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Autore: niallstitch    11/09/2013    8 recensioni
"Hai presente quella sensazione di vuoto che ti si forma dentro quando ti manca qualcosa? O meglio, qualcuno? Ecco, tu quel vuoto l'hai riempito. E non posso non essertene grata, grazie."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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                                              Me, him. wonderful moments.



“Tu lo sapevi?”
Sto mettendo a posto la mia cameretta, come mi è stato detto di fare, mentre ho il cellulare poggiato sulla spalla per poter parlare con il mio migliore amico.
“Ovvio che no, ci sono rimasto di merda anche io!”
“E io che pensavo che potessi interessargli…”
“Madison, stammi a sentire: hai visto la reazione di Niall mentre quell’ochetta lo baciava?”
“Si…”
“Bene, allora non perdere le speranze. So benissimo che ti interessa Niall, si vede. Non ti preoccupare, tu continua a frequentarlo da amica, poi si vedrà. Ho parlato con Charlotte, e mi ha detto che quella è la sua “””””ragazza””””” con tante virgolette. Probabilmente stanno assieme solo per scopare.”
“Beh, bella merda! Scusa Louis, ora devo staccare. Ci sentiamo, ciao.”
“Ciao piccola.”
Stacco il telefono e mi butto sul letto piena di pensieri per la mente. Forse è il caso di lasciarlo perdere, è fidanzato. O forse invece è il caso di provarci? Forse non ne vale la pena, non gli interesso.
Però ieri mi ha preso per mano. Probabilmente è il solito ragazzo stronzo.
Ma penso sia il caso di lottare. Non voglio che da grande io abbia il pensiero fisso di “E se ci avessi provato? Probabilmente sarebbe successo qualcosa.” Assolutamente NO.
Non devo anche questa volta lasciare perdere questa occasione. Non devo assolutamente. Ci provo, semmai poi ci sto male. Passerà anche quello. So come sono fatta: ci provo, soffro, ma poi passa.
Magari ne vale la pena, o forse no.
“Basta un attimo per innamorarsi, quindi non distraetevi” Ho l’impressione di essere già fottuta.
E se lo chiamo? Penso.
No, meglio di no… magari disturbo. Forse però questa paura di disturbare le persone dovrei distruggerla. Magari lo chiamo e scopro che aspetta solo quello, e beh, se non è così, non importa.
Prendo il telefono di casa in mano, digito il suo numero e mi butto sul letto ascoltando quel “Tuuu, tuuu” che non finisce più. Mi batte forte il cuore, non so cosa dire… merda.
“Pronto?”
Silenzio.
“Chi è?”
Niente. Stacco il telefono e sbuffo. È inutile, non ci riesco. Però sentire la sua voce mi ha fatto piacere. Forse è il caso di andare da Louis.
 
Mi trovo davanti alla casa di Louis, sto per suonare il campanello quando vedo il moretto sul balcone con solo un asciugamano in vita, piccole gocce di acqua gli cadono per terra dai capelli.
“Madison! Entra”
Entro dentro casa sua, saluto con la mano sua madre e salgo le scale. Apro la porta immaginando di trovarmi un Louis nudo, quando invece inaspettatamente è già vestito: maglietta a righe, pantaloni con risvolto, bretelle, vans, e un cappello stile contadino.
“Ehi”
“Ciao Lou”
“Come mai qui?”
“Uhm mi stavo chiedendo se.. emh.. e se andassimo al campo da basket?”
“Vuoi che io inviti Niall?”
Tossisco facendo intuire al mio migliore amico che la risposta è un sì, lui mi sorride e di conseguenza sorrido anch’io.
“Anzi, dato che tu e Charlotte siete diventate amiche: perché non vai a casa sua? Ci sarà sicuramente Niall! così successivamente ci vedremo tutti al campetto.”
“Uhm, buona idea!”
“Lo so, lo so”
Gli faccio la linguaccia e subito chiamo Charlotte al telefono per poterle chiedere se posso passare a casa sua a prenderla, per andare al campetto dove ci avrebbero aspettato i ragazzi.
Dopo aver salutato Lou con un bacio, mi dirigo verso casa Horan.
Solo vedendo la casa a un paio di metri da me il mio cuore comincia a palpitare velocemente, sapendo che sto per vedere Niall.
 
