E quando sembra tutto
inutile… qualcuno ti darà la forza di rialzarti
Mani piccole e curate.
[Mani sempre indaffarate, unghie mangiucchiate]
Occhi azzurri, superficiali, frivoli…vuoti.
[Occhi d’oro,
dolci e sempre attenti pronti ad amare o… ad odiare]
Chioma rossa, come la passione, sistemati in
un’elaborata acconciatura.
[Capelli
cespugliosi, crespi, sempre trattenuti da una rigida crocchia]
profuma
di fragola e zucchero…troppo dolce
[essenza di rosa,
delicata ma forte]
Labbra carnose e piene di trucco
[Labbra morbide e
perennemente torturate dai suoi denti candidi]
Seno abbondante,molto,probabilmente
rifatto
[Petto piccolo e
sodo]
Voce acuta e poco persuasiva
[Voce petulante
e da saccente, ma dolce e leggera]
Sorriso malizioso
[riso abbagliante
e pieno di speranze]
Katie Collins
[Hermione Jane Granger]
La camera era sommersa dai
gemiti dei due ragazzi, la loro pelle era infuocata, le gambe si sfioravano e si intrecciavano continuamente e le loro lingue erano
impegnate a giocare e a inseguirsi.
Un’ultima spinta di lui, più forte, lei inarca il busto permettendogli
di andare più affondo.
Un flash.
Ricci
castani sparsi per il cuscino, il volto accaldato e un po’ sudato…Hermione…
A quella visione continua
a spingere il suo membro dentro di lei fino ad arrivare all’orgasmo insieme.
Il ragazzo esce da lei e si
accascia vicino al corpo della rossa che posa le sue mani sul suo petto,
stringendolo.
-“è stato fantastico”
mormora la ragazza con la voce ancora roca.
Il ragazzo non risponde. È
troppo impegnato a pensare a quella maledetta strega che è riuscita ad insinuarsi nei suoi pensieri come solo un serpente riesce
a fare… e per fortuna che era lui la serpe.
Ancora una volta aveva desiderato
che ci fosse lei, Hermione, al posto di una di quelle ochette che si portava a
letto.
Erano passati cinque
schifosissimi anni, e lui ancora pensava alla mezzosangue.
A quella ragazza che aveva
insultato e torturato per anni che poi infine aveva imparato ad amare. E aveva
ragione Blaise quando gli aveva detto che quelle come Hermione ti entrano nel cuore per tutta la vita.
-“Amore, domani andiamo alla festa di Harry insieme?”
Amore? L’aveva chiamato
amore. Questo era il colmo.
Lui non era tipo di
stupidi epiteti come tesoro o orsacchiotto.
-“No” risponde con una
voce annoiata, l’ennesima che pensava di poter
diventare importante per lui.
Solo quattro persone erano
riuscite ad avere questo onore.
E quella che aveva il
trono indiscusso l’aveva allontanata da lui.
Che grande stronzata aveva
fatto.
-“Ma orsacchiotto,
perché?ah ho capito non vuoi andarci perché vuoi rimanere qui con me,stupidino me lo potevi dire prima” risponde Katie con un
sorriso malizioso.
-“No Katie, io domani
andrò alla festa di Potter,ma senza di te” detto
questo si alzò e iniziò a cercare i vestiti
-“Ma,
ma, io… pensavo che mi amassi” le lacrime le stavano per uscire dagli occhi.
Quanto odiava le persone
che piangevano, soprattutto per cose cosi futili.
-“Senti Katie, è stato
davvero una bella serata, ma nulla di più. Mi
dispiace. Ora se vuoi puoi andartene. Quella è la porta” disse mentre cercava di indossare la maglietta.
-“Sei uno stronzo Draco” E
con le lacrime Katie si diresse verso l’uscita per poi chiuderla brutalmente.
Draco sospirò e si sedette
su una delle comode poltrone di Malfoy Manor.
Un attimo dopo una ragazza
dai lunghi capelli corvini si materializzò nella casa del biondino e scrutandolo
sorrise, come solo una madre o una sorella sapeva fare.
-“Un’altra biondina
scappata in lacrime eh?”
-“No
stavolta era rossa” rispose con un leggero sorriso.
Si avvicinò a lui e solo
dopo Draco notò che in braccio aveva un bellissimo bambino di due anni.
