Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: favouritesong    01/09/2013    4 recensioni
Quel pomeriggio Grace tornò alla spiaggia di Brighton e mai nella sua vita trovò luogo più suo di quello.
Quel pomeriggio Grace pianse e poté affermare, una volta che toccarono gli angoli della sua bocca e lei con un gesto secco le fece sparire, che le lacrime erano tanto salate quanto il mare.
Quel pomeriggio Grace trovò il mare più grigio del solito e quel pomeriggio Grace non se ne preoccupò.
Quel pomeriggio Grace non piangeva perché aveva litigato con Harry, come era capitato molte volte precedentemente, poiché Harry e Grace non parlavano da quasi cinque anni; da quasi cinque anni Grace non rivolgeva la parola a colui che da quasi cinque anni non riteneva più il suo migliore amico.
Quel pomeriggio Grace aveva motivi diversi e assai più bui e oscuri per trovare il mare più grigio del solito.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"UNWRITTEN"

 

Chapter 1

"Worst things in life come free to us"

 


Grace aveva sempre detestato i primi giorni di scuola.

Non si ricordava se li odiava da sempre o da quel pomeriggio di tre anni prima in cui si ritrovò a piangere per ore perché suo padre, unico membro della famiglia che lei riteneva le volesse davvero bene se n’era andato senza una parola, piantando in asso lei, suo fratello e sua madre e lasciandola sola.

Forse, pensò, era proprio per quest’ultima ragione.

Aprì la porta di casa e uscì qualche minuto in anticipo, jeans strappati le fasciavano le gambe snelle e le solite vans distrutte le calzavano i piedi e, un po’ per l’affetto verso di loro, un po’ per i ricordi, non si decideva mai a buttarle. Si soffermò un secondo davanti a casa per tirar fuori cuffie e telefono e per scegliere appositamente una canzone triste. Zayn diceva sempre, scherzando, che Grace aveva una playlist per ogni occasione e forse sotto sotto aveva pienamente ragione.

Non fece in tempo a riporre il telefono in tasca che dalla casa accanto alla sua uscì Harry. I ricci raccolti in un cappello di lana blu. Si guardarono qualche secondo negli occhi, poi Grace gettò a terra il suo skateboard, ormai distrutto dagli anni, con più violenza del solito e, dopo esserci salita sopra e aver alzato il volume della musica, sfrecciò via, non regalando all’ex amico neanche un ultimo sguardo.

Dalle labbra di Harry sfuggì un sospiro.



La storia di Grace ed Harry era tra le più comuni.

Sin da piccoli, avevano avuto un legame speciale. Dove c’era Harry c’era Grace e dove c’era Grace c’era Harry. Le madri dei due erano amiche dal liceo e loro dalla nascita.
Non c’era un giorno in cui, la mattina, Grace non si svegliasse e, dopo aver scostato le tende allora rosa dalla finestra, non vi trovasse Harry già pronto a darle il buongiorno dalla finestra della casa accanto.
I due erano inseparabili e entrambi conoscevano meglio l’altro che sé stessi.
Era una di quelle amicizie così potenti che la felicità dei bambini dipendeva dalla presenza dell’amico/a.
 
All’età di dieci anni, Grace si innamorò di Harry.

All’età di dieci anni, il lavoro del padre di Harry fu trasferito a Londra e per un anno Harry e ne andò, dimenticando troppe volte di scrivere all’amica, di chiamarla o solamente di ricordarle che le voleva bene.

All’età di dieci anni Grace cominciò ad odiare Harry, perché se c’era una cosa che odiava di più dei primi giorni di scuola erano le persone che la lasciavano, che partivano e tagliavano i ponti.

Harry e Grace non tornarono più amici e il sentimento che li univa era quasi definito odio e ormai era reciproco. Grace ignorava Harry ed Harry cominciò ad odiare Grace.

A undici anni Grace conobbe Zayn. E si trovò ad adorare la sua amicizia con il moro e più d quella adorava lui.
Era sempre stato un ragazzo (quando lo conobbe, bambino) riservato ma così simile a Grace che a volte entrambi si stupivano. Se lei era triste, Zayn c’era sempre. Non faceva domande, se non veniva richiesto, non insisteva. Le si sedeva accanto e attendeva che fosse lei a parlare e così aveva sempre fatto lei. Ed era esattamente quello che entrambi avevano bisogno.
Lui era il punto di riferimento che lei cercava da quando, a dieci anni, aveva perso il suo.
 

