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Autore: kitharah    20/08/2013    9 recensioni
{storia ad oc} {ispirata all’anime puella magi madoka magica} {iscrizioni ufficialmente chiuse}
au | ooc | what if? | azione | drammatico | sentimentale | taaanto saaangue~
ok, un’altra storia ad oc. ma non si può mica non rispondere all’ispirazione ùwù
ci si vede dentro, magari c;
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-Guarda, Meia. Una stella cadente.- sussurrò Akita ammirando la piccola scia che quel luminoso astro aveva lasciato nel cielo buio di Tokyo.
-Bella, vero?- disse la ragazza.
-Già. Hai espresso il desiderio?- le chiese, poi, curioso voltandosi verso la padroncina.
-Sì.- rispose la violacea rivolgendogli un lieve sorriso.
-E cosa hai espresso?- chiese, ancora più curioso.
-Che tutte le Streghe scompaiano per l’eternità, Aki.- rispose con gli occhi desiderosi, accarezzandogli il capo.
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spero vi piaccia c:
fra~
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Meia, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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::Puella Magi

 
 

::Capitolo 01: Prime conoscenze.
 
 
 
 
 
-Non capisco come tu possa essere amica di una come Rika.- affermò la ragazza dai lunghi e ricci capelli neri come l’ebano sbuffando e mettendosi a braccia conserte.
-Dai, Kazuha. Rika è una ragazza davvero brava.- rispose l’amica dai lunghi capelli color nocciola.
Madoka Kaname e Kazuha Okamoto stavano tornando a casa da una esaustiva giornata scolastica.
Le due sedicenni erano grandi amiche e nel loro gruppo c’erano altre due ragazze, ovvero Rika Urabe e Touko Zaizen. Si conoscevano fin dalle elementari ed erano andate a scuola sempre insieme, anche se Kazuha non sopportava neanche minimamente la coetanea dai lunghi capelli turchini e, a sua volta, Rika non sopportava Kazuha.
Certo, le due che stavano insieme in quel momento avevano caratteri abbastanza differenti. Madoka era una ragazza gentile e solare, vivace e premurosa, dal cuore d’oro che non era capace di far male ad una mosca, almeno, fino a quando non le insultavi la nonna o gli amici. In quei casi, beh… diventava una belva che aggrediva chiunque ed era meglio starle lontana.
Kazuha invece era una ragazza abbastanza esigente. Era anch’essa una ragazza vivace -fin troppo- ed era premurosa pure lei. Ma esigeva il rispetto. Ogni volta che qualcuno la insultava partiva all’attacco con pugni e calci, come un maschio, ed è proprio così che alcuni la chiamavano: maschiaccio. Insomma, se tu le davi rispetto, Kazuha te lo dava, altrimenti era meglio stare alla larga anche da lei.
-E poi non riesco a capire come ti possa piacere quel bastardo narcisista.- disse poi.
-Gamma non è un bastardo narcisista.- rispose sbuffando la castana dai cristallini occhi rosa confetto.
-Però è brutto e strano.-
-Perché, Jousuke non è strano, vero?- chiese l’amica, ma Kazuha a questa piccola domanda non rispose.
In effetti lei non poteva giudicare il ragazzo che le piaceva alla sua amica, dato che Jousuke era molto più strano di Gamma. Sì, l’albino aveva la pelle un po’ troppo pallida, tanto da sembrare un cadavere, ma Jousuke aveva dei capelli rosa salmone.
-Ehi, su. Scherzavo.- fece Madoka.
-Anch’io.- mormorò la mora facendo ridacchiare la sua amica.
Insomma, le due avevano un carattere abbastanza differente, proprio come i loro gusti, ma erano davvero molto affiatate. Si volevano molto bene e non avrebbero mai permesso che succedesse qualcosa all’altra.
In fondo si sa che gli opposti si attraggono.
 
 
 
 
Una leggera brezza spirava per la grande città di Tokyo. L’estate si era fatta sentire parecchio quell’anno e ci voleva proprio quel venticello in quel momento, soprattutto per una ragazza come Akane Furishima.
La giovane sedicenne dai lunghi capelli castani lisci come l’olio e sempre puliti ed ordinati aveva diverse caratteristiche che la differenziavano da tutta la gente della città. Non sentiva mai freddo, neanche d’inverno. Era come se avesse un condizionatore sempre a portata di mano e non solo nelle stagioni fresche, bensì pure in estate.
Sentiva sempre caldo, anche se riusciva a sopportarlo. Però era come se il suo sangue fosse bollente. In effetti ogni volta che si era sbucciata qualche ginocchio, appena sua madre le metteva un cerotto, la donna si scottava. In più i suoi occhi erano rossi come il suo sangue. Proprio come il fuoco.
Quel pomeriggio era uscita come al solito. Stava camminando affiancata dal suo migliore amico. Haruya Nagumo era il suo nome.
I due si conoscevano già da molti anni, fin da bambini. Si erano conosciuti al parco mentre lui stava giocando sullo scivolo. Lei s’era avvicinato a lui offendendolo per il suo strano ciuffo rosso e da quel momento non s’erano più staccati. Erano molto legati e questo era grazie ai loro caratteri abbastanza uguali.
Ma questa era una delle tante ragioni per cui spesso e volentieri litigavano. Erano orgogliosi tutti e due, e tutti e due amavano dominare sugli altri, ma odiavano essere dominati. Ma dopo ritornavano amici più di prima. Era come se il litigio servisse a legarli di più.
Ormai non succedeva più da qualche mese, ma tutti sapevano che quando si è in compagnia della ‘Danzatrice Fiammeggiante’ e del ‘Tulipano’ non si può mai stare tranquilli.
 
