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Autore: foglia    27/02/2008    4 recensioni
Salve! questa è la mia prima fic. vi prego lasciatemi il vostro parere!! ç.ç -Un amico, una persona che stimi...le sue mani sporche di sangue...tu l'unica sua salvezza...scavare nella sua mente e nel tuo cuore per scoprire le risposte che forse non vorresti avere...ma infondo nulla è mai veramente come ci appare...-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Lostmemory

CIAO!

Debutto con un grazie a tutti coloro che hanno letto e mi stanno spingendo a continuare.

Allora l'episodio al quale mi riferivo era...rullo di tamburi...ASSASSINO NATO della prima stagione...grazie di aver partecipato...avete vinto...niente! Sono al verde purtroppo!!

KILLME: non so davvero come ringraziarti per le tue parole! Mi hai commossa, davvero. Spero che anche questo capitolo possa piacerti, un bacio.

THIA: è vero sono un po' lenta ad aggiornare ma grazie alle vostre parole riesce comunque a proseguire la storia. Spero di giustificare l'attesa anche stavolta...kiss

LADYBLACK: mi spiace che il mio stile sia un po' caotico però era più o meno la sensazione di confusione e smarrimento che volevo lasciare. Cmq adesso ho cercato di rendere più chiara e scorrevole la lettura. Fammi sapere se ci sono riuscita, mi raccomando! Grazie ancora per l'osservazione, mi aiuta a migliorare, se possibile ^^'

GLENDA: mi rendi troppo felice ed orgogliosa con la tua recensione....un abbraccio forteforte.

REMSAVEREM: posso dirti che adoro il tuo nick? Grazie, ci tengo molto a migliorare e rendere lo stile il più decente possibile...me felice, me adorare te *_*

LADYMAREDITH: fuochino! Cmq in più di un episodio si parla del passato di Aaron...PS. Grazie per aver letto e commentato...vi lascio un altro quiz alla fine...

HARRIET: Grazie per l'apprezzamento al caso...dirmi che la trama è credibile è il più bel complimento che potevi farmi ed avervi coinvolto nella lettura mi allarga il cuore...thanks!!! Sì l'episodio era proprio quello...



Lost Memory



Il legno che costituiva la scrivania era palissandro, uno tra i più costosi.

Le cerulee pupille registrarono distrattamente le raffinate incesellature che ne ornavano i bordi.

Passarono poi ad analizzare l'arredamento dell'ufficio della dottoressa.

Alcuni foulard di Capucci facevano bella mostra del loro valore artistico e monetario, solennemente appesi alla parete come quadri ad una esposizione.

Un leggero sorriso ne increspò i lineamenti adolescenziali.

I suoi compagni lo avrebbero sfottuto ancor più di quanto già non facessero se lo avessero sentito elencare, con novizie di particolari, gli svariati oggetti di elevato valore presenti nello studio che personalmente riconosceva ed apprezzava.

In fondo la sua bramosia di sapere, conoscere, studiare, spaziava in ogni campo e la sua mente non si precludeva nessun tipo di appetito.

Un onnivoro culturale per scelta.

Così amava definirsi...

Un secchione asociale.

Così amavano definirlo i suoi coetanei....

L'analista si sfilò gli occhiali appoggiandoli sul tavolo con la precisione millimetrica con cui un chirurgo dispone i propri strumenti in una sala operatoria.

Ripetendo con attenzione quei gesti lenti e calcolati che ad ogni seduta ripercorreva con ritualità, quasi a voler ribadire i ruoli terapista-paziente o forse addirittura per ricordarli a sé stessa ed infondersi coraggio prima di cominciare.

Aprì il taccuino di pelle nera e lo sfogliò fino ad arrivare alla pagina personale del ragazzo.

Spencer Reid”

Pronunciò quel nome con la stessa utilità con la quale un insegnante fa l'appello all'interno di una classe con un solo alunno presente.

-Era forse anche quello un modo per prendere tempo ed accorciare la seduta?- Si domandò l'alunno in questione.

Allora, hai qualcosa da raccontarmi oggi?”




:<<<<****>>>>:<<<<****>>>>:




Allora, Reid! Cosa ne dici?”

Eh?!” sobbalzò colto alla sprovvista.

Certo che sei proprio strano ultimamente...Cioè...più del solito! Sicuro di star bene?” gli chiese Derek con un tono velatamente preoccupato mentre gli occhi di tutti i presenti venivano puntati su di lui.

Fortunatamente a rompere quel momento di stallo ci pensò Garcia, entrando trafelata nella stanza.

Forza gente, omaggiate il vostro messia!”

Un messia “bionda”?” scherzò J.J.

Certo! Siamo nel ventunesimo secolo, cosa ti spettavi, sandali e tunica bianca per caso?”

La mancanza di un'osservazione di Spencer sul fatto che non si trovassero esattamente nel ventunesimo secolo o sul fatto che le tuniche non dovessero essere necessariamente bianche fu occupata da un silenzio inquietante.

Reid, che ti prende? C'è un ritmo da mantenere! Una circolarità di battuta, commento, battuta da rispettare...così spezzi la catena...”

Lascia perdere! È così da stamattina” arricciò il naso Morgan.

Hai qualche informazione utile sul caso?” tagliò invece corto Gideon.

Sì, però ormai l'atmosfera da rivelazione è totalmente rovinata, sarebbe meglio se ripassassi più tardi...”

Bastò un'occhiata gelida del loro supervisore per farla continuare.

Oppure, potrei esporvi la mia ricerca cercando di ignorare la pesante cappa che si respira qua dentro. Bene opterò per la seconda”

Subito dopo s'avvicinò al tabellone dove applicò una foto della vittima e di fianco una fotocopia a colori scaricata da internet.