Niall.
“Cristo santo, Charlotte, muoviti!”  urlo a mia sorella una quarta volta.
“Niall, abbi pazienza. Sei insopportabile.” ricevo come risposta.
“Se c'era Louis, eri già qui.”
“Louis è una cosa, tu ne sei un'altra.” urla ancora dal bagno.
“Appunto, io sono più importante, quindi muoviti.”
La sento brontolare qualcosa di incomprensibile, sbuffo infastidito aspettando ancora per qualche minuto, ma mi sono rotto il cazzo.
Mi alzo dal divano intenzionato ad andarmene, quando sento suonare il campanello.
Chi può essere? Non mi sembra di aver invitato qualcuno.
Vado ad aprire e vedo Madison. Ah già, attimi prima mia sorella mi ha detto che sarebbe venuta Mad, che sbadato.
“C-ciao” dice timidamente sorridendomi.
“Ciao.” le rispondo, ricambiando il sorriso da lei mandato.
Se ne sta lì, ferma, con lo sguardo basso e si passa la mano tra i capelli.
Ed io, da coglione che sono, me ne sto fermo vicino alla porta a guardarla.
“Scusa, vieni, entra.” dico grattandomi la nuca per l’imbarazzo.
Lei sorride ed entra in casa, mentre io chiudo la porta. Si guarda intorno, ammirando il salotto. Mi guarda e mi sorride, imbarazzata, ed io faccio lo stesso.
“Chi è?” domanda urlando Charlotte di sopra.
“E' Madison.” le rispondo.
“Mad, sali.” Le urla dal piano superiore.
“Posso?” mi chiede lei quasi sussurrando.
“Si si, certo.” le rispondo passandomi una mano dietro la nuca, impacciato.
Lei sale, piano, senza fare un minimo rumore e sento la sua voce, così dolce e delicata, chiamare mia sorella.
'coglione, coglione, coglione' ripeto tra me e me. L'ho fatta aspettare fuori la porta come un'idiota e mi sono mostrato impacciato, quando mai è capitato?
Sono le cinque e un quarto e Charlotte non decide nemmeno di darsi una mossa, ma poi, miracolo, scende le scale, seguita da Madison.
“Sono pronta.” dice con un sorriso quasi trionfante.
“Era ora. Adesso andiamo.” le dico dirigendomi verso la porta seguito dalle due ragazze per poi incamminarci verso il campetto.
“Louis verrà?” chiesi sia alla moretta che a mia sorella.
“Si, ci aspetta già lì.” rispondono entrambi.
“Madison, stasera esci?” le domanda Charlotte.
“Uhm non penso, ho un ricevimento e devo essere presente.”
“Scommetto che stasera non ci vai” dico intromettendomi nel discorso.
“... Forse.” rispose divertita.
“Brava. Ti passo a prendere io, dubito che tu ti possa divertire a un ricevimento.”
“Ehi, non è vero.” risponde con espressione offesa, ed io non posso fare a meno che sorridere.
“Oh sì invece. I tuoi ti lasciano?”
“Non penso proprio.” risponde abbassando il capo, guardandosi le scarpe.
“Bhe, allora infrangerai le regole della casa.” Rispondo sorridendo voltandomi verso lei.
Madison sorride solamente, come se approvasse quello che ho detto.
Arriviamo al campetto e troviamo già i ragazzi che giocano a basket, così ci avviciniamo a loro.
“Alla buon ora, eh.” dice Harry.
“Dillo a lei. “ dico riferendomi a mia sorella.
“Si okay, scusatemi.” dice alzando le mani in alto, in segno di resa.
“Ciao dolcezza.” Dice Louis avvicinandosi a Charlotte, cingendole i fianchi per poi baciarla.
“Ciao Mad.” la salutano Zayn, Harry e Liam.
“Ciao.” ricambia lei, sorridendo.
“Dai, giochiamo.” Esclama Zayn, prendendo la palla da basket dalle mani di Liam.
Charlotte e Madison si dirigono verso gli spalti, non volendo giocare.
“Mad, dove vai?” la richiama Louis.
“ … a sedermi?” dice lei, confusa.
“No, tu adesso vieni qui e giochi con noi.”
“No Lou, io non so giocare.”
“Non importa, giochi lo stesso.”
“No, davvero, non fatemi giocare. Giocherò la prossima volta, vi prego.” dice supplicando, facendo il broncio. È così carina.
“E va bene, però la prossima volta giochi.” dice Louis, rassegnato, e lei, con un sorriso stampato sulle labbra, torna indietro andandosi a sedere vicino a Charlotte.
Formiamo le squadre, composte da: io e Louis contro Liam e Zayn. Harry decide di tener compagnia a Madison e mia sorella, poiché ha leggermente male al ginocchio e non può giocare come si deve.
