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Autore: Turo    22/08/2013    4 recensioni
Questo è il continuo della storia "Welcome to my life" c:
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“Vuoi che ti accompagni? Dimmi..”
“Sono i One Direction” rispose tutto d’un fiato.
La schiuma che mi si era creata in bocca mi andò di traverso, facendomi sputare tutto nel lavandino e diventare rossa come un pomodoro.
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“Hannah, ti ricordi cosa ci avevano promesso? Che ci saremo sentiti tutti i giorni, o almeno una volta a settimana. Dove sono quei ragazzi? Io vedo solo cinque maschere perfettamente photoshoppate , cinque persone che non sono loro. Non sono i nostri ragazzi.” Mi inumidii le labbra “Va tu se vuoi, ma io non vengo. Ci ho messo tutto questo tempo per eliminarli dalla mia testa, per avere il coraggio di inscatolare le loro cose e metterle in soffitta, e non ho intenzione di riaprire questa ferita. Non ora”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Corsi per il corridoio centrale dell’ospedale fino a rimanere senza fiato. Pochi minuti prima Hannah mi aveva chiamata allarmata e in lacrime. Per dirmi cosa? Perché aveva capito tutto.
Aveva capito che era Louis il ragazzo di cui non ricordava quasi niente.
E io mi sentii così stupida, ancora una volta. Per averle mentito, sicuramente. Bhe, oddio, mentire era una parola troppo grande. Avevo solo finto di non sapere di che ragazzo parlasse, tutto qui.
Mentre mi domandavo quanto fosse grave la cosa che avevo fatto e – autoconvincendomi che non era nulla di cui preoccuparsi- cercavo con gli occhi la camera di Han.
Ma quel corridoio sembrava più lungo, quella sera. Più lungo, bianco, vuoto. E terribilmente triste. Pieno di ragazzi che vagavano avanti e indietro con la speranza di poter guarire e di vecchi con la consapevolezza che quello sarebbe stato uno dei loro ultimi giorni.
Duecentododici, eccola.
Bussai lievemente alla porta, ottenendo un singhiozzo strozzato della mia migliore amica come risposta. Subito mi fiondai verso di lei e , senza dire una parola, l’abbracciai e la tenni stretta a me, come per proteggerla. Ma io avevo fatto di tutto men che proteggerla, e questo mi faceva crescere un senso di colpa dentro che non sarebbe andato via facilmente.
“Ehi” le sussurrai all’orecchio “Va tutto bene, era un brutto sogno” cercai di tranquillizzarla inutilmente, visto che si mise a piangere più forte, bagnandomi.
“Era lui, io l’ho visto” disse lei asciugandosi una lacrima con la manica del pigiama “Eravamo al mare, e c’era il tramonto..” iniziò a raccontarmi lentamente, quasi se ogni parola le costasse uno sforzo tremendo. E forse era vero.
Ricordare, era difficile.
Cercare di incastrare tutti i pezzi, era difficile.
Capire di chi potersi fidare, lo era ancora di più.
Lei si sciolse dall’abbraccio.
“E cosa succedeva, li?” chiesi io comprensiva, guardandola negli occhi.
“Parlavamo dei nostri colori preferiti ..e.. “ altro blocco, questa volta più lungo.
Le accarezzai i capelli biondi, infilando le dita dentro per pettinarglieli un po’. La vidi sussultare quando le mie mani giunsero bruscamente ad un nodo. “Scusa” dissi mordendomi il labbro.
“Hel, io non ce la faccio” piagnucolò lei.
“A fare cosa, Han?” domandai io.
“A parlare, scusa.” Si giustificò abbozzando un finto sorriso.
“Stai tranquilla, devi solo riposare, poi ne parliamo meglio.” Mi alzai dal letto per lasciarla in pace, ma la sua mano mi strinse forte il gomito, facendomi voltare nuovamente.
“Non andare” protestò debolmente.
Sorrisi e le presi la mano, poi mi avvicinai a lei “Vado solo a prendermi un caffè, ok? Torno da te in cinque minuti”
“D’accordo” sospirò mollando la presa.
La salutai velocemente con la mano prima di uscire. Mi chiusi la porta alle spalle e osservai ancora il corridoio alla ricerca di un cartello che indicasse la caffetteria.
Non trovandolo, mi diressi verso un’infermiera bionda per chiederle informazioni, ma la suoneria del telefono mi fece fermare. Lo tirai fuori dalla tasca, premetti il pulsante verde e lo portai all’orecchio.
“Pronto?” chiesi.
“Hel”
“Oh Zayn” sospirai osservandomi le unghie.
“Come va li?”
“Insomma, e da te?” domandai a mia volta.
“Idem. Harry se ne è andato, Louis penso stia venendo all’ospedale, Liam e Niall stanno cercando di dare spiegazioni alle ragazze.”
