2. I hate Harry Styles.
Per quale
ragione mi trovo
in un prato?
Gli uccellini volano felici
e spensierati, i fiori colorano l'erba folta e il sole è
alto nel
cielo.
Che schifo.
I panorami di questo genere
mi fanno venire solamente i getti di vomito.
Sono vestita in un modo
alquanto ridicolo: con un vestito da principessa e delle scarpe
improbabili. Ma che diamine succede?
«Ciao Chelsey» dice una
voce alle mie spalle. Non può essere lui.
Mi volto per assicurarmi che
non sia tutto frutto della mia mente contorta e lo vedo in tutto il
suo splendore. Louis.
Mi butto tra le sue braccia.
Mi è mancato tantissimo, troppo!
«Louis sei tornato
finalmente!» dico entusiasta. Lui mi sorride e mi scompiglia
i
capelli già abbastanza spettinati. Fosse stato chiunque
altro
probabilmente adesso non starebbe più respirando, ma
è Louis. Il
mio adorato Louis; lui può farmi tutto, anche ficcarmi la
testa nel
cesso.
«Sì, sono tornato per te»
sussurra.
Arrossisco e il mio cuore
perde parecchi battiti.
Devo dirglielo, devo dirgli cosa provo per
lui. Non posso più aspettare. L'ho già fatto per
troppo tempo.
«Louis...io ti...» non
riesco a finire la frase perchè il suo indice si posa
delicatamente
sulle mie labbra.
«Chelsey svegliati!» dice.
Come? Io sto per confessarti i miei sentimenti per te e mi dici di
svegliarmi?! Ma è impazzito?
«Ma Louis io ti...» provo
a dire.
«Svegliati cazzo!» urla.
All'improvviso tutto intorno
a me diventa scuro, i fiori spariscono assieme all'erba, il sole non
scintilla più nel cielo e gli uccellini sono andati via. Mi
giro
diverse volte per capire cosa sta succedendo, e quando tento di
prendere la mano di Louis per evitare che almeno lui se ne vada,
scompare.
Urlo. Urlo con tutto il
fiato e cado dal letto.
«Finalmente ti sei
svegliata!» borbotta un ragazzo.
Alzo la testa dal pavimento
e quando vedo chi ha appena parlato un senso di nausea mi invade.
Harry Styles.
«Che pene ci fai tu in
camera mia?! Porco!» grido. Lui ridacchia divertito.
«Guardati bene in torno,
questa ti sembra casa tua?»
Mi guardo bene attorno, e
effettivamente noto che ha ragione.
«Oh è vero...aspetta,
COSA?!» sbraito appena mi rendo conto di quello che sta
succedendo.
Lui ride compiaciuto. Che
faccia da schiaffi.
Non capisco proprio cosa ci trovino di sexy nel
suo sorrisetto da bastardo, tutte quelle ragazze.
«Minchia ti ridi?» sibilo.
«Ieri sera che ci facevi
con Malik?» domanda. Eeeeh??? Malish chi?
«Chi? Dove? Quando? Cosa?
Perchè?» chiedo tutto d'un fiato.
Styles ride. Io di tutta
risposta sbuffo.
«La tua vita consiste nel
ridere, scopare, cagare, scassare le ovaie e farti le seghe,
Styles?»
All'improvviso smette di
ridere e mi guarda male.
«E la tua consiste
nell'ubriacarti, cantare a squarciagola nel sonno e fracassare le
palle di prima mattina?» ribatte freddo.
«Perchè il tuo aborto è
riuscito male?» dico esasperata.
Lui mi fulmina con lo
sguado.
«Dovresti ringraziarmi
invece! Se non fosse per me, in questo momento probabilmente saresti
sdraiata su un marciapiede, come spazzatura, con i cani che ti
pisciano sopra!»
Comecosa?
«Cosa sta dicendo quel
cesso che ti ritrovi al posto della bocca?» chiedo acida.
«Ieri hai bevuto ed eri
completamente ubriaca. Ti sei addormentata e così ho pensato
di
portarti a casa mia, Malik ti ha subito lasciata andare...è
così
stupido quel ragazzo!»
Perchè Harry Styles si
preoccupa di me? Avrei potuto benissimo cavarmela. Ok, forse no...ma
il suo aiuto non mi serviva in ogni caso. E poi chi diamine
è questo
Melich, Malish?
«Non mi serviva il tuo
aiuto!» dico acida.
«Infatti non volevo
aiutarti, ma usarti» bisbiglia sedendosi sul letto.
Non voleva aiutarmi, ma
usarmi.
Usarmi.
Usarmi.
USARMI!
Ha scopato con me! Mi ha
usata come pupazzetto, come troia personale!
«Chiama tua madre e
chiedile scusa per essere nato perchè sarà
l'ultima cosa che farai.»
ringhio incazzata marcia.
Lui mi guarda come se fossi
pazza.
«Ma che cazzo dici?»
