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Autore: Yuki Dark    26/08/2013    1 recensioni
"Chi immaginava che avremo avuto tanta fortuna per ricevere tre biglietti del concerto degli MBLAQ a Roma? E chi avrebbe immagginato che li avremo conosciuti grazie all'audacia di Yuki?" pensò Lunami.
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 2

Durante un’estate che sembra non finire…

 

10 Luglio 2013

Sono sul letto e guardo nel vuoto, ma quanto devo aspettare prima che arrivi quel fatidico giorno? Ogni giorno che passa aumenta la mia ansia a dismisura.
Sono ancora in canotta e mutande. Il caldo è insopportabile.
Sbuffo. Mia madre è di là che cucina e ancora non sa che il quindici vado con Lola e Lunami al concerto. Ho paura di dirglielo e sapere che non posso andarci.
Squilla il citofono. Lunami o Lola?
Sento mia madre rispondere.
- Due minuti e scendo – rispose lei riagganciando.
Mi passò come un flash che se era la postina… i biglietti sono arrivati!
Balzai in piedi e corsi da mia madre.
- Mamma devo dirti una cosa… - dissi quasi strozzando le parole in gola.
Mia madre mi guardò mentre si vestiva.
- Non adesso Yuki – mi rispose concentrandosi sui vestiti.
Se non glielo dico ora succede un casino…
- Mamma ho vinto tre biglietti per me, Lola e Lunami per il concerto a Roma dei MBLAQ e ho intenzione di andarci – dissi facendo qualche passo indietro.
Mia madre alzò lo sguardo su di me.
- Vinto? I biglietti non sono gratis – mi rispose.
- E che ne sai? – mi limitai a dire con un broncio.
- Con quali soldi li hai comprati? – mi disse con tono arrabbiato.
Il suo viso esprimeva disapprovazione. Sempre così va a finire… non approva che vada a Roma?
- Adesso scendo con te e te lo fai dire dalla postina! – dissi andando diretta davanti la porta d’entrata di casa.
Eravamo pronte a scendere e mia madre mi guardava con uno sguardo più che pungente.
- Se li hai pagati facciamo i conti – disse lei.
Sbuffai e girai lo sguardo altrove.
Entrammo nell’ascensore.
Battevo la punta del piede sul pavimento nero. L’ascensore aveva uno specchio, ma era talmente sporco che ci si vedeva ben poco.
Sembrava stesse scendendo con troppa lentezza.
I miei biglietti… saranno loro? Speriamo di si!
Mia madre notò la mia impazienza. L’ascensore si fermò e le porte si aprono.
Vedo la postina che guardava le buste che aveva in mano e aveva anche un foglio che sicuramente mia madre doveva firmare.
Sgusciai fuori come un fulmine. Mi parai davanti alla postina.
- Per Yuki c’è qualcosa? – chiesi.
Lei annuì e mi diede la busta.
La guardo. Mi si dipinse un sorriso enorme sul viso. La scritta MBLAQ mi fa capire che erano proprio loro.
Apro freneticamente la busta.
- Non oso aspettare oltre – dissi prendendo i tre biglietti, tre pass e la lettera che c’era.
Lessi a voce alta:
- Congratulazioni. Essendo stata tra i primi tre a cliccare su conferma ha vinto gratuitamente: tre biglietti per i primi posti, più dei lascia passare per incontrare gli MBLAQ. La data del concerto è il 15 Agosto 2013 alle ore 22:00 –
Sorrisi. Lessi anche il luogo dove avveniva. Forse Lunami ci sa arrivare con la macchina…
Mi volto e guardo mia madre con un’ espressione di rivincita.
Soddisfazione… cara soddisfazione.
- Non ci andrai – disse mia madre schietta.
Sgranai gli occhi, un tonfo al cuore. Come? Perché?
- Ci andrò, tu voglia o no – dissi dando le spalle.
Presi il cellulare dalla tasca.
