Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Automa    25/08/2013    1 recensioni
spero vi piaccia!
Dal testo:
"Eppure Rose odiava tanto i suoi occhi, perché erano lo specchio della sua anima e le persone che la conoscevano bene, conoscevano bene anche i suoi occhi, ma nessuno meglio di Al riusciva a capirli e anche se Rose diceva di star bene, di essere felice Al si chiedeva da ben un anno, due mesi e ventun giorni quando gli occhi di Rose avrebbero brillato ancora come un tempo."
Genere: Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Erano circa le 11 della mattina di un 28 agosto e Al si era alzato convinto che quel giorno sarebbe stato come tutti gli altri, anzi forse un po' più faticoso, perché era alla fine delle vacanze e aveva ancora un sacco di compiti da fare. Non capiva mai perché ogni anno si prometteva di finir i compiti i fretta e di divertirsi un mondo, ma era già la seconda estate in cui le cose peggioravano e basta: non trovava divertimento in nulla e per i compiti pensava che ci fosse sempre tempo... comunque quell'estate sembrava avere qualcosa contro i compiti di Al perché proprio mentre si stava sedendo dopo aver risposto tre volte a quello stupido aggeggio babbano, aver accompagnato Lily da una sua amica ,aver risposto alla lettera di sua madre bussarono alla porta.

Inutile dire che Al non voleva assolutamente alzarsi, ma è anche inutile ripetere che di fare i compiti non ne voleva sapere così si andò ad aprire la porta.

Albus non ci credeva, era rimasto senza parole da dire, tutto questo perché non immaginava più un suo ritorno.

 

*

Rose avrebbe tanto voluto dire che aveva a febbre, ma non era vero. Avrebbe volentieri detto che aveva un impegno al quale non potava minimamente rinunciare, ma tutti sapevano che non era affatto così. Avrebbe trascorso volentieri Rose una serata con qualsiasi delle sue amiche, ma tutte quelle che non erano sue cugine erano via.

Rose aveva tanta voglia di nascondersi o di fuggire, di far di tutto tranne che andare alla cena pre-scolastica con i suoi parenti, anche se in teoria lei amava quella cena , come quella di Natale, Pasqua, quella alla fine della scuola, insomma rose amava qualsiasi cena con i suoi parenti e amici, perché gli adorava tutti, ma quel freddo 28 agosto rose aveva paura di andarci, aveva un ansia terrificante che la stava uccidendo per non parlare della confusione che aveva dentro. Rose era in tempesta.

Nonostante tutto non voleva dimostrare che alcune presenze le facevano ancora quell'effetto, quindì cercò di apparire serena, anche se i suoi occhi mostravano altro.

Mentre si sistemava davanti allo specchio, sfoderò un ampio falso sorriso e provò a sembrare felice, e piena di gioia per quella cena, ma quando si si sistemò il colletto della camicia sotto il maglione, ritrovò quella collana....

 

l'odore dell'erba appena tagliata era in assoluto il preferito di Rose, era qualcosa secondo lei di estremante rassicurante . Per quel motivo infatti quella mattina aveva deciso di leggere in giardino, nonostante facesse freddo e si sarebbe beccata sicuramente un raffreddore, Rose voleva leggere lì, tra l'odore dell'erba bagnata, la tranquillità delle sei del mattino, la bellezza di un libro e il sapore di una cioccolata calda.

Esattamente al punto più bello di tutto il libro, quelli che ti tolgono il fiato, quelli dove non puoi staccare gli occhi dalle righe, quelli in cui non ti accorgi neanche cosa sta realmente accadendo intorno a te qualcuno le oscurò la vista.

