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Autore: chlossica    25/08/2013    6 recensioni
Una gara di street dance, un solo sogno provocherà l'incontro di due mondi:
una crew di strada, una istruita in una scuola; ragazze tradite e umili, ragazzi uniti e ricchi; occhi blu e occhi scuri; traditori, rifiuti, segreti, sorprese...
Riusciranno Chloe e Jessica a partecipare alla MIAMI'S STREET DANCE BATTLE?
Jessica si lascerà il passato alle spalle?
Chloe capirà chi la merita davvero?
Smash to Move o Final Shock?
Le risposte le troverete leggendo.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SMASH TO MOVE VS FINAL SHOCK.

 
 

POV CHLOE

 
Mi affacciai senza farmi notare dai ragazzi che c'erano dentro.
 
Rimasi a guardare un po' la crew che stava ballando in quella palestra, probabilmente aspettando l'insegnante perchè normalmente, in questi edifici per ricconi, i ragazzi non sono mai liberi, ma "sotto insegnamento", e le coreografie non sono ideate da loro.
Erano sette ragazzi, cinque maschi e due femmine. Li vedevo tutti da dietro, così li classificai in: castano riccio particolarmente alto, castano chiaro particolarmente alto, castano scuro, moro con il ciuffo, biondo, capelli lunghi neri lisci, riccia castana chiara con meches bionde.
 
-Dai sono bravi- commentò Jade continuando a guardarli. Io alzai le spalle senza commentare.
-Sicuramente meno di noi- aggiunse Jessica ridendo e mettendomi un braccio sulle spalle.
Ridemmo e poi scendemmo dal muretto, decisi ad approfittare di quella musica ad alto volume.
Era house, decidemmo di scatenarci un po’. Seguii gli altri sul marciapiede facendo qualche criss cross e iniziando una coreografia inventata lì per lì.
A differenza mia, Alvin e Chaz iniziarono a saltare su e giù per i cassonetti vuoti, facendo passi di house insieme a quelli di breaking. Mi fermai a guardarli appoggiandomi al muro con la schiena. Erano davvero bravi. Insomma, anche noi femmine eravamo bravissime, però loro.. Non so, avevano quel qualcosa che riusciva a rendere più elaborato anche un passo base di break.
 
Dopo qualche minuto che stavamo saltando lì fuori, divertendoci a ballare come più ci piaceva e come volevamo, mettendo su una coreografia completamente nuova e originale, Jade scivolò dal muretto finendo contro il bidone che, essendo vuoto, cadde a terra in pochi istanti.
-Jade stai bene?!- le chiesi andandole incontro, preoccupata che si fosse fatta male.
Tutti ci raggiunsero, notando che la nostra amica non si era fatta nulla, dato che stava ridendo come una deficiente.
-Cosa ti ridi cretina?!- la rimproverò Jessica iniziando a ridere anche lei, non riuscendo ad essere seria nemmeno per una volta.
Jade provò a risponderle ma dato che era piegata a metà dalle risate farfugliò qualcosa di incomprensibile, facendoci fermare e seguirla nella sua completa pazzia.
 
-Chi siete voi?-
 
Una voce fredda e severa ci fece sobbalzare tra le risate.
Quando alzai la testa notai che dalla finestra era apparsa una tizia di circa trent'anni. Sembrava un tipo sbarazzino a vederla così, d’impatto, forse per i capelli ricci biondi che le lasciavano ricadere sul viso qualche ricciolo ribelle, ma dal tono capii che non c'era da scherzare con una così. La guardai meglio, mentre lei  ci fissava  come per mandarci via solo con lo sguardo, severo come quello di una professoressa. Occhi castani, resi freddi da sottili sopracciglia, anch'esse dello stesso colore.
-Smash To Move- rispose Jade smettendo di ridere e alzandosi velocemente, pulendosi in fretta il dietro dei pantaloni neri, che ormai erano diventatoi grigio scuro.
La tipa bionda ci squadrò uno a uno, sempre con quel suo sguardo duro e senza emozioni.
Insomma, se mi avessero detto che era l'insegnante di quei ragazzi nella sala non ci avrei creduto. Una così mai avrebbe potuto ballare la street, tanto meno insegnarla.
 
-Entrate- ci disse solamente togliendosi dalla finestra dove pochi istanti prima faceva capolino.
Io spalancai gli occhi.
Cosa aveva detto? Entrate? Ma.. lei non sapeva chi eravamo, e nemmeno cosa ci facevamo lì. Se ci avesse detto di andarcene okay, mi sarebbe sembrato giusto, ma.. di entrare in una palestra a pagamento senza sapere nulla di noi proprio mai me lo sarei aspettato.
 