Giochiamo per circa un'oretta, quando poi Louis, chissà come, cade facendoci ridere tutti e posso sentire anche la risata di Madison sugli spalti.
Mi giro per guardarla e lei, accortosi che la sto guardando, si mette una mano sulla bocca, cercando di trattenere la risata. Magari per imbarazzo, ma cosa c'è da imbarazzarsi? La sua risata è meravigliosa, è  musica per le mie orecchie.
Che cazzo dici, Horan? Riprenditi. Sei fidanzato.
Sì, ma sono fidanzato con una che non amo.
E perché ci sto assieme? Oh certo, succederebbe una catastrofe se la lasciassi. Le nostre famiglie ci rimarrebbero malissimo.
Sì, ma non voglio rimanere a vita con lei. Cioè, mi sta sul cazzo. E poi chi sono i nostri genitori per decidere con chi devo stare? Nessuno!
Ho paura. E se mi stessi innamorando di Madison? È così bella, sorridente, simpatica, dolce… okay basta, devo smetterla!
La voce di Lou mi fa ritornare alla realtà.
 “Non è divertente.” dice lui ancora a terra.
“Oh sì invece!” urla ancora divertita Madison.
“Ah, si?” dice per poi alzarsi e andare verso di lei.
“Louis, che vuoi fare?” chiese lei divertita.
Louis inizia a farle il solletico, facendo sentire ancora una volta la sua risata così bella e soave, poi la prende sulle spalle e la porta giù, girando su se stesso.
“Louis, ti prego, mi gira la testa!” dice lei, ancora ridendo.
Louis la mette giù e manca poco che cadono tutti e due a terra.
“Così è sleale.” dice lei.
“L’hai voluto tu.” risponde lui.
“Sei tu che sei una schiappa, Louis.” dice Zayn.
“Quoto Zayn” dico ridendo.
“Ecco” dice Mad divertita.
“Ne vuoi ancora?” la sfida Louis.
“Per carità, no. Rischio di morire se no. Poi come faresti a vivere senza me?” dice tirandosi indietro, toccandosi la pancia.
Rido, scrutando ogni suo piccolo particolare. Non ha imperfezioni, è possibile?
“Mh hai ragione, meglio che ti lascio in vita. Così puoi ancora dirmi quanto sono perfetto.”
“Pff” risponde lei.
Riceve un’occhiata da Louis, il quale si riavvicina a lei pronto ad attaccare. Dato che quello più vicino a lei sono io, si nasconde dietro di me come se le facessi da scudo.
“Comunque, qualcuno di voi vuole ancora giocare?” chiedi Zayn.
“Oh no, sono sfinito.” Rispondo.
“Anch'io.” Aggiunge Liam.
D’un tratto Louis mi porta da parte e mi guarda come per dire “sputa il rospo”.
Io lo guardo interrogativo, non sapendo cosa dire.
“Ti piace?”
“Chi?”
“Niall, ho visto come la fissi, Madison.”
“E allora?”
“Ti piace.”
“No… cioè, è una bella ragazza, però...”
“Però ti piace.”
Sbuffo infastidito, lui si appoggia a una mia spalla. “Aaah Horan, ti vedo sulle nuvole. L’amore sconvolge.” Mi sussurra all’orecchio le ultime due parole.
“Louis, non dire cazzate. Non mi piace.”
“Uhm, poi vedrai. Fino a prova contraria tu stasera l’hai invita fuori.”
“E quindi?”
“Vuol dire che un po’ t’interessa.”
Mi sorride vittorioso e senza lasciarmi l’occasione di rispondere, se ne ritorna dagli altri. Io sorrido tra me e me, pensando a quello che mi ha detto Louis.
E se fosse davvero così?
Dopo quella piccola conversazione torniamo tutti a casa propria. Nel ‘viaggio’ ho l’occasione di parlare un po’ con Madison, la quale mi racconta un po’ della sua vita.
“Insomma, tu non puoi mai fare un cazzo per colpa dei tuoi?” domando lei.
“In poche parole.”
“Mh, quindi decidono loro quello che farai della tua vita?”
“Esattamente.”
“Tutto tutto?”
“Non proprio.”
“E cosa lasciano che tu possa fare?”
“Tipo scegliere il ragazzo con cui voglio stare, anche se devo comunque avere il consenso di entrambi”
“Embhè, almeno quello.” Rido e lei con me.
Risento lo splendido suono della sua risata, la quale mi fa venire dei brividi in tutto il corpo.
“Eccoci arrivati.”
“Già..” si guarda le scarpe imbarazzata.
“Mh, bene. Allora ci vediamo stasera alle otto?” dico grattandomi la nuca.
“Oh sì, se riesco a sfuggire dai miei, certamente.” Ghigna divertita, e io con lei.
Le do un leggero bacio sulla sua morbida guancia, le sussurro un ciao e cammino verso la strada per casa mia.
 
