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Autore: BabyLolita    08/09/2013    5 recensioni
Sophie e Kentin sono amici da sempre. Lei però si è accorta di essere innamorata di lui e decide di confessarglielo l'ultimo giorno di scuola. Ma i due, a causa del padre di lui, dovranno separarsi. Sophie vacillerà e non saprà più se dichiararsi o meno, fino a quando non prenderà una decisione definitiva, proprio quando lui sta per sparire davanti ai suoi occhi.
Preso dal capitolo 3:
Così dicendo mi sfila l’elastico dai capelli, che ricadono dolcemente alle mie spalle. Se lo infila al polso e poi mi passa una mano dietro la nuca accarezzandomi dolcemente. Poi mi percorre con la stessa mano tutta la schiena facendomi venire i brividi. Con l’altra mi stringe a lui mentre il suo respiro scalda le mie labbra. Sta per baciarmi ancora. E dio solo sa quanto desidero questo bacio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kentin, Nathaniel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mentre cerco di riprendermi dallo shock di quelle dannatissime coppie, vedo Kentin scuotere la testa furiosamente e cercare Nathaniel tra i vari studenti. Ad un certo punto lo vedo scattare a razzo e d’impulso lo seguo temendo il peggio. Quando ci fermiamo siamo davanti al delegato che ci osserva come se niente fosse.
-   Giuro solennemente che se le torcerai un solo capello te la vedrai con me – gli ringhia contro Kentin.
-   Per quale motivo dovrei farle qualcosa? –
-   Smettila di fingere, con me non funziona. Vedo come la guardi quindi finiscila. Io ti ho avvertito. Vedi di avere il buon senso di non farle niente o sarà peggio per te –
Così dicendo Kentin mi afferra la mano e mi tira via con lui, mentre con la coda dell’occhio vedo Nathaniel sorridermi. Usciamo in corridoio e andiamo verso il retro della scuola. Guardo la schiena del mio ragazzo chiedendomi cosa gli passa per la testa, ma non ho il tempo di darmi una risposta che si ferma bruscamente e mi tira a se abbracciandomi. Contraccambio quell’abbraccio sentendo la sua tensione sulla mia pelle. Mi allontano un po’ da lui dandogli un leggero bacio sulle labbra, riuscendo a calmarlo. Mi guarda negli occhi ed io gli sorrido, poi mi accarezza la guancia con la mano e mi bacia appassionatamente. Quando ci allontaniamo afferro la sua mano e lo riporto a scuola. Le lezioni stanno per cominciare e non possiamo saltarle. Mi accompagna fino alla mia classe e poi mi saluta. Aspetto di vederlo sparire prima di entrare. Come entro in classe il professore mi dice che è appena passato Nathaniel a chiamarmi perché ha bisogno di una mano. Perfetto, ho giusto bisogno di parlare a quattrocchi con lui. Mi dirigo in sala delegati con estrema tranquillità, che svanisce non appena varco la soglia e lo vedo che mi sorride. Il mio cuore ha un sussulto ma indurisco il mio sguardo ed inizio a parlargli:
-   Che hai in mente? –
-   Niente, mi serve una mano con questi moduli per la corsa –
-   Sai cosa intendo, smettila di girarci intorno – vedo che mi sorride divertito mentre mi passa un plico di fogli – so benissimo che hai creato tu le nostre coppie. Perché lo hai fatto? –
-   Perché mi piaci, ti sembra una cosa tanto stupida? –
-   Direi di si, dato che ho un ragazzo –
-   Beh ma io non sono un tipo geloso –
-   Che razza di risposta è?! – gli urlo contro mentre usciamo dalla sala.
