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Autore: piratafrancis    29/08/2013    0 recensioni
"Nessuno si aspettava che quei occhi ,che raggelavano le parole nella gola delle persone, potessero amare una persona."
Il ghiaccio è tanto freddo quanto particolarmente letale, può bloccare un intero corpo per ore se alimentato da giusti intenti, questa infatti è la storia di Lucian colui che ha consumato la propria anima ai ghiacci eterni per poter adempire alla propria vendetta.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Nella grande citta di Fortz, centro del potere e del commercio del regno di Urdin, durante un giorno afoso e soleggiato tra una grande folla di mercanti intenti a concludere buoni affari e guerrieri che si organizzavano per assaltare il villaggio di turno, Sei guardie armate di spade scintillanti e corpetti verde smeraldo con lo stemma reale corsero affannate dentro un vicolo tra un macellaio ed la taverna del "Buon Viandante" nel tentativo di catturare un piccolo ladro che aveva rubato delle pergamene dagli uffici del comandante delle guardie cittadine.

​-"PRENDETELO!!! HA GIRATO L'ANGOLO!!! NON E' LONTANO !!!"

*Tompf* *Tompf* *Tompf* *Tompf* *Tompf* 

-"E questo ? ... da quando è stato costruito qua ?"

Il Capitano Oliz si ritrovo davanti ai suoi occhi un muro di apparente vecchia fattura ma che lui sapeva di non esserne mai venuto a conoscenza, perchè lui conosceva la "sua", così amava chiamarla, città da cima a fondo, da mattone a cardine, da vicolo a fontanella... e lui di quel muro... non ricordava nulla.

-"PRESTO!!! TORNATE INDIETRO!! E' UN VICOLO CIECO, FACCIAMO IL GIRO PER IL QUARTIERE RESIDENZIALE!!"

Sbraitò Grant, il Colonnello del ala est del quartiere Mercantile, spronando i suoi sottoposti a muoversi, ma Oliz... ne era sempre meno convinto... quel muro non era mai stato lì, quei mattoni potevano pure ingannare il Colonnello .... ma lui no, non ne era stato ingannato da un trucchetto del genere.
Mentre i 5 soldati correvano, scendendo la strada che collega il ponte del fiume Org alla torre di controllo, lui rimase indietro, vicino la porta del macellaio e quando non i passi dei suoi commilitoni erano oramai lontani, Oliz tornò nel vicolo per esaminare quello strano particolare quindi provò a scalare quel muro ed arrivando in cima notò che giù dalla grande collina sulla quale erano costruiti il quartiere mercantile e il centro della guardia cittadina stava correndo un piccolo ragazzo con una sciarpa verde e una sacca nera, era il ladro... ma proprio mentre Oliz si avventava all'inseguimento un uomo di mezz'età alto con dei capello molto chiari tendenti al azzurro si avvicinò al ragazzo porgendogli una sacchetto mentre prendeva delle pergamene.

-"Quello .... quello è... no ... no non può essere... è stato catturato dai nobili dei Galan... non può essere scappato da QUELLA ... prigione".

Il Capitano conosceva bene la prigione dei Galan, ci aveva passato 10 anni della sua vita prima di diventare una guardia ed ora non poteva credere che una persona condannata a morte fosse riuscita ad uscirne... viva.

-"D..D...Devo avvertire il Comandante... ora che quel... assassino è entranto in possesso di quei documenti... potrebbe mettere in ginocchio i nobili del Nord...e ... persino quelli Reali."

In un attimo Oliz, senza neanchè avere il tempo di risalire il muro si ritrovo congelato vivo e tra il panico e la sorpresa dal blocco nel quale era mprigionato vide arrivare Lucian da lontano e non riusci a trattenersi... cercava di dimenarsi ma nulla ... era bloccato... inerme e tra dopo qualche momento anche alla mercé di un persona tanto orribile da aver ucciso la propria stessa famiglia.

