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Autore: MrsDirectiiion    08/09/2013    1 recensioni
Credo che il titolo parli da solo. Summer è una ragazza con una vita, diciamo un tantino complicata e i ragazzi riusciranno sia a migliorarla che a incasinarla di più. Entrate e lasciatemi una recensione. Se vi piace ditelo a tutti, altrimenti mentite.
-Cit. Harry Styles
Genere: Azione, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1

Morfeo mi stava ancora cullando tra le sue braccia, quando il sole irruppe nella  stanza attraverso la finestra riscaldandomi il viso appoggiato sul mio amato cuscino.
Mi stropicciai gli occhi sbadigliando. Dopo essermi stiracchiata come un gattino, volsi lo sguardo alla sveglia, sul mio comodino. Erano  le sette meno un quarto e mi resi conto che  ricominciava la scuola: il quarto anno. Non vedevo l’ora, davvero.
Alla Royal Academy puoi diventare un artista, uno sportivo o qualunque cosa tu voglia, inseguendo i tuoi segni e realizzandoli, magari.
DRIIIIIN DRIIIIN
Il citofono cominciò a suonare ininterrottamente, costringendomi ad alzarmi e ad andare a vedere chi scassasse a quell’ora, benchè sapessi benissimo chi fosse e che soprattutto avesse le  chiavi per aprire!
Afferrai quell’aggeggio infernale e lo portai all’orecchio:” per quale fottuto motivo non apri con le tue chiavi!?! Ti ho fatto la copia a posta!” dissi infastidita alla persona  dall’altra parte.
“sempre di buon umore la mattina!” rispose con ironia. “ Uff sali Jenny!”.
Dopo aver riposto la cornetta del citofono al suo posto, aprii la porta, lasciandola socchiusa in modo da poter far entrare, senza scomodarmi, l’idiota che stava salendo.
La porta si spalancò e sotto l’arco di essa apparve una ragazza con una busta di carta bianca in mano, da cui proveniva un odore invitante di cornetti alla nutella. “ma io ti amo” le dissi nel modo più dolce possibile. “ lo so, lo so! Anche se non ti dovrei dare niente per come ti sei comportata pochi minuti fa!” rispose mettendo un finto broncio. Mi avvicinai e le lasciai un bacio sulla guancia con tanto di schiocco  e subito dopo le strappai la busta di mano, aprendola  e  addentando uno dei gustosi cornetti da cui fuoriusciva una quantità industriale di cioccolata. “amo i cornetti di Josef” dissi con la bocca piena. Josef era il fornaio che avevo sotto casa e che ci offriva sempre i suoi cornetti.
DRIIIIIIN DRIIIIIIIIN
“Ecco l’altra buona che non usa le chiavi!” dissi in tono scherzoso alzandomi dal divano su cui mi ero comodamente stravaccata. Feci le stesse azioni di prima, aspettando che  Safaa salisse.
“Buon giornooo!! Pronte per la scuo.. DATEMENE UNO!!” disse afferrando l’ultimo cornetto rimasto. Risi accompagnata da Jenny a quella scena. Adoravo Safaa, pur non conoscendola da anni come conoscevo J. Era sempre allegra e mi trasmetteva spesso  la sua felicità, anche con un semplice sorriso.
Quando finì il suo cornetto ci mostrò uno dei suoi sorrisi da “non vedo l’ora”  e capimmo subito che le stava per succedere  qualcosa di fantastico.
“Come mai  sei così felice??” domandò curiosa Jenny. “ Mio fratello e i suoi amici sono tornati dal loro anno di “pausa”!!” disse sprizzando gioia da tutti i pori. “ wow è fantastico Safaa!!” rispose Jenny.
Safaa ci aveva raccontato  di aver un fratello più grande di noi di  due anni,  che era stato bocciato al quarto anno nella nostra stessa scuola, e che aveva deciso insieme ai suoi amici di andare per un anno a New York da una zia di Safaa. Essendo arrivata nella scuola solo l’anno prima,  non li avevo mai visti e forse anche perché prima di quell’anno non mi frequentavo con Safaa. L’avevo vista qualche volta , ma poi, dopo aver scoperto questa scuola, abbiamo cominciato a frequentarci grazie a Jenny e adesso eccoci qui a casa mia!!
J invece la conoscevo da molto più tempo. Ero ancora in comunità quando l’ho conosciuta. Anche lei stava con le suore ma in un altro istituto. Ci siamo conosciute durante un ritiro di preghiera delle comunità; eravamo sempre in punizione per aver fatto qualche scherzo qua e là. E da allora non ci siamo più separate.
“Summer  sono le sette e mezza, vuoi un invito scritto o ti vai a vestire!?”mi richiamò Jenny  spingendomi versola porta del  bagno. “ ok ok mi preparo!! Non c’è bisogno di scaldarsi così tanto! Sai, se ti arrabbi sudi,  poi usciamo, ti raffreddi, ti viene la febbre e poi muoooori stecchita al suolo!!” dissi  con ironia mentre preparavo lo spazzolino da denti. “Tiè!!!” rispose divertita, facendo un gesto scaramantico accompagnata dalla risata cristallina di Safaa. 
 
