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Autore: Pink_Panther    04/09/2013    5 recensioni
E' il secondo anno per i ragazzi dello Studio 21,o meglio Studio On Beat.
Molte delle cose che conoscevamo sono cambiate (fa tanto film d'azione) e finalmente molte delle coppie possono coronare il loro amore.
Violetta e Leon, per esempio, hanno avuto focose prime volte e si aspettano un futuro roseo pieno di passione. Ma, i due piccioncini, non sanno di Mirko, studente italiano in scambio culturale, follemente innamorato di Violetta.
Per Angela e German, le cose non vanno di certo meglio. Angie, dopo una notte, è rimasta incinta (chissà di chi?) e ora lei e il futuro padre dovranno far fronte a mille problemi e peripezie, due di loro, Jeremy Hefner e Leandro Casal, follemente innamorati della giovane.
Ci saranno molti altri nuovi arrivati (Emiliè,London,Nekane,Elettra,Mirko ...),che si intrometteranno nella vita sentimentale dei ragazzi dello Studio.
Ma,cari ragazzi,se questo non vi basta, aggiungiamoci pure Niall,il mangione,Zayn,il "i'm sexy and i'know it",Harry,il ricciolino ribelle,Louis,il bel Peter Pan e Liam,il bel figone tutto casa e chiesa.
A, anche Justin e Bruno. Che cosa mai potrà accadere?
Dedicata a Syontai,Selenator e Captain_Bibo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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<< Ho due notizie: una buona e una cattiva. Quale vuoi per prima? >>

<< La  buona. >>

<< Sono incinta di due mesi. >>

La donna lo fissava,mentre alcune lacrime gli scappavano dalle guancie,accarezzandosi di continuo il ventre, coperto della leggera maglietta di cotone rosa. A poco a poco, il mondo gli cadde addosso inesorabilmente.

<< C – c – che c – osa? >> balbettò fissandola. La bionda lo prese per il polso e lo portò nel suo studio, chiudendo la porta subito dopo. Si levò la maglietta,rimanendo in reggiseno rosa. Ed ecco che l’uomo notò tutto. La pancia, leggermente lievitata sull’utero, faceva capire che ospitava un piccolo feto di poche settimane mentre,i seni,erano gonfi di latte per il nascituro. Si avvicinò a lei e le accarezzò il ventre,delicatamente,quasi con paura di far male al loro piccolo (o piccola) ospite. 

Quello che avevano fatto due mesi fa non era amore,no,era solo sesso. Entrambi volevano riprovare i piaceri del sesso e quindi,avevano deciso di avere una nottata insieme. Solo sesso. Nessuna emozione. Ma in quella piccola unione,qualcosa doveva di sicuro essere andato storto … un preservativo rotto … qualche  difetto della pillola?

<< MALEDETTO TE E IL GIORNO IN CUI TI HO FATTO ENTRARE NEL MIO LETTO! >> strillò Angie,iniziando inesorabilmente a piangere. Gli occhi azzurri di lei sembravano dipinti con l’acquarello,le lacrime salate continuavano a scenderle dal volto. Si avvicinò a lei,abbracciandola e facendola sfogare sul suo petto. Angie continuò a piangere,rendendo la maglietta dell’uomo inesorabilmente bagnata fradicia.

German le accarezzò pian piano i capelli,stringendola a se. Il suo piccolo angelo era incinta. Aspettava un bambino. Sarebbe diventato padre. E non poteva di certo non sentirsi l’uomo più felice ed entusiasta della terra. Le baciò la fronte e la fece staccare da se,asciugandole le lacrime e rassicurandola.

<< Shhhhh calma … risolveremo questa cosa insieme, promesso. Domani andremo subito a fare un ecografia,d’accordo? >>

<< Si … ma prima ti voglio dire la brutta notizia. >>

<< Va bene. >>

<< Ho deciso di non tenere il bambino. >>

 

Violetta e Leon camminavano mano nella mano per le strade del centro,lei con un gelato al cioccolato,lui con una granita all’anice color puffo. La mora ripensava ai momenti passati la sera precedente,quando era avvenuta la sua prima volta. La loro prima volta.