Un uomo dal lungo impermeabile, di età compresa tra i cinquanta e i cento anni, fermò Hotchner in corridoio prima che questi potesse raggiungere la stanza dove i suoi colleghi erano già riuniti per discutere del caso.

L'uomo posò la mano destra sul cappello che indossava, mimando il gesto di toglierlo, sollevandolo dalla testa di qualche millimetro, rivelando il cranio pelato e lucido.

Mi spiace disturbarla signore ma avrei bisogno della sua consulenza per un caso d'omicidio. Sono il detective Bruner, squadra omicidi”

Aaron lo scrutò con attenzione “Nessun disturbo. Noi però ci occupiamo di omicidi seriali...”

Ha perfettamente ragione tuttavia avrei ugualmente bisogno della sua consulenza. Sarà una questione di pochi secondi, devo porgerle solo alcune domande”

In questo caso non vedo come potrei rifiutare. Venga, si accomodi nel mio ufficio...”

No, grazie. Non sarà necessario. Preferirei parlarle fuori...magari se volesse accompagnarmi alla macchina...infondo come le ho detto sarà una cosa breve”

Come vuole, mi faccia strada allora”

I due uomini uscirono dall'accademia per dirigersi verso il parcheggio dove una vecchia cadillac era posteggiata a casaccio, occupando due posti auto.

-Sembra di essere catapultati in un incubo senza possibilità risveglio- s'incupì l'agente federale.

Aveva circa trent'anni”

Come scusi?”

La vittima, aveva circa trent'anni, bianca, capelli biondi, occhi scuri. È stata ritrovata verso l'alba di oggi, stesa di traverso su di una panchina del parco, per essere precisi quella sotto il grande acero, ha presente? È morta in seguito ad una serie di pugnalate inferte sull'addome dalla mano di un uomo.

Non è stato trovato nessun indizio ricollegabile all'assassino.

Secondo i miei superiori si tratterebbe di uno sbandato, un drogato.”

Quella cascata di parole l'aveva travolto, quasi stordito.

Gli aveva esposto il caso in meno di un minuto.

Secondo i suoi superiori? Perché lei non pensa possa essere così?”

No”

Un'espressione confusa si dipinse sui tratti decisi di Hotchner.

L'arma del delitto non è stata rinvenuta. Se si fosse trattato davvero di uno sbandato o di un drogato non avrebbe avuto l'accortezza o la lucidità di farla sparire”

Quell'insolito signore infilò poi una mano nella tasca, estraendovi una foto stropicciata e porgendogliela continuò:

Questa è una foto scattata subito dopo il ritrovamento”

Scusi ma lei tiene la fotografia di un caso d'omicidio in tasca?”

Bé, non sono tipo da valigette o cartelline varie”

Aaron ignorò quella risposta insensata per concentrarsi sull'immagine.

Subito i suoi occhi si dilatarono ed il cuore perse un battito.

Il suo pallore si accentuò ed un senso di nausea ne percorse le viscere.

Si sente bene?”

Sì, sì, certamente” tentò di recuperare il controllo “Dunque, sospetta già di qualcuno?”

Non ancora. Solo vaghe ipotesi”

Quindi a cosa le servirebbe la mia assistenza?”

Personalmente credo si tratti di una persona che lavora nel nostro campo. Un uomo immerso in questo settore, che si muove dall'interno. Lei meglio di chiunque altro conosce la mente dei criminali ma allo stesso tempo quella dei suoi colleghi. Se per caso dovesse accorgersi di qualcosa d'insolito, avere dei sospetti, la prego di non esitare a contattarmi.”

Mi sta chiedendo di farle da talpa? Si rende conto di quanto siano pesanti le sue accuse ed altrettanto infondate?”

Come darle torto. Però anche se è vero che siete voi gli esperti criminologi, noi vecchi segugi siamo dotati di un intuito impagabile che la scienza non è ancora riuscita a spiegare”

Sul serio non sapeva come comportarsi con lui.

Non rientrava nei canoni di nessun comportamento normale, giustificabile o prevedibile.

Il mio numero di telefono è scritto sul retro della fotografia. Prego, la tenga pure”

Il supervisore sgranò gli occhi.

-Ha veramente scritto il suo numero di cellulare dietro alla foto di un cadavere?!-

Spero di risentirla presto”

Detto ciò, Bruner, salì in macchina e dopo svariati tentativi di metterla in moto riuscì a partire ed allontanarsi.

-Praticamente ha tenuto un monologo e se n'è andato-

Il moro osservò nuovamente l'istantanea e le vertigini tornarono prepotentemente a scuoterlo.

Dovette appoggiarsi con le spalle al muro, mentre le gambe cedettero sotto il suo peso, trascinandolo a terra.

Non ricordava più nulla della notte precedente.

Solo l'imponente acero avvolto dalle ombre della notte, il sangue e la casa di Reid.

Persino la discussione con quest'ultimo, avvenuta la mattina stessa, sfumava in un ricordo appannato e distorto.

Eppure era certo che quella ragazza c'entrasse qualcosa, come lo era del fatto che presto la sua memoria sarebbe riemersa ma non era affatto sicuro che questo fosse un bene per lui.

Quell'oblio in cui era scivolato era forse migliore di una verità illuminata dalla colpa.


^^^^^^^^^^^^^^^^^^^



Dedico il capitolo a LEM!! Se non fosse per te la storia non esisterebbe!!

Il fatto che il nostro Reid sia andato da una psicologa da giovane è di pura fantasia ma si basa su di un problema reale che affligge il ragazzo e giustificherebbe tale ipotesi...sapete quale, vero?

Oddio mi sembra di stare scrivendo la 7mana enigmistica...

kissssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss

  
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