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Autore: RaggioDiLuna    16/03/2008    7 recensioni
AGGIORNATA
cap 29: LA PIOGGIA NEL PINETO
dal capitolo 29: -Draco.- la voce di Hermione era pacata, come se rimanene in una foresta, l'uno a dire il nome dell'altro, fosse un giochino divertente. Dietro a quel suo prenderlo alle spalle, ripetendo il suo nome come lui aveva appena fatto, il ragazzo rivide per un attimo la sua voglia di gioco e di affettuosa sfida che l'aveva intrigato. Faticò, faticò molto a imporsi di non correrle incontro subito, all’istante. [...]
...mai aveva pensato che delle gocce fra le ciglia potessero rendere sensuale una ragazza. Draco non pensava più. Senza dire una parola, si avvicinò al suo viso a labbra socchiuse, con la fronte appoggiata alla sua e il respiro sempre più accelerato. Combattendo contro l'urgenza di stringerla di più, di baciarla davvero, pose le labbra sui suoi occhi, succhiando via la pioggia, lasciando che le gocce che l'avevano sfiorata si riversassero in lui.
[...il destino è strano, a volte lo chiami volontà, e allora non è più destino, a volte lo lasci correre e scorrere e tu corri con lui, volente o nolente.
e il destino ti cambia. o forse sei tu a volerlo, Draco. e allora cosa fare di questa vita, ma soprattutto di tutto quello che l'ha imbevuta ed intessuta fino ad ora?
cambiare è difficile ma possibile, anche per il rampollo di casa Malfoy.E se davvero Draco cambierà, ci sarà un modo per dimostrarlo?? e poi Blaise, un'Hermione impegnata a giocare alla medimaga, una passaporta in mezzo alla foresta...e dire che tutto cominciò durante una tranquilla lezione di erbologia......E poi finì alla ricerca dell'arcobaleno (di buio)...mah
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2_le stampelle buongiorno a tutte!!! è domenica pmeriggio e devo correre a studiare, ma dato che siete state così buone da lasciare le vostre fantastiche recensioni al primo capitolo non posso fare a meno di postare subito anche il secodo e di vedere che succede...però non abituatevi a questa velocità assurda perchè non è da me già in condizioni normali, figuratevi poi con una quindicina di ff in cantiere...
sono contentissima di aver stuzzicato la vostra curiosità, spero di soddisfare le vostre aspettative...dai, facciamo un giochino: secondo voi cosa c'entra il bel moro dagli occhi chiari in questa storia???
e dove porterà la passaporta??....ma soprattutto, chi affronterà il viaggio??
e le doti da medimago della nostra grifoncina a cosa potranno servire???
e..........MALFOY POTRA' CAMBIARE E DIMOSTRARLO?

