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Autore: Weareallmad    23/08/2013    2 recensioni
*Dal testo*
-Ti stai sbagliando - gli rispondo, anch'io con un sorriso, - Harry e io siamo solamente amici. Va bene così.
-Sei cieca per caso? - dice ironico, poi mi guarda pensieroso.
-Che c'è?
-Va bene - dice, più a se stesso che a me. Prende la sua sedia e la avvicina alla mia, fino ad avermi a venti centimetri dal suo viso. [...]
-Adesso girati di scatto. Veloce.
Faccio come mi dice, e guardo di nuovo verso il tavolo da biliardo. Harry si è alzato dal bordo e ci guarda serio, anche un po' incazzato. Stringe i pugni, e Niall segue la direzione dei suoi occhi di ghiaccio per capire il perché di quella reazione. Sento Zayn ridere.
-Cosa sta guardando?
-Noi. Sta guardando noi - balbetto, continuando a reggere il suo sguardo. Non ha nessuna intenzione di distoglierlo.
-Sbagliato - dice Zayn, e mi giro verso di lui. -Sta guardando te. Come al solito.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'uomo mette su un sorriso tirato quando si siede sullo sgabello, poggia il mento sulle mani incrociate, con i gomiti sul tavolo, e mi guarda.
-Ti trovo cambiata.
No, non lo posso sopportare. Nella mia tasca, il telefono ha vibrato già due volte, so già che Harry vuole sapere come va.
Perché adesso finge di interessarsi a me? So che alzare un altro muro non mi sarebbe di alcun aiuto, se lui davvero controlla il mio futuro come dice, quindi metto su un quasi sorriso anche io.
-Sai com'è, sono passati sei anni..
-Ogni tanto rimpiango il non averti visto crescere.
Ha scelto un bar di seconda mano, il più vicino possibile a casa mia, per non scomodarmi a prendere un autobus ad agosto.
-Cosa vuoi da me? - chiedo sinceramente. Lui sospira, giocherellando con la sua fede nuova di zecca.
-Voglio che tu passi un po' di tempo con me. Mi ha colpito quello che mi hai detto l'ultima volta, che non ti conosco affatto; hai ragione.
-Non è colpa mia, questo - lo rimbecco.
-Lo so. Resterò una settimana a Portland, mi farebbe piacere passarla con te.
Mi passo le dita tra i capelli, guardando nervosamente fuori dalla finestra. In effetti, non era questo quello che volevo? Del tempo per convincerlo a mandarmi a New York?
-Va bene - convengo, senza impegno. Lui sorride appena, e rivedo in quella maschera sconosciuta l'uomo che tornava la sera da lavoro e ci abbracciava in tre.
Io ero sempre stata quella più distaccata, anche prima del divorzio; paradossalmente, ero anche quella che preferiva, in un certo senso. La cocca di papà. Mentre i miei fratelli erano più attaccati a mia madre. Nessun problema, se non fosse che mio padre poi è sparito, e io mi accorsi che li avevo persi entrambi.
-Grandioso. E, Elise, ci sono delle cose che vorrei farti vedere, riguardo il college.. - dice, ormai euforico. Piego la testa da un lato.
-Ho dei depliant in albergo. Università meravigliose, dove credo, con i tuoi voti, ti accoglierebbero a braccia aperte..
-Aspetta, che università? - chiedo sospettosa.
-Oh, avremo tutto il tempo per parlarne - dice poi, per paura di aver minato troppo la mia pazienza.
Lo saluto velocemente, e torno a casa mia. Ormai è quasi buio, mangio qualcosa al volo senza preoccuparmi neanche di cucinare.