<< Baciami. Baciami tutta la notte. >>

<<  Comandi,Castillo. >>

Leon non era da meno. Anche lui continuava a pensare a tutte le coccole che si erano scambiati,i baci infuocati e i gemiti della sua principessa sotto di se. Come era stato bello. Di certo non avrebbero più potuto rifarlo,non almeno molto spesso. Tra tre giorni lo studio sarebbe ricominciato,le lezioni e le gare tra gli studenti e sarebbero arrivati nuovi ragazzi con cui fare conoscenza. Almeno li avevano passato bene quei tre mesi: tra gite in canoa sul lago,falò notturni con tutti gli altri ragazzi,bagni di mezzanotte nell’acqua cristallina del lago Vargas e cantando canzoni intorno al fuoco. Era stata l’estate migliore della sua vita,anche perché l’aveva passata con la donna che amava. E poi era giunta la notte dell’ultima sera di vacanza,ieri.

<< Le – ah – on >>

<< Dimmi? >>

<< Non farmi male,ti prego … >>

<< Tranquilla. Sarò un principe … >>

Quel modo dolce e insicuro con cui glielo aveva detto,aveva superato di brutto tutte le aspettative della prima volta che aveva sempre sognato con la sua Violetta. La fece sedere su una delle panchine del parco,seguendola di rimando. Osservarono per un po’ le anatrelle nello stagno,una simpatica bambina dai capelli rossi che chiamava la mamma e un paio di cagnolini che si ricorrevano. Nessuno dei due osava fiatare,troppo presi a finire le rispettive merende.

Tutto procedeva tranquillo e pacato,quando,all’improvviso,qualcosa,anzi qualcuno,venne verso di loro. Si trattava di un ragazzo,alto,bello,muscoloso,con i capelli mori e dagli occhi verdi come gli smeraldi più puri.

Si sedette accanto a Violetta,che alzò la testa dal suo telefono,guardandolo negli occhi. “BRUTTO SEGNO CAZZO LEON AGISCI!” la vocina lo rimproverò ad agire il più in fretta possibile,visto che quel ragazzo stava già cortesemente aprendo una conversazione con Violetta.

<< Io sono Mirko. Tu sei … ? >>

<< Fidanzata. CON ME! >> rispose per lei Leon,fulminando con gli occhi lo sconosciuto di nome Mirko.

<< Scusalo Mirko,lui è un tipo molto geloso. Leon! Smettila! >> lo rimproverò la ragazza,dandogli un buffetto sulla spalla. Quello sbuffò e  si sedette sulla panchina,non perdendo neanche una mossa di quel bell’imbusto.

<< Sai,era così anche la mia ultima fidanzata. Poi l’ho mollata. Tipi gelosi come lui non fanno bene a ragazze splendide come te. Dico,bene,Leon? >>

<< Si dici benissimo. Ora,se vuoi scusarci,lasciaci in pace. >> rispose l’altro visibilmente stizzito,beccandosi un'altra sberla dalla ragazza.

<< LEON! >> lo rimproverò lei,guadagnandosi uno sguardo da cucciolo dal ragazzo e una risata sommessa dal bel Mirko,che non esito a sedersi di più vicino a Violetta,facendo finire Leon per terra. “Ancora cinque secondi e lo faccio finire nel laghetto delle anatre …”pensò geloso,adocchiando prima il laghetto poi il ragazzo. Ad occhio e croce pesava di sicuro sui 50 e qualcosa chili,contando ovviamente la massa muscolare di un diciassettenne. Sarebbe stato uno scherzo per lui,sollevarlo e gettarlo tra gli uccelli semi acquatici.

<< Comunque sei davvero una ragazza carina. Questo è il mio numero,nel caso volessi chiamarmi. Ci conto,bellezza!!! >>

<< NO QUESTO E’ TROPPO! COMINCIA A CORRERE! >> urlò Leon,stringendo i pugni e preparandosi a fare un bel bagnetto al loro cortese ospite. L’altro,come una reazione a catena,si alzò dalla panchina,lasciò n bigliettino a Violetta e corse il più velocemente possibile fuori dal parco. Leon si girò verso la fidanzata e osservando per qualche paia di secondo il biglietto che aveva tra le mani. Senza pensarci due volte,lo prese e lo buttò in pasto a quelle simpatiche anatroccole. Prese la borsa di Violetta e gliela mise in mano,alzandola di peso dalla panchina e prendendo la sua mano,incamminandosi con lei verso l’uscita.

<< Ma dai! Era un ragazzo carino! >>

<< Tanto lo avresti bruciato comunque! >>

<< Lo credi tu. >>

<< Si certo. Dai,muoviti che torniamo a casa. >>

<< Si papà! >>

  
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