«Tu sei morto...»
bisbiglio.
«Come?» chiede.
Il problema più grande è
che non sembra neanche rendersi conto di quello che ha fatto, non si
rende ancora conto che tra pochi secondi di Harry Styles rimarranno
solo briciole.
«Io ti uccido!» urlo come
una bestia. Harry sbarra gli occhi verdi che tra poco saranno due
marshmallow sopra un chiodo.
Gli piombo addosso facendolo
cadere dal letto.
«Ridammi la mia verginità!
Ti odio! Bastardo! Puttano! Troio! Figlio di una povera donna di cui
ho tutto il rispetto per aver sopportato un escremento del genere
come figlio!» non riesco a smettere di sparare insulti.
La mia statura insulsa non
mi aiuta e Harry capovolge la situazione.
Dopo poco mi trovo sotto di
lui, in una posizione fraintendibile.
Tiene le sue mani ai lati delle
mie spalle e le ginocchia piegate ai lati delle mie gambe.
Il suo
volto è vicinissimo al mio e riesco benissimo a sentire il
suo
profumo. Credo che sia “Alien”. Nononono. Ma
cosa pene mi metto a pensare? Harry puzza di culo, non profuma!
Rimango spiazzata dalla sua
azione e improvvisamente non so più cosa dire, è
come se tutti gli
insulti contro di lui fossero finiti nel cesso. I suoi occhi
smeraldini mi guardano insistentemente e non so come sia possibile,
ma il mio cuore incomincia a battere forte.
Perchè accidenti?! Non è
colpa mia se ho gli ormoni che mi fanno impazzire!
Io odio Styles con tutta me
stessa, però non posso negare che non sia figo.
Accidenti! Ma che diavolo
sto pensando!
“Harry
è un cesso e puzza
di culo!” cerco di stamparmi in mente.
Harry è un cesso e puzza di
culo. Harry è un cesso è puzza di culo. Harry
è un cesso e puzza
di culo!
«Harry è un cesso è puzza
di culo!» mi ritrovo ad urlare.
Lui ridacchia quasi con
compassione e scuote la testa. Avvicina il volto ancora di
più al
mio, mancano ancora pochi centimetri e le nostre labbra si toccano!
Chelsey muoviti e tiragli
uno scappellotto.
Vorrei farlo, ma non ci riesco. Sono come
immobilizzata sotto di lui.
Ormai è troppo vicino, il
bacio è imminente. Chiudo gli occhi aspettando che il duro
destino
mi si fracassi addosso.
Tre, due, uno...non succede
niente.
Mi smentisco subito quando
sento le sue labbra sul collo. Improvvisamente sussulto sotto quel
gesto inaspettato.
«Hai un buon profumo»
sussurra.
Oh grazie...anche tu.
NO!
Ricordi Chelsey? Harry è un
cesso e puzza di culo!
I brividi ormai percuotono
tutto il mio corpicino da bambina, mi sento debolissima sotto di lui.
Non mi piace questa sensazione, devo levarmelo di dosso.
Apro gli occhi e appoggio le
mani sul suo petto...muscoloso. NO, mi correggo...flaccido.
Cerco
di spingerlo via, ma sembra fatto di pietra. Quanto vorrei essere
Zydrunas
in questo momento!
Passa
le labbra dal collo, al mio orecchio e ci soffia sopra. Sussulto e i
brividi triplicano.
Il
cuore sta per partire per la tangente e mi accorgo di essere
completamente in suo potere.
«Guarda
che quando ho detto che ti ho usata non intendevo quello, non mi
permetterei mai, soprattutto se quella ragazza sei tu...»
bisbiglia
al mio orecchio.
«E
allora spiegami in quale altro modo mi hai usata!» riesco a
dire con
voce roca.
Sembra che una pigna mi sia rimasta in gola.
«Una
ragazza davvero brutta credeva che io e lei stanotte avremmo dovuto
scop-» lo interrompo con un colpo di tosse, evitando di
entrare nei
particolari. Lo sento sorridere.
«Comunque,
ho finto che tu fossi mia sorella e visto che ti sentivi male le ho
detto che non potevo trattenermi con lei...dovevi vedere la sua
faccia!» prosegue Harry.
«E
secondo te qualcuno potrebbe mai credere che noi siamo fratelli?
Insomma, guardati! Tu sei così...wow, mentre io sono
soltanto la
povera Chelsey! Tu sei popolare mentre la mia popolarità e
pari a
quella di un calzino nero in un cassetto di calzini neri! Capisci
cosa intendo?» dico.
Lui
alza la testa dal mio orecchio e mi guarda come poco fa.
«Si
vede che non parli con tanta gente...davvero tu ti credi brutta?
Perchè da quanto ne so io, ci sono molti ragazzi che ci
provano con
te!» ride. Arriccio il naso disgustata.
Comecosaquandoeperche?!
