Domani m'infiltrero' tra i rivoltosi per fermare questa situazione: vogliono eguali diritti e doveri per tutti, e' ridicolo! Alla nobilta' spettano certi privilegi, il popolo deve gia' soppravvivere non puo' anche occuparsi della cosa pubblica, non ne e' in grado, queste proteste sono inutili.
Eccomi con la coccarda tricolore sul petto, e' stata una dura battaglia e sono morti in moltissimi sia fra i soldati che tra i civili...addirittura un bambino...non potra' avere piu' di dieci anni...gli ho appuntato la mia medaglia sul petto: non credevo possedesse tanto coraggio da sfidare decine di soldati...forse ho sbagliato a giudicarli.
Me ne sono andato, ho preferito togliermi la vita piuttosto che affrontare quella gente: hanno molta piu' dignita' di me, infinitamente di piu': io sono nato in carcere da una donna di malaffare cosi' almeno mi e' stato raccontato ed entrando in polizia ho creduto di poter risolvere le cose, di redimermi in un certo senso poiche' tutti mi dicevano che sarei stato certamente destinato al crimine ma ho sbagliato tutto, loro sono morti sfidando i miei uomini per avere una vita piu' libera, l'ho capito solo adesso. Io sono qui mentre loro sono lassu' in centinaia a sventolare le loro bandiere, c'e' anche Valjean, dopotutto aveva la sua eta'...guarda come sono sereni nonostante tutto... probabilmente e' cosi' che ci si sente quando si muore combattendo per i propri ideali e non per quelli inculcati da altri....ora devo andare...
angolo autrice: ed ecco l'ultimo missing moment su Javert non avevo molte idee ma spero vi piaccia lo stesso ^^