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Autore: RaggioDiLuna    15/03/2008    10 recensioni
AGGIORNATA
cap 29: LA PIOGGIA NEL PINETO
dal capitolo 29: -Draco.- la voce di Hermione era pacata, come se rimanene in una foresta, l'uno a dire il nome dell'altro, fosse un giochino divertente. Dietro a quel suo prenderlo alle spalle, ripetendo il suo nome come lui aveva appena fatto, il ragazzo rivide per un attimo la sua voglia di gioco e di affettuosa sfida che l'aveva intrigato. Faticò, faticò molto a imporsi di non correrle incontro subito, all’istante. [...]
...mai aveva pensato che delle gocce fra le ciglia potessero rendere sensuale una ragazza. Draco non pensava più. Senza dire una parola, si avvicinò al suo viso a labbra socchiuse, con la fronte appoggiata alla sua e il respiro sempre più accelerato. Combattendo contro l'urgenza di stringerla di più, di baciarla davvero, pose le labbra sui suoi occhi, succhiando via la pioggia, lasciando che le gocce che l'avevano sfiorata si riversassero in lui.
[...il destino è strano, a volte lo chiami volontà, e allora non è più destino, a volte lo lasci correre e scorrere e tu corri con lui, volente o nolente.
e il destino ti cambia. o forse sei tu a volerlo, Draco. e allora cosa fare di questa vita, ma soprattutto di tutto quello che l'ha imbevuta ed intessuta fino ad ora?
cambiare è difficile ma possibile, anche per il rampollo di casa Malfoy.E se davvero Draco cambierà, ci sarà un modo per dimostrarlo?? e poi Blaise, un'Hermione impegnata a giocare alla medimaga, una passaporta in mezzo alla foresta...e dire che tutto cominciò durante una tranquilla lezione di erbologia......E poi finì alla ricerca dell'arcobaleno (di buio)...mah
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1_le cuffie galeotte buongiorno belle ragazze di efp...vista l'ora buonasera, ma non importa, chissà quando leggerete che ore saranno...
comunque, lasciamo stare le divagazioni inutili e passiamo alle cose più importanti...cioè??? cioè a questa piccola ff, che spero vi possa piacere, come sempre...
non voglio annoiarvi già al primo capitolo con le mie chiacchiere inutili, vorrei solo chiedervi di LASCIARE UN COMMENTINO perchè la storia è scritta solo su carta e non ho ancora in mente come andrà a finire, come viene viene...in pratica è un esperimento e se non funziona non ho intenzione di continuare DITEMI VOI SE POSTARE IL CHAP 2 O NO...

vi lascio alla lettura con un grande bacio, la vostra Stefania...

-osservate bene le foglie, ragazzi, vi aiuteranno a capire l'umore della pianta... Qualcuno sa come?...oh, bene signorina Granger!dica pure.-
-la Rivelans comincia a vibrare soltanto se infastidita o dal momento in cui si sente in pericolo. Le sue vibrazioni fanno cadere in un sonno profondo chi è accanto alla pianta, ma per il resto la rivelans è innocua. Non c'è incantesimo che possa risvegliare le vittime della pianta, bisogna aspettare che queste si risveglino da sole, dopo poco più di un ora. I segni che la pianta si sta innervosendo sono le foglie arriciate e, durante il periodo della fioritura, il colore carminio che si diffonde dallo stelo ai petali, altrimenti candidi..La pianta può anche mostrare di gradire la compagnia di un essere umano colorando i suoi petali di un azzurro intenso. Quando i petali passano dal turchese al viola brillante la pianta comincia ad ondeggiare emanando una polvere simile a quella che troviamo nelle code delle comete, che mette di buon umore la persona che ha saputo conquistarla.-
-oh, bene, benissimo, è più di quanto ho chiesto! 20, anzi, 25 punti a Grifondoro!-
-perfetto...perchè non facciamo 30? Magari, Granger, ci sai anche dire quali persone stanno simpatiche a questa stupida pianta!- sul viso di Draco Mallfoy, un banco più in la, un'espressione di disgusto deformava i bei lineamenti e stringeva i suoi occhi in due fessure, mentre il sarcasmo trasudava dalle sue parole come veleno dai denti di un serpente.
Harry e Ron, nel banco insieme ad Hemione, si voltarono contemporaneamente verso il biondo, entrambi tentati di scambiare con lui qualche battutina "tra amici".