Al ritorno di Harry, Grace non volle vederlo e lui, che forse si era temporaneamente dimenticato della loro amicizia, non se ne preoccupò più di tanto, pensando ad una rabbia passeggera.
Le loro madri, da buone amiche, cercarono di riappacificarli, ma Grace era irremovibile.

Quando toccò al padre di Grace, lasciarla sola, una nuova crepa si formò nel cuore della ragazza, una crepa assai profonda e lei, inconsapevolmente divenne più forte.

Troncò il rapporto con il padre e quando lui, un anno dopo chiamò casa per vedere i figli lei si chiuse in camera e nessuno riuscì a farla uscire.
Grace era ormai avvolta in una corazza impenetrabile di delusioni, di perdite, di un rapporto orrendo con la madre, da una corazza impenetrabile di cui lei non era neanche a conoscenza.



 
Posò il piede sull’asfalto fermando lo skate esattamente davanti a casa di Zayn, giusto in tempo per vederlo uscire di casa, silenziosamente. La raggiunse dopo aver percorso il vialetto della sua villetta.

“Buongiorno Gray” la salutò e se lei non fosse stata di così cattivo umore avrebbe sorriso. Zayn aveva usato il nomignolo chele affibiava quando sapeva che lei era triste, perché diceva che tutto il suo mondo attorno era grigio.

“Come fai a sapere come sto?” chiese lei, non pensando alla stupidità della domanda posta.

“E’ il primo giorno di scuola” rispose il moro scrollando le spalle e voltandosi a guardare gli occhi neri come la pece di lei.

“Giusto” affermo lei, chinandosi a raccogliere lo skateboard malandato e incamminandosi al suo fianco.

Camminarono fino a scuola, che distava solamente cinque minuti a piedi da casa di Zayn.
Giunti davanti al cancello di ferro battuto dell’high school di Holmes Chapel, Grace individuò subito il gruppetto di amici di Zayn e ormai anche suoi, o almeno, quasi tutti suoi.
Harry chiacchierava allegramente con Louis, sorridendo e mostrando le fossette ai lati delle guancie che lei da piccola amava follemente.
Zayn e Harry erano diventati amici dopo il rientro di quest’ultimo a Holmes Chapel, quando entrambi i ragazzini avevano quindici anni.
Il moro non aveva mai provato a riavvicinare la sua migliore amica con uno dei suoi migliori amici perché conosceva perfettamente il carattere di Grace e la sua testardaggine.


Salutò il moro con un bacio veloce sulla guancia e raggiunse la panchina sotto l’acero che ormai conosceva a memoria in ogni suo particolare, in ogni scritta incisa negli anni da liceali allegri o disperati, in ogni scrostatura della vernice verde scuro che non veniva ridipinta da anni.

Su quella panchina l’attendeva la sua migliore amica.
Grace ed Emily divennero amiche nello stesso periodo in cui lei conobbe Zayn e da lì erano diventate come sorelle.
La sua faccia era ricoperta dalla cascata di capelli biondi, mentre il suo viso era chinato a leggere un foglio.

“Giorno Em” la saluto Grace, sedendosi accanto alla bionda e posando lo skate ai suoi piedi, mentre si lasciava sfuggire un sospiro.

Gli occhi azzurro cielo di Emily si spostarono immediatamente dal foglietto al viso dell’amica e le labbra scattarono in un sorriso.
“Abbiamo quasi tutte le ore insieme” esordì “grazie al cielo” e così dicendo pose il foglio dell’orario che fino a pochi secondi prima stava esaminando, all’amica.

“Grazie” mormorò la mora, prendendo in mano il pezzetto di carta e consultandolo con poco interesse: sperava solo che la giornata finisse il prima possibile.
Voltò lo sguardo per pochi secondi e vide il gruppetto di Zayn parlare dall’altra parte del cortile. Il suo migliore amico fumava avidamente una sigaretta e ne aspirava il contenuto a intervalli regolari.
Si voltò nuovamente verso Emily, che la osservava con interesse, attendendo una sua reazione scazzata da primo giorno di scuola a cui la bionda ormai, a malincuore era abituata.