 
Ci incamminammo verso  l’edificio chiacchierando del più e del meno, quando mi arrivò un messaggio:
-Sta sera ci servi. Marcus-
Ecco la parte della mia vita di cui non ho ancora parlato, o meglio ne ho solo accennato un pezzetto. Quando abiti per strada devi scegliere con chi stare, e io stavo con i più forti, i migliori: gli Snakes.  Sparsi ovunque. Comandavamo noi . Non c’era storia per le altre gang, che spesso ci creavano problemi credendo di potersi mettere al di sopra di noi. Regola numero uno della strada: se vuoi vivere, stai con i più forti o almeno non mettertici contro, altrimenti avrai una vita piuttosto corta. Ricordate questo punto perché ce ne sono parecchie di regole. Marcus era uno della gang. Il capo, se così si può definire. Il mio fratellone. Tutto quello che sapevo era grazie a lui. Come lavorare, come combattere, come vivere.
A volte non sei tu a scegliere di dover entrare in questi gruppi. Spesso sono loro a scegliere te o ti ci ritrovi dentro e basta. Per me e Marcus era successo così.
Quale lavoretto mi sarebbe toccato sta volta?
- Dipende per che ora. Summer- gli risposi  e misi ilo telefono in tasca.
Safaa e Jenny sapevano di cosa facevo parte, ma non sapevano  esattamente ciò che facevo. Ed era meglio così. Non che io facessi cose orribili come molti miei compagni o accettassi sempre di fare ciò che mi chiedevano, perché mi rifiutavo, sia chiaro. Non amavo particolarmente quel mondo.
 
Distrattami per un po’, venni riportata alla realtà da un’affermazione di Safaa.
“Ritornano alla nostra scuola..” disse Safaa con un sorriso.
“Ma chi?” dissi io sembrando completamente nuova a questo discorso.
“ Anche Harry???” chiese eccitata Jenny.
“Harry? Chi è Harry?!” dissi io ancora più confusa di prima.
“ Certo! Ci saranno anche tutti gli altri!” rispose a Jenny.
“ Harry? Tutti gli altri?! Chi sono?”  chiesi ancora una volta  seccata.
“ aaaaaaah!! Come sono contenta!!”  disse ancora più emozionata di prima Jenny. Dal momento che nessuna delle due aveva intenzione di rispondermi incomincia a sparare cacchiate a caso cercando di attirare la loro l’attenzione.” Che bel cielo azzurro.. uuh gli uccellini! Non sono magnifici?  Un topo!  Aaah!le api sanno fare il miele .. io amo il miele come Winnie the Pooh!!”
“…uff rispoooooondetemi!!!” ancora nessuna risposta.
 A questo punto  mi piazzai davanti a loro costringendole a fermarsi “ Allora: chi è che tornerà nella nostra scuola? Chi è Harry?  chi sono tutti gli altri?” chiesi facendo spuntare sul mio volto un’espressione  interrogativa.
“ Mio fratello e i suoi amici hanno deciso di ritornare nella nostra scuola, sai anche a loro piace cantare, e be Harry.. eheheh! Vuoi dirglielo tu Jenny??” disse Safaa rivolgendosi a Jenny che nel frattempo era diventata  dello stesso colore del suo eastpak rosso.
“ be ecco.. insomma ..io…cioè…” incominciò a balbettare J. “ a J piace Harry!” disse Safaa quasi con scherno. “…si sono conosciuti tre anni fa a casa mia e da allora lei non se n’è più dimenticata!” continuò la piccola raggaza dalla pelle ambrata.  Safaa ha origine pakistane, o meglio suo padre è pakistano.
“ E perché io non lo sapevo?!?!” dissi quasi alterata dal fatto che Jenny, la mia amica forevah, non mi avesse detto niente fino a quel momento.
“ be non è mai saltato fuori il discorso HARRY così non te l’ho detto..” cercò di difendersi a suo modo J.
“ va bene.. ok.. lasciamo perdere.” risposi un po’ delusa.  “ ma sappi che  pagherai le conseguenze di questo affronto!!” continuai fingendomi un potente imperatore. “non starai mica pensando di.. di.. dirglielo?” disse sbiancando di colpo. “stronza  si, ma fino ad un certo punto!!! Volevo solo un po’ prenderti in giro.. e con intendo molto” terminai facendo una risata malvagia, e avendo come sottofondo la risata di Safaa. “ Tu ridi ridi.. che tanto lo so che c’è qualcuno che interessa pure a te in  mezzo a quella banda”  dissi rivolgendomi  alla Pakistangirl, che si fece seria arrossendo tutta in un colpo. “ sei spregevole!!” rispose lei. Mi abbandonai ad una risata, acui si unirono dopo poco anche le mie amiche che presi sotto braccio.
 