Il giorno dopo Blaise e Draco stavano ancora camminando fianco a fianco senza dirsi una parola, questa volta diretti all'aula di pozioni.
Il moro si guardò intorno annoiato chiedendosi il motivo del mutismo del suo migliore amico. Rallentò di colpo il passo ma l'altro continuò a camminare spedito, troppo preso nei suoi pensieri per accorgersene.
-Dra?-
Malfoy si voltò di scatto e si fermò per aspettarlo.
-Hai intenzione di lasciarmi indietro per liberarti di me?-
Si era aspettato una battuta in risposta al suo sarcasmo bonario, ma quello che ricevette fu una risposta dal tono assolutamente neutro.
-No, Blaise-
-Ma che hai, Dra?-
-Nulla-
-Non mi parli!-
-Mi fa male la mascella-
-Scusa?-
-Maledetta Mezzosangue! Mi ha dato una testata al mento senza neanche chiedere scusa-
-Ancora la Granger?-
-Mi verrà un livido grosso così, maledizione!!-
-Non fare il bambino, Malfoy!- Hermione era arrivata alle sue spalle insieme a Ron ed Harry.
-Non azzardarti mai più a darmi del bambino, Mezz- Si interruppe perchè la ragazza era entrata nell'aula e gli aveva quasi sbattutto la porta in faccia.
Malfoy si voltò furioso verso Zabini ma quello lo oltrepassò senza dire una parola e riaprì la porta.
Il biondo entrò come una furia e misurò con passi decisi lo spazio che lo separava da Hermione.
Le era ormai arrivato alle spalle e si dipinse un sorriso finto sul viso, chiamandola.
-Granger!-
Hermione si voltò, ma fece appena in tempo a guardarlo in faccia che quello gli passò accanto urtandola con forza.
Malfoy girò appena la testa per gustarsi la sua faccia sgomenta e si preparò a rispondere a tono alla serie di insulti che pensava sarebbe presto partita in sua direzione.
Ma non vide il suo viso, nè sentì la sua voce. Si girò, sorpreso e incuriosito, e la vide.
A terra, il volto contratto in una smorfia di dolore, una mano alla caviglia, l'altra stretta in quella di Zabini, che aveva probabilmente cercato di tenerla e che ora stava facendo rimbalzare lo sguardo dalla ragazza al biondo.
-Come sei delicata, Granger! Chissà che almeno per quest'ora ci lascerai in pace!-
Hermione lo guardò con odio ma non disse nulla, segno che la caviglia le faceva veramente male. Draco sorrise. Un sorriso privo di allegria.
Neanche Ron e Harry poterono reagire, interrotti dall'entrata di Piton nell'aula.
-Blaise, attento alla mano...te la dovrai lavare-
Un paio di occhi blu si puntarono nei suoi, ma non c'era divertimento in quello sguardo, non c'era complicità.
Malfoy potè giurare di vederci qualcosa di simile ad un rimprovero.
-Blaise?-
-Aspetta un attimo Dra- Il moro si voltò e si abbassò sedendosi sui talloni accanto ad Hermione.
Guardò la ragazza e si accorse che aveva gli occhi lucidi, un po' per il dolore un po' per la rabbia di non poter far nulla, neanche insultare il ragazzo che ora se ne stava tranquillamente in piedi vicino al proprio calderone, un sorriso ironico fissato a fuoco sui suoi lineamenti, ma gli occhi seri, inespressivi.
-Scusa, Zabini, noi portiamo Herm in infermeria-
La voce di Potter interruppe il gioco di sguardi tra il serpeverde e la grifoncina.
Zabini raggiunse Malfoy, ma rimase silenzioso, pensando alla forze e all'orgoglio di quella ragazza, che non si era lasciata sfuggire nemmeno un gemito.
-Ti serve?-
Draco gli stava porgendo un fazzoletto inumidito, le sopracciglia alzate in una espressione di puro sarcasmo.
L'amico lo guardò, non capendo dove volesse arrivare.
-A che cosa?-
-Per pulirti la mano, Blaise- Il biondo si finse scandalizzato dall'aria perplessa dell'amico.
-Piantala Draco-
Draco. Lo aveva chiamato Draco. Non Dra. Qualcosa non andava.
-Che significa piantala, Blaise?-
Il moro non rispose e si girò chinandosi per prendere il libro di pozioni, che aveva appoggiato a terra.
Lo sfogliò con tutta calma, sentendosi addosso gli occhi grigi di Malfoy, fino a trovare la pagina. Passò con forza una mano sopra il segnalibro, per far sì che il libro rimanesse aperto, ma appena alleviò la pressione quello si richiuse con uno scatto. Zabini imprecò a mezzavoce.
Gli occhi di Malfoy erano ancora puntati su di lui.
-L'hai fatta piangere, lo sai?-
-Cosa vuoi che me ne importi?-
-Si è fatta male-
-E allora? Vuoi che le chieda scusa, per caso?-
-No, Draco, non intendevo quello. Ma non si è nemmeno lamentata-
-Non le avrà fatto poi tanto male-
-Draco, aveva la caviglia praticamente girata, certo che le faceva male-
-Orgoglio, tipico dei Grifondoro-
-E dei Malfoy...-
-Che vuoi dire?-
-Nulla, perchè?-
-...-
-Sei stato uno stronzo-
-Lo so. E ne sono fiero.-
Zabini sbuffò e si girò dall'altra parte, gettando la spugna.
In quel momento la porta si riaprì lasciando entrare due ragazzi.
Zabini non alzò nemmeno lo sguardo, sapendo che ignorare il suo amico era l'arma migliore che aveva.
-E' tornato Sfregiato-
-...-
-E pure Lenticchia-
-...-
Draco Malfoy si stava innervosendo.
-Ti hanno tagliato la lingua?-
-No Draco-
-La Mezzosangue non c'è-
-...-
-Blaise?-
Ok, poteva bastare.
-Dimmi Dra-
L'espressione di Malfoy non mutò, ma dentro sè la sensazione di sollievo era grande, era come un peso tolto dallo stomaco.
Non gli piaceva litigare con Zabini.
Erano amici.
Talmente amici che il moro era in grado di leggergli l'anima.
E in quel momento si accorse del sollievo che stava provando, segno che anche per lui quel rapporto era importante.
Sorrise, ma senza farsi vedere: non voleva dargliela vinta a quel modo.
La lezione finì e la classe si svuotò velocemente.