“Senti, di a Lou di non venire, è meglio così”
“Credo sia a pochi minuti da li, e comunque sai che sarebbe inutile”
“Hai ragione” sbuffai.
“Stressata?”
“Non immagini quanto Zayn, è così frustrante vedere Hannah in quello stato.”
“Vuoi che venga li? Ti faccio compagnia, ok?”
“No, non preoccuparti, me la cavo”
“Sto prendendo la macchina” mi informò.
“No, ehi, sta li.”
“Ci vediamo tra poco” disse prima di chiudere la chiamata.
Sorrisi pensando alla dolcezza di quel ragazzo.
Ma quel sorriso sparì, non appena osservai il mio sfondo. Era una foto mia e di Harry, prima che loro andassero ad X-Factor. C’ero io che facevo una faccia fintamente schifata mentre Harry mi baciava sulla guancia. Doveva avermela messa Harry qualche ora prima, perché non ero stata io. Lui amava quella foto, e l’aveva come sfondo del telefono, del computer e dell’i-pod.
Riposi il telefono in tasca, cacciando dalla testa quei pensieri. Possibile che non potesse esserci un momento di pace? Mi passai le mani sul volto, dimenticandomi completamente di essermi truccata. “Pazienza” pensai accorgendomi che i cinque minuti erano già passati.
Non volevo lasciare Hannah da sola, quindi obbligai la mia testa ad aspettare ancora un po’ per il caffè.
Feci per rientrare in camera, quando Louis mi chiamò dal fondo del corridoio.
“Ohi” disse correndo verso di me.
“Ciao Louis”
“Cosa succede? Perché sei corsa via? Mi sono spaventato sai? Poi quando Zayn ha detto che si trattava di Han, mi sono doppiamente preoccupato. Sta bene vero?” chiese facendo schizzare i suoi occhi azzurrini da me alla porta 212.
“Lou, è meglio che ci sediamo..” iniziai a spiegare.
“Cosa le è successo?” urlò lui spaventato facendo girare qualche persona.
“Louis, calmati adesso. Sta bene, è la dentro, ok?”
“Uhm” sospirò sedendosi “Va bene, ok” disse iniziando a torturarsi le mani “Allora perché dobbiamo parlare?”
“Lei ti ha sognato. Si è ricordata di te”
“Cosa?” Louis spalancò gli occhi.
“Mi ha detto che ha visto nel sogno quel ragazzo di cui non ricordava molto.. ed eri tu” conclusi aspettando una sua reazione. Probabilmente d’ira.
Ma accadde tutto il contrario. Con il viso rivolto al pavimento, Louis iniziò a piangere. Pianse talmente forte, che la porta della 212 si aprì, facendoci trovare Hannah.
Louis alzò la faccia, e la vide.
“Ciao Louis” disse Hannah avanzando verso il ragazzo, che si alzò velocemente dalla sedia.
“Hannah” sorrise lui tirando su con il naso “Ho bisogno di parlarti, per favore”
Hannah mi guardò, come se aspettasse il mio consenso. Io le sorrisi, cercando di farle capire che sarebbe andato tutto bene.
“D’accordo, andiamo” acconsentì lei spostandosi di lato per permettere a Louis di entrare nella camera “Ci vediamo dopo” disse a me, mandandomi un bacio.
Poi chiuse la porta, facendo ripiombare il corridoio in un silenzio angosciante.
“Qualcuno ha bisogno di un caffè?” chiese una voce familiare alle mie spalle.
Mi girai e trovai Zayn, sorridente, con due caffè macchiati di starbucks in mano. Sorrisi istintivamente e mi avvicinai a lui.
“Sempre al momento giusto” commentai prima di lasciargli un bacio sulle labbra.
“Allora, che succede?” chiese lui sedendosi su una delle poltroncine.
Lo imitai, mettendomi di fianco a lui. Subito mi passò il bicchiere di caffè bollente, dal quale bevvi un lungo sorso. Zayn mi guardò divertito, girandosi il suo tra le mani.
“Hannah si è ricordata tutto” dissi osservando il logo si starbucks sul bicchiere di plastica.
“Intendi di Louis?” chiese Zayn preoccupato.
“Esatto. Ora sono la dentro a chiarirsi” aggiunsi.
“Quale miglior modo di chiarirsi se non una sana scop..”
“Zayn!” esclamai.
“Scusa, scusa!” ridacchiò alzando le mani cercando di non fare cadere il caffè.
“Cosa mi dici di Harry?” sviai.
“Non so..” sospirò lui “Non ho idea di cosa gli sia preso.. Voglio dire, è tutto successo dopo che io…” si fermò un attimo prima di accorgersi “Oh”.
“Ecco, avevamo deciso di non dirlo.” Precisai.
“Hai ragione ma.. ero troppo felice. Cerca di capirmi”
“Tu ti fai troppo prendere dalle emozioni” lo rimproverai dolcemente.
