Istinto
Sono
pochi i posti che odia come le stalle -così sporche-
ed è solo per caso che lui e Petra si trovano lì
da soli. E non è certo dopo
un'attenta e ponderata riflessione che poggia le proprie labbra su
quelle di lei.
Ha sentito come una vocina che gli diceva che era la cosa giusta da
fare e l'ha
fatta, tutto qui. E' questione di un istante prima che si renda conto
di che cosa
ha appena fatto, ma ormai è comunque troppo tardi per
potersi tirare indietro.
La sua mente torna indietro a quelli che sembrano millenni prima,
quando se si
trovava di fronte a un bivio sceglieva se andare a destra o a sinistra
solo in
base all'istinto e pregava, no, lui non pregava, sperava al massimo, di
non
trovarsi di fronte un vicolo cieco.
Petra
lascia cadere a terra il secchio che teneva in mano ed è il
suono che fa quando
tocca terra che riporta Rivaille alla realtà. Sta per
staccarsi da lei,
lasciare stare e accettare di aver scelto la strada sbagliata e di
essersi
schiantato contro un muro, quando due mani delicate sulla nuca lo
fermano. La
donna gli si avvicina, dischiudendo le labbra. Il Caporale le cinge la
vita, portandola
ancora più vicina a sé.
Aveva
decisamente scelto la strada giusta.
Il
Mio Angoletto
Ehilà!
Ammetto che questo capitolo non mi convince molto, mi ci sono
scervellata,
arrovellata e spremuta le meningi tipo arance, ma niente. Spero solo
non sia
terribile come lo vedo io ç.ç!
Personalmente, ho quest'immagine di Rivaille: era un tipo istintivo (ma
dai,
non si era capito che la pensavo così), ma dopo che
è diventato un soldato ha
deciso di buttarsi alle spalle la propria vecchia vita e ricostruire
sé stesso.
E' un personaggio davvero difficile da analizzare, a mio parere.
In ogni caso, ringrazio coloro che hanno recensito il capitolo
precedente e
tutti quelli che hanno letto fino a qui. Grazie :3.
Alla prossima ^^
Kaika