-   Ne parliamo dopo, ora vai nelle varie classi a consegnare questi moduli, ci rivediamo qui non appena hai finito –
Così dicendo si allontana come se niente fosse. Nascondo il nervoso e giro nelle varie classi a consegnare i moduli e non appena finisco mi fiondo in sala delegati. Non ho intenzione di far finire il discorso così. Mi siedo su una sedia ed inizio a battere il piede a terra impazientemente. La situazione mette parecchio a disagio anche a me, ma cerco di vedere il lato positivo della cosa. Staremo via da scuola per una giornata intera. In quel momento Nathaniel varca la soglia. Gli sto dando le spalle ma riconosco la camminata. Gli faccio cenno di sedersi accanto a me e subito lo fa. Mi giro verso di lui furiosa mentre lui sfoggia uno dei suoi più splendidi sorrisi, facendomi avvampare il volto.
-   P-perché fai tutto questo?! Perché vuoi dividermi a tutti i costi da Ken?! –
-   Perché io potrei darti molto di più di quello che ti da lui –
-   E come fai a dirlo?! Non lo conosci nemmeno! –
-   Lo so e basta. Tu mi piaci molto di più di quanto possa piacere a lui –
-   Ma io sono innamorata di lui e non di te! E con questo come la mettiamo?! –
-   Ne sei sicura? – mi dice accarezzandomi la guancia facendomi sussultare – e allora come mai il tuo viso cambia colore ogni volta che ti tocco o ti sorrido? –
Merda…se n’era accorto. E adesso? Come mi tiro fuori da questo pasticcio? In quel momento entra la dirigente e scatto in piedi salvandomi all’ultimo. Saluto Nathaniel e la dirigente dicendo di aver finito il mio compito e torno in classe sedendomi di fretta al mio posto mentre Castiel mi osserva incuriosito:
-   Ho visto che sei in coppia con il delegato ranocchia –
-   Già…è un bel casino –
-   Perché ha una cotta per te? –
-   E tu come diavolo fai a saperlo?! –
-   Scema sono un ragazzo mi accorgo che ti spoglia con gli occhi ogni volta che ti vede. Probabilmente anche Ken se n’è reso conto –
-   Già…tu che faresti al mio posto? –
-   Gli dimostrerei che non me ne frega niente di quello che prova lui dato che sei innamorata di un altro – abbasso lo sguardo. Castiel ha ragione, ma purtroppo non sa che io provo qualcosa anche per Nathaniel, ed è proprio questo il problema più grande – ohhh…questo si che complica le cose –
aggiunge poi.Lo guardo incuriosita mentre si gratta la testa confuso.
-   Lui lo sa? –
-   Chi? –
-   Kentin –
-   Sapere cosa? –
-   Che hai una cotta per il delegato – il mio volto sbianca improvvisamente.
-   Ma cosa diavolo stai… -
-   Piantala di fingere con me. Ormai ti conosco abbastanza bene da riconoscere le tue reazioni. Sei innamorata di Kentin e questo non lo nego, ma provi anche qualcosa per il delegato non ho forse ragione ranocchia? –
-   Hai forse la chiave per accedere ai miei pensieri? –
-   No. Ma sono abbastanza bravo a riconoscere le reazioni delle persone. E la tua era piuttosto evidente. A questo punto devi fare una scelta –
-   Ma io non ho bisogno di scegliere! È Ken che voglio! –
-   E allora falla finita. Respingi definitivamente quel bamboccio del delegato e tutto si risolverà –
-   La fai facile tu! Io non sono brava in queste cose! –
-   Basta provarci! –
Lo guardo fingendomi arrabbiata, e lui capisce subito che in realtà non lo sono e mi passa una cuffietta dell’ipod come fa sempre. Me la infilo e mi immergo nella musica. Prendo un foglietto e ci scrivo sopra un “grazie” striminzito e lo passo a Castiel, lui ci scrive sopra un “di niente ranocchia” e me lo ripassa. Certe volte penso che non saprei come fare senza di lui.
La mattinata passa veloce ed esco di scuola con Castiel. Parliamo del più e del meno poi io mi fermo al cancello per aspettare Kentin. Saluto Castiel con la mano e mi appoggio al muro aspettando il mio ragazzo, che mi raggiunge poco dopo. Camminiamo mano nella mano fino a casa mia e poi ci salutiamo con un bacio. Lo vedo allontanare e mi avvio dentro casa. Devo trovare un modo per respingere Nathaniel in maniera definitiva, senza ricadere preda del suo fascino.