Hermione invece sorrise e gli si avvicinò, sussurandogli piano
-grazie, Malfoy-
-non provare ad avvicinarti, Granger!- le sussurrò di rimando, ma la ragazza si era già voltata e, sempre sorridendo, aveva ripreso a parlare alla classe
-come ci ha gentilmente ricordato Draco- lasciò la frase in sospeso gustandosi gli occhi sgranati di tutti i presenti e sentì Ron biascicare
-ma lo ha davvero chiamato...Draco?- dal modo in cui aveva sputato l'ultima parola Hermione potè immaginare l'espressione allibita della sua faccia
-già- Harry era altrettanto perplesso
la ragazza trattenne una risata e continuò
-i petali diventano viola soltanto in presenza di un cuore pentito, di scuse sincere, di persone che hanno saputo cambiare se stesse-
-ottimo, signorina Granger, davvero un ottimo lavoro! e, come diceva il signor Malfoy, perchè non 30 punti? 30 punti a grifondoro!-
Harry e Ron guardarono con ammirazione la loro compagna mentre Malfoy si girava dall'altra parte, livido di rabbia, e i suoi compagni di banco si giraravano verso di lei. Hermione ricambiò lo sguardo e  trovò un odio profondo negli occhi della Parkinson e un misto tra l'incredulità e il divertimento in quelli di Zabini.
Malfoy si staccò dal gruppo per andare a prendere un nuovo vaso nell'armadio alle spalle del trio grifondoro camminando lentamente con un sorriso mellifluo sul viso; in quel momento la professoressa Sprite fece comparire con un colpo di bacchetta delle cuffie sulle orecchie dei ragazzi e liberò le piante, che incominciarono quasi immediatamente a tingere i loro petali di un rosso intenso, accartocciando le foglie.
Malfoy aprì l'anta dell'armadio dandogli la schiena perchè era troppo occupato a non staccare gli occhi da quelli di Hermione, il viso contratto in una smorfia di disgusto.
-Qualcosa non va, Malfoy?-
-Tu, Granger-
-Hai ragione, Malfoy, io non vado...-lasciò la frase in sospeso gustandosi l'espressione confusa del ragazzo.
-Io resto, resto qui- un sorriso trionfante contro una scintilla di rabbia che aveva pericolosamente attraverso gli occhi chiari di Malfoy, per poi lasciare il posto ad un sorriso forzato, dettato dall'autocontrollo.
-Purtroppo, Granger, purtroppo- lo aveva sussurrato piano, mentre le passava accanto, urtandola.
Si era fermato un attimo dietro di lei per continuare a parlarle in modo cattivo, punzecchiandola, ma improvvisamente vide le sue spalle farsi rigide e dopo un attimo il suo collo fu solleticato dai ricci di Hermione, le sue braccia automaticamente strette attorno al corpo della ragazza, che si era lasciata cadere, premendo contro di lui.
Lo stupore si fece strada sul viso del ragazzo, ma fu un attimo, perchè Malfoy guardò a terra e capì: urtandola le aveva tolto le cuffie.
"Maledizione"
-Hermione!- Harry e Ron gridarono contemporaneamente e il rosso si lanciò verso Malfoy.
-Lasciala! Subito-
Draco sorrise sardonico.
-Come vuoi Weasley- e lasciò malamente cadere a terra il corpo della ragazza, guardandola con diprezzo. Rialzò lo sguardo sorridendo all'indirizzo di Ron, che per risposta gli mollò un pugno.
Malfoy fece per reagire ma Ron si era già abbassato per prendere in braccio la ragazza, guardandolo con astio.
-Professoressa Sprite! Ron ed Hermione non possono lavorare. Devo continuare da solo?-
-Oh, no, caro! Vediamo un po'...beh, Malfoy! Voi in banco siete in tre, visto che sei già lì resta in banco con Potter!-
Harry lo guardò scocciato ma spostò le cose di Ron per fargli posto.
-Preferiso lavorare stando sulla sinistra, Potter-
-Allora sposto le cose di Hermione, Malfoy- il biondo indossò teatralmente un paio di guanti per toccare i libri della ragazza, sorridendo ironico ai suoi compagni di casa.
-Piantala Malfoy-
-Potter, Weasley, ma parlate sempre insieme voi due?-
-Ragazzi, potete cominciare a lavorare, per favore?- la voce della Sprite li interruppe.
-Ma... ed Hermione?- Ron era rimasto in piedi, con la ragazza ancora in braccio.
-Non hai sentito cosa ha detto la Granger prima? Si sveglierà da sola, la tua amichetta-
Malfoy si girò dandogli le spalle e cominciò a collaborare stancamente con Potter, portandosi dall'altra parte del banco, in modo che lui ed Harry fossero uno davanti all'altro.