“Stasera possiamo vedere un film da me esordì invece la mora con un tono di voce tranquillo “mia madre e Will sono a cena da Anne” aggiunse.

Emily annuì e un sorriso le illuminò il viso. Conosceva la storia di Grace e aveva sempre cercato di esserci per lei, soprattutto nelle “giornate no di Grace” come quella. Grace, per lei, c’era sempre stata.
Il suono acuto della campanella riempì il cortile e automaticamente da due angoli diversi, un ragazzo gettò a terra la sigaretta ormai giunta al filtro e una ragazza svogliatamente sollevò da terra il suo vecchio skate. Un legame profondo li univa.
 
Zayn Malik aveva preso ad odiare i primi giorni di scuola da quando li odiava la sua migliore amica. Vedere la tristezza sul suo volto lo distruggeva. E poi lui non era mai stato bravo ascuola, solo in matematica. La sua media era scarsamente sufficiente ed era all’ultimo anno ormai. I professori ormai si erano abituati al suo scarso interesse verso lo studio. Al suono della campanella, dopo aver gettato a terra il mozzicone della sigaretta che stava fumando, salutò con un cenno i suoi migliori amici e comincò ad attraversare il cortile a grandi passi verso Grace.

Era diventata veramente bella, quell’estate. I capelli corvini le ricadevano davanti al viso mentre si chinava a raccogliere lo skate da sotto una panchina sulla quale poco prima sedeva. Il suo viso era solcato da un’espressione corrucciata che Zayn conosceva bene. L’estate le aveva scurito leggermente la pelle solitamente bianca come il latte e donato un fisico ancora più slanciato, nonostante non fosse altissima.

Eppure Grace, come Zayn sapeva bene, non era una ragazza che si vantava della propria bellezza o della sua assai elevata intelligenza, che il moro aveva notato nell’instante in cui l’aveva conosciuta, ormai quasi otto anni prima.
Diede un calcio ad un sassolino, facendo scontrare la sua scarpa da ginnastica con il suolo erboso. Sapeva quanto lei fosse una ragazza complicata, ma tra loro c’era un legame solido.
La raggiunse e le mise un braccio intorno alle spalle, salutando con un sorrisetto Emily che le stava accanto.
Lui e la bionda non erano mai andati molto d’accordo ma sapendo di essere entrambi molto importanti per Grace ma soprattutto per quieto vivere, cercavano di non litigare.

“Mi accompagni a prendere l’orario?” le chiese lui, conoscendo già la risposta.

“Certo” rispose, tenendo sottobraccio lo skate e cominciando a camminare più svelta. “Ci vediamo in classe, Em” salutò la bionda, prima di varcare la soglia dell’istituto.
Per alcuni la giornata volò velocemente, per altri (come Grace) no.
All’uscita salutò Zayn ed Emily e, dopo essere salita sullo skate, cominciò a percorrere la strada verso la stazione dei treni.

Tornò da Brighton tardi e non se ne curò minimamente, come sua madre d’altronde. La donna non le chiese dov’era stata, ebbe solamente il tempo di salutarla, prima di uscire per andare a cena dagli Styles, trascinandosi dietro suo fratello Will.
Sapeva com’era fatta la figlia, estremamente chiusa e riservata.
Solitamente Grace era di buon umore, ma non quel giorno. E in giorni come quelli Grace voleva restare sola e così doveva essere.
Harry Styles vide Grace tornare a casa. Appollaiato pigramente sulla finestra davanti a quella di Grace intento a leggere un libro. Provò una certa curiosità nel vederla tornare a quell’ora, ma infondo sapeva dov’era stata. La conosceva troppo bene, non era mai cambiata.


Harry, sotto quell’odio e quel rancore, non aveva mai abbandonato Grace.





 

Writen's corner.
Buonasera c: ho pubblicato subito il primo capitolo, sperando che riesca a ricevere più attenzioni del Prologo.
Fatemi sapere che ne pensate, pubblicherò il prima possibile c:
xoxo.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: favouritesong