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Autore: Unknowstory    11/09/2013    0 recensioni
''E' fatta! Credo parteciperò ad X-factor, o almeno fare un provino'' Mi disse contento, tenendomi per i fianchi.
''Oddio, Harry, sono felicissima per te. Ma se diventerai famoso... Ti ricorderai di me?'' Gli chiesi,preoccupata.
''Certo, Juls mi ricorderò sempre di te'' Mi disse..
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: What if? | Avvertimenti: Bondage
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Ritornai a casa, tutta contenta. Durante il viaggio pensavo agli occhi perfetti di quel ragazzo, cioè di Harry, oddio era bellissimo non vedevo l'ora di rivederlo. Più tardi telefonó Evy: 
'Juls, allora come ti è sembrata l'altra scuola' mi disse. 
'Abbastanza bella, diciamo soprattutto per..' 
'Per cosa?..' 
'Quel ragazzo..' risposi 
'Quello riccio? Haha Harry?' disse Evy divertita
'Oddio Evy, lo conosci, chi è, dove abita?'
'Juls' disse Evy, con aria scherzosa 'me ne hai parlato in pullman'.
Subito mi ricordai che ne avevo già parlato ad Evy, stavo impazzendo, avevo impressi quegli occhi e il suo sorriso, il nostro primo incontro non lo scorderò mai. L'indomani andai a scuola per le lezioni, ma quella giornata non fu molto importante, scuola-casa-compiti-il pc e per questa volta anche il pensiero di Harry che avrei visto il giorno dopo. La sera mi addormentai e non so perché sognai il concerto di Londra, era un sogno davvero strano, stavano suonando ed Harry cantava, dio era bravissimo. Poi si giró verso di me, smisi di suonare, impaurita ed un pò imbarazzata, si avvicinò a me e mi prese per mano, mi fece alzare, tutti ci fissavano, mi teneva per mano e stava per baciar... 
'Juls!!! Svegliati, è tardi!'disse mamma con una voce arrogante!
Mi alzai furtivamente e feci colazione. Ero di buon umore e non sapevo perché. Poi presi il mio violoncello, misi la divisa e mi avviai verso scuola, se non prima di essermi messa, come sempre, un pò di trucco. Arrivai all'autobus dove c'erano le mie amiche. Kate, quel giorno era particolarmente scazzata per via dei suoi probabili debiti che avrebbe preso alla fine del quadrimestre. Dopo alcune decine di minuti arrivammo alla scuola del paese. Arrivati nella grande aula, cercai Harry, ma non riuscivo a trovarlo. La lezione, stranamente, proseguiva senza il ragazzo riccio. Alla pausa chiesi alla mia professoressa di poter andare al bagno, avevo intravisto poco tempo prima il cartello. Uscii dall'aula e mi ritrovai in un lungo corridoio, molto ampio e silenzioso. Cambiai strade alla ricerca del bagno, seguendo la freccia, ma non riuscivo a trovare niente, se non aule. In preda al panico ed al fatto che non riuscivo a ritornare indietro, mi misi di spalle ad una parete, quasi con le lacrime agli occhi, passava il tempo, quel posto era un labirinto. 
'Ti sei persa' sentii una voce venire da sinistra. Mi girai, un pò spaventata. Era lui. 
'Sì' dissi io con voce bassa. 
'Vieni,andiamo' mi disse lui, porgendomi la sua mano. 
Avevo come l'altro giorno il cuore a mille, oddio mi stava tenendo per mano, era così bello. 
'Devi stare attenta, piccola, ci si perde facilmente' disse lui guardandomi negli occhi.
Eravamo arrivati alla porta, ma all'istante essa si aprì dall'interno e uscì la mia professoressa, che mi guardó mano nella mano con Harry. 
'Ah, adesso ci mettiamo anche a fare questo signorina! Menomale che era urgente! La prossima volta scordati di venire, per questo comportamen..' 
'È stata colpa mia se ha tardato, si era persa, sa com'è la scuola' disse Harry. 
Ad un tratto, si sentì la voce della preside rivolta verso Harry. 'Signorino Styles, signorino Styles, vedo che le è tornata la voce, venga pure per la sua prima prova' Harry mi lasciò la mano ed entrò subito, il senso di protezione svanì subito, come se si fosse dimenticata di me. 
'Juls, per questa volta non fa niente, ma se ti vedo di nuovo fuori per troppo tempo, prenderó un provvedimento' disse la McLewis.