Stessa ora. Dall'altra parte del castello una stanza non diede segno di volersi svuotare.
La luce filtrava dalle finestre e illuminava l'ambiente rendendo inutile accendere il lampadario.
Una donna si avvicinò alla finestra e ne aprì le imposte lasciando entrare tutto il calore in modo che l'aria frizzante della primavera stiuzzicasse gli animi dei suoi ospiti.
Il silenzio, interrotto soltanto dai rumori della natura là fuori, infondeva un senso di pace.
Il vento sfrusciava tra le foglie, colonna sonora del canto degli uccelli.
Serenità.
Ma non per tutti.
.Allora signorina Granger, come va la caviglia?-
-Meglio grazie-
-Se si sente bene può andare, ma prenda queste-
-Stampelle? Oh no-
Hermione si sentì invadere da un senso di sconforto.
Quelle stampelle l'avrebbero resa dipendente da qualcuno per ogni cosa!
Ma non era questo il motivo per cui sentiva di odiarle ancora prima di camminarci.
Era a causa di quello stramaledetto furetto. Aveva voluto farle male? Beh, ci era riuscito, ma lei non glielo aveva lasciato intendere.
E ora quelle stampelle sembravano voler parlare per lei, gridare tutto il dolore che aveva provato. Erano la prova che lui aveva vinto.
Ma, soprattutto, erano la prova della sua sconfitta.
Sconfitta da Malfoy, maledizione! Da quello stupido furetto strafottente.
Sentì gli occhi bruciarle per le lacrime di rabbia che chiedevano la via verso la libertà.
L'aveva umiliata, davanti a tutti.
L'aveva sbattuta a terra andandole addosso con un sorriso sadico in viso e una scia di profumo al seguito.
Almeno usa un buon profumo!
"Maledizione, Hermione, cosa stai pensando?".
Si alzò dal letto, furiosa con se stessa, e salutò Madama Chips uscendo dall'infermeria.
Ca***: la porta.
"E ora come la apro?"
Sbuffò, sperando di liberarsi presto di quegli strumenti di tortura che erano le sue stampelle. Le odiava già un minuto dopo averle prese in mano.
Doveva chiedere aiuto.
"Merlino, che fastidio!"
-Madama Chips!-. Nessuna risposta.
-Madama Chips, mi apre la porta?- alzò la voce, anche solo per sfogare il nervoso, ma si pentì subito.
-Grazie- aggiunse, ancor prima che la donna comparisse. Si appoggiò alla porta, aspettando, ma quella si aprì dall'esterno.

Le classi del 6° anno di Grifondoro e Serpeverde, uscendo dall'aula di Piton, si incamminarono lungo i corridoi, dirette a Trasfigurazione.
Un ragazzo dai capelli rosso vivo parlava animatamente con Harry, dall'aria ugualmente contrariata.
-Ma è possibile che ci dobbiamo beccare un altra ora con le Serpi?-
-Lo so, Ron, lo so-
-Pensa a come ci sentiamo noi a stare con della feccia come voi!-
La voce di Malfoy era annoiata come se avesse parlato ormai per forza d'inerzia.
Accanto a lui un ragazzo alto e dal fisico asciutto, con grandi occhi blu come il mare, camminava in silenzio, disinteressato a quella che giudicava solo una perdita di tempo.
-Madama Chips, mi apre la porta?- la voce di Hermione filtrò da dietro la porta dell'infermeria.
I quattro si azzittirono e Harry si avvicinò, abbassando la maniglia.

