Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Marta    17/10/2004    9 recensioni
Ti conosco da quando sei nata. Sono stato il tuo padrino, il tuo tutore, il tuo grande amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: IL MIO AMORE

Ti conosco da quando sei nata. Sono stato il tuo padrino, il tuo tutore, il tuo grande amore.

Ricordo perfettamente il giorno in cui tua madre, la mia migliore amica, mi disse di essere incinta.....

Era una bella giornata di maggio, io ero a Piton Manor, stavo conducendo delle ricerche su una pozione per aumentare la resistenza degli auror contro le torture. Facevo già parte dell'ordine della fenice. Era passato solo un anno dai M.A.G.O. e già mi ero accorto dell'enorme sbaglio di essere divenuto mangiamorte...tua madre me lo aveva sempre detto, ma io, lo sai, sono un testardo, o come dici tu "uno zuccone nato al contrario"...ne sorrido, sei sempre stata così spontanea e dolce con me...Comunque, stavo parlando di quel giorno di maggio...tua madre arrivò all'ora di pranzo, quando mi disse, con gli occhi luminosi e le guance arrossate:"Severus: ti chiedo ufficialmente di essere il padrino della creatura che da due mesi porto in grembo!"

Mi sentii frastornato: io ero la persona meno adatta per essere il padrino di chiunque, non ero un esempio da seguire. Glielo dissi, ma fu tutto inutile: lei aveva già deciso. Fui costretto ad accettare.

Sette mesi dopo, a dicembre, mi trovavo in ospedale, al San Mungo, con tuo padre che camminava avanti ed indietro come un leone in gabbia, mani dietro alla schiena che guardava alternativamente il pavimento e la sala in cui vi avevano portate. io ero seduto con i gomiti sulle ginocchia ed il capo tra le mani: ero agitatissimo.

Dopo quasi otto ore di attesa, il medico uscì con in braccio un fagottino rosa, tuo padre svenne, così ti presi in braccio io, o per meglio dire: il dottore ti ficcò tra le mie braccia ed andò a soccorrere tuo padre.

Appena ti guardai mi innamorai di te...ero il tuo padrino e ti volevo così bene... non ricordo di aver mai provato nulla di così profondo e completo come in quei momenti in cui nella tua infanzia ti tenevo stretta a me, ti raccontavo le fiabe...quante sere mi addormentavo con te sul mio petto perché tu chiedevi storie e storie ed io non resistevo e mi addormentavo.Tutti i natali, le pasque, i capodanni, le befane, i tuoi onomastici e compleanni li passai con te e la tua famiglia, che con l'andare degli anni si stava sgretolando...tuo padre aveva delle amanti e tua madre non era certo meglio. Così io divenni il pilastro della tua adolescenza. Durante il divorzio i tuoi genitori tentarono di uccidersi a vicenda, quindi tu venni affidata a me.

Iniziasti a vivere a Piton Manor in estate ed ad Hogwarts in inverno. tutte le sere venivo a rimboccarti le coperte, tu mi chiedevi di raccontarti qualcosa di quando eri piccola e così io da bravo tutore ti raccontavo di quando ti battezzarono o di come mangiavi...

Avevi tre mesi quando ti battezzarono con il nome di Perseide. Ti avevano vestito come un'incantevole sposina. Eri così bella. Eri curiosa. Eri viva ed io ti amavo come e più dei tuoi genitori. Quando il prete ti bagnò la fronte con l'acqua urlasti ed iniziasti a piangere perché l'acqua ti infastidiva e soprattutto perché eri sdraiata. Tu volevi sempre vedere tutto ciò che ti stava intorno.

Mi ricordo che quando iniziasti a far colazione come gli adulti, quindi con pane e marmellata, tu leccavi la marmellata, solo che così facendo era più la marmellata che ti spalmavi sul naso, sul mento e sulle gote di quello che ingerivi. Eri così dolce...ti volevo troppo bene!

Passarono gli anni ed arriviamo al tuo sedicesimo compleanno al quale, con molto tatto, i tuoi genitori ti dissero che una volta maggiorenne avresti dovuto sposare "un bastardo pervertito", come lo definisti poco dopo tu. Ricordo il tuo volto, le tue lacrime: eri sconvolta ed anche io lo ero.