Mi venne in mente, improvvisamente che avrei dovuto cantare quella mattina. Il preside me lo aveva chiesto per dare il bentornato ai vecchi e il benvenuto ai nuovi alunni nel nostro enorme auditorium, e io avevo accettato con molto piacere.
Attraversammo il cancello e da ogni parte si sentivano ragazzi e ragazze che ci salutavano. Sorrisi a quella scena, mi piaceva il fatto di essere ben accetta, anche se tutti ormai credo che sapessero dove ero stata qualche settimana prima o di ciò che facevo parte.
Ci sedemmo sugli scalini dell’entrata e continuammo a parlare animatamente di quel misterioso Harry e della banda che sarebbe arrivata di lì a poco. Scoprendo anche il nome di quello che interessava a Safaa. Niall, un tipetto biondo.
Dopo qualche secondo arrivarono a salutarci Mike, Joe e Jason sono tre giocatori della squadra di football della scuola, che ci vogliono un modo di bene , infatti ci trattano come se fossimo le loro sorelle e ci proteggono e sostengono  sempre.
 
 
“ Ma guarda un po’ qua! E queste belle ragazze ?” disse sorridendoci dolcemente Jason.
“ Ciao ragazzi !!!” rispondemmo in coro, salutandoli calorosamente, con un abbraccio e un bacio.
Incominciammo a chiacchierare allegramente delle nostre vacanze, intanto una Range Rover nera si parcheggiò al di fuori del cancello e da quella scesero cinque ragazzi che non avevo mai visto prima.
Sobbalzai quando una potente gomitata di Jenny  mi arrivò sul braccio.
“Sono loro!!” disse Safaa alzandosi e sbracciandosi nella direzione dei ragazzi.
Wow, mi avevano detto che erano carini ma non pensavo che lo fossero così tanto! Ce n’è uno biondo,che suppongo sia Niall, uno riccio, che dovrebbe essere Harry da quanto mi hanno raccontato, uno con un viso dolce, un altro che è appena saltato sulle spalle  del ricciolino e poi uno che assomiglia molto a Safaa , quindi credo che sia il fratello, per niente un brutto ragazzo.
“ Summer !” qualcuno alle mie spalle  mi stava chiamando. Mi girai e vidi  Mr. Jonson, il preside,  dal portone della scuola che mi sorrideva e che mi faceva segno di entrare.
“ Scusate ragazzi Mr.Jonson mi chiama ci vediamo dopo” dissi salutando tutti velocemente, un po’ a malincuore, dato che volevo conoscere quei cinque fig..antastici ragazzi!
“ Ma come, non è neanche cominciata la scuola e sei già nei guai ?!” mi disse Mike  ammiccando , provocando una risata nel gruppo. Gli risposi con una semplice linguaccia. E me ne andai.
 