Guardai i miei amici, soprattutto Jessica che capivo con un solo sguardo, essendo migliori amiche da una vita. I nostri occhi si incrociarono, entrambe allibite.
Dopo qualche secondo di titubanza, decidemmo di salire un'ultima volta sul muretto ed entrare. Infondo non avevamo nulla da perdere.
Entrai per terza. Chaz, Jessica, io, Jade e Alvin. In questo preciso ordine saltammo dal muretto per entrare in quel meraviglioso edificio.
Mi guardai attorno. Era tutto troppo perfetto, il che ai miei occhi sembrò meraviglioso: una serie di specchi, che arrivavano quasi al soffitto, ricopriva tutte e quattro le pareti. Da una parte della stanza, a sinistra della finestra dov'ero, c'era una sbarra e alcuni oggetti per danza classica e moderna.
Le tre finestre illuminavano la stanza con una luce rossastra, per colpa delle tende, creando un'atmosfera magica, incredibile, e meravigliosa per ballare, immedesimarsi in ballerini professionisti ed entrare nel mondo della danza immergendovisi senza altri pensieri.
La musica c'era ancora, anche se decisamente più bassa.
Infatti, i ragazzi della crew che avevo notato prima stavano ancora ballando. Secondo me la loro insegnante era come un generale prussiano, non li faceva fermare neanche se stavano per morire.
 
-Bene.. Vi ho osservato prima- iniziò la bionda continuando a fissare me e gli altri della crew
 -Credevate che non mi fossi accorta che ci fosse qualcuno che ballava al di fuori della mia palestra?- continuò sorridendo soddisfatta, probabilmente sentendosi la regina del mondo.
-Veramente non sapevamo ci fosse un'insegnante- spiegò Alvin sostenendo il suo sguardo.
-Perché voi non ce l'avete non vuol dire che nessuno  ce l'abbia, no? Beh, sono Barbara Cloud, la proprietaria di questa stupenda scuola di ballo. Mi è parso di capire che vi piace molto la street no?-
-Sì, balliamo tutti i generi della street dance- confermò convinta Jade cercando la nostra approvazione con gli occhi, che non tardò ad arrivare con un cenno del capo.
-Bene. Loro sono la mia migliore crew. Li alleno da circa 10 anni ognuno, e ne sono orgogliosissima. Vi ho visto mentre ballavate, e penso che con un'insegnate potreste benissimo ripulire i passi per diventare dei ballerini professionisti, le abilità le avete- si spiegò con un accento di sfida.
 
Sinceramente non volevo un'insegnante, tutto tranne quello.
La street per me voleva dire libertà, e libertà volevo, di ballare, di essere me stessa nello stile e nei passi. Nessuno mi avrebbe mai cambiata. Non volevo, e mi sembrava che Jessica la pensasse come me da come guardava Barbara.
 
Stavo per prendere io la parola, quando sentimmo la musica cessare. Barbara si voltò di scatto verso i suoi alunni, con l’aria di una iena che sta per pranzare.
Mi girai anche io e notai che le due ragazze stavano chiacchierando tra loro alla sbarra e i cinque ragazzi stavano venendo verso di noi, superando lo sguardo assassino della "professoressa so tutto io".
 

JESSICA'S POV

 
Ripulire i passi. Ripulire i passi? RIPULIRE I PASSI?! Ma ripulisciti la bocca, invece! La maestrina iniziava già a starmi antipatica. Lo scatto che fece verso i suoi allievi, poi, mi fece stringere i pugni. Ma sembravano abituati. Si avvicinarono senza problemi, ignorando lo sguardo severo di Barbara.
 
-Ehi- fece un ragazzo castano dagli occhi azzurri, forse il più grande, accompagnando il saluto con un cenno della testa. –Chi siete? – chiese, squadrandoci.
 