Malfoy sentì qualcosa di morbido solleticargli il braccio e si girò, vedendo i capelli di Hermione accanto a sè, mentre Ron si spostava verso la panca alle spalle di Harry, sedendosi lì con lei, ancora addormentata.
I due ragazzi avevano finito da un pezzo il loro lavoro, così come molti altri nella classe.
La professoressa Sprite sembrava estremamente soddisfatta.
-Bene, ragazzi, ottimo lavoro! C'è tempo per fare un'altra pianta!-
Harry e Malfoy si squadrarono in cagnesco e il biondo, con un ghigno dipinto sul viso, si rivolse alla professoressa.
-Credo di aver dimostrato di saperlo fare, ormai-
-Bene Malfoy, sono contenta! Allora sono sicura che non avrai nulla da ridire se Weasley prende il tuo posto, no? Lei vada dalla signorina Granger nel frattempo-
Malfoy si guardò intorno con aria sconvolta.
"Possibile che mi metto nei guai ogni volta che parlo, oggi?"
Si diresse sbuffando verso la panca mentre un Ron sempre più preoccupato si alzava per mettergli la ragazza tra le braccia.
-Se le fai qualcosa...-
-Tranquillo Weasley, non ho nessuna intenzione di toccarla, non più del necessario.-
Con un ghigno fece finta di lasciarla cadere di nuovo ma la riprese al volo mentre Ron faceva lo stesso, prendendola per la vita. Draco fu sorpreso dalla luce che rischiarava gli occhi di Ron. Sembrava davvero preoccupato, terribilmente protettivo.
Una ciocca di capelli sfuggì dalla forcina di Hermione e andò a solleticarle il viso. Ron gliela scostò sorridendo. Malfoy lo osservò. C'era dolcezza in quel gesto, c'era affetto.
Malfoy pensò a quanto il rapporto tra quei tre fosse diverso da quelle che lui aveva con i suoi amici.
Ron si avvicinò al banco e cominciò a lavorare con Harry, che ora non la smetteva di girarsi per controllare Malfoy.
-Tranquillo Potter- parlando con voce di nuovo lenta e gelida, quasi annoiata, Malfoy sospirò e appoggiò la schiena al muro, allungando le gambe su una sedia lì accanto.
Sentì Hermione accoccolarsi contro di lui e scivolare giù tanto che dovette trattenerla passandole un braccio intorno alla vita per farla avvicinare un po' di più, col risultato di avere il suo viso posato nell'incavo del collo.
Le occhiate disgustate dei suoi compagni di casa e quelle assassine di Pottere e Weasley lo convinsero ancora di più che quella fosse una posizione scomoda.
Piegò le gambe, portandole più vicino al petto e lasciò che il corpo di Hermione scivolasse un po' più giù, fino a quando la sua testa si appoggiò nello spazio tra le sue gambe e il suo stomaco.
Draco allungò le braccia poggiandole sulle sue ginocchia piegate, stando ben attento a tenerle lontano dal corpo della ragazza e si ostinò ad osservare la pianta sul bancone di Potter e Weasley, tenendo lo sguardo fisso davanti a sè.
Si sentiva in imbarazzo, anche se non voleva ammetterlo, perchè per una volta non sapeva cosa fare: i grifondoro lo stavano guardando, pronti ad aggredirlo alla prima mossa falsa, i serpeverdi lo incitavano con lo sguardo a non lasciarla in pace.
"Maledizione"
La lezione continuò tranquillamente per un'altra ora, ma tutte le Rivelans erano già state trapiantate da un pezzo, con somma delizia della Sprite.
Harry e Ron si avvicinarono a Malfoy che li guardò interrogativo, quasi dimentico di Hermione che dormiva placida appoggiata a lui.
-Malfoy?- Harry lo richiamò a terra.
-Prendetevi la Granger!-
-Finiscila Malfoy!- Ron lo guardò storto e si avvicinò ad Hermione per provare a scrollarla, ma nel farlo dovette avvicinarsi al biondo, che si ritrasse con disgusto.
-Weasley stammi lontano, tanto non puoi fare nulla se non aspettare che si svegli da sola, non ricordi?-
Per quanto odioso aveva ragione.
-Allora me la togliete di dosso o no, Weasley?-
-Weasley, Potter, sareste così gentili da darmi una mano a rimettere in ordine?-
-Sì, certo- Harry e Ron si diressero malvolentieri ad aiutare la professoressa, lasciando Hermione a Malfoy, che ora sembrava davvero esasperato, ma non si mosse.