Non esiste proprio che mi faccio sfuggire quest’occasione tanto preziosa. Di solito è raro che cantanti asiatici cantino in Italia e soprattutto a Roma e non a Milano!
Una mano mi afferrò il braccio e strinse forte come una morsa.
Mi girai. Mia madre aveva un’espressione seria.
Sbuffo. Sono furiosa.
Dovetti salire con lei.
Appena siamo rientrate si girò e mi disse:
- Non ci puoi andare Yuki. Sarà un’altra volta –
- Un’altra volta?! Mamma non esiste un’altra volta! – dissi quasi scoppiando in lacrime.
Ma perché non capisce?!
- Yuki non puoi andarci da sola –
- Non sono sola! C’è Lunami e Lola – risposi.
- Ma se il concerto inizia così tardi… come torni a casa? – mi disse sedendosi sul divano.
Non vuole motivazioni? Io ci voglio andare!
- Con la macchina di Lunami. Le hanno dato la patente proprio i primi di Luglio – dissi cercando di farle cambiare idea.
- Ah. E con questo? –
- LORO CI ANDRANNO! LI VEDRANNO ALMENO UNA VOLTA! – urlai dall’esasperazione.
- E perché loro non torneranno in Italia per un altro concerto? – chiese corrugando la fronte.
Mamma mia non la sopporto quando fa così!
- Ora ti spiego meglio… - dissi cercando di farle capire meglio perché ci tenevo, ma mi interruppe.
- Non mi interessa! Tu ci andrai un’altra volta! – mi urlò contro.
- No. Ci vado quest’anno. Perché adesso ho i biglietti gratis e cantano a Roma, in più ho un lascia passare per fare delle foto con loro! La prossima volta non esiste – dissi seria.
Sentivo che il mio sguardo era diventato freddo, serio e tremendamente minaccioso.
Nessuno sa come divento se mi arrabbio davvero. Se una cosa la voglio e posso averla non aspetto che mi sfugga l’occasione di averla.
- Chiama Lunami, fatti dire come si organizza, poi vediamo – si limitò a dire distogliendo lo sguardo.
Forse ha capito che ci tengo, grazie.
Avevo ancora il telefono in mano. Composi il numero di Lunami e aspettai che la chiamata partisse.
- Yuki! – rispose lei.
- Hey, Lunami. Come ci organizziamo? – chiesi.
- Mmm, pensavo di portarvi con me da mia nonna. Ha due camere per ospiti libere. Ne ho parlato con lei e va benissimo. Per te va bene? – chiese.
- Ora ti faccio sapere, ma quando ci andiamo? – chiesi.
- Allora, loro atterrano a Fiumicino il pomeriggio del 14 e andranno in un Hotel che secondo accurate ricerche si trova non molto lontano da casa di mia nonna, con un po’ di fortuna li vediamo prima del tempo! – mi disse.
- In pratica il 14 ? – chiesi.
- Cosa quattordici? – chiese mia madre.
Feci segno di fare silenzio se no non capivo bene.
- Si, partiamo la mattina. E il 16 siamo a casa. Per le sette circa – rispose.
- Ok, grazie Lunami – risposi.
Ci salutammo e riattaccai.
Feci un profondo respiro e mi sedetti vicino a mia madre che mi guardava stranita.
Le spiegai con calma il progetto.
- Ok – si limitò a dire.
- Ok…? – dissi richiedendo una risposta comprensibile.
Ok cosa?
- Puoi andarci, buon divertimento – disse sorridendomi.
Mi venne naturale risponderle con un sorriso.
L’abbracciai.
- Grazie – dissi.
Ti voglio bene anche se mi fai arrabbiare quasi sempre.
Corsi in camera e scrissi un messaggio a Lunami.
“Per me è ok. Lola?”
Misi le cuffie. Cercai Smooky girl e dopo averla trovata, la misi con molto entusiasmo.
Mi vibrò il cellulare.
- Messaggio – dissi sorridente.
“Anche lei viene. Comunque il 14 andiamo a far shopping dalle parti del Hotel!” mi diceva Lunami.
“Ok” mi limitai a scrivere.