Hermione sentì l'appoggio della porta venir meno e perse l'equilibrio, cadendo tra le braccia di Harry.
-Hermione! Merlino, scusami ti sei fatta male?-
La ragazza non rispose ma si tenne aggrappata alle sue spalle, il naso affondato nel suo collo.
Ron, Malfoy e Zabini rimasero immobili, uno a fianco all'altro, sorpresi.

Zabini osservò la schiena della ragazza tremare e un attimo dopo vide Harry attirarla più vicino, accarezzadole i capelli e sussurrandole qualcosa all'orecchio.
-Ehi...-la voce di Ron era talmente simile ad un flebile lamento che i due serpeverde si voltarono verso di lui.
Sembrava provare dolore per lei.
-Ehi, Mione...-
Zabini fu tentato di avvicinarsi al ragazzo e dargli una pacca sulle spalle per farlo calmare.
Sembrava un cucciolo spaventato.
Si voltò verso Draco, che non aveva ancora detto una parola ed era rimasto lì, imperscrutabile e freddo.
Il biondo si accorse di essere osservato e ricambiò lo sguardo.
Sembrò come risvegliarsi da un coma perchè nel momento in cui i loro occhi si incontrarono  piegò la bocca in un ghigno crudele, prendendo finalmente la parola.
-Bisogno di aiuto, Granger?- la stava canzonando.
La Grifondoro alzò di scatto la testa e guardò la serpe con gli occhi bagnati di odio e di lacrime.
-Vai al diavolo, Malfoy!-
Draco non rispose, limitandosi a fissarla in volto per pochi secondi.
-Dai 'Mione, andiamo-
Ron si era riscosso e si era avvicinato a lei, le aveva portato la stampella caduta e, arrossendo furiosamente, le aveva passato le braccia intorno alla vita abbracciandola da dietro e completando quell'abbraccio a tre, simbolo di una amicizia preziosa.
I tre si allontanarono senza neppure voltarsi, lasciando i due serpeverde nel corridoi.

Draco Malfoy sentì su di sè gli occhi blu dell'amico e sentì forte, improvviso, il bisogno di dire qualcosa, per rompere quel silenzio.
-'Mione- disse con una smorfia, come se stesse  sputando una pozione disgustosa.
-Hai sentito come la chiama Lenticchia?-
-Come io ti chiamo Dra. E' solo un soprannome-
-Smielato. Ad una Mezzosangue-
-Sono amici Dra-
Malfoy liquidò l'argomento con un gesto della mano e cercò di distrarlo.
-Allora, Blaise, chi entrerà nella tua camera questa sera?- cercò di sembrare il più naturale possibile, ma si sentiva strano.
Zabini gli sorrise.
-Pansy-
-Ancora lei?-ghigno tirandogli un pugno scherzoso sulla spalla.
-non è che ti stai convertendo alla monogamia?-
Zabini scoppiò in una risata fragorosa e lo strattonò per la divisa, con il risultato che barcollarono entrambi come due ubriachi.
Draco lo guardò e,  per la prima volta dal giorno prima, sorrise sincero.
Blaise era l'unica persona che si poteva vantare di riuscire a farlo sorridere in quel modo.
Stavano per finire le rampe di scale quando sentirono un ticchettio appena sopra di loro. Si scambiarono sguardi interrogativi, continuando a salire uno scalino per  volta, con calma, fino a quando sbucarono nel corridoio e videro Hermione camminare da sola aggrappandosi alle stampelle che ticchettavano sul pavimento.
Avanzava abbastanza lentamente e le due serpi la raggiunsero mentre cercava inutilmente di aprire la porta dell'aula, imprecando sottovoce.
Blaise si avvicinò e l'aprì per lei, che lo guardò sollevata con un tenue sorriso sulle labbra.
-Grazie-mormorò piano.
Il moro le sorrise apertamente e poi entrò, richiamato da un compagno.
Draco aveva osservato la scena in silenzio, sopreso.
A Blaise bastava sempre un piccolo gesto per entrare nel cuore delle persone.
Si riscosse dai suoi pensieri e si voltò a guardare la Grifoncina, che stava in piedi accanto a lui fissandolo con astio e non potè impedirsi di pensare a quanto fosse diversa dalla ragazza che solo pochi attimi prima aveva sorriso timida al suo amico.
Senza pensarci fissò gli occhi grigi nei suoi e le fece segno di passare.
La ragazza lo squadrò sospettosa, temendo qualche scherzo.
-Tranquilla- Malfoy le sorrise. Un sorriso amaro, triste. Sapeva ciò che stava pensando lei.
Hermione entrò e sentì il ragazzo appoggiarsi allo stipite per tenere la porta aperta.
La voce della McGranitt la bloccò sulla soglia, preoccupata per la salute della sua alunna preferita, mentre Malfoy la oltrepassava per andare a sedersi.
-Signorina Granger, potrebbe chiudere la porta, per favore?-
Malfoy, due passi avanti a lei, si voltò ad osservarla e vedendo che un'spressione di sconforto le aveva appena oscurato il volto, si avviò verso la porta e la chiuse mentre la ragazza stava ancora cercando di girarsi.
Hermione lo guardò attonita e il ragazzo ricambiò lo sguardo, sempre con un'aura triste che le avvolgeva e una nota amara nella voce.
-Non mi ringrazi, Granger?-
-Gr...Grazie- fece fatica a credere che lo stesse dicendo prorpio a lui e sbattendo piano le palpebre, quasi volesse svegliarsi da un sogno, si diresse al suo banco, dove Harry e Ron l'aspettavano per rimproverarla di essersi allontanata da sola, per orgoglio.