 
 
 
Mako Akasuki era al parco vicino la casa della sua migliore amica. La stava aspettando per poi uscire e fare una passeggiata. In fondo se la meritava dopo aver fatto un mare di compiti.
Era straziante quella monotona vita. Alzarsi presto la mattina per andare a scuola e sorbirsi le lamentele del professore di matematica, tornare a casa dopo cinque o sei ore, dipende, di lezioni noiose e stancanti, e poi fare i compiti per altre cinque ore.
Forse non era stata una buona idea iscriversi al liceo classico. Era una delle scuole più difficili, ma le piacevano le materie che studiavano lì, almeno, diceva così prima del primo giorno di scuola del primo anno, e stava ancora al secondo.
In quel momento, però, aveva svuotato la mente da quei pensieri. Stava immaginando suo padre. Non l’aveva mai conosciuto, ma sua madre gliel’aveva descritto ed era proprio identico a lei. Capelli color carota e ricci, bassino e magro, lentigginoso e dagl’occhi verdi. Era la sua fotocopia, le aveva detto la madre, solo al maschile.
Per lei era un vanto e un grande complimento. Aveva sempre sognato di conoscerlo, ma nessuno sapeva dove stava. Era sparito dalla circolazione e nessuno aveva mai più avuto delle sue notizie. Neanche l’ombra più lontana.
Certo, essendo cresciuta in una casa di sole donne non necessitava della sua presenza, ma aveva il desiderio di scoprire chi fosse suo padre.
-Ehi Mako, possiamo andare.- irruppe la ragazza dai corti capelli blu scuro. In quel momento non le importava più di tanto di suo padre, però. Stava per uscire con la sua migliore amica e questo la rendeva particolarmente felice perché Haruna Otonashi era una ragazza molto gentile e generosa e lei ci teneva molto a lei, più della sua stessa vita.
 
 
 
 
-Prendi questo!- gridò Hinata colpendo ripetutamente l’essere ripugnante che aveva di fronte col suo grande martello.
La sedicenne dai lunghi capelli blu notte aggiustati in due esili treccine stava combattendo contro una Strega. Era la quinta già quella settimana, ed era ancora mercoledì.
Ormai le Streghe stavano diventando sempre di più e Hinata Harada ne era totalmente consapevole. Lei odiava ammetterlo, ma forse avrebbe avuto bisogno di due o tre compagne perché quel ‘lavoro’ stava diventando troppo faticoso per una sola persona.
Lì a Tokyo ce n’erano alcune oltre a lei, due o tre forse, ma avevano il compito di distruggere le Streghe della parte opposta dove operava lei.
Stava combattendo più di un’ora. Era veramente forte quella Strega, forse una delle più forti che Hinata avesse mai incontrato. Le aveva inflitto gravi danni coi suoi lunghi tentacoli violacei e rossi. Hinata aveva delle ferite per tutto il corpo; tagli e lividi ovunque.
Forse la cosa migliore sarebbe stata scappare, ma Hinata non l’avrebbe mai data vinta ad un nemico, se poi era una Strega che aveva tentato di uccidere il suo migliore amico. Atsuya Fubuki si chiamava. Come ogni Strega, l’aveva indotto al suicidio, ma per fortuna Hinata l’aveva raggiunto salvandogli la vita.
Ed era per questo che ce l’aveva a morte con quella Strega. La stava odiando più di quanto non odiava le altre Streghe. Non avrebbe mai dovuto fare quella mossa sbagliata. Così facendo si era messa contro la persona sbagliata.
Un altro motivo per cui ce l’aveva particolarmente con lei era perché le aveva fatto uscire sangue. Non avrebbe mai dovuto farlo. Appena Hinata vedeva del sangue, oppure sentiva le parole morte e assassinio, diventava un’altra persona. Lei era una ragazza gentile e spensierata, come la maggior parte delle ragazze della sua età, ma se appunto succedeva una cosa del genere diventava come una bestia assetata di sangue. Non guardava in faccia a nessuno, neanche al suo amato fratellino di dieci anni Tokio.
Certo, lei aveva paura di questo suo atteggiamento, di questo suo carattere. Aveva il terrore di fare male appunto alle persone care, ma purtroppo era fatta così.
-Ahhh!- esclamò saltando per aria. -Tiro Finale!- gridò poi con tutta la forza che aveva nelle corde vocali.
Immediatamente una serie infinita di martelli giganti blu notte apparvero intorno alla Maga. Era pronta per distruggerla una volta per tutte.
Di solito Hinata non usufruiva mai dell’attacco speciale che le Puellae Magi potevano usare anche perché avrebbe dovuto sprecare tutta quanta la sua energia, ma questa volta era diverso. Non vedeva l’ora di ucciderla, aveva il forte desiderio di vedere il suo corpo esanime e di prendere il suo Grief Seed. Così finalmente si sarebbe calmata.
Con un cenno delle mani tutti i martelli si librarono in avanti, verso la Strega, colpendola ripetutamente fino ad ucciderla.
Una nube di polvere comparve in tutta quella stanza annebbiando la vista di Hinata che pian piano scese fino a terra.
Quando la nube scomparve incominciò ad avanzare verso il Grief Seed che c’era per terra e lo raccolse. Ritornò normale con un semplice schiocco delle dita, dopodiché prese la sua Soul Gem che pian piano stava diventando tutta nera. L’avvicinò al Grief Seed e ritornò blu notte come prima: l’aveva epurata.
Adesso era riuscita a calmarsi e per fortuna non correva più il rischio di trasformarsi in una Strega.
Dopo aver messo i due piccoli aggeggi nella propria borsa a tracolle, si batte sulla gonna della divisa scolastica, dopodiché la stanza riprese la sua forma ritornando normale.
-Ben fatto, Hinata.- si complimentò poi qualcuno alle sue spalle.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