-Dra! Sei ancora dentro?-. La voce di Zabini giunse dall'esterno della serra.
-Sì, Blaise-
La porta si aprì e il serpeverde entrò guardandosi attorno finchè incontrò gli occhi chiari dell'amico.
-Dra, che ci fai ancora qui?-
Malfoy rispose indicando Hermione con un leggero cenno del capo.
Zabini sorrise e scostò i capelli della ragazza.
-Ma che cavolo fai??-
-Dra, se tu studiassi qualcosa sapresti che per tutto il tempo d'azione della Rivelans il collo delle sue vittime si tinge di rosso come i petali. Mano a mano che il sonno si consuma la pelle ritorna del suo colore originale-
Malfoy lo guardò sorpreso, ma lo aiutò sollevando la testa della grifondoro in modo che Zabini potesse controllare.
Il suo collo era caldo e tutto il suo corpo era così arrendevole, nelle sue mani, che Malfoy pensò che sarebbe bastato stringere un po' di più la presa per soffocarla.
Pensò a quando lei lo aveva shiaffeggiato e alla voglia di vendicarsi e farle male che aveva provato, ma non fece nulla, lasciando vagare lo sguardo nel vuoto mentre l'amico faceva il resto.
Si rese conto del suo atteggiamento passivo, ma non potè farci nulla.
Sentiva uno strano sapore amaro in bocca e un grande vuoto dentro.
Non ci mise molto a capire a cosa fosse dovuto: non era la Granger in quanto Granger, era semplicemente l'essersi reso conto del rapporto che univa il trio.
Un rapporto che non c'era con Tiger e Gole, figurarsi con Pansy.
Forse solo con Zabini. Sì, con Blaise sì.
Si sentì meglio, come se fosse appena riuscito a respirare di nuovo.
-Penso che stia per svegliarsi, ragazzi!-
Blasie aveva parlato ad alta voce per avvertire anche Harry e Ron, che si avvicinarono di corsa.
Draco abbassò lo sguardo e vide le palpebre di Hermione tremare mentre la ragazza si stiracchiava contro di lui, premendo il viso contro il suo stomaco.
La sentì sospirare profondamente per poi abbandonarsi di nuovo.
Malfoy si stupì vedendo con quanta calma la ragazza si svegliava e non potè impedirsi di pensare a quanto sembrasse delicata...
"Soprattutto rispetto a Pansy" pensò con un ghigno.
Draco si rilassò appoggiando meglio la schiena al muro.
Hermione aprì gli occhi...meglio dire li sgranò, perchè quando si accorse a chi era in braccio lanciò un urlo e si alzò di scatto colpendo Draco al mento e fuggendo tra le braccia di Ron, che si era precipitato da lei.
-Maledetta Mezzosangue-sibilò Malfoy, portandosi una mano al mento dolorante.
-Tranquilla, Herm!- Harry le si era avvicinato e le stava accarezzando i capelli.
-Guardate che si è solo addormentata, non è mica in punto di morte!- disse Malfoy alzandosi e facendo il gesto di pulirsi i vestiti che erano entrati in contatto con lei.
Ignorando quel gesto, Hermione si staccò da Ron e sorrise trionfante in direzione di Malfoy.
-Stranamente hai ragione, Malfoy- continuò voltandosi verso i suoi amici regalando al biondo prorpio quello che meno si aspettava: una completa indifferenza.
Nessun urlo, nessuno schiaffo, nessun terrore in quegli occhi orgogliosi.
Si voltò semplicemente dall'altra parte e uscì dalla serra facendo un cenno in direzione di Zabini, che la guardò sopreso.
Draco rimase immobile nella serra, a fissare la porta da cui se ne era andata.
-Dra, ci sei?- un Blaise Zabini più divertito che mai lo stava fissando mentre gli sventolava una mano davanti.
-Dra?-
-Che c'è, Blaise?-
-Ah, non lo so...sei tu che stai fissando nel vuoto, dimmelo tu!-
-Pensavo ad una reazione più violenta-
-Da quando ti importano le sue reazioni?-
-Non mi importano affatto, mi aspettavo solo che cominciasse a strillare come al solito-
-E ti dispiace?_
-Mi è completamente indifferente-
-Perchè non te ne sei andato lasciandola sulla panca?-
-Non avevo voglia di sentire la Parkinson lamentarsi del fatto che sono stato costretto a tenere la mezzosangue in braccio e ho preferito lasciarla andare avanti. Andiamo ora?-
Blaise annuì e i due si avviarono verso il castello, in silenzio.
  
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