Capitolo 1

Pov. Hanna

Io: -Ma per caso ho scritto in fronte: spingere per passare?!- dissi leggermente incazzata.
Xx: -Ehi, stai calma, non ti ho mica ucciso!-
Io: -Ma pensa ad aprire la bocca per chiedere scusa a me, anziché parlare a vanvera!-dissi incazzandomi ancora di più. Quando si girò vidi un volto familiare. Mmm…ora che ci penso è Zayn, uno dei migliori amici di quel rincretinito di mio fratello Louis. Fatto sta che allungò la mano per aiutarmi, ma mi alzai da sola.
Io: -No grazie, fortunatamente sono nata con delle braccia e posso alzarmi da sola.- dissi sempre con un tono incazzato.
Zayn:- Volevo solo essere d’aiuto, ma vedo che non ti serve.- disse
Io:-E certo che non mi serve il tuo aiuto, perché finiresti per fare dei casini, dato che sei stato tu Zayn a farmi cadere.- dissi alzando un sopracciglio.
-Ora meglio che vada a scuola, perché sto già ritardando e molto anche.- dissi
Zayn:- Ti accompagno- disse
Io:- Fa come ti pare.- dissi abbastanza innervosita dalla sua presenza.
Durante il tragitto per arrivare a scuola parlammo del più e del meno e io rispondevo a monosillabi, dato che mi stavo alterando leggermente.
Finalmente arrivammo davanti scuola e vidi mio fratello e la sua banda di idioti, ossia: Harry, Niall e Liam e poi come da copione si aggiunse anche Zayn camminando verso di loro.
Li salutai alzando semplicemente la mano e loro fecero lo stesso.
Entrai a scuola, e mi diressi al mio armadietto per prendere i libri della prima ora, ossia biologia.
Mi affiancarono Jess e Abbie, le due mie migliori amiche.
Jess&Abbie:- Giornoo- dissero tutte sorridenti.
Io:- Ehilà, svampite- dissi sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi. Sisi come no, sorrisi a stento, ero ancora nervosa per la caduta causata dal quel demente di Malik. Prima già mi stava sulle palle, ma adesso solo che lo vedo si risvegliano in me sensi omicidi. E ho detto tutto.
Ci avviammo in classe, per subire un’ultracinquantenne in menopausa che parlava e straparlava e sinceramente di quello che diceva non me ne fregava un cazzo.
Infatti io e Jess, ci sedemmo all’ultimo banco della fila centrale, come al solito, dove nessun professore o professoressa poteva romperci le scatole.
Mentre Abbie si sedette vicino a Luke, uno dei suoi amici, con cui amava parlare oltre a noi.
Io e Jess stavamo parlando della sua enorme cotta per mio fratello Louis, che ormai aveva da anni, ma non voleva farsi avanti per paura di essere rifiutata. A quella ragazza mancava il coraggio e una grande dose di autostima che evidentemente era andata a farsi una vacanza al Polo Sud.
Mentre finivo di ‘dirle’ che doveva farsi avanti sentimmo una voce da oca in calore, ossia quella di: Cece.
Insomma, a scuola non poteva di certo mancare la ‘troietta’ che si era fatta tutto l’istituto, e infatti non mancava. Ovviamente era affiancata da altre due anatre senza un briciolo di cervello che si strusciavano addosso a Harry e a Louis. E la ‘troietta’ di turno si strusciava addosso a Zayn, aveva buon gusto la ragazza.
Vederla strusciarsi così mi faceva sentire disgustata, ma dico io, la sua dignità è andata a farsi un giro a Fanculandia (?) per caso?!
Bah…che gente.
Dato che Jess è un’impicciona, senza cattiveria, con una scusa di andare a buttare il pezzo di carta si avvicinò alla porta per sentire quello che Cece e gli amici di mio fratello, lui compreso, stavano dicendo.
Io rimasi indifferente dato che ormai ci avevo fatto l’abitudine, mio fratello era un donnaiolo.
Dopo circa 2 minuti Jess venne a sedersi accanto a me, evidentemente per raccontarmi quello che aveva sentito.
Jess:- Che cazzo di schifo. Stasera devono andare in una discoteca e poi devono fare un lavoretto a 3, bleahh, solo al pensiero mi viene il voltastomaco.- disse con una faccia disgustata.
Io:- Beh, questo è lo stile di vita di mio fratello da tempo ormai e non credo che cambierà cosi facilmente- dissi con fare ovvio.
Jess:-E tu non provi disgusto Hanna?!- disse con fare sorpreso dalla mia reazione precedente.
Io:- Credimi Jess, l’ho provato tanto di quelle volte, che ormai ci ho fatto l’abitudine. - dissi
Jess:-Va bene, oggi posso venire da te e rimanerci per dormire?- disse
Io:- Certo, se non me lo avresti chiesto tu, lo avrei fatto io. Dopo avverto anche Abbie.
Jess:- Perfetto, facciamo alle 4?- disse tutta sorridente.
Io:- Va bene- dissi anch’io sorridendo.
Suonò la campanella dell’intervallo, quindi con calma posammo i nostri libri e io e Jess ci dirigemmo in mensa, mentre Abbie andava con Luke in giardino.
Eravamo sedute a mangiarci quello strazio di purè, quando mi ritrovo quest’ultimo in testa e sulla divisa scolastica.
Chiunque mi avesse fatto questo l’avrebbe pagata molto cara, e quando mi metto una cosa in testa non me la toglie nessuno.
Alzai la testa per vedere chi fosse, ma indovinai subito riconoscendo la sua risata, quella insopportabile risata.

*Spazio Autrice*

SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE…
Per avervi fatto aspettare così tanto, ma l’ispirazione era poca, ma mi sono fatta perdonare dal lunghissimo capitolo, o almeno spero.
Ringrazio chi ha recensito, e chi ha messo la storia tra le PREFERITE/ RICORDATE/SEGUITE e ringrazio anche le lettrici silenziose.
Detto questo, spero vi piaccia il capitolo, e recensite per dirmi cosa ne pensate.
A prestooo ;))