»Prologue
Alec e Beth - As Ink On Paper
Alec
non sapeva
se fosse un buon segno o l'inizio di una catastrofe, ma di sicuro
sapeva che ci
doveva provare, perchè quando hai un sogno devi fare di
tutto per realizzarlo.
Ma quel sogno Alec lo voleva realizzare a dispetto di tutti: dei suoi
genitori
assenti, dei suoi amici un po' pazzi, dei suoi professori. Lo voleva
realizzare
lontano, tra la gente, tra nuove lingue, tra suoni e rumori. Voleva
realizzare
quel sogno a tutti i costi, perchè un Grande Sogno
è Futuro, è Speranza, è
Libertà!
Lui quella libertà la cercava da molto tempo, anche troppo;
voleva essere
libero e sognare... ma soprattutto suonare.
Perchè solo sfiorando con le dita quelle sottili e leggere
corde della chitarra
sognava, liberamente.
Alec non vive per fare musica, lui fa musica per vivere.
Potrebbe smettere di dormire, lavarsi, mangiare e perfino respirare e
sopravviverebbe, ma senza musica ogni minuto, attimo, secondo sarebbe
una lenta
agonia che lo distruggerebbe.
E Alec non può permetterlo. Semplicemente non può.
Alec
Cooper non è un ragazzo come gli altri.
Alec Cooper è solo se stesso, solo con se stesso.
E' un amico leale e sincero. Per lui l'amicizia è
essenziale. Gli amici sono la
sua famiglia, quella vera.
Alec ha solo 18 anni, un passato difficile alle spalle e tanta
voglia di
andare avanti.
Alec è un ragazzo ambito. Conteso per i suoi occhi neri, le
labbra sottili ma
carnose, i capelli castano scuro che gli contornano il viso, l'accenno
di
barba, e le fossette ai lati della bocca che gli donano un'aria da
bambino.
Con uno schiocco di dita potrebbe avere tutte le ragazze che desidera.
Ma
semplicemente non le desidera.
Per Alec le donne, tutte, senza nessuna esclusa, sono affascinanti. Un
mondo a
parte. Impossibile da capire. Ma lui ci prova lo stesso. Le osserva,
tutte. Le
vuole scartare, tutte. Come fogli di cipolla, e forse spera, forse, di
trovare
quella per cui piangere.
Ma Alec semplicemente si nasconde, non per paura. Non per
vigliaccheria. Lo fa
per non mostrare agli altri il vero se.
Alec Cooper indossa una maschera, come tutti. Ma solo quando vuole. E'
se
stesso con le persone di cui si fida. Poche. Sono poche.
Alec ha solo 18 anni, e una vita fatta di spartiti, note
svolazzanti,
melodie scolpite nella mente, idee nate in ogni momento, notti insonne
per
finire una canzone, cieli osservati in ogni forma possibile in cerca
dell'ispirazione.
Alec ha solo 18 anni e una chitarra sulle spalle. Da una vita.
Le mani grandi e con calli per il troppo pizzicare di corde lo
distinguono.
Rappresentano chi è veramente.
Ed anche se, quasi nessuno l'ha mai sentito suonare, tutti sanno che
è bravo.
Si capisce dagli occhi che brillano, dalla gioia che sprigiona,
dall'entusiasmo
con cui ne parla, dalle mani.
Alec è un musicista. E potrebbe essere nient'altro.
Ma non è così.
Alec 18 anni, spavaldo, audace, rompiscatole, festaiolo, avvolte
imbranato e
impacciato, cacciatore di problemi, riservato e misterioso,
affascinante,
sensuale, sexy... musicista, in cerca della Libertà,
quella Vera!
Non
è un giorno come gli altri... Beth è
lì, nel suo
posto preferito al mondo, il Palladian Bridges,
con lo sguardo incantato nel riflesso del tramonto sullo specchio
d'acqua
disteso sotto di lei. Ad aspettare qualcuno, che forse non sarebbe mai
arrivato.
Ciò che Beth aspetta non è una persona, aspetta l'amore.
Lo cerca in ogni luogo, affannosamente e disperatamente.
Lo cerca nei bar, nei parchi, nelle piazze, nei libri, nella musica.
Beth quell'amore lo cerca e non ci vuole rinunciare.
Perchè Beth lo sogna, ogni notte, ad occhi chiusi o aperti,
mentre si fa la
doccia o studia, a scuola o in autobus.
Mentre disegna, soprattutto mentre disegna.
Ma Beth semplicemente non lo sa. Non sa di vivere di un amore, cercato
e non
ancora trovato. Non sa di desiderarlo più di ogn'altra cosa.
Non lo sa.
Beth dice di non credere nell'amore, e col passare del tempo si
è convinta di
non crederci.
Ma semplicemente non è così.
Beth crede nei sogni. O se ci crede.
Beth crede nella musica. O se l'ascolta.
Beth crede nell' amicizia. Nonostante tutto.
Beth non si arrende. Non lo fa mai.
Beth
Smith non è una ragazza come le altre.
Beth Smith è solo se stessa, solo con se stessa.
Beth è un'amica pronta ad ascoltare, a conservare segreti,
ad aiutare. Ma non a
fidarsi.
Beth ha solo 16 anni, il peso del mondo sulle spalle e tanta
voglia di
gettarlo da un ponte.
Beth è una ragazza bella, molto bella. Ma non lo sa.
Perchè, quella di Beth, è una bellezza che non
sta ferma.
E' una bellezza non visibile a prima vista.
E' una bellezza nascosta dietro due grandi occhioni blu, delle guance
rosse, un
sorriso timido e delle mani nervose.
E' una bellezza nascosta dietro lunghi capelli neri, lisci come seta,
che le
coprono il viso.
Una bellezza visibile solo a chi, la bellezza, sa apprezzarla.
Beth Smith indossa una maschera. Come tutti. Anche con se stessa.
Beth
ha solo 16
anni e una vita fatta di disegni, pennelli rovinati, colori finiti,
vernice
ovunque, schizzi sparsi in ogni angolo della sua camera, idee nate nei
momenti
meno opportuni, notti insonni in cerca d'ispirazione e musica a farle
compagnia.
Beth ha solo 16 anni e un album da disegno nella borsa. Da una
vita.
Le mani piccole e decise nel impugnare una matita sono la sua
sicurezza.
Rappresentano chi è veramente. Ed anche se, nessuno ha mai
visto i suoi
disegni, quelli fatti in camera con il cuore aperto, tutti sanno che
è brava.
Si capisce dal modo in cui muove ogni attrezzo, dagli occhi che ardono,
dal
sorriso che spunta, dalle mani.
Beth è un'artista. E potrebbe essere nient'altro.
Ma non è così.
Beth 16 anni, sensibile, ingenua, imbranata, timida, avvolte coraggiosa
e
un'altra se, calamita per problemi, riservata e misteriosa, testarda,
leale,
bella, inconsapevolmente sexy... artista, in cerca dell'Amore,
quello Vero!
Palladian Bridges