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Autore: onlyyou_beba    04/09/2013    3 recensioni
La storia è questa Johannah Poulston non è la mia vera madre, è la madre di Louis. Mio padre l’ha sposata e Louis è diventato il mio fratellastro dato che il suo vero padre è Troy Austin… però ha acquisito il cognome di mio padre “Tomlinson” e quindi è una famiglia un po’ mista.
Non odio Louis, odio solo alcuni dei suoi amici coglioni.
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LEGGETE PER IL CONTINUO
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Bad Girl 


 
 
" Non tutte le ragazze sono principesse "

 
 
Chapter 1 – “Non sono mai stata una brava ragazza”  



Non voglio essere la solita ragazza rosa e fiori.
Non voglio essere perfetta, voglio avere difetti.
Non voglio innamorarmi.
Non voglio stare male, voglio far soffrire.
 
 
Perché tutto questo?
La mia vita andava benissimo finchè quel cretino del mio ragazzo Josh non mi ha lasciata. Mi ha letteralmente piantata in asso. Dovevamo partire, una specie di vancanza per il nostro anniversario di fidanzamento. E lui?
Non è venuto.
Perché?
Era a letto con la mia migliore amica. E io scema l’avevo atteso dicendomi “L’aereo sarà in ritardo” mentre lui se la spassava. Sono stata una cretina a fidarmi e non accadrà mai più. Parola di Hope Destiny Tomlinson.
 
 
* * * * *
 
 
La mia mente continuava a ripetermi sempre lo stesso discorso, persino mentre dormivo. Sento la porta aprirsi ma sono troppo stanca per alzarmi. Un getto d’acqua fredda mi fa sobbalzare dal letto e vede l’amico di mio fratello con un secchio in mano. È ufficiale oggi muore.
Mi alzo urlando e punto un dito contro il petto del riccio
“Che sia chiaro questa è l’ultima volta che piombi in camera mia a farmi questi scherzi del cazzo altrimenti ti castro prima che tu faccia sesso con qualcuna ti è chiaro, Harold Edward Styles?!”
Lui se la rideva di gusto finchè arrivò anche mio fratello in camera e ,ovviamente, non poteva non ridere data la scenetta che si era formata.
Me completamente bagnata dalla testa ai piedi e Styles che se la rideva.
“Non dirmi che ti ha fatto di nuovo lo stesso scherzo!” rise Louis
“e invece si fratello” disse ridendo l’amico
“Louis porca carota quante volte ti ho detto di non fare entrare le ragazzine coglione in camera mia?!” dissi fissando Styles
Louis iniziò a ridere come un matto mentre Harry era letteralmente arrabbiato.
 
“Non darmi della ragazzina!” disse guardandomi
“Altrimenti?” alzai un sopracciglio e lo guardai negli occhi
“è una sfida?” chiese
“Forse” dissi prendendo dei vestiti
“Ci sto” rispose
“Vinco sempre io in questi giochetti, ricordatelo” dissi entrando in bagno per cambiarmi.
Appena chiusi la porta del bagno sentii Harry dire quella parola che odiavo di più.
 
“Stronza”
 
So di comportarmi da tale, ma se lo faccio ci sarà un motivo. Poco mi importa se Mr. Styles mi chiama così. A me non dovrebbe nemmeno importare degli amici coglioni che Louis porta a casa.
Non so proprio come faccia a frequentare gente così… così antipatica.
 
Dopo essermi cambiata scesi al piano di sotto dove ,ovviamente, Louis e Harry stavano giocando alla play station a Call of Duty.
 
Ma Harry non ha una cavolo di casa? Sta sempre qua a rompere le scatole?!
 
Andai in cucina e salutai mia madre Johannah con un bacio sulla guancia e lei sorrise .
Afferrai una banana e vidi mio padre Mark sorridermi e indicarmi la sua guancia, risi e gli diedi un bacio.
 
La storia è questa Johannah Poulston non è la mia vera madre, è la madre di Louis. Mio padre l’ha sposata e Louis è diventato il mio fratellastro dato che il suo vero padre è Troy Austin… però ha acquisito il cognome di mio padre “Tomlinson” e quindi è una famiglia un po’ mista.
Non odio Louis, odio solo alcuni dei suoi amici coglioni.
 
“Allora che farai di bello oggi?” mi chiese mia madre “Starai qui con i ragazzi,vero?”
“perché dovrei?” risposi
“Amore, oggi io e la mamma usciamo e torniamo stasera e dato che tu sei la più responsabile vorremo che tenessi d’occhio tuo fratello e il suo amico” mi chiese mio padre
“ma Louis è il maggiore! Dovrebbe essere lui a controllare me” affermai
“Sai bene che Lou quando ci sono gli amici in casa presta poca attenzione a tutto” rispose Johannah
“e va bene farò da Baby-sitter a Louis e all’altro idiota” sbuffai mangiando la banana.
“Grazie mille tesoro” disse mio padre per poi uscire con Johannah.
 
Che fortuna! Oggi devo badare a due ragazzi uno più scemo dell’altro. Insomma, perfetto no?
La giornata procede da bene in meglio…
 
Andai in salotto “Oggi vi devo fare da Baby-Sitter” dissi alzando gli occhi al cielo.
“Non abbiamo bisogno di una baby-sitter” affermò il riccio
“Ne hai bisogno se il tuo quoziente intellettivo è pari a zero” dissi incrociando le braccia sotto al petto
Louis se la rideva come ogni santissima volta che io e Harold litigavamo.
 
“Fanculo Hope”
 
“Fottiti Styles”
 
“Fottimi tu” affermò Styles guardandomi e ridendo.
“Spiacente non sei ancora abbastanza grande per farlo” risposi acida con il sorriso sulle labbra
 
“Dai Hope basta …” disse Louis
“No non fa nulla Louis” rispose Harry “Tua sorella vuole comportarsi da puttana? Lasciala fare”
 
Ne avevo abbastanza di lui, mi chiama ancora così? Okay l’ha voluto lui.
Mi avvicinai a lui prendendolo per le spalle e gli sussurrai nell’orecchio
 
“Che ti avevo detto in camera?”
 
Non gli diedi il tempo di parlare che gli mollai una ginocchiata nelle parti basse e lo vidi piegarsi in due dal dolore.
 
“Merda”
 
Sentii il riccio imprecare e questo mi diede altra soddisfazione per il mio gesto.
Hope 1 , Styles 0 .
 
 
* * * * *
 
 
Harry aveva appena smesso di lamentarsi dopo circa mezz’ora. Aveva imprecato contro ogni divinità,persona o essere vivente possibile e credo che avesse terminato le scorte di nomi.
Ero stesa sul letto mentre piangevo perché sapevo che questa non ero io, ma non potevo farne altrimenti. Era l’unico volto che mi era rimasto: la ragazza  fredda.
Sapevo bene che anche Louis non capiva del perché io sia cambiata, non sapeva che cosa Josh mi aveva fatto. Non sapeva che avevo pianto tutti i santi giorni. Non sapeva che avevo smesso di mangiare per un cretino. Lui non sapeva. Nessuno sapeva.
  
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