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Autore: LoveCrazyCarrot    31/08/2013    1 recensioni
La mia storia narra le vicende di due ragazze italiane, migliori amiche, che si aiutano a vicenda per andare avanti ogni giorno e per affrontare le loro dure vite. Alessia è orfana di madre, vive con sua sorella di 6 anni e il patrigno; un uomo violento e maschilista, che non si fa scrupoli a picchiare la figlia. Tania invece ha la madre alcolizzata che si prende cura solo di se stessa, mentre il padre le ha abbandonate quando lei aveva 13 anni per fuggire con una cameriera. Le due amiche, unite ancora di più dalle loro disgrazie, decidono di dare una svolta alle loro vite e cominciarne di nuove, in una nuova citta; Londra. E la conoscienza di 5 ragazzi potrebbe aiutarle a dimenticare il loro passato.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. CHANGE  YOUR  LIFE
 
*POV ALESSIA
Scendemmo dalla corriera e ci dirigemmo verso l’entrata della scuola. Il cortile era pieno di ragazzi e ragazze; c’era il gruppo dei secchioni che parlava e discuteva dei compiti in classe, il gruppetto dei popolari che continuavano a vantarsi di tutte le ragazze che si erano portati a letto, le popolari che discutevano su quali vestiti fossero degni di essere indossati da loro per una serata in discoteca. Io e Tania ci avvicinammo ad una albero cercando di non farci vedere da quest’ultimo gruppo. Purtroppo non riuscimmo nel nostro intento e il gruppetto ci blocco.
PAMELA- Ma guarda chi è arrivato. Sfigatella1 e Sfigatella2.
TANIA- Bada a come parli!
PAMELA – O che paura!!
IO- è quello che hai detto quando ti sei vista allo specchio percaso?
PAMELA – Ehi orfanella! Non riesci a tenere a freno quella lingua? O la mammina non ti ha insegnato come fare? Ah giusto, non ne ha avuto il tempo!
IO- Prova a dire qualcos’altro su mia madre e la lingua non sarà l’unica che non riuscirò a tenere a freno!
PAMELA- Wowowo. Non surriscaldarti troppo. Andiamo ragazze. Non meritano tutta questa nostra attenzione.
Finalmente se ne andarono e io e Tania potemmo rilassarci sotto l’ombra dell’albero. La guardai in volto e la vidi pensierosa. “strano” pensai “lei non è un tipo silenzioso e che pensa molto; e quando ha quella faccia vuol dire che sta pensando a qualcosa di importante”. Ero ancora intenta a fissarla quando all’improvviso parlò.
TANIA- Dobbiamo fare qualcosa...
 
*POV TANIA
 IO- Dobbiamo fare qualcosa...
Alessia era lì che mi fissava, con un’espressione tipo “che stai dicendo Willis?”. Ed infatti subito mi chiede
ALESSIA- Che stai dicendo?
IO- Sto dicendo che dobbiamo fare qualcosa riguardo la nostra situazione familiare. Dobbiamo cambiare questa situazione.
ALESSIA- E come?
IO- Non lo so. Almeno non ancora. Dobbiamo farci venire in mente qualcosa.
DRIIIN DRIIIN
Ed ecco il suono della campanella che annuncia l’inizio delle lezioni. Io e Ale ci alziamo e ci dirigiamo verso le nostre rispettive classi.
ALESSIA- Allora a dopo Tanu! E buona fortuna!
IO- Perchè buo... O cazzo! La verifica di storia! Sono spacciata...
 