::angolino della fra

salve gente~
finalmente ho aggiornato questa benedetta fan fiction :D
beh, raga, come state? spero bene :3
come avete potuto notare dalla mia nuova biodegradabile cambierò nickname, ovvero diventerò minnow_ c:
avrei voluto diventare semplicemente minnow, ma era già occupato :c
however, ritorniamo alla fic. prima di tutto, svelerò (?) le oc scelte c:
però prima spero che chi scopra che il proprio oc non è stato scelto non si deprima perché mi serviranno in seguito, non preoccupatevi. ho già delle idee in mente :3
comunque, ecco a voi la lista delle oc in ordine alfabetico:
 
akane furishima. {summer38}
ami ayuhara. {angelooscuro}
asami nakamura. {milk_}
ayame takako. {nutellah_}
hinata harada. {_signorinah}
kazuha okamoto. {_aurara}
madoka kaname. {mia oc}
maiha kiseki. {doresu no shoujo - appena cambierai nick modificherò ouo}
mako akasuki. {maugrim}
momoko rie. {magic mellah}
ryuu koori. {ryuu koori}
yuki shinjuko. {puffballotagirl}
 
ecco, queste sono le puellae oc c:
devo dire che ci sono molte puellae il cui nome incomincia o per a, o per m :3
comunque ripeto che per chi non è stato scelto che non si preoccupi perché ho in mente alcuni piani, ovviamente sempre se voi acconsentite, eh.
beh, che dire. allora? contente? spero di shi :3
come avete potuto notare, la mia oc si chiama madoka kaname. allora, non mi buttate pomodori in faccia. lo so che la protagonista di puella magi madoka magica si chiama proprio così, ma io adoro quel nome♥
commentando il chappy, in questo capitolo ho introdotto solo cinque oc: madoka, kazuha, akane, mako e hinata.
come avete potuto notare in quasi tutte le scene, tranne l’ultima, sono comparsi o solo menzionati i personaggi di ie.
nel primo pezzo possiamo vedere il bel rapporto che hanno madoka e kazuha; nel secondo possiamo vedere la bollente akane che passeggia con il mitico haruya; nel terzo possiamo vedere mako e haruna; ed infine possiamo vedere hinata che combatte contro una strega.
ecco, finalmente sono arrivata a discutere di questo pezzo. devo die che è stato quello che mi ha emozionato di più. cioè, mi sono immaginata hinata che martella quel mega-polpo-strega e devo dire che m’è piaciuto davvero tanto.
spero ti sia piaciuta la sorpresa, cara asia c:
e spero che vi sia piaciuto a tutti il capitolo, anche se non credo c;
una cosa molto importante che vi consiglio vivamente di fare è scaricare il madokarunes.font perché è possibile che io scriva i nomi delle streghe in quel modo, ovvero con la scrittura originale, dell’anime.
un’altra cosa che consiglio è di non affezionarvi molto agl’oc e ad alcuni pg di ie perché non faranno una fine carina e coccolosa :3
ah, comunque nella scheda dell’oc mi sono dimenticata una cosa fondamentalissima, ovvero il desiderio per cui le puellae accetteranno il contratto. praticamente nella recensione dovrete rispondere a questa domanda: il desiderio per cui l’oc diventerà puella magi accettando il contratto::
si, lo so che sono un’incompetente, ma scusatemi. davvero, m’è sfuggito di mente :c
however, vi saluto. adesso devo proprio scappare, ma spero di sentirvi al più presto, anche per via di una recensione che non fa mai male :3
un bacio,

fra~
  
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