Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: GottaBeLou    11/09/2013    13 recensioni
Aprii la porta. C’era qualcuno lì fuori. Mi dava le spalle, portava un giubbotto pesante e un cappello.
“Ehmm.. posso fare qualcosa per lei?” chiesi.
“Si, credo di si” rispose lui voltandosi.
“Oddio”
Un attimo dopo lo stavo abbracciando, decisa a non lasciarlo più andare.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo 6
Image and video
hosting by TinyPic



“Questo mi riporta alla storia”
“Una sceneggiatura è diversa da una storia”
“E di cosa parla questa sceneggiatura che non è una storia?” disse facendomi il verso.
“Di qualcosa di cui non ti dovrebbe interessare” risposi alzandomi.
“Perché te ne vai?”
“Perché dovrei restare?”
“Per fare compagnia a me”
“Che consolazione”
“Facciamo così, se rimani ti do una fetta biscottata”
“Ripeto, non faccio colazione la mattina”
“E io ti ripeto, è il pasto più importante della giornata”
“Come sei noioso” mi lamentai tornando a sedermi sul divano.
Lui sorrise compiaciuto e andò a prendere una confezione di fette biscottate per poi porgerla a me.
Ne mangiai una per cortesia e appoggiai il pacchetto sul tavolino. Sulla mensola sopra la televisione c’erano diverse foto, una ritraeva Anne e Robin abbracciati davanti a una prato enorme di tulipani, riconobbi il posto dove era stata scattata, Harry mi ci aveva portata una volta. Lì mi aveva parlato per la prima volta del suo desiderio di partecipare alle audizioni per X Factor.
“Secondo te posso farcela?” mi aveva chiesto.
“Se ci credi veramente ce la farai” avevo risposto con un sorriso.
Per come la vedevo ce l’avrebbe fatta in ogni caso, era davvero bravo e a quei tempi la sua voce era ancora poco matura e non faticava a raggiungere le note più alte. Una volta avevano ingaggiato la sua band per cantare ad un matrimonio e il giorno dopo aveva mostrato a me e Luke la registrazione delle varie performance per chiedere un’opinione. Gli era spuntato un sorrisone quando gli avevamo detto che erano stati fantastici, si era sentito orgoglioso di se stesso.
“A cosa stai pensando?” chiese Louis.
“Mh? A niente” dissi senza guardarlo.
“Ti ho vista sorridere”
Sbuffai “Stavo solo pensando a una cosa successa tanto tempo fa”
“C’entra Harry?”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Non lo so, buttavo lì un’ipotesi”
“La tua ipotesi è sbagliata, allora”
“Secondo me no”
“Forse leggi nella mente delle persone?”
“Forse” disse ammiccando.
Quanto sei presuntuoso. Rivolsi di nuovo gli occhi alla tv, stavano trasmettendo un quiz show, odiavo quel genere di programma, probabilmente era tutto truccato e i concorrenti non erano altro che attori.
“Quindi voi due vi conoscete da tanto?” chiese dopo un po’, distogliendomi dai miei pensieri.
“Si, da quando eravamo piccoli”
“E dimmi, c’è mai stato qualcosa tra di voi?”
“No, è il mio migliore amico”
“Però sei diventata rossa”
“Urlate talmente tanto che mi avete svegliato” disse qualcuno con la voce assonnata. Mi voltai e vidi Harry scendere le scale ancora in pigiama e i capelli scompigliati. E se avesse sentito quello che Louis mi stava dicendo?
“Allora piccioncini” esordì con un sorrisetto “provate a fare casino anche domani mattina e giuro che vi faccio dormire in giardino”

Prima che potessimo dire qualcosa si diresse in cucina e riempì d’acqua il bollitore del tè, poi tornò in salotto e si sedette in un minuscolo spazio tra me e Louis, che cercava di contenere le risate.
“Allora, di che parlavate?” chiese.
“Niente” mi affrettai a dire, mentre le mie guance diventavano rosse di nuovo.
“Di te” osservò Louis. Non l’hai detto davvero.
“Di me? So di essere sempre nei vostri pensieri..” continuò Harry.
“Stavamo solo parlando di quella foto” dissi indicando uno dei quadretti sulla mensola. Ritraeva Harry, Gemma e Mike, il figlio di Robin, e risaliva a diverso tempo prima.
“E qual è il problema?”
“Il problema è che sei un impiccione, non si può neanche avere conversazione con qualcuno che tu ci infili il becco” buttai lì.
“È più forte di me, sai quando si parla di me non resisto”
“Ma piantala” continuai ridendo mentre lui faceva lo stesso.
“Oh è pronto il tè” osservò sentendo il fischio, poi si alzò e andò in cucina.
“Me la paghi” sussurrai a Louis, che mi fece una smorfia.
Nel giro di un quarto d’ora si alzarono anche Liam, Zayn e Niall. 

