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Autore: _Almach_    05/09/2013    2 recensioni
Long-fic dedicata a Micchan e ai bei pomeriggi passati a ruolare con lei ^^
[...]Tra i nuovi arrivi si scorgono due ragazzi che chiaccherano allegramente su quanto sarà eccitante da oggi in poi frequentare una nuova scuola.
In particolare, il ragazzo dai capelli rossi, era talmente eccitato che non si accorse involontariamente di aver dato una spallata a una ragazza che proprio in quel momento stava camminando in quella direzione.
“Ops…scusami!” Disse lui seriamente dispiaciuto.[...]
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Mark/Mamoru, Nathan/Ichirouta, Xavier/Hiroto
Note: OOC | Avvertimenti: Gender Bender
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Una volta arrivata in camera, Ichi si sedette sul letto e, con molta tranquillità, cercò il numero di suo fratello nella rubrica del cellulare, da lui era ancora giorno quindi non lo avrebbe disturbato di sicuro.
Una volta trovato si portò il cellulare all’orecchio e aspettò…
Uno squillo… due squilli… tre squilli… certo che suo fratello ce ne metteva di tempo per rispondere, e quando la turchesina era in procinto di imprecare contro il gemello, ecco che dall’altra parte si sentii una voce a lei molto familiare.
“Hey Ichi! E’ da parecchio che non ti fai sentire.”
"Fratellone, finalmente! Non hai idea di quanto mi manchi! Dimmi, come stai?"
“Benissimo! Stavo studiando in questo momento, tu come stai?”
“Oh… provo felicità e tristezza nello stesso momento…” Affermò lei sospirando.
“Come mai? C’è forse qualche problema? Il liceo non ti piace?” Chiese lui preoccupato. 
Ichirouta era un tipo parecchio pacato e tranquillo, non amava parlare molto e arrivava sempre al punto in modo semplice e conciso, erano rare le volte in cui poneva tre domande in una frase e queste, erano quando sua sorella, con i suoi modi, lo faceva preoccupare da morire.
“No mi piace… ma ti ricordi di Endou? L’ho lasciato qualche mese fa e adesso si comporta da stalker, mi riempie di messaggi, irrompe in casa all’improvviso, e adesso vuole prendersela anche con il mio attuale fidanzato!”
Attimi di silenzio si susseguirono dall’altro lato, finchè Ichirouta non scoppiò.
“Eh? Stai scherzando? Che aspetti a chiamare la polizia?”
“E dopo che la chiamo? Ichirouta non puoi tornare qui?”
“Vuoi che torni a casa?” Chiese lui perplesso. “E che cosa ci posso fare io?”
“Si voglio che ritorni a casa, primo che mi manchi e voglio passare più tempo con te, secondo… beh come secondo motivo il fatto che mi proteggeresti quando Hiroto non è con me.”
“Va bene, ma la mamma che dice?” Chiese subito, anche perché tra lui e sua madre non erano mai esistiti buoni rapporti da quando il turchese decise di seguire il padre.
“Beh… lei non è ancora tornata, ma sono sicura che dirà sicuramente di si!” Affermò lei convinta.
“Non ne sarei così sicuro, con la mamma non sono in buoni rapporti da quando si è separata con papà!”
“Sei pur sempre suo figlio Ichirouta. Hai scelto di seguire papà in Inghilterra, ma non ti può odiare per questa tua scelta!” Ormai ogni volta che si sentivano usciva fuori questo discorso e Ichi era stanca di sentire sempre le stesse parole.
“Va bene, allora parlane con la mamma appena rientra, e io farò lo stesso con papà. A proposito ti devo dire una cosa!” Affermò lui, e nella sua voce si poteva avvertire una punta di eccitazione.
“Che cosa? Che è successo?” Chiese lei in modo curioso.
“Mi hanno preso nella squadra di atletica!” Rispose lui in tono allegro.
“Davvero? Oh Ichirouta sono contenta per te, fatti valere mi raccomando.”
“Sono anche il primo! Ho tutti i record della squadra!” Continuò lui felice di potersi finalmente vantare con qualcuno.
“Beh… quasi quasi mi dispiace farti venire qui, ma anche nella mia scuola c’è un ottima squadra di atletica!”
“Ichi lo so dove vuoi andare a parare, non rimarrò sempre in Giappone, lo sai non fa per me! E’ andata così, lo so che vuoi starmi vicino molto di più, ma se le cose sono andate così, la colpa non è nostra!” Sussurrò lui tristemente.
Ma mentre sentiva il fratello parlare a Ichi venne in mente una piccola illuminazione, si era ricordata che anche suo fratello era omosessuale, esattamente come Ryuuji, chissà magari se li avrebbe fatti innamorare uno dell’altro, forse suo fratello sarebbe rimasto in Giappone per sempre.
“Va bene dai, allora ci sentiamo presto, ti farò sapere appena avrò parlato con la mamma. Ti lascio ai tuoi compiti, ti voglio bene Ichirouta.”
“Te ne voglio anche io sorellina, a presto!” Detto questo il turchese riattaccò.
A quel punto Ichi si lasciò cadere sul letto felice, non vedeva l’ora di riabbracciare il suo amato fratello, e pochi minuti dopo si addormentò.
 