Barbara aprì la bocca per rispondere, ma la precedetti -Smash To Move- esordii schietta.  -Voi?- feci guardandolo con disprezzo dalla testa ai piedi.
Il moro sorrise, compiaciuto, forse, dalla mia sfacciataggine.
Il castano che aveva parlato, invece, si incupii -Final Shock.- rispose freddo –Harry,- indicò il riccio, che salutò con un sorriso, mettendo in mostra due fossette –Zayn,- alle sue parole si fece avanti il moro che aveva sorriso.
Sorrisi anch'io, capendo che saremmo potuti andare d’accordo.
Il ragazzo dagli occhi azzurri mi squadrò, un lampo di antipatia ad illuminargli gli occhi chiari, quasi cerulei.
–Liam,- continuò ancora più freddo, mettendo una mano sulla spalla di un ragazzo alto e castano, dall'aria pacifica e grintosa -…e Niall- indicò il biondo.
-E quelle- richiamò le due ragazze che si avvicinarono -Sono Lea e Ashley- concluse.
-E tu? Hai un nome, o posso chiamarti cocco di papà?- lo incalzai con un sorrisetto forse troppo maligno.
Chloe strabuzzò gli occhi, come il resto della mia e della sua crew. Sorrisi soddisfatta. Il ragazzo rimase interdetto, probabilmente offeso.
Si avvicinò a me, forse troppo, facendomi notare di essere molto più alto di me -Louis- sputò, guardandomi negli occhi.
-Louis!- lo richiamò l'insegnate.
Quello la fulminò e poi si allontanò tenendomi sott'occhio.
 
-Ma sei impazzita?- mi mormorò Chaz all'orecchio.
-Sai che voglio essere rispettata- gli dissi girandomi verso di lui. Rise scuotendo la testa.
 
-Bene, ragazzi. Voglio vedere cosa sapete fare. Che ne dite di una sfida con i Final Shock? – interruppe Barbara, sorridendo.
-Adesso?- chiese Chloe. Lei annuì e i suoi ragazzi ridacchiarono beffardi.
Io e Alvin ci guardammo -Non riceverà un no- fece lui -Dagli Smash to move.- conclusi io.
L'insegnante sorrise vittoriosa
 –Bene.- disse recandosi allo stereo.  -E sfida sia!- fece partire lo stesso brano di prima.
Si fece avanti Liam che iniziò un freestyle degno del suo nome. Jade si girò verso Alvin, che si fece spazio raggiungendo Liam. Iniziò a sfidarlo, con movimenti del busto molto più potenti di quelli dell'altro. Ma anche Liam aveva la sua mossa vincente. Iniziò a muovere le gambe con continui padebure sempre più veloci e modificandoli a modo suo. Mentre Alvin stava per contrattaccare la musica cambiò, diventando appena più forte.
Chaz fece mettere Alvin da parte, che tornò a formare il cerchio con noi. Il nostro compagno fece un po' di freestyle per poi buttarsi senza esito in un six step alla Cha, cioè modificato da lui. L'altro gruppo non esitò e fece spazio al riccio. Harry si mosse un po' sulle gambe per poi cadere in freeze. Muovendosi a scatti, sugli accenti della musica, cambiava posizione alle gambe, per poi iniziare a saltellare sulle braccia senza apparente sforzo. Chaz non si perse d'animo e tentò qualcosa di abbastanza rischioso. Dopo un libero, prese la rincorsa, saltò sullo specchio e riuscì a fare il salto all'indietro che stava provando da settimane. Sorrise e raggiunse terra per poi completare l'opera con un freeze a sua volta.
Barbara cambiò nuovamente musica: locking. Zayn si fece avanti iniziando a ballare. Rimase sorpreso quando venne sfidato da Chloe. Era troppo brava. Si muoveva veloce e contraeva i muscoli con così tanta potenza che pareva avesse gli spasmi. Zayn contrattaccò immediatamente, riprendendosi dall'estasi con qualche side walking. Stava per fare qualcos'altro, ma la musica cambiò nuovamente diventando da waaking.
Sorrisi, sapendo che Jade era la carta vincente. Infatti si avviò verso il centro, muovendo le braccia talmente velocemente che non si distinguevano. Inoltre sapeva bene come distrarre i maschi: era molto femminile. Non era Jade se non accompagnava il tutto con il bacino. Ero convinta che si facesse avanti una delle ragazze, invece entrò il biondo. Ridacchiai, ma dovetti ricredermi. Era davvero bravo. Riusciva a rendere maschili quei passi che diventavano femminili anche ballati da un ragazzo. Cercai di nascondere il mio stupore, ma Jade degli Smash To Move era in difficoltà di fronte a Niall.
La musica diventò più sciolta: dance soul. Si fece avanti Lea e il suo gruppo le andò dietro. Così ci sistemammo anche noi, iniziando uno dei pezzi che avevamo preparato tempo prima. Erano bravi, ma partivamo in svantaggio, siccome nessuno di noi era particolarmente amante di quello stile. Il pezzo finì dopo un paio di minuti, e la musica seguente era sano e puro hip hop.
Guardai il mio gruppo e sorridemmo, mettendoci nelle posizioni di una delle tante coreografie complete. E così fecero anche i Final Shock, mettendo in evidenza Ashley. Era brava, ma noi eravamo più coreografici. Loro erano più precisi nei passi, noi nel ritmo. Insomma, un testa a testa.
 
