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Autore: Alex732    06/09/2013    2 recensioni
La storia di una ragazza italiana che finalmente riuscirà a compiere il suo sogno: viaggio di maturità in Inghilterra, dove andrà con i suoi migliori amici.
In Inghilterrà succederanno moltissimi episodi e li conoscerà Harry, un ragazzo che le sembrerà diverso dagli altri ma alla fine non era cosi .
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO N°2
 

E POI HO APERTO GLI OCCHI.
 
“Che sofferenza!” disse Liam.
Sotto il sole alla fermata dell’autobus aspettando il 664. Avrei voluto in quel momento che quell’autobus non arrivasse mai, anche se il sole picchiava forte. La tensione saliva come la temperatura.
Desy e Liam non facevano un fiato forse perché capivano come mi sentivo in quel momento.
L’autobus arrivò. Le porte si aprirono, sembrava come se stessi salendo sul traghetto di Caronte, come se quell’ autobus mi stesse traghettando nei gironi dell’inferno.
Chissà se esiste qualche girone per punire chi non è riuscito a realizzare il proprio sogno.
 
 
“Mia sali o l’autobus parte” ,la voce di Desy mi distolse dalla mia immaginazione infernale.
Liam mi spinse. Salii sul mezzo.
L’autobus era vuoto, c’era solo una signora anziana con le buste della spesa, e un uomo con la sua 24 ore.
 Liam seduto davanti a me e Desy accanto e intanto che l’autobus parte apro la mia borsa e tiro fuori l’Ipod.
“Desiree vuoi sentire la musica?” dissi io, Desy si voltò di scatto ”Mia tu non mi hai mai chiamato Desiree a parte la prima volta che ci siamo conosciute” mi disse lei preoccupata “ E’ successo qualcosa? “.
Mi chiedevo cosa mi stesse succedendo non avevo mai chiamato cosi la ragazza dai capelli dorati.
Guardai Liam con la faccia spaventata come quando un bambino  è impaurito quando fuori c’è il temporale, “E’ impaurita non la vedi?”. L’autobus frenò di scatto, caddi dal mio sedile finendo in braccio a quel ragazzo dagli occhi scuri che chiamavo migliore amico, Liam, le nostre labbra si sfioravano sentivo il suo respiro caldo toccare la pelle del mio volto, che poco a poco sentivo surriscaldarsi e diventare rossa. Le sue guance diventarono rosse , come le mie, come se fosse imbarazzato , un‘ imbarazzo dolcissimo mai provato .Non so per quanto tempo rimanemmo  in quella posizione ma notai dopo un po’che l’anziana signora ci fissava, come se stesse ripercorrendo la sua adolescenza sulla mia pelle e quella del ragazzo al di sotto di me, mi ero dimenticata completamente anche dell’ esistenza di Desy sul sedile di fronte al nostro, che ci guardava e ridacchiava  nascondendo il suo sguardo al di sotto dei suoi capelli dorati.
Mi sedetti al mio posto cercando di evitare il contatto visivo con Liam.
 
