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Autore: obliviate_    25/08/2013    1 recensioni
Sfidavano la sorte, Harry e Madison.
Loro, che avevano iniziato la loro vita insieme, convinti che il loro amore fosse abbastanza forte.
E se la vita tentasse in tutti i modi di separarli che succederebbe?
Il loro amore sarebbe abbastanza da tenerli uniti, da non lasciare che si spezzino?
O sarà la vita a vincere, costringendoli a ricominciare da capo l'uno senza l'altra?
"Stavo per correre giù per le scale, per cercare di raggiungerti, fermarti, dirti: ho capito. Ho guardato l'orologio ed erano già passati tantissimi minuti, da quando te n'eri andato."
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10.
"Fai bei sogni"


 





 


Madison

Aveva sempre avuto paura di affrontare le cose.
Era nata così, Madison, si preoccupava per il mondo intero dimenticandosi di sé.
La finale di X Factor sarebbe iniziata di lì a poche ore.
Le tremavano le mani al pensiero di cosa sarebbe successo il giorno seguente, e quello dopo, e quello dopo ancora.
Niente sarrebbe stato più lo stesso.
Lo sapeva lei, lo sapeva Harry, lo sapevano tutti, ma nessuno aveva il coraggio di chiedersi in che modo le cose sarebbero cambiate.
Si accovaccia a terra e guarda i ragazzi mentre fanno le prove.
Si vede che sono nervosi, che anche loro sentono la pressione.
Harry è al centro e trova il tempo per girarsi e mandarle un bacio tra una canzone e l'altra.
Lo ama così tanto. Lo ama fino a sentir mancare il fiato, fino a non riuscire più a ragionare.
 

Sai Harry,
noi di battaglie ne abbiamo combattute tante, abbiamo sanguinato, pianto, pregato, lottato, ma non ci siamo mai allontanati.
Sai, non sapremo bene dire a cosa, ma siamo sopravvissuti. A volte ci viene da pensare che sia un caso e quasi ci sentiamo in colpa, per essere noi, quelli sopravvissuti - c'erano persone che l'avrebbero meritato più di noi, tra un'esplosione e l'altra, abbiamo sempre trovato le forze per scuoterci i calcinacci di dosso, la polvere dai capelli e vivere, vivere.
Abbiamo avuto la forza di rialzarci dopo essere caduti, e di camminare a testa alta tenedoci per mano, nonostante i graffi, nonostante il dolore, nonostante le ferite di guerra.
Ci è successo spesso di pensare di non potercela fare, di voler abbandonare tutto e lasciarci trascinare dalla corrente, ma poi io ti ho guardato, tu mi hai guardata, e abbiamo capito che la vita è ingiusta, ma non ci toglie mani la possibilità di riparare ai nostri errori, che sai tu, che so io, e che pesano più di un macigno sulle nostre esili spalle.
E anche se è passato del tempo, e siamo diventati presto vecchi e saggi, se per un po' abbiamo continuato a perseverare nei nostri errori è stato solo perchè sapevamo che quello era uno dei modi o l'unico per sopravvivere ancora e ancora, per far pesare un po' meno quel fardello, per sentirci un po' meno in colpa verso chi non ce l'aveva fatta, verso chi non era riuscito a superare le tempeste della vita con l'altro accanto, verso chi si era perso per strada.
E ora, Harry, stai per prenderti sulle spalle un altro peso, che fa paura solo a sentirlo nominare – il tuo futuro.”

-Mad, che hai?-
La voce di Harry la riporta alla realtà.
Lei gli prende la mano e lo trascina di corsa fino al tetto, dove il sole stava tramontando su Londra.
Si ferma e lo guarda negli occhi, in quella disarmante distesa di verde.
-Io ti amo, Harry.
Ho iniziato ad innamorarmi di te quella volta che eravamo al lago e tu mi desti il tuo maglione perché faceva freddo, e quel maglione sapeva di te, e ho capito che non avrei mai potuto avere sulla pelle un profumo che non fosse il tuo.
E ora, stai per realizzare il tuo sogno, sarai famoso, e girerai il mondo e io non smetterò mai di amarti e, lo so, lo so che te l'ho già chiesto, ma tu non dimenticarti di me.
Non dimenticarmi, perchè io senza di te non so stare, perchè senza di te, piove dentro e fuori, e a ripararsi un ombrello non basta, e perchè certe persone quando hanno la fortuna di incontrarsi dovrebbero avere anche il coraggio di tenersi, e non voglio alzarmi una mattina e sentirmi dire “Mad, che hai oggi?” e dover rispondere “non ho Harry” perchè allora realizzerei veramente di averti perso e penserei che io ce l'ho messa tutta per farti stare bene ma mi sentirei in colpa per non averti dato abbastanza.
Quindi amami.
Amami come se non ci fosse un domani, come se te ne dovessi andare ma non volessi, come se ti mancassi ancora prima di partire, come se al mondo non esistesse altro all' infuori di me.-
La guarda, ha il respiro accellerato e le mani le tremano, come sepre quando è nervosa.
Le prende il viso tra le mani e la bacia, la bacia nel modo esatto in cui lei gli aveva chiesto di amarla, come se non ci fosse un domani, come se se ne dovessi andare ma non volesse, come se gli mancasse ancora prima di partire, come se al mondo non esistesse altro all' infuori di lei.
-Ti amo anche io Madison, e mai mi scorderò di te.-

 

Harry.