Barbara sorrise -E ora, fate spazio alla mia chicca- esordì.
 
La guardammo senza capire mentre calava il silenzio nella sala. Dopo un po' parti la musica.
-Slow..- mormorai in estasi.
Chloe mi sorrise. -Vai e spacca il culo a tutti- sussurrarono Alvin e Chaz.
Stavo per farmi avanti, quando vidi Louis al centro del cerchio che ballava perfettamente. Una scarica di brividi di gelosia mi invase. Strinsi i pugni.
-Eh, no- mormorai a denti stretti. Mi feci avanti, raggiungendo il mio sfidante, che rimase al quanto allibito, fermando i suoi movimenti per un po'.
Sorrisi beffarda, molto sicura di me. Louis si riprese e iniziò a ballare con la stessa grinta che ci mettevo io. Non ci perdevamo di vista nemmeno per un secondo. Il cerchio si allargò lasciandoci più spazio. Barbara si alzò dalla sedia, sorpresa, fin troppo, da come ballavamo. C'era competizione, tanta, troppa. Ma eravamo in sintonia. C'era uno strano legame che ci faceva fare i movimenti con la stessa intensità, come se avessimo preparato una coreografia. I nostri compagni iniziarono a mormorare. Io e Louis ci avvicinavamo sempre di più, entrambi convinti di fare un passo insieme per finale. Eravamo quasi petto contro petto quando la musica finì. Rimanemmo immobili a guardarci negli occhi. Non teneramente, non con quella sintonia di poco prima. Quando la musica era cessata, l’odio mi aveva velato anima e occhi. Avevo una voglia disumana di picchiarlo.
-Lo slow è il mio stile- sibilai furiosa.
Mi afferrò i polsi. -Non mi pare- rispose con la stessa rabbia nella voce apparentemente calma.
Mi tirai via -Non toccarmi!- gli ordinai. -Non sfiorarmi nemmeno con un dito- conclusi fredda.
Mi girai e uscii dalla finestra da dove ero entrata, con lo sguardo dei miei compagni, dei Final Shock e di Barbara puntati addosso.
 

CHLOE'S POV

 
Mi girai di scatto verso la finestra dove avevo appena visto Jessica uscire. Poi girai lo sguardo verso gli altri che guardavano me.
-Dov'è andata?- mi chiese Barbara con tono severo prima di avvicinarsi a me.
Abbassai lo sguardo. Sapevo dov'era andata, era la mia migliore amica, sapevo tutto, ma di certo non lo avrei detto a quella tizia. Tanto meno davanti a quell'altra crew che mi aveva abbastanza stracciato i coglioni, soprattutto il tizio di colore che credo si chiamasse.. Zayn? Bho va beh, che appena mi aveva visto ballare aveva fatto una faccia strana, come se il locking o il popping non fossero stili per ragazze.
Guardai Barbara negli occhi.
-Non lo so- mentii senza alcun timore -Perchè lo chiede a me?-
-Perchè mi sembrate molto legate- mi rispose senza alcuna intenzione di staccare il suo sguardo dal mio.
-Si è un problema?- le chiesi scocciata da tutta quella situazione.
Barbara alzò le spalle socchiudendo gli occhi e allontanandosi verso lo stereo.
In quel momento di distrazione da parte dell'insegnante e dei Final Shock guardai Jade, Chaz e Alvin per avvisarli che mi sarei assentata per andare a cercare Jessica.
Loro capendo il mio sguardo sorrisero rassicuranti.
-Ti copriamo noi- mi sussurrò Chaz avvicinandosi a me e facendomi l'occhiolino.
Ringraziai tutti e tre con lo sguardo e corsi verso la finestra cercando di fare meno rumore possibile, per poi uscire e saltare giù dal muretto velocemente.
 
Appena sul marciapiede andai verso la strada. Da prima saltando, poi correndo la coda mi si era sciolta, così decisi di mettere l'elastico al polso lasciando i capelli liberi e ingombranti, dato che mi coprivano la vista.
Mi dovetti fermare per attraversare la strada dopo aver corso per circa cinque minuti.
Una volta dal lato giusto, mi incamminai verso il posto dove sapevo avrei trovato Jessica. Era un vecchio parco che si estendeva vicino alla piazza. Non era molto conosciuto, ma c'erano molti giochi per bambini, un chiosco per i gelati e un ponte che dava su un piccolo fiume della città.
 
