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Autore: its_sof    08/09/2013    0 recensioni
''Non è un amore tra idolo e fan. E' qualcosa di più.''
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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'Pronta?' dice mia mamma entrando in camera 'Stai ancora dormendo?' comincia ad urlare tirando su velocemente la tapparella. Quel suono mi fa sobbalzare e salto in piedi. Di prima mattina sono abbastanza irritabile e sentire chiunque urlare alle 7.30 non mi fa cominciare bene la giornata. Potrebbe anche entrare Louis Tomlinson a urlarmi ma mi verrebbe il nervoso ugualmente. Prima di vestirmi scendo in cucina e mi verso un pò di latte e caffè nella tazza rosa a pois bianchi. Mi siedo davanti alla finestra che da sul giardino e osservo come gli alberi stiano cominciando a perdere foglie... Il vento fa muovere i rami a destra e a sinistra come onde sinuose. Mi vesto e mi trucco molto velocemente per non perdere l'autobus. Cammino velocemente fino alla fermata e salgo con un respiro affannato. Non mi guardo molto in giro, cerco solo di trovare un sedile vuoto, uno spazio nero immerso tra i colori dei vestiti dei ragazzi. Ovviamete gli ultimi posti sono occupati così mi tocca sedermi in seconda fila. Mi metto comoda e accendo, come sempre, la musica. Mi muovo a destra e a sinistra seguendo le curve del bus fin quando non si ferma. E' passato troppo poco tempo rispetto a quando sono salita. Alzo la testa dal telefono e guardo fuori dal finestrino ma non vedo nulla così continuo a fare su e giù nella schermata della home di facebook. Vedo delle scarpe, beige con le stringhe nere... Scarpe da skate proprio quelle che piacciono a me. Alzo gli occhi seguendo le gambe del ragazzo sconosciuto fino ad arrivare al maglioncino. Un maglioncino blu con il contorno beige, la curiosità mi sta uccidendo così lo guardo in faccia. Non faccio in tempo a guardarlo bene che mi si blocca il respiro. Il cuore mi sale in gola e comincia a battere fortissimo. C'è Harry Styles sul mio pullman? Ha la stessa pettinatura, stesso fisico, stessi occhi, stesso portamento, stesso sorriso e stessa voce. Mi sento morire e mi agito come un pesce fuori dall'acqua cercando di seguirlo con lo sguardo ma la cartella mi blocca i movimenti e l'unica cosa che ottengo è quella di fare un sacco di rumore facendo girare tutti i passeggeri verso di me. Arrossisco leggermente e mi rimetto comoda. 'C'è Harry sul pullman' scrivo a Miriam. Non ottengo nessuna risposta... molto porbabilmente non avrà credito, come sempre. Il pullman fa un'ultima brusca frenata e io, essendomi quasi addormentata, rischio di sbattere la testa contro il sedile difronte. Scendo velocemente dal pullman e quasi corro cercando di trovare la testa bionda di Miriam. Nel frattempo mi guardo dietro le spalle per vedere 'Harry' scendere dal pullman. 'Eccoti!' Dico vedendola correre verso di me 'Ma stai scherzando?' mi dice lei scoppiando a ridere. 'No, te lo giuro. Mi stava venendo un mancamento. E' come se un poster avesse preso vita. E' identico...' nel raccontarlo un enorme sorriso appare sul mio viso 'Tu sei proprio pazza di Harry' mi passa una mano sulla guancia. 'Eccolo!' urlo facendola girare di scatto. 'Io ora gli chiedo un autografo' mi tira una leggera gomitata nella zona del costato ed entriamo in classe. Non riesco ad ascoltare, non che io sia mai stata una grande ascoltatrice di lezioni, ma continuo a pensare a quel ragazzo che è salito sul pullman. Fisso insistentemente le chiome color ocra e arancione fuori dalla finestra. Mi arriva un calcio sulle caviglie 'Ma sei matta?' dico un pò irritata a Miriam 'La porf. ti ha chiesto una cosa' mi giro di scatto e incontro gli occhi della porf. che mi guarda con aria di rimprovero. 'Portami il libretto' dice senza sbattere nemmeno le palpebre. Svogliatamente mi alzo, striscio i piedi fino alla cattedra e le porgo il libretto delle note. Non ci posso credere, ora chi la sente mia mamma? Sinceramente non mi interessa, sono troppo occupata a pensare a quei grandi occhi verdi. 'Vengo da te?' devo ammettere che Miriam ha proprio dei bei grandi occhioni marroni, ma non è quel marrone comune. E' un marrone con sfumature di ocra, sono sempre luminosi e pieni di vita. 'Ti odio quando mi fissi e non mi rispondi, a cosa pensi?' ride come una stupida 'Ah.. niente.. stavo pensando ai tuoi occhi'smetto di pensare e comincio a risponderle 'alle cinque devo andare a danza.. studiamo storia dell'arte?' annuisce con la testa e prendiamo l'autobus. 'Eccolo, è lui' sussurro vedendo la sua chioma riccia apparire al centro dei sedili 'E' uguale! Oh Dio' rimane anche lei a bocca aperta 'Dobbiamo scoprire come si chiama, dove abita, da dove viene, in che classe è e..' non mi lascia finire 'Ok, abbiamo capito che lo vuoi conoscere' comincio a ridere e non riesco a smettere.
  
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