Draco Malfoy si sedette accanto al suo amico, che lo scrutava divertito.
Conoscendolo, sapeva che avrebbe presto cominciato a torturarlo con le sue battute, ma sapeva di essere pronto a ribattere, perchè si sentiva decisamente di buon umore.
-Ehi, Blaise, come mai hai cambiato posto?-
Per risposta ottenne solo un cenno del capo, indicando il banco a fianco al loro, oltre il corridoio che divideva l'aula in due.
Il biondo si voltò, lo vide occupato dal trio e si girò nuovamente verso Zabini, le sopracciglia alzate in una muta domanda.
Blaise sorrise con aria sorniona e si voltò dall'altra parte, stuzzicando la curiosità del biondo.
-Blaise?-
-Dimmi Dra, che c'è?- adorava stuzzicarlo.
-Blaise Zabini dimmi immediatamente cosa ti passa per quella testa malata- lo aveva detto soffocando una risata di fronte alla maschera di innocenza tradita dalla malizia di quegli occhi blu.
Si guardarono negli occhi per pochi secondi e poi scoppiarono entrambi a ridere mentre la professoressa McGranitt toglieva dieci punti a ciascuno.
Draco si voltò per prendere una penna prendiappunti nuova di zecca e incontrò gli sguardi di Harry, Ron ed Hermione, che lo fissavano come se fosse uno dei tanti "animaletti" di Hagrid.
Ma fu lo sguardo della ragazza ad attirare il suo, perchè per la prima volta ci vide stupore e non odio.
Come se neanche stesse guardando uno dei suoi peggiori nemici.
-Che c'è da guardare, Granger?-
-Niente, Malfoy, mi sembrava di averti sentito ridere come un essere umano e ho pensato che fossi sotto Imperius!... Ma dal tono che hai appena usato deduco che sei sempre il solito furetto!-
Il biondo era sul punto di ribattere ma una occhiata della McGranitt lo convinse a tacere, cosa che fece montare in lui una rabbia ancora maggiore.