Aveva gli occhietti blu,
il vanto dei Zabini e i capelli neri.
-“Io e Blaise ti volevamo
chiedere un favore” disse con un tono supplichevole.
-“No, no e ancora no”
rispose Draco alzandosi dalla poltrona
-“Ma
non ti ho chiesto ancora cosa devi fare” gli disse sbattendo gli occhi con fare
civettuole.
-“Mi chiederai ti tenerti
questa piccola peste così tu e Blaise potrete
andarvene tranquillamente fuori” incalzò Draco.
Lei come risposta gli sorrise e gli passo il pargoletto che dormiva come un
angioletto.
-“Ma
guarda sta dormendo, non ti procurerà nessun fastidio. E poi tu sei il suo padrino qualcosa la dovrai
pur fare.”
Guardò attentamente il
bambino e infine sorrise. Uno di quei sorrisi che conservava solo per i due
suoi migliori amici e per il loro bambino.
-“Ok, ok. Ma non predetevi questa
abitudine” sentenziò il ragazzo.
-“Grazie Draco, sei un amore” gli rispose Pansy in modo provocatorio, sapeva che l’amico odiava quei nomignoli ma
era troppo divertente quando si arrabbiava.
-“Non chiamarmi amore,
Pansy, non potrei rispondere alle mie azioni” disse avvicinandosi alla mora.
-“Ma
io so che mi vuoi bene e che non mi faresti niente”
-“Ed è solo per questo che
ancora sei viva”
-“Vabbè Draco io vado,
Blaise lo prenderà più tardi, non comportarti da bambino con lui” e senza dare
tempo a Draco di rispondere si smaterializzò.
Draco poggiò il bambino,
che ancora dormiva, sul suo letto e poi per passare del tempo, prese la
Gazzetta del Profeta che ancora non era riuscito a leggere.
“Le così dette “ANIME DELLA MORTE” continuano a portare lo sgomento nella Londra Magica. Il
dipartimento Auror non sa ancora dirci cosa vogliono e chi sono queste
creature.(continua a pag 14)”
girò la pagina annoiato, era giorni che si occupava di
questo caso e sinceramente non aveva voglia di pensarci ancora. Né avrebbe
parlato il giorno dopo con Potter.
Eh gia, Draco Malfoy era
diventato un abile auror e lavorava insieme al grande Harry Potter.
Certo non si amavano ma
non si ammazzavano nemmeno appena si vedevano. C’era una sorte di rispettò fra loro due.
Continuo a sfogliare il
giornale alla ricerca di qualche informazione interessante.
Si bloccò solo quando
lesse il titolo in alto della rubrica della “Moda” .
“Hermione Jane Granger ha riaccettato il contratto
con la LookMagic, la giovane modella dopo aver avuto problemi con
l’associazione aveva deciso di ritirarsi dal mondo dello spettacolo, ma con
l’aiuto di Adrien Guerin (il fotografo della casa) e delle sue due coinquiline
Chanel Barbier e Ambrè Martinez(entrambe modelle) ha
capito che la fama e lo spettacolo fanno parte della sua vita. La rivedremo di
nuovo qui a Londra, per la sfilata di fine Gennaio e chissà se andrà a trovare
Harry Potter e Ronald Weasley,i suoi due migliori
amici dai tempi di Hogwarts. Delle fonti certe ci hanno informato che i tre non
si sentono d….”
Draco chiuse di scatto il
giornale e lo buttò a terra. Si ricordava benissimo quel giorno
dove tutto fra loro due era finito.
Non pensava certamente che
lei se ne sarebbe andata da Londra per vivere a Parigi e diventare una modella.
Adesso sarebbe ritornata,
anche se per poco, e la riavrebbe conquista.
Se l’era fatta scappare
allora e adesso non avrebbe di nuovo fatto lo stesso errore.
-“Czioooo….” L’urlò disumano del piccolo fece catapultare un Draco
spaventato nella stanza da letto
-“Ehy piccolo, che hai
combinato?’” con lui si poteva permettere il lusso di essere dolce. Infondo i
bambini sono gli unici che con la loro ingenuità riescono a comprendere anche
l’uomo più sadico e solo del mondo.