Per quanto le mie preghiere di far piovere il giorno della corsa campestre siano state forti, non sono servite a niente. Una settimana è passata ed ora ci troviamo qui, con la tuta addosso mentre aspettiamo che la dirigente faccia l’appello. Tutti gli alunni sono radunati in cortile mentre aspettano che il proprio nome venga chiamato. Batto nervosamente il piede mentre la dirigente sta facendo l’appello dei ragazzi di seconda. Kentin è vicino a me e cerca di nascondere la sua ira che io riesco a cogliere benissimo. Ad un certo punto sento qualcuno che mi da una pacca sulla testa e mi giro all’istante:
-   Calmati ranocchia o farai un buco nel pavimento –
-   Ciao a te Castiel, scusa se non mi va per niente di fare questa stupidissima corsa –
-   Guarda che non sei l’unica a cui scoccia essere qui in questo momento sai? –
-   Ora che ci penso non ti ho chiesto con chi sei in coppia -
-   Con Charlotte. Una delle amiche cretine di quell’oca della sorella del delegato che ha una cotta per me –
-   Ahahah questo si che mi diverte –
Dico scoppiandogli a ridere in faccia. Castiel mi da una botta in testa e mi sorride. Capisco subito che il suo intento è quello di calmarmi e ci è riuscito. Gli sorrido trasmettendogli un “grazie” che lui subito percepisce. Poco dopo la direttrice pronuncia il mio nome e salgo sul pullman. Sfortunatamente sono in un pullman diverso da quello di Kentin, quindi mi dirigo in fondo insieme a Castiel e ci sediamo vicini. Estraggo l’ipod e gli passo una cuffietta, ringrazio la musica della sua esistenza prima di sprofondare in un sonno profondo. La notte scorsa non ho dormito molto quindi ci ho messo praticamente un attimo ad addormentarmi.
Al mio risveglio mi rendo conto di essere appoggiata alla spalla di Castiel e lui è appoggiato a me che dorme. Controllo l’ora, sono le dieci e un quarto, arriveremo a breve. Picchetto la spalla di Castiel per farlo svegliare e ce la faccio quasi subito. Si tira su tutto assonnato e si stropiccia gli occhi. Sembra proprio un bambino e la cosa mi intenerisce. Spengo l’ipod e lo infilo nella tasca, mentre il pullman comincia a rallentare. Quando scendiamo un sole cocente ci accoglie felice e Kentin mi raggiunge subito facendomi un cenno di saluto ed afferrandomi la mano mentre io cerco ancora di svegliarmi totalmente.
-   Ti sei addormentata piccola? –
-   Si…a differenza di quello che pensavo Castiel è particolarmente comodo –
-   Ehi…mi hai preso per un cuscino? – mi riprende lui comparendomi alle spalle.
-   Direi di si –
-   Certo che siete proprio buoni amici voi due – ci interrompe Kentin sorridendomi
-   Ehy non esageriamo – aggiunge Castiel – amici è più che sufficiente –
-   Sei il solito antipatico! Che ti costa ammettere che se non ci fossi io in classe con te tu ti annoieresti a morte? –
-   Smettila di illuderti ranocchia. Io vengo a scuola solo perché non mi va di perdere un altro anno tutto qui. Vi saluto –
Così dicendo si allontana ed io lo guardo divertita.