*POV ALESSIA
Alle prime tre ore ho latino e scienze ma non sto ad ascoltare perchè quello che ha detto Tania mi sta facendo riflettere molto. Paolo non lo posso denunciare perchè continua a minacciarmi. Se lo denuncio potrebbe fare del male a Sofia e alle altre persone a me care. In questo caso, l’ultima cosa che mi viene in mente è FUGGIRE. Fuggire si, ma come? Alla fine delle tre ore io e Tania ci ritroviamo nel corridoio della scuola per mangiare e vedere se una di noi ha avuto qualche idea.
IO- Allora, come è andata la verifica?
TANIA- Se mi danno 6 è un miracolo! E a te come è andata fino ad adesso?
IO- In verità non ho fatto niente per tutte e tre le ore. Stavo pensando a quello che avevi detto stamattina.
TANIA- E...
IO- Dobbiamo fuggire. Andarcene da qua.
TANIA- A quello ci arrivavo anche io. Il problema è fuggire dove? E come, poi?
IO- A quello non ci sono ancora arrivata. Fra una settimana la scuola finisce; aspettiamo e in quel tempo escogiteremo un piano.
TANIA- In pratica: fuggiremo a scuola finita, così da diplomarci e in queli lasso di tempo dobbiamo escogitare un piano? Ho capito bene?
IO- Esatto!
TANIA- Niente di difficile, insomma.- in tono sarcastico
IO- Tania, non dobbiamo abbatterci! Vedrai che riusciremo a trovare qualcosa.
In quel momento sentiamo la campanella suonare. Tornammo a scuola e passai le ultime due ore a ripensare al nostro piano. Appena finì l’ultima lezione mi precipitai fuori dalla classe e andai a cercare Tania. La trovai in bagno che piangeva. Mi avvicinai preoccupata.
IO- Che succede?
Tania mi guardò con il volto pieno di lacrime e disse
TANIA- Hai presente Josh, il mio ragazzo?
IO- Si, e allora? Mica ti avrà tradita vero?
TANIA- No, peggio! Lui e il suo amico Marco avevano fatto una scommessa...
IO- Non dirai Marco il mio ragazzo, vero?
TANIA- Invece è proprio lui. Marco e Josh avevano fatto una scommessa. Vinceva chi di loro per prima portava a letto una di noi! Appena l’ho scoperto sono andata da lui e l’ho mollato!- e scoppia di nuovo a piangere.
IO- Aspettami qua. Devo fare una cosa.
Corsi verso l’uscita della scuola e mi fermai per vedere dov’era Marco. Lo vidi appoggiato ad un’albero insieme ai suoi amici. Mi avvicinai a lui fingendomi felice e rilassata.
IO- Ciao Marco! Posso parlarti un momento in privato?
Lui acconsentì e lo portai dietro la scuola, dove non c’era nessuno.
MARCO- Cosa volevi dirmi amore?
Appena ebbe pronunciato la parola “amore” i miei propositi di parlare ragionevolmente con lui andarono a farsi fottere. Mi girai di scatto e gli tirai uno schiaffo con tutta la forza che avevo.
MARCO- Cosa diavolo ti prende?? Per cosa era questo??
IO- Non provare più a chiamarmi amore! Ho saputo della tua stupida scommessa con Josh e ti saresti meritato più di uno schiaffo! Non provare più ad avvicinarti a me o a Tania capito? Non ti voglio vedere mai più!
Me ne andai incazzata nera a prendermi Tania che era ancora nel bagno che piangeva. La presi per mano e la accompagnai fino alla fermata della corriera. Mentre aspettavamo che arrivasse, mi arrivò un messaggio da Marco. “che diavolo vuole quello stronzo adesso?” pensai. Aprii il messaggio e quello che vidi mi fece rabbrividire: “non è finita qui”.
IO- Tania, forse so dove andare
TANIA- Dove?
IO- Lontano da qui, ma non in Italia. A londra.
 