[----Tre dopo---]

Una stanza buia ed umida, o forse era lui che era bagnato ma di certo sapeva una cosa: Era imprigionato.
Le catene che lo tenevano legato alle caviglie e ai polsi erano fatte di una lega di Acciaio, Titanio e Terranide, questa lega serve per bloccare i flussi dei canali di contatto con l'elemento della terra, quindi le quei vincoli davano non poco filo da torcere al Capitano e di certo chi sapeva quel suo particolare, ovvero che Oliz era anche un membro della gilda dei Maghi della Terra del ovest a tempo perso, doveva anche sapere molte altre cose sul suo conto e questo gli faceva raggelare il sangue.

*Ta-Clunk*

Un rumore di un chiavistello fece saltare l'attenzione del soldato verso un punto nel buio dove con un piccolo sforzo vide un piccolo bagliore azzurro se-movente e lo vide piano piano avvicinarsi.
Quando quella luce fu abbastanza vicina riusci a scorgere chi teneva quella "luce" ( poi rilevatosi un cristallo luminoso alimentato dal freddo )...Era Lucian, vestito con un lungo cappotto nero e dei pantaloni di cuoio blu che venivano contornati al livello della vita con una cintura di quello che agli occhi del Capitano sembrava cristallo azzurro e indossava anche dei quanti in pelle neri con ghirigori blu sui palmi.
Lucian gli si avvicino e tirando le catene verso l'alto fece mugolare di dolore Oliz che gli sputò in faccia esclamando:

-"Figlio di una cagna, dopo che sei stato al fresco per così tanto tempo ora ti diverti a giocare mandando ragazzetti per piccole bravate? Allora è vero che la prigione rende deficienti..."

-"Ah si vedo bene, come la prigione ti abbia rincoglionito caro Oliz o farei meglio a dire, SpaccaTroni?..." 

Il Capitano trasalì nel sentirsi chiamare in quel modo

-"Ah... a quanto pare non hai perso le tue vecchie abitudini, sempre a tramare contro qualche nobile o qualche realuccolo di turno ? o come vuoi far credere a tutti sei passato dalla parte "BUONA"?!? "

-"Quello che faccio in privato privato non ti riguarda!! ma... soprattutto tutto questo ...  perchè ?"

-"Perchè cosa ? Perchè rubare dei documenti riservati ? Perchè rimanere nella città invece di scappare e stare buono ? Perchè incatenarti e non ucciderti subito ?.... Beh il perchè di tutto ciò è semplice, potresti risponderti da solo, sai come ci si sente ad entrare in una prigione per una scelta che a qualche GrattaCavalli possa dar fastidio"

-"....sai che è impossibile, sono intoccabili non potresti MAI avvicinarti ad uno di loro senza trovarti 50 lance su per il culo e qualche freccia nelle orecchie"

-"Impossibile ? forse non sei stato abbastanza nella prigione per poter progettare una vendetta con i controcoglioni... ci sono segreti... nella natura... nelle rocce e persino nel ferro che... sono nascosti bene a noi uomini per non poterli sfruttare a nostro piacimento e ...DIVENTARE DEGLI DEI!!!"

Urlando e alzando le mani dai mattoni della stanza iniziarono ad uscire litri e litri d'acqua fino a raggiungere le ginocchia di Lucian; Con un gesto lento il Wander poggiò una mano sulla testa del capitano e dopo aver pronunciato un leggero mormorio l'acqua si trasformò in fango e si deposito ai lati e dopo si trasformo in pietra e rimase lì come se fossero alte pareti.

-".... cosa?.... hai fatto?... ma soprattutto ... come?..."
Oliz rimase sbigottito da quella prova di Magia della Terra, infatti sapeva bene che ogni Wander sin dalla nascita era affine ad un solo elemento, Terra, Aria, Acqua, Fuoco o Luce, e che nessuno poteva comunicare con quelli che non erano il proprio elemento perchè nelle proprie cellule non si avevano quelle capacità di decodificazione per un tipo di elemento che non era quello natale.
Stremato dalla magia precedente, Lucian cercò di dare qualche spiegazione prima che potesse stancarsi troppo 

-"Eh...uff.... uff.... Figo eh ? molto stremante ma direi anche utile cambiare messaggio e destinatario, non ammettere di non averci mai pensato durante gli anni di gavetta dai Maghi ? provare con altro qualcosa di più... Estraneo.... qualcosa di NUOVO! però come ben sai mancano le capacità di mandare ad altri elementi quindi beh... io le diciamo , prendo in prestito"

-"tu cosa?..."