Non volevo che tu soffrissi! Lo dissi ai tuoi genitori, ma fu tutto inutile non mi vollero ascoltare!

Ogni volta che ci penso non capisco come io sia riuscito a mantenere la calma.

Dopo un paio di settimane mi raggiungesti nel mio studio privato ad Hogwarts. Avevi pianto, i tuoi occhi erano gonfi e rossi e lucidi... mia piccola mia dolce Perseide, mia stella...la tua proposta mi sconvolse...sono certo che soffrivi moltissimo...mi dicesti:"Sai che mi vogliono far sposare quel pervertito giusto?"

"Si" ti risposi, incuriosito dalla tua determinazione

"Voglio che tu mi tolga la verginità!" l'avevi detto in modo deciso, convinto, troppo.

Io ti risposi che non potevo, che eri come una figlia per me e che non l'avrei mai fatto. Tu replicasti dicendomi che almeno io ti avrei sempre voluta bene, che per me non saresti stata solo un oggetto, come invece ti considerava quell'idiota che avresti dovuto sposare! il tuo ragionamento non faceva una piega, ma comunque ti risposi che non potevo ne volevo! I tuoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime...mi sentii sprofondare.

Ti allontanasti da me per due anni, due tremendi anni...non vivevo più. Non avevo più notizie di te. Tutte le volte che per caso incrociavo uno dei tuoi genitori a Diagon Alley non mi salutavano neppure...pensare che una volta eravamo inseparabili e tutto grazie a te, eravamo uniti solo grazie a te Perseide...mia dolce stella, mia piccola bambina, mio grande amore...

Mi accorsi che il mio affetto per te si faceva sempre più profondo.

Avevi diciotto anni, avresti dovuto sposarti con quel pervertito, ma le nozze non vennero celebrate, perché lui morì nel sonno a quanto si diceva; io mi ero fatto un'idea un po' differente...

Mi venisti a trovare ad Hogwarts... eri cresciuta molto, eri bellissima, mi chiedesti perdono per la tua "assurda richiesta" e per il modo in cui mi trattasti per quei due anni che avrei voluto cancellare.

Ritornasti a vivere a Piton Manor. Ti raggiunsi per pasqua.

Non so ne come ne quando mi innamorai seriamente di te, non come un padre ama una figlia, ma come un uomo ama una donna, perché è ciò che eri e ciò che sei: una donna, magnifica,tenace e forte.

Facemmo l'amore...avevi vinto tu...fui io a toglierti la tua purezza di fanciulla. Ed ora sono passati quattro anni da allora: tu hai ventidue anni ed io quaranta...diciotto anni di differenza sai?

Siamo a Piton Manor. Sono le tre del mattino e ti guardo dormire tranquillamente come quando eri bambina. Siamo sposati da due anni ormai...tra noi c'è il nostro bambino che ha compiuto un anno sette mesi fa e nel tuo grembo cresce una nuova vita, una nuova creatura...ti accarezzo il ventre...non si vede ancora il pancione ma inizia già a sentirsi un piccolo rigonfiamento...ne sento già la forza ed il coraggio, come la sua mamma, la donna che io amo, la mia amata e adorata Perseide.

Ti guardo dormire beatamente e l'unico pensiero che ho siete tu ed i nostri figli, due piccoli Piton. Sono così orgoglioso, cosi felice...mi sembrano termini così riduttivi rispetto a quanto sento...

Ti amo Perseide, questa è la pura e semplice verità. sei stata così dolce con me che non avrei mai potuto chiudere a te il mio cuore...il solito ciuffo dispettoso che ti cade sugli occhi; fa sempre così, anche quando facciamo l'amore...ed io adoro anche quel ciuffo di te, tutto ciò che sei, che fai io l'adoro.

Ti conosco da quando sei nata. Sono stato il tuo padrino, il tuo tutore, il tuo grande amore.

Severus Piton

P.S.= conviene commentare...altrimenti rischio di morire in modi atroci! Aiuto vi pregoooo! con affetto vostro Severus Piton.

 

 

 

 

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Marta