Santo Cielo ti prego toglio 'ste manacce..” e iniziò disperatamente a cercare di toglierle, ma prima che potesse riconoscerle, lui parlò: “insomma weasley io torno dopo un viaggio infinito,non mi sono nemmeno riposato, ma sono volato da te nonostante siano le sei del mattino e i tuoi genitori ci potrebbero scoprire, tutto ciò per vederti e tu mi dici toglio 'ste manacce?! Troppa simpatia insomma!” Rose si girò e non pote credere ai suoi occhi, Scorpius era finalmente tornato da quella eterna vacanza ed era a casa sua, ancora non si spiegava come fosse riuscito a entrare, ma nulla le importava se non che lui fosse lì. Gli saltò addosso e lui ridendo rispose all'abbraccio dicendo: “Così mi piace già di più la cosa”.

Dopo avergli dato un bacio gli chiese: “Allora com'è l'America?” “Una figata pazzesca, loro sanno come divertirsi !” Scorpius sarebbe andato avanti a raccontare per ore e ore del suo viaggio, ma sapeva che Rose moriva dalla voglia di finire il libro e che se fosse stato lì ancora un po' si sarebbe fatto sicuramente scoprire, infondo si sarebbero rivisti la settimana dopo a scuola finite le vacanze di Pasqua. Allora si limitò a dirle: “ Comunque non sono venuto qui per raccontarti il mio viaggio, ma per darti un regalo” Rose alzò le sopracciglia sorpresa “Tutta questa bontà Malfoy da dove viene?! Hai l'amante per caso?!” Scorpius scoppiò a ridere e rispose” Non pusso neanche essere carino che tu già pensi male Weasley! Ma se vuoi me lo tengo” Rose anche se capì che Scorpius scherzava era troppo curiosa anche per far finta di non volere il regalo e esclamò: “Le persone sono gentili, ma Scorpius Malfoy no! Comunque...” Rose fu interrotta a metà del discorso dal bacio di Scorpius “Oh Weasley Weasley quante parole, lo vuoi il tuo regalo si o no?” “Secondo te? Come potrei rifiutare un regalo da Scorpius Malfoy?!” e ciò dicendo si mise in piedi sopra una panchina e gli fece un inchino dicendo “ Mi sento onorata, grazie mille! La sua bontà non ha limiti veramente!”“ Oh grazie, grazie, grazie tante ! Lo so, lo so che sono magnifico” rispose ironicamente Scorpius.

Dopo una risata generale Scorpius prese il piccolo pacchetto che aveva in tasca e si girò verso Rose con uno sguardo serio “Sai weasley sulla panchina sembri addirittura alta” Rose che si aspettava un discorso serio, sorrise e recitò come sempre il proverbio “Nella botte piccola c'è il vino buono” e successivamente arrivò il vero momento serio.

ok Rose – Rose rabbrividì sentendosi chiamare per nome, non lo faceva mai- sarò serio per la prima volta nella mia vita, sei la ragazza più cocciuta, arrogante, perfida, decisamente tropo studiosa e con troppo problemi, che io abbia mai conosciuto” dicendo ciò si avvicino sempre più a Rose e tirò fuori la collana che le aveva preso “ma è questo che mi piace più di te, che mi ha stregato con i tuoi difetti” le ultime parole erano diventate un sussurro all'orecchio di Rose, che sorrideva per quella buffa dichiarazione.

Dopo averle messo la collana , essa si girò di scatto e ci fu uno sguardo trai due, uno sguardo breve, ma intenso in cui ognuno si era peso negli occhi dell'altro. Scorpius era uno dei pochi che non aveva paura della profondità degli occhi di Rose, perché essi brillavano con lui.
 

“sei pronta Rosie?” Hermione distolse Rose dai suoi ricordi “ Si arrivo subito mamma”

nel scendere le scale Rose si chiese come poteva essere stata così stupida a creder veramente che fosse speciale, diversa da tutte e importante. Lei aveva sempre sperato che lui provasse veramente qualcosa nei suoi confronti e l'aveva amato, non glielo aveva mai detto, non l'aveva detto nessuno ma Rose Scorpius l'aveva amato senza limiti, incertezze, dubbi, nonostante gli avvisi da parte di tutti lei lo aveva amato e non se n'era mai pentita, solo che la uccideva pensare di essere stata solo uno dei tanti giochi.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Automa