Madison.
“Cazzo cazzo cazzo!” esclamo preoccupata.
Punto uno: sono le sette e dieci e tra poco viene Niall a prendermi.
Punto due: fa strano dire “Viene Niall a prendermi”, non è normale. Cioè, questo è il nostro primo appuntamento, penso. E sto in ansia.
Punto tre: Che cazzo mi metto? Vestito? Pantaloncini? O mi vesto da barbona?
Vada per i pantaloncini a vita alta e magliettina.
Punto quattro: come merda faccio ad uscire da casa mia? I miei se ne accorgerebbero.
Idea! Mi butto giù dalla finestra. Tanto non è molta l’altezza, ce la posso fare.
In mezz’oretta sono pronta, prendo la borsa che precedentemente ho buttato sulla sedia, e esco fuori sul davanzale della finestra.
Sento qualcuno chiamarmi, giro più volte lo sguardo in giro ma non vedo nessuno. Ad un tratto si scorge una mano uscire da un cespuglio.
“Niall, ma che cazzo?”
“Buttati!”
“Ma ho paura!”
“Non ti farai male! Buttati.”
Okay, tre.. due.. uno..
Per terra.
“Cazzo che male!”
“Ma se sei caduta benissimo?” dice Niall piegandosi dalle risate.
“Vaffanculo, biondo.”
“Emh okay, okay, mi scuso Signorina.”
“Ok, bada alla ciance, forse è il caso di andare, prima che i miei se ne accorgano.”
“Seguimi.” Dice prendendomi la mano. Una scossa invade il mio corpo sotto il suo tocco, come al solito.
Ci dirigiamo fino al parcheggio lì vicino, dove c’è la sua macchina nera. Mi apre gentilmente la porta e io gli sorrido debolmente, imbarazzata. Entro e mi siedo sul sedile del passeggero, accavallo le gambe e guardo un po’ in giro.
“Ehi, smettila. Me la consumi se continui a fissarla.” Dice ridendo.
Io sorrido divertita, e pochi secondi dopo il biondo mette in moto.
Continua a fissarmi di lato, e io mi sento in soggezione. Odio quando qualcuno mi fissa, mi da enormemente fastidio. Immagino sempre che la persona che mi fissa in quel momento pensi che io sia brutta, e questo mi metto a disagio.
“M-mi stai fissando.” Dico con le guance a fuoco.
Toglie subito lo sguardo da me e da l’impressione che non sappia cosa dire. Forse era meglio stare zitta.
“S-sì scusami, ma sei bellissima.”
Ha appena detto che sono bellissima? Che cosa? Ed è proprio questo che gli dico, incredula:
“Che cosa?”
“Sei bellissima.”
“Ah e-emh… grazie.”
Lui sorride, e non posso fare a meno di farlo anch’io. Sembro tipo un’ebete, con un sorriso stampato in faccia a trentadue denti.
“Arrivati!” esclama lui.
Scendiamo ambedue dalla macchina, entriamo dentro il ristorante lì vicino e dopo esserci accomodati ordiniamo.
Passano molti minuti, e il cibo non arriva.
“Che cazzo, io ho fame!” quasi urla Niall, in crisi d’astinenza di cibo.
“Mmh stai calmo, tra poco arriva.”
Lui respira profondamente, e poco dopo il cameriere arriva con le nostre prenotazioni. Niall lo fissa maluccio, e io scoppio a ridere attirando l’attenzione della gente che c’è intorno.
Attimi dopo ritorno seria facendo finta che non è successo niente, mentre Niall ghigna ancora.
“Niall?”
“Si?”
“Eri serio quando hai detto che sono bellissima?”
“Sì, perché? Dubiti di non esserlo?”
“No… cioè sì, io non sono bellissima.”
“Sì che lo sei.”
“Grazie… Ma non dovresti dirmi questo.”
“Perché?”
“No niente, ti dirò poi.”
“Come vuoi tu.”
Mentre mangiamo cade un silenzio tombale, e io odio il silenzio quando sono con qualcuno.
Ma Niall, come se approvasse quel che penso, parla.
“Raccontami un po’ di te.”
“La mia vita non è interessante.”
“Per me sì.”
“Mh okay, allora: devi innanzi tutto sapere che le mie giornate sono programmate, faccio sempre le solite cose, a parte quando esco con Lou e con voi. Poi, non posso decidere la mia vita. Cioè, i miei genitori decidono il tutto. Che scuola farò dopo, cosa devo fare durante le giornate e altre cose. E questa cosa mi va proprio giù.”
“Immagino, la vita è tua, non loro.”
“È quello che penso anch’io.”
“Posso porti una domanda?”
“Vai.”
“I tuoi decidono tutto tutto? Cioè, anche il tuo ragazzo?”
“No, no. Solamente se frequento qualcuno devo avere il consenso dei miei.”
“Ah, okay. Almeno quello.” Sorride, e lo faccio anch’io.
 