Attraversammo tutto il corridoio fino ad arrivare al suo ufficio e ci accomodammo all’interno. “ allora Summer  come sono andate le tue vacanze ? e il lavoro? Come va il lavoro?” mi chiese in tono quasi materno Mr. Jonson. “ le vacanze sono andate bene devo dire.  Lavoro ancora da Starbucks, porto a spasso  i cani del canile e canto la sera in qualche discoteca o locale e devo dire che guadagno quello che mi occorre per mantenere la casa, invece per la scuola volevo fare  una domanda per una borsa di studio” risposi con tono deciso, nascondendogli il resto come facevo da un anno a questa parte. “ bene sono contento! Purtroppo sono venuto a conoscenza di un avvenimento ..”  disse con un tocco di delusione nella voce. “ So di cosa sta parlando e  in mia difesa posso solo dire che aveva esagerato.. ma ho imparato a gestire meglio la mia rabbia  e ora, cioè per il momento, dato che nessuno mi ha fatto più  arrabbiare come quella li, mi limito ad urlare.” risposi con un pizzico di ironia.
La nostra conversazione fu interrotta dal suono della campanella. “ pronta?” mi chiese il preside. “ Pronta.” Affermai decisa.
In pochi secondi la scuola si riempì di studenti di tutte le taglie. Dai nanetti di prima agli inconfondibili pali di quinta.
Mi diressi come tutti  gli altri in auditorium e attraversai la porta scorsi due matte che si sbracciavano. Erano davvero imbarazzanti.. avete mai visto gli alberi mossi dal vento? Ecco. Ridendo mi avvicinai a loro e mi sedetti.
 “Dove sono i cinque nuovi arrivati??” chiesi curiosa. “ ti hanno già colpita alla prima eh!? Comunque si sono seduti in prima fila” disse Jenny. “ Mi hanno colpita ? ma se  li ho visti per tre nano secondi!!” risposi con ironia.
Mi affacciai per vederli ed infatti erano seduti nei posti lì davanti che chiacchieravano allegramente, quando a loro si avvicinò Tanny. Già dal nome si capisce che persona sia. Una ragazza alta( per i tacchi improponibili che si metteva per venire a scuola), bionda e  con la faccia piena di trucco. Sembrava che le avessero spalmato tutta la trousse in faccia, senza pietà!  Una Barbie praticamente. Indossava come suo solito un top scollato che minacciava di esplodere da un momento all’altro, tanto che era  stretto. Rabbrividii quando la sentii ridere: sembrava un cavallo!!  Quando si allontanò lessi il labbiale  del fratello di Safaa che diceva e che provocò la risata  degli altri ragazzi. Sorrisi quando mi accorsi che la pensavamo allo stesso modo.
“ A quanto pare Zayn ha fatto colpo!” disse Jenny accorgendosi che lo stavo guardando. “ ancora con questo colpo?! Ma basta!” risposi  soffocando una risata. E così si chiamava Zayn. Mica male il fratellino.
“ Attenta a mio fratello però.. non è molto affidabile con le ragazze..”  continuò Safaa in tono serio.
“ Safaa non ho detto  che me lo devo sposare!!  L’ho solo guardato da lontano!!” risposi leggermente infastidita, odiavo quando facevano così. Sì, sono facilmente irritabile, lo ammetto.
 
Il preside Jonson fece il suo ingresso incominciando a fare il suo solito discorso di inizio anno “…. E quest’anno oltre a me, vi darà il suo bentornati e benvenuti, cantandoci una   canzone, Summer  McBrown!!” disse il preside indicandomi, e scatenando un applauso generale . Si potevano sentire cori che urlavano il mio nome , tutti che mi acclamavano, a parte un “puttana” che feci finta di non sentire. Provavo una sensazione bellissima quando si scatenava tutto quel casino.  Afferrai il mio microfono e dopo aver salutato tutti si sentì la base di “Last Friday Night” di Katy Perry partire e così cominciai a cantare, facendo le mie solite facce, correndo e saltando giù dal palco per andare in mezzo agli studenti che cantavano con me. Era una sensazione bellissima. L’adrenalina e l’eccitazione salivano sempre di più facendomi divertire come una matta , e con me tutti quelli che mi guardavano e che mi acclamavano.
“….Last Friday night
Yeah we danced on table tops
And we took too many shots
Think we kissed but I forgot
Last Friday night
Yeah we maxed our credit cards
And got kicked out of the bar
So we hit the boulevard
Last Friday night
We went streaking in the park
Skinny dipping in the dark
Then had a menage a trois
Last Friday night
Yeah I think we broke the law
Always say we're gonna stop
Oh-whoa-oh
This Friday night
Do it all again.”
Quando la canzone finì  ero tornata sul palco. Si alzarono tutti in piedi a battere le mani. Era stato bellissimo. Il preside tornò sul palco affianco a me e disse al microfono “ATTENZIONE ROYAL ACADEMY! SUMMER è TORNATA!”  scatenando la mia risata e quella del resto della scuola.
Mentre tornavo al mio posto gli animi si stavano acquietando e il silenzio stava per ricomparire. Ma improvvisamente si sentì una voce urlare  “ma fai schifo chi ti credi di essere?!?” era Tanny. Tutti si girarono con sguardi omicidi verso di lei. “ almeno io non canto come se avessi un ratto in gola!” le risposi sfacciatamente a dir poco scocciata da lei, sentendo qualche risatina. “ be io non picchio le persone!!” a quella frase il sangue mi arrivò al cervello, stavo per esplodere. “ ma che cazz..” stavo per risponderle quando il preside mi fermò notandomi alquanto alterata “ Summer esci”  mi disse. “ ma..” mi interruppe di nuovo “ Summer esci!” Disse con tono più deciso. Aveva capito che sarebbe scoppiato un casino se avessimo continuato così presi  il mio zaino e mi diressi all’esterno dell’edificio. Ero molto contrariata. Sapeva benissimo che aveva cominciato lei e non io, ma aveva comunque  deciso di mandare via me.  voleva farmi calmare. Ma calmare un cazzo! Quella troia.. non la sopporto. Se potessi la strangolerei.
 