"Sei a casa?" chiede Louis per messaggio. Vado ad accendere il computer e rispondo di si.
Apro Skype, e pochi minuti dopo arriva la sua chiamata. Posiziona la videocamera e la lampada contro il suo viso per farsi vedere meglio, e mi sorride.
-Ciao - dice solo, per me è meraviglioso sentire di nuovo la sua voce. Il suono arriva con qualche frazione di secondo in anticipo rispetto all'immagine, ma non importa. Sfioro lo schermo con due dita.
-Loulou - mormoro, - quanto vorrei tu fossi qui. È tutto un casino..
-Tra poco arriveranno anche gli altri, e si arrabbieranno perché non li ho aspettati per chiamarti, ma volevo un mio momento - scherza, - tutto bene?
Scuoto un po' la testa. Lui poggia il mento su una mano e ascolta con attenzione il mio sfogo.
-Sei sicura di quello che fai? - chiede alla fine.
-Perché me lo chiedi?
Toglie la mano da sotto il mento e la apre in aria, accanto al viso.
-Non hai pensato che potrebbe essere un modo per portarti con lui?
La verità è che si, ci avevo pensato. Ma mi era sembrato molto poco probabile.
-Mio padre ha un'altra famiglia, perché caricarsi di una figlia extra?
-Perché adesso sei maggiorenne e indipendente. Non sei più un peso - prova a farmi ragionare.
-Non andrò con lui, Lou.
Lui sospira appena, irritato dalla situazione.
-Ti chiedo solo di non farti mettere i piedi in testa.
Annuisco stringendo le labbra, poi sento dei rumori. Lou si allontana dallo schermo per qualche secondo, poi torna sorridendo.
-Qualcuno ti vuole salutare - dice, togliendosi di mezzo per farmi vedere gli altri ragazzi. Sorridono e sfiorano quello che sul computer deve essere il mio viso.
-Come stai? - chiedono, quasi in coro, e racconto loro qualcosa della mia noiosa vita chiusa in casa, da sola.
-Harry?
Cala il silenzio.
-Lo chiamo - mormora Zayn.
-Lou - dico, rimproverando il ragazzo che ancora cerca di sorridermi - so che è con Corinne. Non importa.
-Doveva riportarla a casa alle otto, starà arrivando - mi risponde, guardando l'orologio. Sentiamo tutti il campanello, Niall corre ad aprire e sento la voce del mio ragazzo chiedere cosa succede. Si affaccia allo schermo e sorride. Anche lui, quasi abbraccia il computer, sfiorando il led con le dita.
-Ciao - gli dico. Gli altri escono dalla stanza, e vanno in cucina, credo, a preparare qualcosa.
-Dov'eri? - chiedo.
-Con Corinne - dice, con naturalezza, - ero andato ad accompagnarla al supermercato.
Annuisco.
-Stai bene? - chiede, e gli racconto un po' delle mie giornate, passando poi a mio padre e alla sua curiosa visita.
-Lou dice che sbaglio, che non dovrei lasciarlo entrare di nuovo nella mia vita - gli confesso. Lui si passa nervosamente una mano tra i capelli.
-Senti, anch'io ho passato tanto tempo senza mio padre prima che mia madre si risposasse - dice, - io penso che tu abbia la forza di farti sentire.
Sorride e mi guarda orgoglioso.
-Vorrei tu fossi qui - mormoro. -Anch'io. Ti chiuderei nella mia stanza e non ti lascerei più uscire.
Ridacchio. I suoi grandi occhi verdi sorridono come ogni volta che mi vede, e allo stesso modo io mi sento come se stessi respirando di nuovo dopo una settimana intera di apnea.
-Devo preoccuparmi di questa cosa con Corinne? - gli chiedo in un sussurro. Aggrotta la fronte.
-Ovviamente no.
-Allora io posso vedere Dan uno di questi giorni - lo sfido, - anch'io sono sola e senza auto.
Allarga le narici, so che si sta trattenendo.
-Va bene - dice inaspettatamente alla fine.
-..sul serio? - chiedo, allibita.
-Sarei ipocrita a negartelo, anche se preferirei non lo vedessi.
Poggio la mano destra sullo schermo e lui mette la sua in corrispondenza.
-Ti amo - dico sorridendo.
-Lo so, altrimenti non ti lascerei uscire con quel coglione - scherza, ma so che è vero. -E comunque, ti amo anch'io.
Parliamo ancora, poi fa tornare i ragazzi a salutarmi.
-È incredibile quanto mi manchiate - dico loro, poco prima di salutarli, chiudere il computer e tornare immersa nello strano, rimbombante silenzio della mia casa.