-   Lo reputi il tuo migliore amico eh? – aggiunge Kentin
-   Sono così un libro aperto per te? –
-   Abbastanza. E comunque anche lui ti reputa una buona amica è solo troppo orgoglioso per ammetterlo –
-   Lo so. Ma mi va bene così –
Dico stringendogli la mano e facendo un giretto per di li. La direttrice ci chiama e ci dice di formare le varie coppie. Cerco Nathaniel e lo trovo in mezzo ad un gruppo che distribuisce cartine. Me ne passa alcune e lo aiuto a distribuirle. Non appena finiamo andiamo al punto di partenza ed attendiamo il via della direttrice. Aspettiamo poco prima che ci viene annunciato che la prima prova è raggiungere il professore Faraize, il quale ci indicherà il successivo obbiettivo da raggiungere. Partiamo tutti assieme ed io e Nathaniel cominciamo a correre. Ho intenzione di finire il prima possibile questa tortura. Siamo i primi a raggiungere il professore che ci timbra la mano e ci consegna un elenco di oggetti da trovare. Iniziamo la ricerca e li troviamo tutti subito. Inizio a correre per raggiungere nuovamente il professore quando Nathaniel mi afferra la mano fermandomi. Mi giro verso di lui che mi sorride dolcemente facendo sussultare il mio cuore.
-   Che fretta hai? Non ti piace questo splendido paesaggio? –
mi osservo meglio intorno e non posso negare che effettivamente il panorama attorno a noi è fantastico. Dai fitti rami degli alberi che ci circondano filtra il sole che si riflette su un ruscello che scorre a pochi passi da noi. Vedo Nathaniel che estrae due barrette di cereali dalla tasca della sua giacca e me ne passa una sorridendomi. Sembra tornato il Nathaniel di sempre, che strano. Ci sediamo appoggiandoci al tronco di un’enorme albero e mangiamo in silenzio. Non me la sento di parlare con lui o le cose potrebbero peggiorare. Non appena finiamo di mangiare la barretta Nathaniel si alza e mi porge la mano per aiutarmi. L’afferro e mi rialzo ma lui non lascia più la presa. Devo ribellarmi parecchie volte prima di sentire che le sue dita si rilassano facendomi sfilare la mano. Lui cammina davanti a me mentre mi tengo la mano sul cuore cercando di calmare le mie pulsazioni. Arriviamo dal professore Faraize che controlla i nostri oggetti e ci da una seconda mappa per proseguire. Non parliamo più fino ad arrivare al secondo check-point nel quale dobbiamo trovare dei cartellini con delle lettere appese per la foresta. Pariamo subito e li cerchiamo per circa mezzora prima di trovarli tutti e tornare al punto di partenza. Risolviamo il quesito ed in quel momento il gruppo di Castiel ci raggiunge:
-   Anche tu hai risolto il quesito ranocchia? –
-   Si. Vedo che anche tu sei a buon punto – soffoco una risata vedendo Charlotte che cerca di appiccicarsi a Castiel mentre lui continua a respingerla.
-   Già, e sarò io a vincere. Ci becchiamo al traguardo ranocchietta –
Così dicendo inizia a correre, mentre Charlotte arranca dietro di lui. Rido sotto i baffi mentre Nathaniel afferra la mia mano ed inizia a correre in una direzione che non conosco.
-   Che diavolo stai facendo?! – gli urlo contro.
-   Non ho intenzione di perdere contro quello li. Questa è una scorciatoia arriveremo in un baleno –
Non riesco a liberarmi dalla sua presa. È molto più forte di quella precedente e non posso fare a meno di seguirlo. Dopo un’ora che giriamo a vuote realizzo che ci siamo persi. Sono furiosa con Nathaniel.
-   Sei un emerito idiota! Ci siamo persi non è vero?! –
Nathaniel molla la mia mano e si gratta la testa nervosamente. Poi mi guarda con aria terribilmente dispiaciuta facendomi stringere il cuore.