 
L’autobus si fermò, la fermata era proprio davanti a scuola. Presi la mia borsa e scesi.
Mi sentivo come se ero appena stata traghettata da Caronte nel girone che mi apparteneva.
Si chiusero le porte dell’autobus, Liam e Desy si avvicinarono a me come se ci stessimo fondendo, come se stessimo fondendo tutto il coraggio che possedevamo.
Sentivo il cuore battere velocemente, sentivo la debolezza, ero pallida non mi ero vista allo specchio ma sentivo la pelle del mio volto piuttosto fredda.
I cancelli della scuola erano aperti e nel cortile c’erano molti ragazzi, l’edificio era diverso, sembrava più cupo, ma sempre uguale come la prima volta che lo vidi.
Il cortile dove c’è il campetto dove giocavamo a pallavolo, il muretto dove passavo la ricreazione, con Desy e Liam , Mi ricordo la prima volta che ci siamo conosciuti o meglio che io e Desy abbiamo conosciuto Liam.
Flash Back:
*Primo giorno di scuola, primo anno, scuola superiori, la paura incombeva su me e la ragazza dai capelli dorati. Ma la ricreazione arrivò subito sembrava quasi che quelle tre ore di conoscenze non passassero mai , tre ore a ripetere il tuo nome che poi poca gente ascoltava perché quando ti doveva chiamare ti chiedeva “Hey senti come hai detto che ti chiami ?”.
Uscimmo nel cortile, ci sedemmo sul muretto, e incominciammo a parlare, io notai un ragazzo piuttosto carino, biondo cenere , i suoi occhi scuri era qualcosa di favoloso, seduto sul quel muretto ma era tutto solo, solo con il suo mp3.
Desy commentava l’aspetto di ogni ragazzo che passava li vicino. Dopo il passaggio di qualche ragazzo si accorse che non la stavo ascoltando e che guardavo quel ragazzo solitario.
“Hey non ti piacerà davvero quel ragazzo ?” disse lei sospettosa. “ Ma ti pare, è solo che sta li da solo e noi qui a parlare perché non lo invitiamo qui con noi ?“
Desy mi guarda con occhi che parlano da se e dicono “ Lo faccio solo perché sei la mia migliore amica”
Mi alzai  avvicinandomi a quel ragazzo e lo invitai da noi . Cominciammo a fare conoscenza, non mi ricordavo che lui stesse in classe nostra.*
Da quel giorno non ci siamo mai più separati. Siamo, alla fine, diventati tre migliori amici inseparabili.
 Quella panchina mi mancherà davvero tanto, anche se si trova in un posto cosi .
Mi mancherà anche la scuola anche se per adesso ne ho ancora il terrore.
I suoi banchi pieni di scritte, mi ricordo la prima scritta che feci io.. “M+L+D 4 ever “ era il primo anno di superiori, tutte le gomme appiccicate nella loro parte inferiore, erano qualcosa di disgustoso.
La lavagna con le grafie dei professori, chissà se c’era ancora la scritta che avevo fatto l’ultimo giorno di scuola?
I corridoi, i distributori di merendine, quante file fatte per poi vedere  la tua merenda rimanere bloccata o che il distributore ti mangiava i soldi e non ne avevi altri.
E poi quelle scalette per entrare dentro scuola, quelle scalette che non avevo coraggio di salire, quelle la quale mi trovavo davanti.
Desy prese coraggio e andò a  vedere i risultati esposti. Prima di avvicinarsi al foglio le dissi : “ Desy non guardare il mio, voglio scoprirlo da sola.”
Desy mi guardo e annui con la testa. Liam si avvicino a me, come per calmare la mia paura e farmi capire che vicino a me ci sarebbe stato comunque andava,  e disse : “ Se vuoi ti tengo la mano mentre leggi i quadri?”
Senza rispondergli presi la sua mano, la strinsi forte e lo guarda negli occhi.
Adoravo il fatto che lui capisse veramente come mi sentivo in quel momento.
Ci avvicinammo a quei maledetti fogli appesi su una parete imbrattata da scritte infantili. Non mollava mai la presa della mia mano. “ 5E eccolo li “ mi disse per indicarmi i risulati della nostra classe.
In quel momento Liam mi strinse ancora di più la mano mentre l’altra strisciava sul foglio alla ricerca del mio nome .
Quel foglio bianco segnate da scritte nere, mi faceva pensare alla mia vita bianca che poteva essere distrutta da tutto quel nero.
Con il dito ero oramai arrivata alla lettera N vicinissima alla O.
“Olsen” eccolo li il mio cognome scritto in grassetto, feci strisciare il mio dito in orizzontale. Chiusi gli occhi, fermai il mio dito.
Liam mi stringeva la mano come per darmi supporto e calmare le mia ansie mentre ero indecisa se aprire gli occhi o farli rimanere chiusi. Nell’ buio delle mie paure sentivo Desy strillare contenta per la sua promozione, poi anche Liam urlò: “Sono promosso “ , in quel momento i  miei occhi si aprirono senza che io gli diedi il comando. E lessi:
 
“Olsen… Promossa.”

 

Spazio dell'Autrice. Se questa capitolo vi è piaciuto recensitelo. e cosa dire... Sto Scrivendo un'altra storia, diversa da questa. Baci Alessia xx
  
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