Blaine era pietrificato non si aspettava una cosa del genere.

Rimase lì immobile davanti ai risultati, non seppe per quanto tempo....

Sentì qualcuno dire “Sono usciti i risultati, andiamo a vederli?”

“Non m'interessano.” Riconobbe immediatamente la voce di Kurt.

“Ci credo sei sempre il primo.- si avvicinò al moro- come dimostrarsi, primo con il punteggio pieno.”

“Hei! Ciao Blaine, complimenti come prima...”

Il moro si allontanò senza dire una parola.

Non seppe come fece ma si arrivò fino alla stanza di Jeff.

Bussò. L'amico ignaro aprì la porta.

Appena entrato si buttò nel letto del ragazzo, e rimase in silenzio.

L'amico provò a chiamarlo ma non rispose.

“Blaine... Blaine... B L A I N E.....”

Ma non ebbe risposta.

Jeff alla fine decise di chiamare Sebastian che li raggiunse immediatamente.

*****

“Pensi che sia morto?” disse Jeff.

“Stupido non vedi che respira.” Gli disse l'amico.

“Tu dici? Ma non risponde.”

“Prova a dargli dei pizzicotti e poi vediamo.”

I due ragazzi iniziarono a pizzicarlo ma il moro non reagì.

“E' divertente. Sembra una bambola gonfiabile.”

“E' vero, continuiamo?”

Iniziarono a scrollarlo in maniera non troppo elegante.

I due si divertirono immensamente.

“Ti và di scarabocchiarlo con il pennarello?”

“E' una bella idea, che ci scriviamo ?”

“Non lo so... Sono un nano, Viva le donne, Sono un piccolo orsacchiotto sottomesso.....”

“Sembra perfetto, dai iniziamo”

Armati di tutto pugno si avvicinarono pericolosamente all'amico.

In quell'istante Blaine si risvegliò dal suo stato di coma e minacciò gli amici.

“Ve li faccio ingoiare se vi avvicinate.”

“Oh finalmente ti sei svegliato e senza il bacio del tuo principe azzurro. Mi puoi dire che cosa ti ha shoccato così tanto.”

“Undi...”

“Cosa?”

“Undici...”

“Che hai detto?”

“Sono arrivato undicesimo al test. Undicesimo... Cazzo undicesimo.

Com'è possibile? Io sono sempre il primo....”

Jeff e Sebastian guardarono stupiti lo sfogo dell'amico.

Quella notizia non era prevista.

Blaine era sempre il migliore, e questa cosa ricadeva anche su di loro.

Tutti l'invidiavano per il loro rapporto.

Non erano preparati a questa cosa.

“Com'è possibile? Possibile che ci siano dieci persona davanti a te. Non mi sembra che stavi male durante l'esame.” disse Jeff.

“Cosa? Davvero?” Sebastian rimase a bocca aperta

“Non sei tu il primo?”

“No, non lo sono. Non avete visto i risultati?”

Entrambi dissero in coro “No”

“Di solito sei sempre tu il migliore e noi ci piazziamo nei primi cinque... perché andare a vedere.”

“Chi è il primo?”

“Il mio adorabile compagno di stanza.”

“Quanto amore. Immagino quanto si è preparato.”

“Non dire bestialità-disse il moro- Non l'ho mai visto aprire il libro. Nel pomeriggio sta quasi tutto il tempo al club o con i passerotti.”

“Usignoli”

“E' uguale.. quando è in stanza si mette sul letto a leggere qualche romanzo ed ascoltare il suo Ipod.”

“Magari stava ascoltando le lezioni audio.”

“Si come no- disse Blaine- lo odio...”

“Non è vero.”

“Odio questa situazione. Era la mia carta per la celebrità. Per non passare da anonimo in questo posto sperduto da dio ed invece.

Cazzo mi manca tutto l'alcool, i festini, gli uomini che cadono ai miei piedi... Tutto.”

“Dici? Penso che qui non sia tanto male. E che possiamo divertirci.”

“E come? Ci mettiamo a contare i vagoni dei treni o partecipiamo alla gara di chi munge la mucca più velocemente.” disse ironico il moro.

“No deficiente- disse Sebastian- siete voi con non date giusto peso alle cose.”

I due ragazzi si misero sull'attenti.

Mentre eravamo a Lima, ho incrociato un gruppo di ragazzi ed ho saputo che c'è un locale gay, si chiama lo Scandals... Basta avere 3 documenti falsi e il gioco è fatto.”