-“Nente, ancola non t’avlevo saluzato… me lo dai un bazino czio?” Draco si
avvicinò al bambino e si sedette vicino a lui per poi scoccargli un bacio sulla
fronte. “Certo piccola peste, però ora dormi”
-“Lesti con me?” chiese
Andreas con voce speranzosa e con gli occhi da cucciolo bastonato. Quella
tattica era uguale a quella della madre. E come riusciva a dirgli di no?
-“Ok peste” si sdraio
vicino a lui e presto si addormentarono.
Tre ore dopo Blaise trovò
i due addormentati,sorrise vedendo il modo in cui si
trasformava Draco grazie a suo figlio e dopo aver preso dolcemente Andreas
tornò a casa.
Ma non aveva sentito la voce di Draco che nel sonno
invocava il nome di Hermione.
Hermione Jane Granger
camminava fra le vie di Parigi. Era notte e la Tour Eiffel era illuminata e
regalava ai turisti un meraviglioso spettacolo.
Paris di notte era favolosa.
I suoi
piedi fasciati da un paio di decolté con un tacco vertiginoso, si muovevano
sinuosamente e sicuri.
Se una volta gli avessero
detto che con i tacchi si sarebbe trovata a suo agio come con un paio di scarpe
da ginnastica, avrebbe riso come una pazza.
Eppure era la semplice e
pura realtà.
Hermione Granger l’alunna
che indossava la divisa tre taglie più grandi del dovuto e che aveva la schiena
sempre curva a causa dei libri che si portava dietro era diventata una modella.
Eh che modella. Era
insieme alle sue due migliori amiche,la migliore di
tutta la Francia.
Tutti le acclamavano come
La Bionda,La Mora e La Rossa.
Aveva tagliato i capelli e
adesso li portava a caschetto.
Un taglio netto in poche
parole…
Anche alla sua vita.
Aveva detto addio al suo
sorriso dolce, e adesso quando,quelle poche volte che
sorrideva,le sue labbra si increspavano solo in modo altamente malizioso e
provocatorio.
È quello che il pubblico vuole.
I suoi
modi sempre gentili e avvolte anche un po’ timidi erano svaniti, come la nebbia che scappa all’arrivo
della notte.
Una lunga e apatica notte,
dove la luna non brilla quasi mai e le stelle sono solo spettatori silenziosi
di una vita che scorre senza la sua autorizzazione.
Hermione si era fermata.
Si era stretta meglio il cappotto come per sentire il
dolce tepore che riesce a darti solo delle braccia amiche e aveva osservato in
silenzio l’orgoglio di Parigi. Quella torre che era stata la culla di nuovi
amori. Alcuni con il solito vissero felici e contenti,
altri invece no.
E pensava quello che ormai faceva troppo spesso.
Aveva riaccettato di nuovo
quel maledetto lavoro, solo per occupare il tempo, se avesse voluto adesso avrebbe anche potuto riposarsi per tutta la vita,
tanto aveva tanti di quei soldi che avrebbe potuto comprarsi la Francia intera.
Ma non l’aveva fatto.
Si ricordava ancora quando
quel giorno di cinque anni fa aveva preso un aereo qualsiasi senza nemmeno
sapere la destinazione ed era partire.
Per fuggire,
una Grifondoro che scappa,
Se l’avrebbe
detto a Harry di sicuro gli avrebbe risposto con queste parole”Herm sei
una Grifondoro, i dolori vanno affrontati non bisogna scappare. Se non che grifone sei?”
Ma Harry non poteva capire, lei era solo una ragazza,
una ragazza con il cuore a pezzi.
E la fuga gli era sembrata
la scelta più giusta.
Egoista.
Vigliacca.
Astuta.
Una vera
serpe.
E lei era cambiata.
Lo sapeva e se ne rendeva
conto.
Aveva abbandonato tanto. ma quello a cui non avrebbe mai rinunciato era il suo
cervello.
Ovunque vai vacci con la
mente.
Era questo il suo motto.
Aveva cambiato l’ultima
parola. Infondo non aveva senso dire: “Ovunque vai vacci
con il cuore” perché il cuore è solo un muscolo involontario.
Siamo noi a dargli tutta quella importanza.
E lei aveva smesso di dare
fiducia al suo cuore, tanto non serviva a nulla.
Gli procurava solo dolore.
Camminava Hermione.
Con la testa abbassata.