I ragazzi avevano l’ordine di non uscire, nessuno doveva sapere che si trovavano lì. Harry mi aveva spiegato che i manager avevano fatto uscire notizie dove si diceva che si trovavano in vacanza in Spagna, poi erano passati all’Australia e infine la West Coast, giusto per confondere le idee. Erano girate diverse foto false, non era la prima volta che facevano una cosa del genere e a tutti loro sembrava orribile dover mentire ai fan ma era l’unico modo possibile per passare alcuni giorni in tranquillità.
Se solo un singolo paparazzo avesse fatto una foto di loro fuori da quella casa sarebbe scoppiato il finimondo, e personalmente non ero pronta ad affrontare una situazione del genere. L’ultima volta che Harry era tornato a Holmes Chapel mi era risultato persino difficile aprire le finestre, tanto forti erano le urla, inoltre tutto il paese si trovava in un momento delicato, ma i fan non potevano saperlo. La sicurezza aveva quindi fatto transennare tutte le entrate alla città ed era stato possibile allontanare la maggior parte delle persone e nessun 'estraneo' aveva assistito alla funzione né ne era venuto a conoscenza.
Quei cinque non potevano mettere piede fuori di casa, ma io sì, e quelle pareti iniziavano a soffocarmi, nonostante fosse passato solo un giorno. A Holmes Chapel rimanevo in casa praticamente solo per dormire, il resto della giornata la passavo all’aperto, trovavo sempre qualcosa da fare. 
Quel pomeriggio decisi quindi di andare a fare una passeggiata, nonostante Harry mi avesse chiesto di non farlo, aveva paura mi ammalassi.
“Harry, non mi sono ammalata quella volta al campeggio e non mi ammalerò neanche ora” avevo detto ammiccando prima di uscire.
Passai un po' di tempo da sola con i miei pensieri, cercando l’ispirazione per finire la scenografia. Eppure quella mattina, forse notte è più appropriato, mi sembrava di essere un pozzo d’idee.

    I’m never gonna let you down,
    I’m never gonna leave you out,
    I’m gonna be there till my heart stops beating,
    My heart stops beating
    And now it don't matter where you are,
    I’m never gonna be that far,
    I’m gonna be there till my heart stops beating,
    My heart stops beating

Ogni volta che cercavo un modo per continuare il mio lavoro con la musica nelle orecchie puntualmente capitava quella canzone, ed era proprio da lì che avevo tratto ispirazione per la mia storia, un sentimento senza tempo per la persona amata. Un amore che diventa platonico, quasi impossibile.
Alzai gli occhi al cielo. Ti amerò fino a quando il mio cuore non smetterà di battere.

Avevo quasi trovato una conclusione della storia, mi serviva solo un ultimo colpo di scena, niente doveva essere prevedibile né banale, non c'era possibilità di errore, quando sentii qualcuno chiamarmi. Tolsi uno degli auricolari e mi voltai.
Charlie, sei tu?

Austin.


--------
Ciaaao a tutti
perdonatemi se ci è voluto tanto ad aggiornare ma tra una cosa e l'altra ho fatto fatica a trovare il tempo di scrivere lol
allora, come al solito il capitolo non è lunghissimo, perdonatemi ahaha
in ogni caso spero vi piaccia, ancora non siamo nel pieno della storia, tutto questo serve da introduzione per quello che succederà poi.
cosa ne pensate della misteriosa persona che ha chiamato la nostra Charlie mentre passeggiava tranquilla?
che ruolo avrà questo Austin in tutta la faccenda? si accettano scommesse (ah ah ah non faccio ridere nessuno, ne sono consapevole)
parlando seriamente, fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo, mi farebbe davvero piacere sentire le vostre opinioni.
ringrazio di cuore tutti coloro che hanno recensito, messo la storia tra le preferite e le seguite e anche i lettori silenziosi.
vi saluto, alla prossimaa (che spero arrivi presto anche se è iniziata la scuola cc)
gaia 

(sono @myskyistorn su twitter, chiedetemi pure il follow back
)

ringrazio @pleasebemywill per il banner


ps per chi se lo stesse chiedendo la famosa canzone è di Joe Brooks e si chiama 'Til my heart stops beating, adoro lui e la canzone e tanto per la cronaca se siete di Milano e dintorni sappiate che mi ha promesso che verrà lol
  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: GottaBeLou