“Dove li troviamo? Non credo che le diano dietro l'angolo” disse Jeff.

“C'è un negozio a posta. La ragazza mi ha dato un nome con 1000 dollari in contanti possiamo averli. A B. visto che sei il più ricco paghi tu.”

“Con cosa in natura?”

“Userai i soldi che ti da Cooper, li giustificheremo con materiale scolatico.”

“Possiamo provare, ma come usciamo?”

“I giorni settimanali è impossibile ma i fine settimana, si. Inventiamo che dobbiamo studiare e il gioco è fatto. Passero la notte da qualche parte. Nessun ci scoprirà.”

“Ok... Proviamo....” dissero i due.

Nello stesso momento.

“Chi sa che aveva Blaine sembrava strano.” disse Nick a Kurt.

“Dici?” rispose il biondo.

“Non te ne sei accorto?”

“No mi sembrava normale. Bò. Invece di indagare sul mio compagno di stanza parliamo del tuo. Ci sono novità?”

“Nada.. Niente di niente. E' tornato ad essere normale anche se è strano qualche volta.”

“Gli hai parlato del club di basket?”

“Non ancora.”

“Abbiamo un po' di tempo per quello. Tanto fino ad ottobre non si posso iscrivere. Come và la preparazione del club? Senza di me.” chiese Nick.

“Bene, anche se è molto impegnativo.. E visto che tu ci sarai a mezzo servizio..”

“Che sono la tua colf?”

“No, va bene anche il mio servitore personale.”

A quelle parole Nick si lanciò su Kurt e disse “Te lo do io il servitore personale.”

“Dai idiota smettila che mi spettini... Nick non costringermi ad usare la violenza.”

Continuarono a scherzare, nel corridoio, gli altri studenti gli dettero uno sguardo sorpreso raramente erano così espansivi.

Uno di loro si avvicinò e con un sorriso e si intromise.

“Ci sono un sacco di camere potete andare lì.”

I due ragazzi lo guardarono e con affetto si avvicinarono a lui.

“Ciao Thaddy.”

“Hei Thaddy. Non mi dire che sei invidioso che Kurt preferisce me a te.”

“Da morire che non si vede, sto tremando dalla rabbia.”

“Oh Thaddy hai mancanza d'affetto? Aspetta ci penso io.”

Il biondo si avvicinò e si strinse a lui.

Il ragazzo ispanico fece una strana espressione e lo strinse forte a sé.

“Di che stavate parlando?”

“Di convincere il nuovo ragazzo Jeff ad entrare nel club di basket. Qualche suggerimento?”

“Come mai proprio lui?”

“Nick lo vuole tenere d'occhio, si è preso una cotta per lui.”

“Davvero? Che bravo hai superato la fase delle api e dei cavoli- gli mise una mano nella spalla- hai scoperto che le persone si accoppiano.. Sono davvero fiero di te.” gli disse Thad mettendogli una mano nella spalla.

“Bastardo.” gli rispose l'altro.

I tre ragazzi iniziarono a ridere.

Decisero di andare a prendere un caffè insieme, tra gli esami, gli inizi dell'attività non avevano passato molto tempo insieme.

Qualche ora dopo Thad si stava avviando verso la sua stanza.

Stava ancora pensando al tocco di Kurt, alla sensazione di averlo tra le sue braccia, avrebbe voluto che non finisse mai.

Quanto è dura amare il proprio migliore amico.

Arrivato in camera per trovò una sorpresa non tanto piacevole.

Vide Sebastian seduto nel suo letto non molto vestito.

Aveva una maglietta blu aderente e un paio di pantaloni corti.

Il tutto faceva risaltare il suo fisico.

Era bello non c'era niente da dire ma Kurt è un'altra cosa.

“Hei quante volte devo dirtelo la parte destra è la mia zona e la parte sinistra è la tua... Quindi non sconfinare.”

“Che c'è hai paura?”

“Di che cosa?”

“Che ti tocchi..”

Thad lo guardò da capo ai piedi...

“Si sei carino, ma niente di che. Se come tanti altri abituati all'idea.”

Sebastian a quelle parole si alterò da morire.

Io come gli altri? Ma mi hai visto? Che sei cieco? Mettiti un paio di occhiali talpa.

Pensò il ragazzo irritato, ma doveva fare buon viso a cattivo gioco.

Quest'anno non poteva appoggiarsi alla popolarità di Blaine, ma poteva farsi luce in un altro modo.

Voleva entrare nel club di scherma e regalargli una sonora umiliazione.