Entrammo, mi sedetti e ripresi il mio violino. Harry, terminata la lezione scappó via, senza salutarmi, si era dato la colpa per me. Passarono due settimane, inutili e brutte, ogni volta che andavo all'altra scuola, speravo di vederlo ma nulla. Lui non c'era. 
'Juls, sei con noi stasera?'mi chiese Kate 'Juls, ci sei?' 
'Si scusa' risposi 'dove ci vediamo?'
'Al centro commerciale, facciamo shopping, voglio comprarmi un intimo, quel bastardo di Jason deve ritornare con me' disse Evy, la più perversa e naturalmente, la più innamorata.
'Ma se hai un negozio di lingerie a casa' disse Beth, la più tranquilla. 
'Ci vediamo lì tutte alle 8' disse Kate. Annuimmo tutte e tre. La Sera stessa eravamo tutte al centro, ci divertimmo molto, guardavo anche molti bei ragazzi, tranne Evy, naturalmente. Anche io purtoppo non badavo a nessuno, pensavo solo a lui, mi sembrava di vederlo ovunque. Il lunedì seguente, era il giorno per le prove, ma ormai mi ero rassegnata nell'interavedere Harry, ormai sparito dalla circolazione. Verso le 10, mi trovavo nel cortile, quando ad un certo punto mi sentii chiamare, da quella voce, bellissima. 
'Julsetta! o preferisci Juls, piccola?' Mi girai felice per guardarlo quando vidi la sua mano fasciata.
'Harry, cosa ti sei fatto?' Gli chiesi, preoccupata. 
'Sono caduto, dalla mia moto, ti và di fare quattro passi?' Gli dissi subito di sì, avvisando con lo sguardo le mie amiche, che subito cominciarono a fantasticare su Harry. 'Ti sono mancato?'disse lui 
'Un pò, come stai ora?' risposi
.'Abbastanza bene, anche se spesso ho un po di dolore'
'Mi dispiace'. Avevo le farfalle nello stomaco, riuscivo a malapena ad aprire bocca. 
'Hai fame?' Disse con tono curioso. 
'Sì' risposi sorridendo. Eravamo arrivati nel grande giardino, dove gli alberi erano molto alti e c'erano tanti frutti invernali. 
'Vuoi un'arancia?Tieni!' porgendomi uno spicchio. Ci sedemmo a mangiare su una radice sporgente di un albero. 
'Tu canti, vero?' gli chiesi con curiosità. 
'Sì, o meglio, ci provo.' Rispondendo con molta umiltà. 
'Hai molta passione per la musica tu Juls, eh?' mi chiese.
'Abbastanza.. avrei molte cose da dire su questo argomento perch..' ma Harry interrompendomi disse. 
'Beh, potremmo parlarne una sera di queste, magari davanti a qualche cibo, meno aspro di questa arancia' disse lui sorridendomi. Scoppiai a ridere e senza pensarci due volte, lo guardai e gli dissi si. Oddio mi aveva chiesto di uscire, 'diventerò la sua ragazza' dissi tra me e me. 
'Quando ci vediamo? Dissi io semi eccitata 'Domani?' 
'Domani lavoro, vediamoci dopodomani!' disse lui 
'Che lavoro fai?' Chiesi curiosa. 
'Lavoro in una panetteria, me la cavo discretamente'. Mi stavo innamorando di un panettiere, un bellissimo e perfetto panettiere. 
'Allora okay, io eh, vado, eh cciao' e me ne andai. Appena lo seppero le mie amiche, si misero ad urlare haha, erano pazze! Al giorno dell'appuntamento, erano tutte e tre nella mia camera. 
'Ragazze che mi metto, e se non gli piaccio?'
'Juls, ti ha invitato lui, è normale che gli piaci' disse Beth,
Il mio telefono squilló, era Harry, voleva passarmi a prendere. 
'Come ti passa a prendere?' disse Evy.
'Non lo so. Io sono pronta e non dire nulla a mia..'
Si sentì il suono di un clacson, capì all'istante che era lui. Salutai le mie amiche, presi la borsetta, e scesi giù. Avevo i leggins, gli stivaletti neri e un giubbetto della Hollister. Scesi giù, vidi Harry appoggiato sulla macchina, aveva un giubbotto di pelle marrone, pantalone scuro e scarpe marroni e dei capelli favolosi, come sempre. Salii subito, in modo che i miei non mi vedessero. 
'Allora dove andiamo?' Dissi io .
'Hmm andiamo da Brokeit, lo conosci?' Mi chiese lui, con una mano al volante. 
'Certo' risposi io sorridendo. Mi accarezzó e ingranó la marcia, pronto per partire..
  
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