Entrai nell'area recintata scavalcando i paletti con un salto. Mi avviai verso le altalene.
 
Eccola, la vidi.
Dondolava sulla solita altalena, ormai arrugginita dal tempo. Una mano stretta alla catena scricchiolante e l'altra morta sulle gambe. Aveva la testa bassa e non alludeva ad alzarla.
Dopo essermi fermata per un attimo, mi feci lentamente avanti, con le mani nella tasche. Mi sedetti all'altalena accanto alla sua e alzai lo sguardo su di lei. Jessica non si mosse. Semplicemente provò a mandarmi via. Ma io mi opposi. Lei si alzò scocciata, iniziando a camminare verso la piccola pineta che ci separava dalla spiaggia.
La fermai per una spalla.
-Dai amore sfogati. Siamo come sorelle, non hai bisogno di tenerti tutto dentro.-
Appena ebbi pronunciato quelle parole, sentii Jessica irrigidirsi.
-Grazie per avermelo ricordato.- disse fredda.
Ritrassi la mano, capendo di aver sbagliato parole. Lei si allontanò ancora, mentre io la guardavo in cerca di una soluzione. Si sedette davanti ad uno dei tanti pini. Mi avvicinai con cautela e mi sedetti accanto a lei.
-Scusami..- mormorai senza guardarla.
-Non scusarti. Sono io l'errore. Sono io l'intrusa.- rispose ovvia lanciando un sasso.
-Non è vero. Non sei un'intrusa, sei perfetta. Non negarlo.- l'ammonii. Sospirai. -Se solo non ci fosse stato quel rompipalle...- commentai ad alta voce.
Sentii la sua risatina amara. -Io non dovrei essere qui. Io non dovrei avere questa vita... Io dovrei essere ancora a Doncaster, porca puttana!- esclamò Jessica battendo un pugno a terra. Lanciò la testa all'indietro, con gli occhi chiusi, per scacciare il pianto.
-Lo so amore... ma... non puoi farci nulla- cercai di consolarla -Sono qui per te.- la rassicurai.
Lei scosse la testa portandosi una mano sulla guancia -Non...vado...io...ho bisogno di ballare- balbettò solo alzandosi.
-Se mi vuoi sai dove trovarmi!- le ricordai.
Jessica corse via cercando di essere più forte delle lacrime.
 
Era davvero un casino, un grande casino.
Jessica amava lo slow, era sempre stato il suo stile, la faceva sfogare ed era davvero la migliore. Il perché, però, non me l’aveva mai raccontato… avevo sempre pensato avesse un legame con la sua famiglia, ma non ne ero certa. Ora che però era arrivato quell'arrogante castano con gli occhi azzurri sarebbe stato un bel problema. L'unica soluzione era non andare più in quella palestra, quell'edificio dove insegnavano ciò che noi avevamo già nel sangue, dove c'era quell'insegnante che pretendeva di "ripulire" il nostro stile, quella crew di ricconi con la puzza sotto il naso.
 
Chiusi gli occhi per un attimo essendo rimasta sola con mille pensieri che mi giravano per la testa.
Era inutile rimanere lì. Andare da Jessica era l'ultima cosa che dovevo fare, anche se era la mia migliore amica. Avrei peggiorato solo la situazione. Tanto valeva andare a cercare il resto degli Smash To Move. Magari li avrei ritrovati ancora alla palestra.
Sospirai riaprendo gli occhi e facendo perno con la mano nell'erba, alzandomi, e camminando lentamente verso l'uscita, non volendo più scavalcare la staccionata.
Appena fuori dal parco mi guardai attorno, cercando la strada da dov'ero arrivata.
Svoltai a destra e iniziai a camminare con le mani nelle tasche dei miei pantaloni larghi e comodi, a testa alta per non andare addosso alle mille persone che giravano sui marciapiedi.
 
Era già da qualche minuto che camminavo tranquillamente, quando un manifesto attaccato al muro attirò la mia attenzione.




 
RIECCOCI!!
In questo capitolo arrivano i cinque ragazzi.
Si è capito un po' il carattere di Chloe e Jessica, chi sono gli Smash To Move e i Final Shock.
Che cosa ne pensate? Dei ragazzi, delle protagoniste, della rivalità fra Jessica e Louis...?
Se vi va rispondete con una recensione, ci piacerebbe sapere cosa ne pensate. ^^
-Chlossica
  
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