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Autore: Fire_fly    30/08/2013    4 recensioni
Mini ff Ziam.
Ci saranno due capitoli.
Zayn segue Liam nella sua stanza d'albergo dopo la fine della premiere di NY. Spera di parlare con lui su cosa sta accadendo tra loro. Ma trova qualcosa che non si aspetta...
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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To my Warriors
Three months of us.
Thank you



Ti amo Zay
Una parte di me ti ama come non dovrebbe
La parte di me innamorata di te
Anime gemelle
 
Queste erano le parole che continuavano a rimbombare nella mia mente così forte da fare quasi male.
Ma il male non era solo nella testa, era dappertutto, era ovunque. Sentivo bruciare la pelle come se fossi in mezzo ad un incendio e non riuscissi nemmeno a muovere un passo. E in effetti ero ancora seduto sul letto con lo sguardo fisso su quella lettera stropicciata, immobile perché quelle parole mi avevano paralizzato come niente prima di allora.
Liam mi amava, non solo mi amava ma era innamorato di me. Anzi una parte di lui lo era, o almeno così aveva confessato nella lettera.
Non sapevo cosa pensare, non riuscivo nemmeno a pensare.
Avevo il rumore dei battiti del cuore nelle orecchie, nella testa e ovunque su per il corpo. Sentivo il sangue scorrere più velocemente e il respiro essere sempre più irregolare.
C’era qualcosa in quelle parole che mi aveva sconvolto e…devastato.
Lui era innamorato di me.
Non riuscivo a pensare ad altro che a quello, non so per quale ragione il mio battito del cuore accelerò ancora di più facendomi girare la testa.
Poi un rumore attirò la mia attenzione.
Lì sulla soglia della porta della stanza da letto c’era Liam in accappatoio ancora tutto gocciolante che mi guardava con gli occhi sbarrati dal terrore.
Passarono parecchi secondi in cui tutto rimase immobile, come un fermo immagine.
Io lo guardavo con ancora la lettera in mano e lui che mi restituiva lo sguardo terrorizzato e tremante.
Alla fine fu lui a rompere quello stato di paralisi. Sapevo esattamente cosa avrebbe fatto.
Lo vidi arretrare e uscire dalla stanza da letto.
Ma io ero già pronto a scattare, perché per quanto confuso e sconvolto potessi essere non avrei permesso a Liam di fuggire così, con quell’espressione sul viso che mi aveva stracciato il cuore.
Così gli corsi incontro e prima che lui riuscisse ad aprire la porta della stanza d’albergo lo fermai.
Lo afferrai dalle spalle e tentai di tenerlo fermo. Lui mi respingeva, tentava di scrollarsi le mie mani dalle sue spalle.
Era molto forte e se non avessi avuto un motivo così importante probabilmente l’avrei lasciato andare ma in quel momento non potevo permettere che lui scappasse via.
“Liam” provai a dire.
Lui si voltò di scattò e quasi riuscì a liberarsi, ma fui di nuovo pronto e gli afferrai entrambe le mani.
Combatté ancora e più forte di prima, non riuscivo a guardarlo negli occhi perché li aveva quasi completamente chiusi ma vidi sul suo volto tracce di lacrime. Stava piangendo.
E a quel punto scoppiai. Lo spinsi con tutta la forza che avevo in corpo fino alla porta della camera d’albergo. Sbattè con la schiena contro il legno duro ed emise un lieve lamento.
“Liam…” parlai quasi ringhiando
“Lasciami” disse in un sussurro lui.
Il suo corpo era incastrato tra il mio e la porta, le sue mani bloccate vicino alla testa dalle mie. Era in trappola, e doveva averlo capito anche lui perché dopo qualche secondo smise di fare resistenza. Solo chiuse gli occhi e lasciò andare il respiro. Avevamo entrambi il fiatone per quella specie di lotta che avevamo appena combattuto.
Poggiai la mia fronte sulla sua e tentai di regolarizzare il respiro prima di parlare.
In quel momento eravamo così vicini che i nostri corpi quasi si toccavano.
“Liam” ripetei.
“Cosa?” mi rispose lui con rabbia.
“Perché…” non continuai perché non sapevo cosa dire. Cosa c’era da chiedere in fondo? Perché si era innamorato di me? Perché non me l’aveva detto? Erano domande a cui non si può rispondere, io stesso ne ero consapevole. E allora perché volevo che lui dicesse qualcosa, una qualsiasi cosa che mi facesse tornare a respirare. Ma toccava a me parlare giusto?
“Io non…” niente, non riuscivo a dire niente.
“Lascia stare okay? Erano tutte cazzate, solo cazzate chiaro? Non devi dire niente. Solo lasciami andare ora, inizi a farmi male” mi disse lui cercando nuovamente di liberarsi. Ma la mia presa sulle sue mani era salda.
“Liam guardami” gli ordinai, perché avevo bisogno di guardare quegli occhi.