*POV TANIA
Come poteva venirgli in mente un idea simile?
IO- E come facciamo? Con quali soldi?
ALESSIA- Tua zia Anna non vive a Londra? Non puoi chiedere a lei di affitarci un appartamento?
IO- Oddio Alessia! Sei un genio! Ma come convincerla?
ALESSIA- Diciamo che tu sei stufa di vivere con tua madre, che sei caduta in uno stato di depressione e io che sono la tua migliore amica posso aiutarti.
IO- E se non dovesse funzionare? Cioè, dovrebbe avvisare Paolo.
ALESSIA- Tranquilla. Posso dire che a casa sto passando un brutto periodo e che ho bisogno di andarmene un po’. E poi porto via anche Sofia!
IO- Ale, ho paura che non ce la faremo.
ALESSIA- Lo so. Ma dobbiamo almeno provarci!
Sorrisi a quell’idea un po’ pazza ma geniale della mia amica. Forse saremmo riuscite a cavarcela, a cambiare le nostre vite in meglio. Tirai fuori dalla borsa il mio telefono e chiamai mia zia Anna. Passai il telefono ad Alessia.
ZIA ANNA- Pronto?
ALESSIA- Ciao Anna! Sono Alessia, la migliore amica di Tania ricordi?
ZIA ANNA- O ciao Alessia! Come stai?
ALESSIA- Io sto bene ma non posso dire lo stesso di Tania.
Stavo trattenendo una risata da quanto ero felice. Alessia era veramente brava a fingere.
ZIA ANNA-  Che vuoi dire? Cosa è successo a Tania?
ALESSIA- No, niente di preoccupante, stai tranquilla. È caduta in un periodo di depressione e avevo pensato che farle cambiare aria fosse la cosa migliore. Così ho pensato che magari potevamo venire a Londra.
ZIA ANNA- O poverina! Comunque la tua è un’ottima idea. Il problema è che non ho camere in più a casa mia.
ALESSIA- Non preoccuparti. Non avevamo ideato di venire a casa tua. Come ti dicevo prima, Tania è depressa e non vuole vedere quasi nessuno a parte me. Così avevo pensato che potevi pagarci l’affitto di un’appartamento sempre a Londra.
ZIA ANNA- Per me andrebbe anche bene, ma devo vedere con tuo padre per vedere se va bene e...
ALESSIA- Anna, scusa ma ti interrompo subito. Io e mia sorella a casa stiamo passando un brutto periodo e non voglio che lui sappia che me ne vada. Ti prego di non chiamarlo o di informarlo in qualsiasi modo!
ZIA ANNA- Ah ok.
ALESSIA- Quindi? Sei d’accordo?
I secondi in cui aspettavamo una risposta sembravano ore ed ero spaventata dalla risposta che avrebbe potuto darci mia zia.
ZIA ANNA- Ok. Vi prenoto due biglietti per Londra così venite. Partirete quando la scuola è finita, daccordo? Va bene se partite il 10 giugno alle 7 di mattina? So che è un po’ presto per voi giovani ma...
ALESSIA- No no tranquilla! Va benissimo lo stesso. Ci sentiamo! Ciao.- E riattaccò
Non sapevo cosa avesse risposto perchè non avevo sentito. E la faccia di Alessia non lasciava trasparire alcuna emozione. La paura di un “no” si fece ancora più grande.
IO- Allora?- stavo per morire. Se Alessia non si sarebbe decisa a parlare l’avrei strangolata. Quando si girò verso di me delle lacrime le solcarono il volto.
IO- Ecco lo sapevo! Non andremo a Londra e le nostre vite rimarranno quelle che sono! Ovvero di merda! E...
ALESSIA- Andremo a Londra...- disse con un sussurro
IO- Come?- avevo capito male?
ALESSIA- Ha detto che va bene. Andremo a Londra Tania!
Scoppiai a piangere anche io, ma dalla gioia. Non potevamo crederci!
Le nostre vite stavano per cambiare








 
SPAZIO AUTRICE
MA CIAOOOOOOOOOOOOOOO!
adesso che vi ho salutate sono a posto! lol
scusate se il capitolo è in ritardo ma le idee non venivano e poi
dovevo preparare le valige.
esatto: le valige.
domani mattina parto alle 5 o alle 6 per la Puglia!!
YEEEEEE!! XD
per una settimana non posso aggiungere nuovi capitoli visto
che non avrò neanche il pc a portata di mano.
recensite, ve ne prego! alla prossima! :3
 
   
 
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