Annunciò Louis.
-Cosa?
Dissi allibita.
-Non...non potete...
Urlai con la voce rotta.
-Dobbiamo, per forza.
Spiegò Louis.
-Ma li ho appena conosciuti, e tu, ti rivedo dopo tre lunghi anni! Quando ti rivedrò se parti di nuovo!
Implorai piangendo.
-Qu..quando devi...quando dovete partire?
Chiesi subito dopo.
-Abbiamo il tempo di cercare un batterista. Abbiamo un appuntamento con un paio di ragazzi qui.
Disse Harry venendomi ad abbracciare. Lo strinsi forte. Avevo passato solo una notte e anche in bianco in quella casa, ma ci siamo fatti tutti delle gran risate, abbiamo visto fil e cartoni Disney, non poteva finire tutto così presto. Non ero pronta, non era neanche iniziato. Bussò la porta.
-Vado io.
Dissi liberandomi da Harry e asciugandomi le lacrime.
-Chi è?
Urlai all’altro capo della porta.
-Sono Stephan Miller, il batterista che avete contattato.
Risposero.
-Ah, si, Brì lascia a me.
Disse Liam scostandomi dolcemente.
-Piacere, sono Liam. Lui è Harry, lui è Niall, lui è Louis e lui è...
-Zayn, piacere.
Dissero presentandosi.
-Già lo so, voglio dire...siete la band più famosa al mondo! Sparlano di voi persino oltre oceano!
Urlò esaltato il ragazzo dagli occhi verdi.
-Bravo ragazzo.
Disse Niall dandogli una pacca sulla spalla.
-Dai, facci sentire come suoni!
Disse Harry.
-Benissimo ragazzi.
Disse Stephan saltando su per i gradini, raggiungendo la batteria.
***
-Davvero ottimo, ragazzo!
Erano tutti entusiasti della sua esibizione. Cazzo, era fantastico con la batteria!
-Sei davvero bravo!
Rivelai.
-Oh, grazie.
Disse arrossendo. Arrossii anche io. Bussò nuovamente la porta.
-Dev’essere il secondo candidato. Bridgit puoi portare Stephan sopra mentre ci occupiamo di Josh?
Mi chiese Louis.
-Ancora Josh? Ne abbiamo già parlato!
Urlai.
-Bridgit, non è più incinta.
Disse Louis.
-Cosa?
Chiesi.
-Ha perso il bambino. Ieri.
Rivelò.
-Ieri?
Chiesi.
-Ieri.
Affermò.
-Ok, andiamo sopra Bridgit.
Disse Stephan tirandomi per un braccio.
***
-E’ semplicemente scioccante.
Dissi tra una lacrima e l’altra sulla sua spalla.
-Lo so, dev’essere difficile.
Mi compatì.
-No, no, no Sten, non devi compatirmi!
Dissi lasciando il mio comodo posto tra le sue braccia e l’incavo del suo collo.
-Puoi continuare a sfogarti, se vuoi.
Disse asciugandomi una lacrima sul viso.
-Sei...gentile.
Gli confessai.
-Oh, grazie...
Disse arrossendo e rimuovendo immediatamente la sua mano dalla mia guancia.
-E vedo che se anche timido!
Dissi dandogli una finta gomitata. Rise. Aveva un fantastico sorriso. Non ho mai visto nessuno con un sorriso così solare.
-Hai un bel sorriso, ma non arrossire, hahahaha.
Dissi.
-Come faccio a non arrossire, hahahaha.
Rispose.
-Sai, tu sei molto carina.
Ammise.
-Grazie mille.
Dissi lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia.
-Bridgiiiit.
Arrivò un urlo da sotto.
-Louis! Che c’è!?
Urlai.
-Abbiamo deciso che...