprese possono anche arrivare all'ultimo momento, come quella di poche ore fa.

Arriviamo a Londra dove andiamo a depositare le valige e il resto al college. La scuola comincerà domani, abbiamo una serata libera.

Una giornata insieme, come tutte quelle che verranno.

Ci costruiremo nuove esperienze e ricordi quest'anno.

E chissà, forse stavolta è giunta l'ora di dire per sempre.

Louis mi stringe la mano mentre torniamo al college, ci ha fatto vedere casa sua.

Ci fermiamo davanti al cancello, sono le nove e mezzo.

Le nostre labbra si toccano, si fondono in un bacio di cui non sono mai sazia.

-Ti amo- sussurro.

-Ti amo- risponde lui -Ora, domani, il prossimo mese...per sempre-




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*Spazio autore*
Salve a tutti gentili lettori.
Siamo arrivati all'ultimo capitolo di "stay", il continuo di "Kendoc college".
Ho cercato di scrivere questo capitolo coinvolgendo al massimo il lettore, per dare alla storia il tocco finale.
Ve lo dico già da adesso NON farò il continuo del continuo, questa FF, divisa in due, CONCLUDE QUA.
Utilizzo questo spazio per ringraziare tutti per le letture e per le recensioni.
Spero che la FF vi sia piaciuta e che ogni capitolo vi spingesse a leggere quello dopo.
Io mi sono divertita molto a scrivere e vi sono grata quando vedevo il numero delle letture salire sempre di più.
Che dire?
Grazie.


Non vi chiedo di lasciare una recensione per forza, ma vorrei sapere la vostra impressione sul capitolo o su tutta la storia.

Alla prossima, magari...alla prossima FF!

Onelalla

  
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