Aveva rinunciato anche di
camminare a testa alta. Non sfidava più con il suo sguardo le persone. Non ne
aveva più il diritto, lei ormai era diventata tutto quello che disprezzava.
Camminava Hermione.
Non correva più.
E non volava nemmeno. Le sue
ali si era strappate attimo dopo attimo. Infondo aveva
deciso lei quella vita,no?
Camminava Hermione
O meglio trascinava il suo corpo,
Hermione.
E come ogni notte, sperava
che il dì non arrivasse mai.
E che quella la notte la
divorasse.
Ma quello non succedeva mai. E lei si ritrovava ogni
notte a camminare, con il cuore a pezzi.
Lacerato a causa di tutti i suo errori.
Condannata a vivere in un
limbo, come un’anima vagante.
Hermione non poteva fare
altro che camminare, e quando dopo aver percorso tutta quella strada, arrivava
a casa sorrideva.
Un sorriso falso.
Perché quello non si
poteva considerare casa.
La sua casa erano Harry,Ginny,la famiglia Weasley…Ron…Draco.
E chiudeva gli occhi.
Aspettando l’arrivo del sole che l’avrebbe svegliata e l’avrebbe castigata.
Facendola tornare alla
routine della solita vita.
Quella vita fatta di
persone ipocrite, di belle frasi.
Che ormai Hermione era abituata
ad ascoltare.
E domani ad Hermione gli diranno di nuovo “Favolosa, continua così”.
Ma quel cuore che cerca di azzittire si ribellerà, ma lei sarà troppo occupata
a vedere la sua vita correre senza di lei.
Hermione è rimasta indietro.
Cammina, ma non cerca di
correre, e non può farci niente.
Aspetterà Hermione.
Aspetterà, ma adesso
chiude gli occhi.
Domani sarà una giornata
diversa per lei. Ma adesso può solo sognare, perché quando sogna
puoi essere te stessa.
Nessuno ti giudica.
Nessuno ti dice che sei
perfetta nel tuo vestito rosso.
Nessuno ti vedrà per
quello che non sei.
Ci saranno solo degli
occhi grigi e penetranti che ti riscalderanno il cuore.
E ancora. Ancora. Ancora.
Ti faranno
tornare di nuovo un’orgogliosa Grifondoro.
Ti faranno battere convulsivamente
il cuore.
Ti faranno correre, Hermione. Quella corsa che ha deciso di rinunciare,
per diventare la bambola perfetta e fredda che sei ora.
Una bellissima bambola di
porcellana.
Che presto prima o poi si romperà, liberandoti e facendoti brillare
come solo la Stella Polare riesce a fare.
Dedicata alla mia dolce bambolina…
piccola ti voglio bene, continua a brillare. Anche quando tutti ti diranno che
i corpi celesti sono destinati a smettere di
scintillare.
Dimostra a tutti quello che sai fare e quanto
vali. Perché Serena, nessuno riuscirà a levarti la luce che
risplende nei tuoi occhi. Ma però(per te faccio
anche gli errori grammaticali, tanto chissenefrega xD) se qualcuno prova a
farlo se la vedrà con me.
E io ci sarò,sempre, sarò dietro l’angolo
o in prima fila ad aspettare la tua rimonta. Perché sarai eccezionale anche in
questo.
Perché in circolazione ci sarà una
nuova mamma.
Una mamma che ha dovuto combattere.
Una mamma,forse
si, un po’ troppo giovane all’apparenza ma con il cuore di una donna matura.
Ti voglio bene, dalla tua stronza
preferita.
Ecco la mia nuova
FF….questo dovrebbe essere il continuo di “Carpe diem”. Ammetto che per scrivere
questo capitolo ho impiegato solo 20 minuti, e quindi
non mi soddisfa molto. Ma non so perché non ho voluto
cambiare niente.
Vabbè questo come dico
sempre sono dettagli xD… spero che vi piacerà.
Non aggiornerò spesso,
perché fra la scuola, gli amici, i vari problemi, l’altra mia ff( Criseide e la leggenda di Shira) non ho nemmeno il tempo
di respirare o di dormire.
Un’altra cosa lo stile
della “parte” dedicata a Draco e quella invece dedicata a “Hermione” sono molto
diverse. Ed è una cosa abbastanza voluta. Ho cercato di dare ad
Hermione più spessore.
Nel prossimo invece mi
dedico a Dracuccio puccino puccino xD