Lui era il migliore, era anni che la praticava, quindi sarebbe stato facile.

“Ti stavo aspettando. Ti devo chiedere una cosa.”

“No, ma grazie lo stesso.”

“Come prego?” chiese l'altro perplesso.

“Se mi stai per chiedere di uscire la risposta è No, ma grazie lo stesso.”

Seb lo guardò in modo strano...

Ma ci ha le pigne a posto del cervello? Chi è che vuole uscire con lui?

“No... non pensavo a questo, ti volevo chiedere per entrare nel club di scherma.”

“Devi aspettare il periodo dell'iscrizione.”

“E quando sarebbe di grazia?”

“Il giorno del mai.”

“Smettila brutto idiota.”

“Scherzavo.. Senso dell'umorismo zero. A settembre sono bloccate. Inizieranno a metà ottobre.”

“Come mai?”

“Abbiamo fatto una riunione con tutti capitani del club e abbiamo deciso di organizzare il lavoro annuale prima delle nuove iscrizioni, dopo non avremmo tempo. Quest'anno siamo ad un buon livello e verranno a vederci anche alcuni selezionatori olimpici per alcune discipline.”

“Davvero?” si stupì il ragazzo.

“Si, io per la scherma, Kurt e Nick per il tiro con l'arco, Wes per judo. David da dei talent per una famosa università per il basket ed altri..”

“Quindi accettate solo gente con esperienza.” Stava pensando a Blaine, lui l'arco l'aveva visto solo nel film di Robin Hood un uomo in calzamaglia.

“No, logicamente, certo se hai un minimo di esperienza è meglio. Il programma è diviso tra principianti, praticanti ed esperti. Noi pratichiamo la spada e il fioretto. Tu ti devo mettere tra i principianti? Sai come è fatto un fioretto? Se vuoi te lo disegno e ti spiego come si usa.”

Disse con un ghigno il ragazzo.

Il biondo si stava innervosendo, ma per chi l'aveva preso.

“Aspetta di vedermi in campo e poi me lo ridici dove mi metti.”

“Ok D'Artgnan, vedremo. La regola prevede che tu sfidi uno dei membri, se già conosci la disciplina, ti farò avere la lista degli iscritti.” disse alla fine con noncuranza.

Thad era seduto nella sua scrivania e non vide il sorriso soddisfatto di Sebastian, lui sapeva già chi sfidare.

Nei giorni successivi le cose erano abbastanza tranquille alla Dalton.

Seb. grazie alla dritta della ragazza aveva trovato chi faceva i documenti falsi.

All'apparenza era un normale negozio che vendeva oggetti per fare il cucito, lavori a maglia cose del genere.

Tu dicevi una frase ben definita e la commessa ti portava sul retro.

Dentro c'era una macchina fotografica e tutto per fare documenti falsi.

Dopo dieci giorni passavi e lei ti dava un sacchetto con dei gomitoli. Dentro a quest'ultimi trovavi quello che avevi richiesto, pagavi e il gioco è fatto.

Blaine e Jeff erano eccitati gli davano la sensazione di essere delle spie, killer senza scrupoli o cose del genere.

L'unico serio era Sebastian, che li stava guardando come due deficienti.

Appena detto il codice la ragazza li condusse nella famosa stanza.

I tre rimasero colpiti dalla sua apparecchiatura.

Lei era molto professionale, mise uno sfondo dietro ai ragazzi e poi dava indicazioni come.. Non fare quella faccia, non hai tre anni o sorridi se pensano che ti sia morto il gatto.

Gli fecero fotografare e gli disse di passare tra una decina di giorni con il contante.

Per quello non avevano problemi avevano mandato un'email a Cooper chiedendogli dei soldi 'extra' per un'attività scolastica.

L'uomo credendo la buona fede, verso i soldi sul conto del fratello.

*****

L'idea di andare in quel locale sembrava buona all'inizio, ma poi Jeff non era così tanto sicuro.

Si voleva ballare, bere, divertirsi con qualcuno magari anche qualcosa di più ma non voleva bensì uno specifico Nick.

Lui in quel periodo si comportava in maniera strana e questo mise un po' in soggezione il ragazzo.

Che cosa aveva in mente?

Jeff qualche volta rimane incanto dalla sua bellezze e quest'ultimo lo richiamava.

“Hei! Stai bene?”

“Benissimo” disse di corsa il ragazzo.

“A me non sembra- il moro mise la fronte sulla fronte del Jeff- sembri caldo, hai la febbre per caso? Ti porto in infermeria?”