Mi sedetti sulla scalinata ed estrassi un pacchetto di sigarette dallo zaino. Da esso tirai fuori una sigaretta, l’accesi e  cominciai a fare qualche tiro. Sentii  i muscoli contratti, rilassarsi e il fumo riempire e svuotare a ritmo costante i polmoni, facendomi calmare pian piano.
 
Dopo qualche minuto, mi accorsi di non essere sola.  Non tanto lontano da me stava in piedi un ragazzo dalla pelle ambrata, come Safaa. Era Zayn. Anche lui si accese una sigaretta che incominciò a fumare. Il suo viso era senza imperfezioni, con tratti marcati ma dolci. Pensai ‘bellissimo’, ma scacciai subito via quel pensiero.  “E così tu sei Summer..” disse soffiando via il fumo.
Guardai difronte a me, ma con la coda dell’occhio notai che mi stava osservando in cerca di una risposta, così feci un altro tiro e parlai “ già..” risposi semplicemente, sentendomi leggermente in soggezione.
“ Mi hanno parlato molto di te” continuò, tenendo lo sguardo su di me.  “ davvero? Chi?” chiesi ingenuamente. “ mia sorella, mia madre, mio padre.. e alcuni ragazzi qui in giro, che mi hanno detto di  non farti arrabbiare e soprattutto di non trattarti male, se no potrei passare dei guai”.
Sorrisi alle sue parole. La sua famiglia mi voleva davvero bene, mi aveva sempre aiutata quando ero nei guai e se loro avevano bisogno ricambiavo e ricambierò sempre il favore. Tutto questo in solo un anno..
“ Be  allora dovresti credergli” risposi con un pizzico di ironia nella voce.  Ridacchio leggermente e io risposi con un sorriso.
Avevo finito la sigaretta così ne estrassi un’altra e l’accesi. Fumare mi rilassava, mi fa dimenticare per qualche minuto la schifezza che ho intorno.
“ non dare retta a quella, sei davvero brava  a cantare. Ti muovi bene.. e se è successo qualcosa che non la riguarda, non dovrebbe interessarle” sobbalzai quando ricominciò a parlare. “ Tanny è una gallina senza cervello  e mi odia.. per questo si comporta così” risposi. “ si chiama Tanny?! Ma che cazzo di nome è?! Quello di una barbie!?” rispose assumendo un espressione tra l’interrogativo e il divertito. Mi feci scappare una risata e gli risposi” finalmente uno che la pensa come me!”. “ non prendo spesso in considerazione quello che dice, ma se si tratta  di ciò che faccio, mi da parecchio fastidio. Perché lei non sa nulla..”
Non disse nulla. Si limitò ad annuire  e a guardare lontano, oltre il cancello della scuola. Mentre parlavamo si era seduto accanto a me e adesso eravamo uno vicino all’altra. Tra noi era caduto il  silenzio, ma non uno di quelli imbarazzanti, uno quasi rassicurante. Pur avendo terminato la sua sigaretta  rimase lì, forse aspettando che dicessi qualcosa per mandarlo via, o semplicemente non voleva lasciarmi da sola in quel momento
Non ci conoscevamo eppure lui  era stato gentile.. non se n’era andato.
Mi aspettavo che mi facesse qualche domanda sul mio passato ma non lo fece, rimase in silenzio senza fiatare.
Il silenzio venne interrotto dal portone  della scuola che si aprì facendo apparire il preside che mi disse che se volevo, potevo rientrare.
Zayn si girò verso di me “ Ora possiamo entrare?”. Stava aspettando davvero che io mi calmassi per poter rientrare.
Io annuii accennando un sorriso, come per ringraziarlo di essere rimasto lì con me, e dal  sorriso che mi rimandò capii che aveva afferrato il mio ”grazie”. Si alzò dallo scalino, e mi porse una mano per far alzare anche me. L’afferrai, alzandomi dalla scala e incamminandomi nei corridoi con lui al mio fianco.

Hi Girlssss :) ecco il primo capitolo!!
spero vi piaccia :D
lasciatemi una recensione mi raccomando ;)
-Mrs. Directiiion
  
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