Il giorno seguente Hiroto camminava verso la casa di Ichi da solo, visto che il dottore aveva detto a Ryuuji di restarsene a casa, almeno finchè la caviglia non si fosse rimessa del tutto.
Accelerò quindi il passo, non vedeva l’ora di vederla, dopo il clima di tensione del giorno prima aveva bisogno del suo abbraccio.
E, infatti quando arrivò nei pressi della sua abituazione il rosso non perse tempo e mandò il consueto squillo a Ichi per avvertirla che l’aspettava al cancello.
La turchese, appena sentito lo squillo, prese la cartella, salutò il gatto e si fiondò fuori dalla porta buttandosi letteralmente tra le braccia del suo ragazzo.
“Buon giorno!” Esclamò allegro abbracciandola forte.
“Buon giorno Hiro-chan.” Rispose lei appoggiando le labbra sulle sue, e come sempre quello che era iniziato come un semplice bacio si era trasformato in uno ancor più passionale.
Quando si staccarono, si presero per mano e cominciarono a camminare verso la scuola.
“Allora? Che ha detto tuo fratello?” Chiese lui curioso.
“Ha detto che parlerà con papà e mi farà sapere… non vedo l’ora di fartelo conoscere, è uguale a me.”
“Wow, allora se mai diventerò gay saprò già da chi andare!” Affermò lui scherzosamente.
“Scordatelo caro! Ho intenzione di farlo conoscere a Ryuuji, così se si innamorarono lui avrà una ragione in più per restare qui.”
“Ryuuji? Beh se si mettono insieme è sicuro che tuo fratello rimane qui!” Disse Hiroto ricordandosi di quanto è bravo Ryuuji in campo sessuale, poi è anche dolcissimo.
“Già… Ryuuji è dolcissimo, merita di trovare una persona che lo ami.”
“Si, sarebbe bello se si innamorassero.” Affermò lui stringendo ancora la mano di Ichi… In quel momento alla turchese venne in mente di non andare a scuola, voleva passare più tempo con il suo ragazzo per dimenticare la questione Endou, almeno per un po’… Non voleva affrontarlo adesso, specie con la mente in un’unica direzione: il ritorno di suo fratello! Pensiero abbastanza allegro per rovinarlo in questo modo.
“A che pensi?” Chiese Hiroto fermandosi, non capitava tutti i giorni di vedere Ichi così in silenzio e avvolta nei suoi numerosi pensieri.
“Penso che con tutta la storia di Endou, non abbiamo avuto un solo momento per noi. Non me la sento di vederlo e sentirvi discutere!” Anche perché la giovane sapeva che se Mamoru avesse incrociato lo sguardo di Hiroto come minimo lo avrebbe picchiato, e non voleva proprio arrivare a questo punto.
“Stai per caso proponendo di saltare la scuola?” Chiese divertito.
“Beh si… sempre se a te va ovviamente!”
“E non potevi dirlo qualche metro più dietro?” Chiese lui cominciando a tornare verso casa sua.
“Mi è venuto in mente solo adesso!” Affermò lei, che poi era troppo presa dal discorso Ichirouta.
Quindi i due tornarono a casa di lei e, come la prima volta che c’erano stati per fare altro, Hiroto la schiacciò completamente al muro baciandola con passione. Erano palesi le sue intenzioni e, Ichi non se lo fece ripetere due volte.
Salirono velocemente in camera sua e cominciarono quella danza passionale, fatta prima di baci, carezze audaci e coccole per poi vedere l’unione perfetta di due corpi… Ichi rispondeva bene ai gesti di Hiroto, ormai aveva imparato a capire come si muoveva e, superato l’imbarazzo iniziale, fu facile per loro due far godere l’altro in un modo assolutamente perfetto… erano diventati due strumenti che suonati insieme producevano un’intensa e bellissima melodia… la loro melodia erano i gemiti che riuscivano a strappare all’altro in modo assolutamente perfetto.
Alla fine di quel rapporto assolutamente perfetto i due si lasciarono andare ansimanti sul letto, chiusi in un abbraccio caldo, mentre nell’aria riecheggiava ancora il calore del rapporto appena consumato.
Hiroto sbadigliò, quel rapporto lo aveva consumato e alla fine cadde addormentanto seguito poco dopo da Ichi… erano entrambi cullati dal calore che entrambi ancora emanavano, ma non sapevano che questo calore non sarebbe durato a lungo, un qualcosa di gelido stava per arrivare, un qualcosa che per Ichi significherà la perdita di un rapporto importante.
 




Angolo autrice: Beh... che dire... con questo capitolo vi saluto... so che chi seguiva la storia sarà dispiaciuto di non vederla per non si sa quanto... ma io continuerò a scriverla... quindi non vi resta che aspettare il mio ritorno... come sempre ringrazio Mella per avermi dato consigli... e che dire, domani pomeriggio passerò alla modalità lettore...
   
 
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