Ricordate quando ho detto che credevo ormai di essere fottuta? Bene, ora ne sono sicura.
Mi piace, mi piace Niall. Mi piacciono i suoi occhi, le sue mani, i suoi capelli, il suo viso, le sue labbra, la sua voce…  Mi piace tutto di lui.
Ma sapete una cosa? Non mi deve piacere. Perché non posso averlo. Lui sta insieme ad un’altra, e probabilmente la ama. Credo proprio che quando mi ha detto che sono bellissima, era per fare lo stronzo. Del tipo “sono sexy e anche tu cadrai ai miei piedi perché ti dico cose dolci, e sono, dolce”
Non so che pensare, veramente. Ma intanto, mi godo la serata.

 
 
Buonasera cari lettori,
innanzi tutto mi scuso con voi per il ritardo. 
Ma non ho avuto molto tempo, nè ispirazione, e ieri ho cominciato il liceo.
Non potete immaginare che ansia avevo cwc
Okk, non ve frega. 
Quindi: passiamo al capitolo!
Vi piace? Secondo voi come sarà il seguito? Eh eh? okay la smetto.
Spero davvero che vi sia piaciuto, penso anche di averlo fatto carino dai.
Mi scuso per eventuali errori di battitura, ma il mio computer è un po' mongolo.
Tipo che amo il carattere di Niall, che non penso sia uscito del tutto.
Scoprirete com'è veramente nei seguenti capitoli! Che spero di non pubblicarli in ritardo, lol.
Cambiando discorso: ci sono rimasta leggerente male per le poche recensioni del capitolo precedente. Fa così schifo?
Comunque, vi chiederei perpiacere di recensire in molti, ho biosgno di pareri, ok?

Poi, una cosa importantissima. Se ritenete la mia storia bella, vi pregherei di fare una cosuccia:
1. Cliccate lì sopra a destra "indica per scelte"
2. Scrivete una motivazione lunga e scritta bene sul perchè dovrebbe essere messa tra le scelte.
3. Ovviamente, fatelo SOLO se ritenete che la mia ff abbia l'onore di essere messa lì.

Io ci tengo davvero tanto, ma tanto tanto. Sul serio.
Detto questo, mi dileguo.
Un bacio, @niallstitch xx

 
  
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