-   Mi dispiace…non era mia intenzione metterti nei pasticci –
-   N-non ha importanza…tira fuori la mappa e vediamo di riuscire ad uscire di qui –
-   L’ho persa –
-   CHE COSA?! –
-   Deve essermi caduta mentre correvamo… –
-   Oh mio dio –
Dico accasciandomi a terra. Ora si che siamo nei pasticci. Intorno a noi sta lentamente calando la notte e comincio ad avere veramente freddo. Nathaniel mi fa cenno di seguirlo e lo faccio, ormai non ho niente da perdere. Ci rintaniamo in una specie di grotta e Nathaniel si appoggia al muro. Io mi siedo accanto a lui tremando. Il freddo mi ha avvolta completamente e non riesco più a resistere. Mi stringo le mani al petto cercando di scaldarmi ma non funziona. Sento Nathaniel che mi appoggia la sua maglia sopra il petto come coperta e mi guarda dolcemente:
-   È il minimo che posso fare dopo che ti ho messa in questo pasticcio –
Mi dice di punto in bianco, facendomi avvampare il volto. Mi dispiace vederlo così triste ed infreddolito. Mi avvicino ancora di più a lui tentando di scaldarlo. Lui capisce il mio gesto e mi propone una cosa. Vedo che apre le gambe e mi dice di sedermici in centro. Sento che non dovrei farlo ma lo faccio comunque. Mi siedo li e lui mi tira a se. Ora la mia schiena appoggia sul suo petto mentre con la sua felpa mi copro davanti e le sue braccia mi avvolgono completamente. Abbasso lo sguardo imbarazzata mentre sento che il mio cuore tamburella rapidamente. Percepisco il suo fiato sul collo e questo mi paralizza. Mi rendo conto che la notte è calata totalmente intorno a noi ed inizia a piovere. Ormai non ho più freddo perché il calore del corpo di Nathaniel mi ha scaldata completamente. Sono pervasa dall’imbarazzo e da una sensazione sgradevole. Non dovrei essere in questa posizione con lui, ma mi rendo conto che è l’unico modo per scaldaci. Cerco di rilassarmi quando le sue labbra si posano sul mio collo. Un brivido mi percorre la schiena mentre Nathaniel continua a baciarmi il collo risalendo fino al mio orecchio.
-   C-che diavolo sta facendo?! Finiscila! –
Gli urlo contro cercando di divincolarmi ma lui stringe la presa e continua la sua opera leccandomi l’orecchio e facendomi gemere di piacere.
-   T-ti prego…smettila… -
Lo imploro, mentre sento che il mio corpo reagisce totalmente diversamente rispetto alle mie parole. Sento di volerne ancora, non voglio che si fermi proprio adesso. La sua mano passa sotto la sua felpa arrivando alla cerniera della mia iniziando a tirarla. Vorrei fermarlo ma le parole non mi escono ed il mio corpo è totalmente in suo possesso. Mi slaccia la maglia e passa sotto la canottiera accarezzandomi il seno. Trattengo un gemito, non voglio fargli capire che mi piace quello che mi sta facendo. Poi con la mano mi alza il viso ed i nostri sguardi si incrociano.
-   Perché lo stai facendo? – gli chiedo
-   Perché ti amo –
Mi dice prima di baciarmi. All’inizio cerco di sottrarmi da quel bacio ma poi do retta al mio corpo lasciandomi travolgere da tutta quella passione. Con la mano passa sotto il reggiseno e mi preme il seno facendomi staccare improvvisamene dalle sue labbra per urlare di piacere. Lui non mi da tregua e preme nuovamente le sue labbra sulle mie. Non appena si rende conto che non lo sto più respingendo con la mano con la quale mi teneva il viso scende accarezzandomi l’interno coscia. Essendo appoggiata a lui sento la sua erezione premere sulla mia schiena mentre con la mano mi accarezza in mezzo alle gambe. Le chiudo all’improvviso ma lui riesce comunque a toccarmi facendomi sussultare ancora una volta. Poi piano piano risale slacciandomi i pantaloni e passandoci sotto, accarezzandomi sopra le mutande. So che sono eccitata e certamente se ne renderà conto e questo non farà altro che compiacerlo ulteriormente