~Harry

Sedici giorni. Sono passati solo sedici giorni. Niall farnetica qualcosa e indica una tavola calda, io mi limito a seguirli con le mani in tasca. Liam dice che sto diventando uno zombie. Forse ha ragione. Non sento la voce di Elise da due giorni.

-Sicura di star bene?
-Sto benissimo, Harry - aveva detto, allontanandosi dalla pizzeria a causa del rumore. Le serate con suo padre erano sempre più frequenti, e mi raccontava che lui era esattamente come lo ricordava, piano piano stava recuperando un rapporto di.. tolleranza, credo. Io continuavo a chiedermi come fosse possibile che una figlia, dopo aver odiato per anni l'uomo che aveva abbandonato la sua famiglia senza batter ciglio, in dieci giorni appena riuscisse a perdonarlo. Pensai che probabilmente avevo sottovalutato il bisogno di suo padre nella sua vita.
-Non ne avete ancora parlato?
-Mi rende le cose impossibili - mi aveva risposto esasperata - ogni volta che tiro fuori il discorso dell'università mi parla dei prestigiosi college a Columbus.
-Aveva ragione Louis allora. Vuole portarti con lui. - dico tra i denti.
-Comunque, l'Ohio è sempre più vicino a New York dell'Oregon - ragiona ad alta voce.
-Ma di che parli? Stai pensando di andarci? - sbotto, - non ce la farò mai, Elise, io non ce la faccio..
-Calmati, Harry! Cazzo, lasciami parlare! Non voglio andarci, ma sarebbe un passo avanti! Devo solo lavorarmelo un po' - quasi urla.
Stavamo davvero litigando?
Rimaniamo entrambi in silenzio per un minuto.
-Ci sentiamo, ti passo Liam. - le avevo detto, e avevo raggiunto i ragazzi per dare il cellulare al mio amico. Lui a sua volta si allontana un po' dal caos per parlare con lei. Zayn mi poggia un braccio sulle spalle, e mi sorride debolmente.
-Non so se ce la faccio - gli dico.

Ci sediamo ad un tavolo, ordiniamo qualcosa e iniziamo con le chiacchiere inutili di ogni giorno.
-Come va? - mi sussurra Louis in un momento di confusione. Lo guardo per un po'.
-Mi serve un favore.
-Tutto quello che vuoi - risponde, felice di vedermi prendere vita di nuovo.
-Devi parlarle tu. Mi uccide non sapere cosa succede, ero tentato dal prendere un altro aereo.. - balbetto.
-Dovresti darle più fiducia, lo sai, lei non si farà scavalcare.
-Lo so, ma è suo padre.
Louis annuisce, giocando con una forchetta. So che continuano a sentirsi, ieri sera Zayn ha parlato con lei per un po'. Ma quando la chiamo io, non risponde. E la domanda che non avrei mai pensato di farmi, ma che inizia a formarsi nella mia testa, è: siamo davvero abbastanza forti da superare tutto questo?








Nota dell'autrice:
Salve a tutti :) questo capitolo è stato un po' complicato. Harry ed Elise si rendono conto che stare lontani non aiuta, e non più assuefatti dalla vicinanza iniziano a farsi delle domande.. Comunque, non voglio anticipare, ci penserà il prossimo capitolo a portare chiarezza :)
Ringrazio infinitamente le recensioni, per favore continuate a farmi sapere se la storia vi piace, se c'è qualcosa che non va, che vorreste vedere diversa, accolgo volentieri tutti i suggerimenti. Spero di aggiornare presto :)
Vi ricordo che su Twitter sono @_weareallmad, chiedete il follow back e menzionatemi, sono sempre contenta di chiacchierare ;) vi lascio, come avevo anticipato, il link dell'altra ff che ho iniziato a scrivere. Il genere è completamente diverso, ma scopritelo da soli e decidete voi se vi piace o no. :)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2090332&i=1
baci!
~Federica
  
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