-"Lascia stare sarebbe un pò complicato da spiegare ed io non ho tempo da sprecare, quindi passiamo alle cose serie..."

Un attimo di silenzio... e poi Lucian ricominciò a parlare:

-"Unisciti a me in questa vendetta"

-"Cosa?..."

-"Mi hai sentito bene! Unisciti alla mia compagnia; Una compagnia per la vendetta contro coloro che ci hanno ingannati e che ci hanno pugnalato alle spalle, noi che abbiamo dato persino l'anima e altri ben altro..." 

Il viso del Wander si fece cupo.

-".. Ma soprattutto per evitare che quei soprusi vengano ripetuti e perpetuati fino lungo i nostri discendenti, perchè lo sai bene che molti di noi son stati condanati pure oltre-vita... Quei bastardi! sono riusciti anche a portaci via qualcosa che non è neanche nostro ... per questo voglio che ti unisca a me affinchè potessimo fermare questi falsi-nobili... ci servi, una persona con la conoscenza della Terra al tuo livello potrebbe solo 
essere mio padre, se non fosse morto!"

In quella stanza buia cadde un lungo silenzio finchè Oliz chiese con voce sommessa.

-"... VI servo? Perchè quanti altri hanno aderito a questa tua cazzata?"

Illuminato in viso e un pò sollevato da quelle parole Lucian eslcamò.

-"Ah bene! vedo che ti inizi ad interessare, comunque siamo in 2: Io e un altra persona che penso tu abbia avuto il piacere di conoscere..."

In quel quel istante Lucian fischio una melodia composta da tre note e subito dopo in quella stanza entrò una terza persona.
Con dei passi leggeri quasi inudibili, una figura maschile molto graziosa e oltremodo femminile si unì al duo.
Mugs era il suo nome e in quel frangente indossava un pantalone di seta con un elastico alle caviglie di color beje e un mantello con una sciarpa che non lasciava intravedere la parte superiore del corpo che era coperta da una fasciatura in bende di lana tenute insieme da un lungo filo di acciaiomobile che correva lungo la colonna vertebrale, inoltre portava dei capelli un pò più lunghi di Lucian che gli arrivavano alle spalle lisci e di un color rosso craminio quasi rame.

-"... infondo ti ha portato da me eheh.."

-"...Tu...." disse sbigottito il Capitano, adocchiando il losco figuro del quale a stento riusciva a scorgere i lineamenti del viso per colpa della sciarpa

-"Allora era con te tutto il tempo ? allora quelle pergamene..."

-"Esatto sono dei falsi, te lo ha detto e lo ripeto io. Ci servi per quanto io possa saper controllare il fuoco e lui l'acqua non possiamo farcela da soli a soverchiare quei senza onore"
Lo interruppe Mugs

-"..."

-"Bene, vedo che hai capito quello che vogliamo e spero che tu sia così gentile da concederci una mano o due... a meno che non le perda nella notte AH AH AH AH " 

Lucian con quella battuta di pessimo gusto se ne uscì da quella stanza facendosi seguire da Mugs lasciando nel silenzio e nell'umidità di quella stanza il Capitano a riflettere.

[--- 5 ore dopo---]

-"LUCIAAAAAN!! DEVO AMMETTERLO!! LA MIA SCARPA HA NOSTALGIA DI QUALCHE CHIAPPA REALE!!"

*SBAAAAM* 

Sfondando la porta entro Lucian ridendo sonoramente ed esclamando.

-"AHAHAHAH... Bene allora domani partiremo per Volunmunis, OGGI SI FESTEGGIA!!!"


Dopo averlo liberato dalle catene e dopo una sonora pacca sulla spalla se ne uscirono entrambi per andare a mangiare qualcosa in una vecchia taverna dove avrebbero speso molti danari in birra e buona compagnia attendendo il giorno seguente.
  
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