“Avresti preferito uno Zayn senza emozioni? Del tipo: ehi, mi sono appena fidanzato con la ragazza più bella del mondo, ma cosa vuoi che sia”
“Ti abbuono questa risposta solo perché, oltre ad essere la più bella, sono anche la più gentile” risi.
“Non dimenticare la più modesta”
“Sottointeso”
“O mio dio” una voce stridula, quasi urlata, ci fece girare verso il corridoio dapprima deserto. “Sei Zayn Malik. Ti ho trovato finalmente”
Una ragazza mora, con una telecamera in mano e la maglietta dei One Direction addosso si avvicinò a noi.
“Oddio, posso avere una foto con te? Per favore”
Zayn si girò verso di me per vedere se ci fossi rimasta male. “Ve la faccio io la foto” sorrisi verso la ragazza “Dammi pure”
“O cavolo, grazie mille” trillò lei eccitata passandomi la macchina fotografica.
“Sorrideteee” dissi inquadrando i due.
Premetti il pulsante e la foto apparve chiara dopo qualche secondo. “Ecco fatto”
“S-sei stata gentilissima, grazie” sorrise la ragazza riprendendosi la macchinetta. La vidi tremare spaventosamente, così mi avvicinai a lei.
“Ehi, va tutto bene?” domandai guardandola negli occhi.
Zayn, incuriosito, si inginocchiò vicino a lei. “Stai tremando” aggiunse.
“S-si, è.. solo l’e-emozione” balbettò lei.
“Ah, andiamo, ci manca ancora che mi svieni per le scale, siediti un attimo” dissi appoggiando le mani sulle sue spalle e indirizzandola verso la sedia. “Vuoi del caffè? Sempre se non ti fa schifo bere da qualcun altro”
“Credo che le farebbe piacere bere dal mio, sai, si parla di Zayn Malik” rise Zayn.
La ragazza lo seguì a ruota.
“Chi era la modesta?” ironizzai alzando gli occhi al cielo.
“Scusate ma.. Voi due state assieme?” domandò la ragazza.
“Uhm io.. Bhe oddio..” iniziai a cercare una scusa plausibile o una storia da raccontare a quella Directioner.
“Si, stiamo assieme” rispose Zayn.
Grazie tante. Io stavo cercando un modo carino per dirglielo, e lui arriva così. Sorrisi nervosamente aspettando un pianto disperato da parte della ragazza.
“Oh, siete così belli insieme, davvero” sorrise lei.
Non mi aspettavo una risposta del genere. Infatti l’unica cosa che riuscii a fare era guardare storto quella ragazza chiedendomi se fosse uno scherzo o se fosse realmente felice per noi.
“Però.. “ aggiunse “Chissà il fandom come la prenderà..”
“Fantastico” replicai.
“Ma sta già girando questa cosa?” domandò Zayn.
“Oh si, una ragazza vi ha scattato una foto, al ristorante credo, mentre vi prendevate per mano”
“In realtà lei si è subito tolta” ammise Zayn.
“Si, ma si vedeva. Comunque lo sanno già”
“Doppiamente fantastico”
“Andiamo” rise Zayn “non c’è niente di male” disse prendendomi la mano e impedendomi di liberarmi da quella presa.
“D’accordo, è meglio che vada.. C’è mio papà che mi aspetta in macchina” ci informò la ragazza alzandosi dalla sedia.
“Sicura di star bene?” chiesi seguendola.
“Si, e grazie, sei carina” sorrise “Ciao Zayn, grazie anche a te”
Osservammo la mora allontanarsi.
“Zayn, mi presti il tuo telefono?” domandai guardandolo.
“Perché dovrei?” rise lui.
“E dai, smettila di fare lo scemo, solo due minuti” lo pregai guardandolo mentre tirava fuori l’i-phone dalla tasca della camicia.
“A te” me lo porse.
“Grazie mille” gli mimai un bacio prima di concentrarmi su quell’aggeggio assurdo. Ok, la tecnologia e io non eravamo fatti per andare d’accordo. Ma ognuno ha il suo tallone d’Achille, no?
Dopo vari tentativi, riuscii ad aprire twitter, ringraziando il signore di non dover mettere password o robe del genere. Subito cercai quello di cui parlava prima la ragazza.
“Zayn e Hel stanno insieme? Oddio, è una cosa dolcissima”
Poi arrivò una parte, quella che temevo.
“Hellen deve solo morire. E’ una troia, fa schifo”.

Angolo della scrittrice.
Salve.
Scusate se non ho aggiornato ma ero a Londra.
Purtroppo sono di fretta anche adesso, ma volevo comunque ringraziarvi perché siete stupendi!
Tra l’altro ho visto i ragazzi ejfreuregre Il mio sogno si è avverato davvero.
*muore*
Se volete parlarmi sono su facebook, twitter o ask.
Un bacio.
@brunostalent
  
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