Tutta
l'enfasi di poco fa sparisce appena tiro una ginocchiata nelle palle
di Harry e lui si accascia di lato dolorante.
Io
mi alzo contenta di essermi finalmente liberata dalla statua.
«Mai
abbassare la guardia, Styles!» esclamo divertita dalla scena
davanti
ai miei occhi. Il riccio è piegato su se stesso che geme di
dolore,
la sua espressione è esilarante. Rido compiaciuta.
«Io
ti ho pure fatto i complimenti!» bisbiglia con un filo di
voce.
«Perchè
non pensi alla reputazione delle troie che ti porti a letto ogni
giorno, invece della mia?» domando acida.
Mi
guarda malissimo e borbotta chissà quale imprecazione o
insulto
contro di me.
Siamo
tornati quelli di sempre, i soliti Chelsey e Harry, quelli che
litigano per tutto.
Menomale.
Faccio un sospiro di sollievo.
«Sai
Harry, preferisco quando litighiamo...mi stai sulle chiappe quando
fai il ragazzo dolce!» dico seria.
Nel suo sguardo noto un velo di
delusione.
Sbuffa
e si rialza.
«Non
vuoi andare a casa?» mi chiede.
Casa...oh
merda putrida di un bue delle vallate afghane! Mia madre
sarà
furiosa!
«Non
è che voglio, io devo!» esclamo preoccupata. Lui
ridacchia,
evidentemente ha capito il perché della mia ansia.
Spalanco
la porta della camera, non sapendo orientarmi inizio ad aprire tutte
le sante porte della santa casa. Sembro una matta.
Apro
una porta bianca e mi ritrovo in bagno, casualmente mi cade l'occhio
sullo specchio e per poco non mi viene il cancro. Urlo come se avessi
appena visto un mostro.
I
miei capelli sono peggio di quelli di Harry, il trucco è
completamente sbavato e delle orribili occhiaie circondano i miei
occhi. Sembro 'Joker la vendetta'!
Sento
Harry correre preoccupato in bagno per vedere la causa del mio
urlo.
Quando si accorge che non è successo nulla, ride.
«Brutto
stronzo io...io» una nausea improvvisa mi assale, i muscoli
dello
stomaco si contraggono. Corro vicino al cesso e vomito l'anima. Tutto
quello che ho bevuto la sera prima finisce nel cesso di Harry, ho
paura che lo intaserò.
Il
riccio si avvicina subito a me e mi appoggia una mano sulla schiena,
come per darmi conforto. Non sa che così fa aumentare
solamente la
mia nausea.
Dopo
poco entra la sorella di Harry, Gemma, svegliata dal rumore dei miei
flussi di vomito.
La
stanza sembra brillare grazie alla sua incredibile bellezza.
Anche se
ha i capelli disastrati dalle ore di sonno e gli occhi gonfi,
è
comunque perfetta. Spalanca gli occhi appena mi vede: devo essere
orribile.
Lei
in confronto sembra una dea scesa dall'Olimpo e la sua presenza mi
rende ancora più brutta e insignificante.
Mi
accascio vicino al water, sorretta da Harry. Gemma invece ha tre
quintali di carta in mano, per pulirmi.
Mi
sorride gentilmente e mi accarezza i capelli con fare materno. Wow.
Nemmeno mia madre mi ha mai prestato tante attenzioni. È
davvero
imbarazzante.
«Come
va?» chiede Harry.
«Hai
presente un porcospino su per il culo?» domando con voce
debole e
roca.
«Ehm...in
realtà no.»
«Immagina
il malessere che ti provoca un porcospino su per il culo e
moltiplicalo per diciassette!» borbotto.
«Perchè
proprio diciassette?» mi chiede. Ma di tutto il discorso da
povera
sfigata dolorante comprendi solo il numero diciassette?!
Gemma
gli tira uno scappellotto.
«Che
razza di deficiente, ti ha appena detto che si sente di merda e tu
pensi a quell'insignificante particolare! Sei proprio uno
schifo!»
Sento che potrei mettermi a piangere da un momento all'altro.
Può
esistere tanta perfezione in un essere solo?
Sorrido
felice del fatto che al mondo esiste una persona come me.
Harry
sbuffa annoiato.
«Tesoro,
pulisciti la bocca e datti una sistemata...io intanto mi preparo e ti
accompagno a casa, va bene?» mi chiede gentilmente. Sorrido e
annuisco.
Perchè
Gemma non è mia sorella? Perchè io ho due inutili
fratelli maggiori
che non capiscono un acciminchia?
Harry
si alza, seguito da Gemma e mi lasciano da sola nel loro bagno.
Mi
guardo intorno parecchio imbarazzata. Sta succedendo tutto troppo in
fretta. Fino a qualche ora fa ritenevo Harry Styles la persona
più
odiosa di tutta l'umanità e adesso mi ritrovo a vomitare nel
suo
bagno?
Il
mondo sta proprio andando a rotoli.