Lui scosse la testa e si mosse in avanti come per liberarsi, ma non fece altro che far scontrare i nostri corpi, io non mi mossi.
“Liam” lo dissi ad alta voce, forse troppo alta, perché lui sussultò e spalancò gli occhi guardandomi finalmente.
“Ascoltami” dissi più dolcemente “Io, noi…non cambierà okay? Niente cambierà”
“È già cambiato Zayn, non ti sei reso conto che non è più niente come prima. Ed è giusto che sia così. Stiamo crescendo e dobbiamo andare avanti” mi parlò come se si fosse arreso, come se mi stesse abbandonando.
Non riuscii nemmeno a pensarci per più di due secondi perché quell’idea faceva male, troppo male.
“No Liam, no! Non deve per forza essere così, non dobbiamo per forza allontanarci. Non lo capisci? Perché fai così? Perché scappi via Liam?” la mia voce tremava e io diventavo sempre più spaventato.
“Zayn non ce la faccio più!” mi urlò in faccia
“Non ti permetterò di lasciarmi. Non puoi semplicemente ignorarmi come hai fatto in questi giorni.”
“Perché no Zay? Cosa vuoi da me? Tu stai per sposarti, tu mi abbandonerai comunque” continuò a gridare con rabbia. Non avevo mai visto gli occhi di Liam così pieni di paura.
“Io voglio te Liam! Ti vorrò sempre. Sei il mio migliore amico, sei mio fratello” gli dissi quasi sull’orlo del pianto.
Lui abbassò lo sguardo e scosse la testa.
“Io sarò sempre tuo fratello” mi disse poi.
“E allora ti prego non comportarti come se io non esistessi” lo implorai.
Sapevo che stavamo entrambi aggirando la vera questione.
 La parte di me innamorata di te, quella frase era entrata così in profondità dentro di me che sembrò essere stata incisa con la punta di un coltello sulla mia anima. Ma non potevo affrontare quella questione senza cadere completamente in mille pezzi.
Perché sapevo che Liam aveva ragione, sapevo che in qualche modo eravamo anime gemelle e che se le cose fossero state diverse forse avremmo anche scoperto cosa significa viversi, viversi davvero e fino all’ultimo respiro.
Ma non era quello il mondo e il tempo in cui potevamo farlo. Allora che senso aveva anche solo parlarne?
Ci avrebbe solo spezzato più di quanto lo eravamo già.
Abbandonai le mani di Liam e mi allontanai di qualche centimetro, lo vidi respirare profondamente, come se in tutto quel tempo avesse trattenuto il respiro.
C’era un’altra cosa che volevo dirgli.
“Quando feci il tatuaggio delle ali sul mio petto chiesi una cosa. Non te l’ho mai detto perché pensavo fosse troppo intimo perfino da condividere con te. Ma è necessario che tu lo sappia. Quel giorno chiesi al tatuatore di mettere una piuma in meno sull’ala destra, perché una piuma di quell’ala, come una parte di me, risiede in te”
Presi il suo braccio destro e gli accarezzai il pezzo di pelle su cui aveva incisa una grossa piuma.
Lo sentii rabbrividire sotto il mio tocco.
Lo guardai negli occhi e per la prima volta li vidi tremare e non di paura, ma di pura emozione.
“Non importa cosa succederà ora o in futuro, ci sarà sempre una parte di me in te. Volevo che ci fosse questo legame tra noi, e volevo che fosse eterno come il marchio sui nostri corpi.” gli dissi guardandolo negli occhi e provando un’irresistibile voglia di abbracciarlo, toccarlo.
Rimasi però fermo, con ancora il suo braccio tra le mie mani.
In quel momento avrei voluto dirgli anche di non arrendersi a noi, ma sarebbe stato come creargli un’illusione o crearla a me stesso.
E allora lasciai la sua mano e mi spostai verso la porta, abbassai la maniglia e prima di andare lo guardai negli occhi.
In un secondo mi passò davanti tutta la vita che avrei potuto avere con lui, e fu anche il secondo più bello che avessi mai vissuto.
Saremmo stati felici.
Forse in un altro mondo pensai.
“Anche io ti amo Liam, in un modo che non può essere definito o anche solo compreso. Ma ti amo”

Se solo avessi avuto il coraggio di dirlo ad alta voce…chissà cosa sarebbe successo.
 
 
 
 
Ciaooo :)
Allora parto dal presupposto che l’angst mi ha divorata mentre scrivevo quindi AIUTO ç_ç
La parte della piuma e il tatuaggio è una libera interpretazione che deriva da questo post di tumblr.
Vorrei dire che la Ziam è davvero la cosa più bella e perfetta del mondo, e devo un enorme GRAZIE a quelle povere personcine (ciaooo warriors) con cui sclero e che mi sopportano, soprattutto Vanessa, con cui ci facciamo del male facendo le nostre teorie sulla ziam, povere noi!
La prossima OS sarà Larry, giuro che la smetto di concentrare tutte le mie energie su Liam e Zayn :D
Alla prossima
 
Vale
 
  
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