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Autore: thera    30/08/2013    1 recensioni
'Sirius Black e Marlene McKinnon non erano amici, ma nemmeno si odiavano, si ignoravano cordialmente, Sirius, insieme alla sua banda denominata Malandrini, faceva scherzi e passava da una ragazza all'altra, Marlene era una ragazza seria studiosa e intelligente dall' aria angelica, ma di angelico non aveva niente a parte il viso ma nessuno lo sapeva. Non avevano nessun punto d'incontro se non che erano entrambi Grifondoro. Ma questo un giorno cambiò.'
'Marlene capì in quel momento di odiare a morte Sirius Orion Black.'
Correlata alla storia le origini.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sirius Black | Coppie: Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Il prima'
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Dedicato a

Jeis

che ha recensito il capitolo scorso

 

L'aria di maggio portava con sé gioia, stress e tristezza. Da una parte tutti erano felici per la fine della scuola, e quindi dello stress, ma erano ancora più stressati per gli esami finali, gli studenti del settimo, oltre questo erano tristi, fra meno di un mese, l'avrebbero lasciato, il loro posto sicuro, il luogo dove ogni giorno vedevano i loro amici, la loro seconda casa, per non tornarci mai più. Hogwarts li aveva cresciuti, fatti maturare, preparati e cullati fra le sue possenti mura indistruttibili.

La vita vera si affacciava alla porta, aveva proprio il piede sulla soglia e sogghignava, ma non si riusciva a capire se fosse un ghigno o un sorriso.

Sirius Black se ne stava seduto vicino al lago nero con la schiena appoggiata a un albero, si guardava intorno con un aria persa e certe volte non si capiva se vedesse davvero le lussureggianti colline verdi, il terso cielo azzurro e le nuvole candide nuvole, non si capiva se la sua mente fosse immersa in chissà quali ricordi felici.

“Mancherà anche a me.” gli disse una voce alle sue spalle. Sirius sorrise senza girarsi.

“Mi mancheranno la spensieratezza e l'incoscienza che ci sono sempre state, la stupidaggine, no che dico, la genialità che ha guidato tutti i nostri scherzi, ma soprattutto i capelli unti di Pitonello da prendere in giro!”

James si sistemò gli occhiali sul naso, ricordando tutti gli scherzi da loro organizzati. Sirius si girò a guardarlo e, vedendolo immerso nei suoi pensieri, fece un ghigno malefico per poi dargli una sonora testata.

“Hey! Ma che hai nella testa? Una passaporta ha asportato il tuo cervello in un posto più sicuro?” disse tenendosi con le mani la zona lesionata. Sirius scoppiò a ridere tenendosi lo stomaco per poi giustificarsi dicendo:
“Che cosa vuoi? Tu non ti svegliavi! Temevo che ti fossi rincretinito! Più di quanto tu sia già ovviamente.” James lo fissò truce con le braccia conserte per poi replicare.

“Quindi sarei io il rincretinito!? Non tu che elargisci testate al primo che capita?” disse gesticolando con molta veemenza.

“James! Ma che cosa dici?! Tu non sei il primo che mi capita! Tu sei la mia vittima personale!” gli rispose tra le varie risate.

“Vittima personale.” borbottò James. “Che razza di migliore amico mi sono andato a scegliere!”

“Il migliore ovviamente!”gli rispose Sirius tronfio, James sorrise.

“Bene Sirius, ora che il tuo momento di depressione quotidiana è finito, possiamo tornare in sala comune?” Sirius lo guardò sbieco e disse:

“Potter, io non ho un momento di depressione quotidiana”

James lo guardò come a dire: 'Si, come no!'

 

La sala comune non era molto piena, anzi era quasi vuota, ma li trovarono gli altri due malandrini.

“Comunque stavo pensando...”disse Sirius

“È qui che io inizio a spaventami” gli rispose James ancora offeso per la testata di prima.
“Ma come sei simpatico James! Comunque stavo pensando che anche se hai fatto prendere la mappa a Gazza... No, non replicare! Lei potrà arrivare comunque alla prossima generazione di malandrini. Non è fantastico?”
“E dimmi Sirius, perché la prossima generazione di malandrini dovrebbe prendere quella che appare solo come carta straccia?” gli chiese Remus accigliato.
“Ovvio, no? Così saremo sicuri che prossimi malandrini dotati della mappa saranno dei tipi tosti, no?” rispose James per Sirius mentre quest'ultimo annuiva.

“È un idea geniale, Sirius!” lo elogiò Peter.

Remus non ne era poi così tanto convinto, ma d'altronde se i prossimi malandrini sarebbero stati come loro, di sicuro una pergamena bianca nell'ufficio di Gazza li avrebbe insospettiti. L'unica cosa era che gli dispiaceva per i professori, sarebbero di sicuro usciti di nuovo pazzi coi ragazzi che avrebbero trovato la mappa! Chissà se nel futuro li avrebbero paragonati a loro...

 

 

FINE

 

 

Angolo autrice

E si, sono finalmente arrivata alla fine di questa storia. Mi sembra strano poter sbarrare la casella completa. È possibile che in futuro io possa voler scrivere un continuo, ma non vorrei illudervi (o terrorizzarvi!)

Infine siamo arrivati ai ringraziamenti.

Grazie a chi ha messo la storia tra i seguiti

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E grazie anche a quelli che l'hanno recensita e a quelli che l'hanno solo letta.

Un abbraccio

thera. 

   
 
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