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Autore: Scriveremiaiutamolto    22/08/2013    6 recensioni
Non ricordo il mio nome. Non ricordo la mia età. Non ricordo nulla di me. Mi trovo distesa sulla sabbia, priva di sensi. Un ragazzo cerca di rianimarmi. Chi sono? Cosa ci faccio qui?
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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“Scendi dal canotto Reb!” disse Louis.

Mi  sorrideva. Ed era un sorriso davvero bello. Uno di quei sorrisi a trentadue denti.
Camminammo per circa dieci minuti e durante il percorso, mi parlava un po’ di lui.

“E’ strano doversi presentare alla propria sorellastra, ma beh, che altro dovrei fare?! Sono Louis Tomlinson, ho 22 anni e sono un ragazzo come tutti gli altri, amo divertirmi e stare con gli amici..”

“Wow Louis, mi sembra di conoscerti da sempre, non solo perché facciamo parte della stessa famiglia. Ma devo chiederti una cosa..”

“Spara”.

“Quanti anni ho?”

“La mia bellissima sorellastra ha la bellezza di 17 anni, vai ancora a scuola, ma beh, in queste condizioni la riprenderai soltanto quando recupererai la memoria, credo.”


Sarei rimasta ad ascoltarlo per ore ed ore, ma purtroppo non fu possibile, perché Louis si fermò davanti ad una casa dall’aspetto pulito e accogliente.

“Hei Louis, perché ci siamo fermati?”

“Reb, siamo a casa!”.


All’esterno la casa sembrava essere composta da due piani. Le pareti esterne erano di una tonalità molto opaca di bianco, e l’ingresso era reso molto più carino ed accogliente dalla prensenza di cinque gradini rossi. Anche le tegole erano rosse, e mi piacevano particolarmente. Mi sembrava di esserci già stata e infatti era così.

“Bene” disse Louis “ora dobbiamo entrare e cercare di raccontare nel modo più calmo e rilassato tutto quello che è successo a mamma e papà.”

Il mio viso si paralizzò.

“Oh” borbottai “mamma e papà…”

“Bene, entriamo” .

Louis, con due girate di chiave, aprì la porta.

“Mamma..papà.. siamo tornati!”

Non ci fu nessuna risposta.

All’ingresso, precisamente vicino al telefono, c’era un biglietto da parte di mamma e papà.

“Siamo andati dalla nonna perché aveva bisogno di aiuto, torniamo verso tarda sera. Con affetto, mamma e papà”.

Un sospiro di sollievo uscì dalla bocca di entrambi. Avevamo abbastanza tempo per racimolare le idee e calmarci. Louis era abbastanza preoccupato, e, questo, lo notavo dal fatto che una volta seduto, muoveva in continuazione la gamba, facendomi agitare molto.

“Ti prego” dissi esasperata “non devi preoccuparti. Io starò bene, mamma e papà non si arrabbieranno. In questo preciso momento ho bisogno di tutto, tranne che della tua agitazione.”

Non mi fece nemmeno finire di parlare, che si fiondò tra le mie braccia. Il mio cuore batteva forte, il mio viso si accaldava, e le mie gambe tremavano. Riuscivo a sentire il suo profumo, ed era davvero buono.

Purtroppo, dopo un po’, si staccò da me. Era imbarazzato quasi quanto me, e non ne capivo il motivo.

“Devo farti vedere delle cose” disse lui cercando di nascondere il suo imbarazzo.

“Che cosa?” domandai io incuriosita.

“Alcune foto, forse ti ricorderai di me…cioè di tutti noi!”

Mi fece vedere diverse foto, alcune con lui, altre con i miei genitori…mi sembrava tutto così sconosciuto,strano…misterioso.

Improvvisamente Louis iniziò a canticchiare una canzone.

“You can’t go to bed without a cup of tea, and maybe that’s the reason that you talk in your sleep. And all those conversations are the secrets that I keep, Though it makes no sense to me”.

Mi sentivo svenire.

“I won’t let these little things, slip out of my mouth, but if it’s true. It’s you, It’s you.. they add up to, I’m in love with you.. And all these little things..”

Alcune immagini sfiorarono la mia mente. Vidi me, Louis, i miei genitori…e poi buio.

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Dopo pochi minuti mi svegliai e la prima cosa che feci fu abbracciare Louis.

“Ricordo tutto, ricordo tutto!” urlavo a squarciagola.

A Louis brillavano gli occhi. Non riuscivo a staccarmi dal suo corpo, mi sentivo davvero a casa tra le sue  braccia. Ricordavo tutto, ed una delle prime cose
che mi vennero a mente, era che ero innamorata del mio fratellastro da ben due anni..senza aver avuto mai il coraggio di dirglielo.

“Sono felicissimo” disse Louis guardandomi dritta negli occhi.

“Anch’io lo sono..non puoi nemmeno immaginare quanto”.

Ero davvero contenta, ma in quel preciso istante, promisi a me stessa che ben presto avrei confessato il mio amore a Louis; questo perché poteva succedermi qualsiasi cosa, e invece il fato aveva deciso di farmi riacquistare la memoria, senza danni. Non si sa cosa può accadere un domani, le occasioni vanno colte il prima possibile!

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Ecco a voi il secondo capitolo, cari lettori ^^ Spero vi piaccia, e non dimenticatevi di aggiungere ai preferiti e di recensire, mi farebbe molto piacere!
  
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