Resta solo una cosa, prendere i miei 50 euro che mi regalò mia nonna qualche giorno fa per l’occasione.
- Grazie nonna – mormorai mettendo i soldi nel portafoglio.
Mi squillò il cellulare, la base di “you” iniziò a farsi sentire.
Era Lola.
- Dimmi – dissi.
- Scendi? Ho una cosa importante da dirti! – disse Lola.
- Ok, sono praticamente giù – dissi riagganciando.
Velocemente scesi giù.
Appena fuori dal portone guardai a destra e a sinistra.
In piedi alla mia destra c’era mia cugina e Lola.
Mia cugina si è ritinta i capelli, ora li ha biondi e di media lunghezza legati in una coda.
È alta quanto Lola, quindi più bassa di me, un sorriso smagliante e un carattere molto attivo.
- Alison? – chiesi.
Si voltarono, notai che con loro c’era anche Matt, il ragazzo di Alison. Un ragazzo alto come me, capelli neri e di media lunghezza e snello. È un’uscita normale, mi ha fatto preoccupare.
- Yuki, gli MBLAQ sono in pericolo – disse Lola con una faccia cupissima.
Gli occhi che guardavano a terra. Lievemente sgranati. Una mano posta alla base del collo e la sua pelle era paonazza.
- Come? – chiesi.
- Ecco – disse Alison mostrandomi il cellulare.
C’era una pagina. Si stava diffondendo a vista d’occhio, su internet, la notizia che una società coreana criminale vuole impedire agli MBLAQ di esibirsi in Italia.
Il mio cuore perse un colpo. Chi vuole far del male ai miei idoli mi va contro.
Strinsi la mano, le mie braccia erano distese verso il basso. Mi mordevo il labbro inferiore con troppa forza e nei miei occhi si era accesa una specie di fiamma.
Avevo gli occhi socchiusi e guardavo il messaggio.
Notai un nick-name: Darkangelo.
“Ormai lo sanno tutti. Gli MBLAQ rischiano la vita con questo concerto in Italia, ma la loro risposta… quella del leader Seung Ho è:
Non deluderemo nemmeno uno dei nostri fans. Noi facciamo musica per loro. I miei compagni sono d’accordo. Ci sarà il concerto a Roma. E se succederà qualcosa… che Dio ci assista”.
Ammiccai un sorriso.
- Questo i nostri genitori non devono saperlo. Io ci vado e cercherò di essere presente. Io, Lola e Lunami abbiamo i pass. Ci faranno stare con loro – risposi voltandomi.
- Verremo anche noi – disse Matt.
Mi girai e vidi altri due lascia passare con i loro nomi.
Sorrisi.
- E perché? – chiesi incuriosita.
- Perché sono i tuoi idoli. Le tue muse, e so che li ami molto – si limitò a dire Alison facendo un passo avanti.
- Io non sto scherzando. Sto mettendo veramente la mia vita a rischio – dissi intonando una voce seria e profonda.
Loro sorrisero.
- Hey, un po’ di azione non guasta – dice Matt ammiccando un sorriso.
Sorrisi soddisfatta.
- Come avete fatto ad avere i biglietti e i lascia passare? – chiesi curiosa.
- Il padre di un suo amico è il proprietario del locale, è stato facile farci dare due biglietti e due pass, però noi due verremo proprio il quindici. Ci vedremo direttamente al concerto – mi spiegò Alison.
Non poteva essere più chiara di così. 

Ora rimane solo una cosa da fare.
Aspettare quel fatidico giorno e assicurarsi che possano tornare in Corea sani e salvi. Dovessimo accompagnarli in aeroporto!

 

 

Note d’Autore:
Rieccomi qui con il secondo capitolo di questa storia. Spero che vi stia interessando perché più si avvicina il giorno del concerto, più si avvicina il vero centro della storia!
Mi farebbe piacere che recensiate! Vorrei un vostro parere!
Alla prossima

 

Yuki Dark :)

  
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