-Stai bene?-
-Bene, sono solo un po' nervoso.- sorride, cercando di non sottolineare quanto sia ridicola la risposta che le ha appena dato.
No che non sta bene, ha lo stomaco sotto sopra, come la prima volta che Madison gli ha detto che voleva fare l'amore con lui; le mani sudate, come quando, prima di darle un regalo, è preoccupato perché non sa se le piacerà.
La guarda, e ci pensa alla risposta stupida di poco prima, pensa che quando lei glielo chiede con gli occhi colmi di quell'apprensione che solo le persone perdutamente innamorate conoscono, non ci riesce mica a rispondere con la risposta vera – anche adesso e allora si chiede quand'è che hanno imparato ad avere paura della felicità – di dirla, di mostrarla.

"Sai Mad,
ho paura di perdermi, o qualcosa del genere.

Di perderci, come quando mi addormento sul divano, con la testa sulle tue cosce e sogno che siamo per strada e tu mi lasci la mano per guardare una vetrina, un gatto sull'albero, un fiume, e poi non ritorni più e allora nel sonno mi agito, inizio a ripetere il tuo nome e a trattenere il fiato ogni volta che vedo la tua ombra su un muro e quando la riconosco – quando ti riconosco inizio a seguirti senza sapere dove sto andando, senza leggere il nome di una via o guardarmi intorno ed è proprio nel momento in cui ti perdo che tu mi carezzi la fronte e mi svegli, e mi ci vuole un attimo per riconoscermi nelle tue iridi, per riconoscerti nei miei respiri agitati; stavi facendo un brutto sogno mi dici, e io sospiro di sollievo perché non hai idea di quanto tu mi sia mancata in quei due minuti o poco più che però mi sono sembrati una vita intera.
Capita che quando mi svegli ho ancora più paura di prima perché anche se ti avevo persa solo per finta la sensazione di smarrimento che ho provato è stata un' emozione che non avevo mai sentito nella mia vita e allora vorrei poter leggere il copione che parla di noi due, ho paura, ti dico, ma tu mi sorridi.
La tua storia la scrivi tu, mi diresti, se ti confessassi che vorrei sapere, o forse mi diresti che la scriviamo noi, adesso, che se è la mia mano a tenere la penna, a disegnare le mie frasi storte, è con le tue dita strette attorno al polso in un incastro perfetto di pelle e sensazioni così anche se un giorno la mollerai la presa, mi basterà tornare indietro per farmi guidare di nuovo e magari stavolta le frasi che scriverò saranno più dritte – magari riuscirò a scrivere anche senza le righe lasciando lo spazio giusto tra un paragrafo e l'altro, magari ti scriverò una lettera che mai leggerai perché mai ti darò perchè le cose preferisco dirtele con la bocca con gli occhi con le mani con il cuore piuttosto che con una penna che ha milioni di copie, io non voglio che il mio amore per te sia una copia di quello di qualcun altro io voglio che sia vivo e che ti colpisca dritto al cuore anche se le parole sono in disordine e le frasi sgrammaticate."

Le prende la mano e se la posa sulla guancia inspirando con gli occhi chiusi.
-Stasera cambierà tutto-
-Non cambieremo noi.
Non cambierà il nostro fare l'amore, il nostro guardare la tv stretti sotto una coperta troppo piccola per due, il mio contare le tue lentiggini mentre dormi, le cose importanti rimarranno le stesse perché sai, ho sempre immaginato me l'avresti detto tu prima o poi, ma ora te lo dico io, la nostra storia la scriviamo noi, e anche se siamo entrambi perfettamente consapevoli che una vita non basta e non ci basterà mai non vogliamo scrivere la nostra storia di fretta per paura che il tempo finisca, anche se prima o poi finirà.
Non avere paura, amore mio, Rose te lo diceva sempre, quello che conta non ci lascia mai veramente.-
La bacia con quella disperazione tipica degli uomini troppo innamorati che hanno una paura folle di sbagliare tutto.
E' uno di quei baci che raccontano tutto quello che si è fatto tra un bacio e l'altro, tutto quello che si è troppo realisti per dire e troppo ottimisti per non dire e poi se ne va, troppo orgoglioso per farle vedere i suoi occhi che si fanno lucidi mentre realizza che quello che si sono scambiati suonava più come un addio che come una promessa.

"Se non fossero già passati tutti quei minuti, se fossi riuscito a correre giù per le scale, a raggiungerti, a fermarti, a dirti: ho capito, ti avrei spiegato cosa facciamo al tempo in questo modo"

  
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