Ecco il secondo capitolo! Non ho molto da dire, spero vi piaccia! Io mi son divertita molto a scriverlo, e spero davvero che vi divertiate anche voi!
Confido nelle vostre recensioni! :)
Buona lettura!

Preparazione

Malfoy si voltò di scatto, in tempo per vedere l’uomo dal lungo mantello nero che arrivava verso di loro. Notò però che aveva un’espressione strana, quasi incredula, e la cosa lo preoccupò non poco, visto come stava procedendo la situazione.
«Bene! Ora che siete tutti e due qui vi dico che cosa ho pensato con la mia mente geniale, e comunque Lucius, anche se non ti va bene il mio programma te lo farai piacere lo stesso, se no ti crucio! E, Severus, visto che ti ho fatto preparare un paio di cosine è giusto che anche tu ne sappia il motivo. Dunque: qualche sera fa ho rapito un Babbano, per torturarlo, visto che mi stavo annoiando, ma prima di fargli vedere le stelle mi son messo a fare due chiacchere con lui. E mi ha detto che lavorava in un locale babbano, un night club, che a suo dire è un posto dove nobili uomini e donne si ritrovano la sera per discutere di argomenti intellettuali davanti a una tazza di tè fumante. Ora arriva il mio piano: io e te, Lucius, ci intrufoleremo in incognito stasera in quel locale, e ci cercheremo qualche bella donna per iniziare al meglio le vacanze di Natale! Ditemi, non è geniale?»
Sentite quelle parole Lucius avvampò, e così Severus, per quanto gli fosse permesso dalla sua pelle pallidissima. Cos’era mai quel posto? E da quando il temibile Signore Oscuro, il più grande mago di tutti i tempi, voleva imboscarsi in qualche orrendo localino, per di più babbano, per cercare qualche donna? Non si era mai sentito che Lord Voldemort avesse avuto qualche relazione, con enorme dispiacere di Bellatrix, che ne avrebbe approfittato volentieri. Il Whisky doveva avergli decisamente fatto male!
Il Signore Oscuro finì il suo bicchiere e fece cenno ai due sventurati di seguirlo nel bagno del pub, così che Lucius pensò veramente male, ma per fortuna, una volta arrivati lì, i suoi timori rimasero solo tali.
«Ora io e te ci travestiremo con vestiti babbani, per passare inosservati e confonderci con quella feccia. Mi sono fatto spiegare per bene la loro moda da quel verme, e così al colpo della mia bacchetta ci ritroveremo vestiti come quei maledetti sudici!»
Voldemort agitò la bacchetta in direzione di Lucius, a cui magicamente scomparvero i vestiti… Ma si sostituirono a essi degli abiti che di certo non l’avrebbero fatto passare inosservato! Un paio di pantaloni bianchissimi a zampa di elefante, una giacca di pelle attillatissima e altrettanto bianca e un paio di occhiali da sole enormi! Un Babbano avrebbe detto che sarebbe sembrato l’esatta copia di un certo Elvis, uno strano cantante, a parte per il colore dei capelli, che per fortuna rimasero gli stessi. Ma non finì qui.
Il Signore Oscuro agitò la bacchetta verso di lui e gli comparvero dei jeans a vita altissima e larghissimi in fondo, e una enorme camicia a fiori! «Il Babbano mi ha spiegato che vanno vestiti così i “figli dei fiori”, anche se secondo me quei miserabili forse non hanno mica capito tanto bene da cosa nascono i figli! Figli dai fiori.. Bah!»
Per Lucius questo era veramente troppo, e cercò di mascherare il più possibile la vergogna e l’indignazione, sempre memore della minaccia subita.
Severus invece era visibilmente sconvolto, e non sapeva se scappare da quella gabbia di matti o morire dal ridere lì in quel cubicolo lurido. Riuscì invece a darsi un contegno cercando di non fare espressioni strane, ma con il grandissimo desiderio di avere con sé una macchina fotografica magica, per immortalare per sempre quel momento e appenderselo di fianco al letto… Ma purtroppo non ce l’aveva, anche se… C’era sempre il Pensatoio di Silente, che così si sarebbe fatto due risate anche lui! Già stava pregustando quel momento quando il flusso dei suoi pensieri venne interrotto da Voldemort. «Ora è il tuo momento Severus, dammi quello che ti ho ordinato!»
Piton tirò fuori da una tasca interna del suo mantello una fialetta e uno strano oggetto che sembrava gommoso, con una strana forma. E un rotolo di Magiscotch. Passò cautamente l’oggetto a Voldemort, che con un colpo di bacchetta lo fece diventare del colore della sua pelle; gli applicò un pezzetto di nastro adesivo su quello che sembrava il retro e se lo mise… In faccia! Quello era un elegantissimo naso, dritto e della lunghezza giusta, che calzava a pennello sul suo viso affilato. Ma mancava ancora la misteriosa fialetta, che di nuovo Severus gli passò. Lord Voldemort la prese, la agitò e la guardò in trasparenza. Poi le tolse il tappo, e con aria concentrata se ne versò il contenuto sulla testa glabra. Dopo qualche momento con il fiato sospeso, ecco che Lucius e Severus si trovarono davanti il Signore Oscuro in versione hippie, con tanto di naso e… Una matassa informe di rasta quasi biondi!
Si guardò allo specchio, o così avrebbe dovuto essere quella specie di frammento tutto unto sul muro sopra al lavandino. Parve assai soddisfatto, tanto che si lasciò addirittura sfuggire un sorriso, evento rarissimo da parte sua. E ora erano pronti per la loro uscita.
Dopo aver ordinato a Severus di levarsi di torno, spalancò la porta del bagno, uscì dal pub in compagnia di Lucius e sotto gli sguardi sbalorditi dei presenti, diretto alla porta. Appena usciti sulla via, senza quasi far rumore, entrambi si smaterializzarono, per atterrare qualche secondo più tardi in una buia viuzza di Londra.