Jeff era diventato rosso come un peperone, aveva il cuore che batteva a 1000.

Si alzò di scatto e disse mentre muoveva il corpo in modo atletico “Sto benissimo guarda?”

Nick un po' sorpreso “Va bene.” Dal tono della voce sembra deluso.

Era giunto venerdì, Jeff era andato dai suoi amici.

“Ragazzi, non so se ci voglio andare.”

“Come? Abbiamo tutto pronto.” protestarono i due.

“Perché questo cambiamento di idea?”

“Mi sembra di tradire Nick, lo so che è stupido perché non stiamo insieme ma mi piace tantissimo e voglio stare con lui.”

“Ma lui sta con Kurt, lo sai.”

“Lo so ma non è una storia seria. Devo provarci. Voglio dirgli quello che provo per lui.”

“Ti capiamo, vai ora e digli tutto.” disse Blaine con un tenero sorriso.

Jeff e Seb erano i suoi migliori amici, lui non credeva nell'amore, non più ma sperava che almeno trovassero la loro anima gemella.

“Buona fortuna” continuò Sebastian.

“Grazie a dopo.” Sorrise il biondo. Si allontanò dagli amici e corse verso la sala comune.

Cercò Nick per un po', gli dissero che era al club del basket.

Il ragazzo si precipitò da lui, finalmente si sarebbe dichiarato.

Quando entrò trovò una sorpresa purtroppo non piacevole.

Kurt e Nick erano stretti abbracciati l'uno all'altro. Il moro stava mugolando qualcosa.

L'unica parola che sentì era amo.

Jeff si sentì morire aveva appena scoperto Nick che diceva a Kurt Ti amo, con poca grazia chiuse la porta e se ne andò. Ritorno da suoi amici, non disse nulla... Quella sera sarebbe andato allo Scandals e c'avrebbe provato con il primo che capita avrebbe cercato di sanare il suo cuore ferito.

Gli amici preoccupati continuarono ad assillarlo e lui tra le lacrime

raccontò tutto. Alla fine, lo strinsero stretto a loro e lo consolarono. Avrebbero aiutato Jeff a superare il suo amore non corrisposto.

Kurt quel pomeriggio aveva cercato Nick al club del basket.

Il ragazzo si stava esercitando nei tiri liberi.

Era agitato, c'era qualcosa che non andava, Kurt lo conosceva bene.

“Che succede?”

“Niente perché?”

“Si come no, tu non hai niente come io sono un cane. Ma visto che non ho la pelliccia, non sto a quattro zampe e non abbaio te lo richiedo, che succede?”

Nick iniziò ad urlare “Ti ho detto niente, quante volte devo dirtelo-lanciando la palla contò il canestro con rabbia- io.. io..”

Kurt si avvicinò e l'abbracciò “Shh va tutto bene, che cos'hai?”

“Jeff ho provato a dichiararmi ma non è andata, mi sono avvicinato a lui l'ho toccato ma lui si è allontanato. Non vuole che lo tocchi.” il ragazzo aveva iniziato a piangere.

I due scesero a terra e si strinsero stretti.

“Magari c'è un altro motivo è solo un malinteso. Non essere negativo.”

“Io lo amo” disse come un sussurrò.

“Non ho capito.”

Tra i singhiozzi riuscì a dire solo amo.

Sentirono il rumore di una porta che si chiudeva ma girandosi non videro nessuno.

“Andrà tutto bene non piangere. Ci penseremo noi.”

“Grazie, sei il migliore amico che potessi desiderare”

“Tu sei il mio.”

Dopo essersi asciugato le lacrime Kurt cercò di tarargli su il morale. Poi gli chiese “Perché mi cercavi? Che cosa posso fare per te?”

“In teoria niente, ma visto che stai insistendo se vuoi mi puoi aiutare con il club? Sono sommerso dal lavoro.”

“Io non stavo insistendo...”

“Dai Nicky, dammi una mano.”

“Sfruttatore.”

I due ragazzi risero a crepa pelle.

Ignari di tutto.

N/A:

Ciao a tutti, scusate il ritardo ma ho avuto un po' da fare e ho potuto scrivere solo in questi giorni.

Che ve ne pare? Iniziamo ad avere qualcosa di succulento.

Il prossimo capitolo è lo Scandals.

Ringrazio tutti quelli che seguono e leggono questa storia.
Un grazie a Tallutina e a September_tha e _AnchisoLR che hanno recensito per la prima volta.

Fatemi sapere che ne pensate. Al prossimo capitolo.