un altro giorno è passato e sento un disperato bisogno della sua presenza, sto cambiando, ormai farmi spuntare un sorriso è diventato quasi un impresa impossibile.
Tutti i miei amici sono preoccupati per me, credono che stia prendendo la cosa troppo sul serio, ma questa è una cosa seria.
Da qualche giorno mi stanno venendo attacchi di panico, non riesco a controllarli. Sono diventata un tutt'uno con le mie cuffiette saldamente incollate al mio lettore mp3, la playlist sembra essersi ammutolita, non sono in vena di sentire le solite canzoni che prima mi davano voglia di vivere.
Ho ricevuto un messaggio ieri, svariati messaggi in nessuno di questi però c'era il suo nome. 'Dove sei?' 'Che fine hai fatto?'... non ho voglia di rispondere, preferisco starmene a braccia incrociate sul mio letto, a guardare fuori dalla finestra l'inverno avanzare. I miei occhi non sono più celesti, non hanno più quella trasparenza che li rendeva speciali, non hanno più quella felicità con cui guardavo il mondo, ora sono più scuri, sono cupi perchè hanno perso la voglia di scovare sempre il lato buono nelle cose, hanno smesso di sognare.
Driiin! il telefono squilla irrequieto e mi riporta alla realtà, sullo schermo compare un nome amichevole, il nome di una persona che c'è sempre stata per me, il nome della mia migliore amica.
A quest'ora probabilmente lui sarà già in giro a divertirsi, ridere con gli amici e forse anche con una nuova amichetta di cui io non so niente. Non ne vale la pena soffrire per lui, ma ormai è diventata una routine e non posso farci niente.
< Tra 5 minuti fatti trovare pronta, ho già parlato con tua madre, ti porto a distrarre> già che bella frase , io e lei abbiamo un modo particolare per far passare le pene d'amore; una coppa di gelato gigante da 'Pasqualina', una passeggiata per far scendere i kili messi su, shopping sfrenato per tutti i negozi e un giretto al cinema,io per vedere un film, lei per rimorchiare. Passa mezz'ora, e finalmente me la ritrovo sotto casa con un pacchetto in mano, appoggiata alla bici come se fosse una modella di Tommy Hilfiger. La guardo e sorrido. Mi precipito giù con tanta fretta che per poco non perdevo l'equilibrio e al piano terra ci sarei arrivata in volo. Corro ad abbracciarla perchè ora ho bisogno di lei più che mai, nessuno mi capisce quanto lei, dopo aver ricambiato l'abbraccio mi scruta dalla testa ai piedi con un pò di disappunto.
I capelli raccolti e un leggero trucco sugli occhi che viene contrastato dal gloss rosso chiaro. Forse una piccola parte di me non è mai morta, è rimasta nell' angolo più nascosto di me, dove nessuno riusciva a scovarlo, tranne lei. Mi sento ancora persa però è c'è una parte di me che non sento più mia, intendo ritrovarla, in un modo o nell' altro.