Draco Malfoy era arrabbiato, con lei e con se stesso, e questa rabbia non fece che aumentare a causa degli sguardi di trionfo che Harry e Ron gli lanciarono per tutta l'ora.
-Maledetti- la sua voce era simile ad un sibilo e solo Zabini, accanto a lui, potè sentirlo.
-E dai Draco, lasciali perdere-
-Non ho nessuna intenzione di dargliela vinta.
-Guarda che la McGranitt non è Piton-
-Lo so- sogghignò- ma l'ora è finita, o no?-
Zabini lo guardò e riconobbe nei suoi occhi uno sguardo che conosceva bene e che aveva imparato a temere.
-Che vuoi fare?-
-Stare attento a lezione e fare il bravo ragazzo che fa i compiti a casa...credo che chiederò alla Granger di ripetermi un concetto che parlando con te mi è sfuggito...-
Draco Malfoy stava ancora pregustando la sua vendetta mentre Blaise scuoteva la testa tra il rassegnato e il divertito, in attesa della mossa dell'amico.
-Bene ragazzi potete andare...ed esercitatevi prima di domani per favore-
-Ma certo professoressa- sussurrò il biondo con aria furba.
-Blaise, aspetta!-
Zabini si voltò guardando l'amico,, comodamente appoggiato al banco, in attesa.
-Dai Dra, andiamo?-
Malfoy rimase un attimo in silenzio, seguendo con gli occhi chiari i passi di qualcuno alle spalle del moro.
-Ora sì-
Zabini si voltò e vide le stampelle di Hermione scomparire dietro la porta.
Malfoy cominciò a camminare piano, come un leone a caccia della sua preda, sicuro di vincere.
-Ehi, Granger!-
Harry, Ron ed Hermione si voltarono.
-Che vuoi, Malfoy?-
-Un chiarimento sulla lezione della vecchia megera-


ora mi diverto un po':

un grazie enorme per le belle parole a:

-seferdi- : ripeto: sono davvero felice di averti fatto nascere in testa delle domande, l'obbiettivo era quello...
sono contenta che ti piaccia il personaggio di Blaise, anche a me piace molto...secondo te che ruolo avrà??? per quanto riguarda il rapporto tra il trio, a me piace proprio così, ma vedrai che anche quello tra le due serpi sarà particolare, aspettare per credere...


-excel sana- : una ff diversa dalle altre? è uno dei complimenti più belli che mi abbiano mai fatto, grazie davvero. è bello sapere di riuscire a scrivere qualcosa di originale, soprattutto perchè quando si tratta di una dramione infondo gli schemi si riducono a pochi e tutti molto simili....spero di on diventare mai banale...

-kiki91- : eh, tesoro, quanto piacerebbe anche a me un abbraccio del genere...

-E91Y- : ti piace il mio modo di scrivere?? allora ne approfitto per invitarti ad andare a leggere anche le altre mie "creature"... spero continuerà a piacerti e di ritrovarti fra quelle che recensiscono

-guenny-: sei stata la prima a recensire e a mettere la storia tra i preferiti, quindi grazie grazie grazie....
hai detto che odi aspettare, spero di non perdere le tue recensioni per i miei tempi da lumaca, ma sono davvero piena di compiti e ff da completare in questo periodo....

-yuyutiamo-: tesoro, grazie per l'aiuto nell'opera di copiatura...hi hi hi, quante risate che mi sto facendo leggendo che frasi sei riuscita a copiare...ma ti perdono, perchè senza di te copiare tutto veniva davvero lungo...grazie mille amore

e grazie a chi ha messo la storia tra le preferite:

-Selene-Malfoy: il tuo nome lo conosco già per l'altra mia one shot...è bello rivederlo
-criandola
-tinky tinky
-DamaArwen88
-E91Y
-titti6493: anche il tuo nick non mi è nuovo, grazie mille, continua a seguire quello che scrivo
-guenny
-leleo91

un'ultima cosina:
dato che avete risposto al mio appello quando vi ho chiesto se dovevo o meno pubblicare il ssecondo capitolo, vi posso chiedere un piccolo favore???
ho pubblicato una one shot, una dramione, e qualcuno mi ha chiesto di continuare la storia, ma sono perennemente indecisa....mi fate il favore di leggere e dirmi cosa devo fare???
il titolo è "il lago delle fate"
giuro che ora la smetto di farmi pubblicità, ma davvero non so cosa fare con la mia piccola shot...

ah...per chi volesse lasciare una recensione su un capitolo precdente, anche a storia già ultimata: fatelo pure, le recensioni le controllo sempre...
grazie ancora a tutti...anzi a tutte, perchè penso che siate tutte ragazze, o no????????





  
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