spingendolo a continuare. E sebbene mi rendo conto che tutto questo sia sbagliato, non riesco a resistergli e combatto con il mio stesso desiderio di farlo continuare. La sua mano torna su per poi accarezzarmi lungo la linea degli slip prima di passarci sotto e andare nell’intimo dove nessuno mi ha mai toccata. Gioca con me come se gli fosse permesso farlo e purtroppo lo sa fare maledettamente bene. Mi stacco dalle sue labbra ansimando e pregandolo di smetterla ma lui non mi lascia nemmeno finire di parlare che mi bacia ancora con una passione sempre maggiore. Sento un brivido risalirmi da dentro mentre con la mano si muove sempre più velocemente in mezzo alle mie gambe e l’altra mi preme il seno. Una sensazione totalmente nuova si insinua sempre più profondamente dentro di me prima di esplodere tutta d’un colpo, facendomi staccare a forza dalle sue labbra perché un urlo liberatorio di piacere mi esce dalle labbra. Lui si ferma improvvisamente ed io cerco di riprendere fiato, mentre il piacere lascia il posto ad un senso di colpa sempre più grande. Nathaniel toglie le sue mani da me appoggiandomele sulle spalle. Poi mi sdraia a terra mettendosi sopra. Mi sorride cattivo e avvicina le sue labbra al mio orecchio:
-   Come dirai ora al tuo ragazzo che sono stato io il primo a farti venire? Come gli spiegherai che non ti sei opposta? –
Mi dice toccandomi nuovamente il seno e baciandomi ancora una volta. Inizio a prendergli a pugni il petto nel tentativo di respingerlo ed in quel momento una torcia ci abbaglia.
-   Che diavolo le stai facendo?! –
Gli urla contro Kentin tirandolo a forza via da me. Scatto in piedi e gli corro incontro scoppiando a piangere. Lui mi stringe forte e Castiel si avventa su Nathaniel sferrandogli un pugno dritto dritto in faccia. Mi giro ad osservare la scena, poi si avvicina a me accarezzandomi la testa:
-   Tutto bene ranocchia? –
Faccio cenno di si con la testa prima di sprofondare ancora nel petto di Kentin. La direttrice arriva poco dopo e vedendomi sconvolta non mi fa domande e ci accompagna all’uscita del bosco. Risalgo sul pullman e questa volta mi permettono di stare nello stesso di Kentin. Mi appoggio a lui mentre mi abbraccia forte. Il mio cuore sta ancora battendo all’impazzata ma purtroppo lo sta facendo per Nathaniel. Quando torno a casa mia Kentin resta a dormire da me e quando siamo coricati assieme e sono fra le sue braccia mi fa l’unica domanda che pregavo non mi facesse:
-   Ti ha fatto qualcosa? – deglutisco a forza rendendomi conto che sto per raccontagli una bugia.
-   Mi ha baciata –
-   E poi? –
-   E basta –
-   Lo sapevo che non dovevo lasciarvi soli maledizione! –
Dice stringendomi forte. Poi le sue labbra si posano sulle mie mentre le mie braccia gli avvolgono il collo. In tempo zero lo ritrovo sopra di me. Sento le sue mani accarezzarmi tutto il corpo. Subito dopo sento che passa sotto la maglia accarezzandomi il seno sotto il reggiseno. Continuo a baciarlo rendendomi conto di quanto sia diverso e gentile il suo tocco rispetto a quello di Nathaniel e mi si infrange il cuore rendendomi conto che non mi piace allo stesso modo di come mi piaceva il tocco del delegato. I miei sentimenti sono totalmente in conflitto. Non capisco più chi amo di più e da chi voglio cosa. Mentre nella mia mente si forma una ragnatela di dubbi, Kentin fa scivolare la sua mano sotto i miei slip.


Commento dell'autore: Che ragazzo intraprendente questo Nathaniel eh? E questo non fa altro che confondere Sophie, ora è totalmente incerta dei suoi stessi sentimenti mentre si sta per addentrare in un area ancora più intima assieme al suo ragazzo. Glielo lascerà fare? Oppure no? E con Nathaniel come si risolveranno le cose??
   
 
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