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Autore: allsecrets    20/03/2008    8 recensioni
In una guerra tra clan Sasuke Uchiha, giovane lord della potente casata dovrá sopravivere alle battaglie e all'amore incerto per un giovane...
Genere: Romantico, Erotico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), Lemon | Avvertimenti: nessuno
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3° sotto la luna

 

Silenzio, un silenzio quasi inverosimile c’era in quella reggia, Sasuke era sdraiato nel suo futon, si agitava nel sonno, nei suoi incubi i suoi genitori chiedevano vendetta, lo perseguitavano, lo incolpavano di non essere stato abbastanza forte da proteggerli.

 

Si svegliò di soprassalto, sudato ed ansimante, si guardò in giro, come per assicurarsi che nessun fantasma l’avesse seguito nella realtà e poi si fece di nuovo cadere sul futon.

Rimase ad occhi aperti a fissare il soffitto, aveva provato di tutto, persino sonniferi, eppure continuava a svegliarsi in mezzo alla notte e spesso non riusicva piú ad addormentarsi.

 

S’alzò ed indossò un kimono bianco per poter fare una passeggiata.

Camminò per i corridoi fino a raggiungere il corridoio che faceva il giro attorno alla casa, osservava il giardino dei ciliegi della famiglia Kutoshi quando sentì passi veloci, una porta che si aprì di scatto e una figura che si piegò oltre la sponda del corridoio per vomitare nel giardino.

 

Sasuke riuscì a notare dei bellissimi occhi azzurri e capelli come oro. La figura non avendo evidentemente notato la presenza di Sasuke mormorò: “Non c’è la faccio più, quel bastardo non mi fa neanche dormire.” Poi vomitò di nuovo, alzò lo sguardo e i suoi occhi blu incontrarono quelli di Sasuke.

Rimasero un attimo a fissarsi e poi Naruto si ricompose subito, s’inchinò profondamente e disse: “Mi dispiace di aver disturbato in qualsiasi modo il grande lord Uchiha, chiedo umilmente perdono.”

 

Sasuke si sedette e disse: “Non mi hai disturbato, anzi. Mi faresti compagnia?”

Naruto alzò le ciglia incerto ma poi annuì: “Se questo è il suo volere.”

Sasuke ridacchiò e dopo essersi seduto disse: “Abbiamo entrambi sedici anni, possiamo darci anche del tu.”

“...come desideri, Sasuke.” Un sorriso apparve sul volto del biondo: “È un piacere incontrare qualcuno della mia età con cui parlare dopo tanto tempo.” La volpe si accucciò tra Sasuke e Naruto come per proteggerlo, lui la acarezzò e la strinse a se come un peluche, la volpe non fece niente per evitarlo, anzi chiuse gli occhi e fece le fusa.

“Posso farti una domanda?”

Naruto s’accigliò.

“È molto personale, non ci conosciamo bene...anzi per niente ma...”

“Sasuke, fammi questa domanda.”

 

Il moro sospirò e chiese: “Vai a letto con lord Orochimaru?”

Naruto alzò lo sguardo, i suoi occhi erano pieni di furia, poi il suo sguardo si raddolcì, lo sguardo di Sasuke lo faceva sentire calmo: “Si, diciamo di si.”

“Perchè?” chiese Sasuke scioccato.

Naruto sorrise triste e disse: “Un giorno, forse te lo dirò, ma ora è troppo presto...”

Sasuke annuì, capendo.

 

“È stata tua l’idea dell’intermediario vero?” chiese, tentando di portarlo su altri pensieri.

Naruto ridacchiò e disse: “Si, come l’idea della neutralità.”

Sasuke sgranò gli occhi sorpreso: “Come fai a convincere il lord a fare quello che vuoi tu?”

 

Lo sguardo allegro di Naruto si rattristì e la volpe incominciò a leccargli la guancia e Sasuke capì.

“Scusa...”

Naruto tornò a sorridere: “No, fa niente, infondo non cambia se le cose le nascondo. Andandoci a letto, semplicemente andandoci a letto, tutte le notti...” una lacrima scesa dagli occhi giù per le sue guancie perfetto. Sasuke non riuscì a pensare a nient’altro che a quella lacrima, allungò la mano e la raccolse, dolcemente, con delicatezza. Naruto si fece acarezzare.

 

Di colpo Sasuke si rese conto di quello che stava facendo e tentò di allontanare la mano ma venne fermato da Naruto che la strinse la ma alla propria guancia e con occhi chiusi disse: “Hai una pelle così dolce...”

Sasuke arrossì di botto ma rimase fermo, quanta dolcezza che trasudava quel essere simile ad un angelo...

 

Naruto portò la mano di Sasuke verso la sua bocca e la baciò delicatamente: “Sento che hai provato molto dolore in passato...”

Sasuke si sorprende a quell’affermazione, poi come preso da un incantesimo lanciato da quelle morbide labbra che si muovono ritmicamente e da quella voce bella e sensuale si avvicina al viso di Naruto. Sente il suo respiro, il suo sguardo su di se, sente un odore che gli ricorda le arancie, le loro labbra si sfiorano e poi Sasuke le fa combaciare perfettamente, un bacio casto, dolce, sensuale, durò poco. I loro visi si scostarono, rimasero a guardarsi, blu nel nero nero nel blu, Sasuke riesce a formulare una sola frase: “Ho freddo...”

 

Naruto sorride, allunga le braccia, la volpe salta giù dalle sue coscie, e abbraccia Sasuke, lo portò al suo petto e lo accarezzò, giocò con i suoi capelli, con dolcezza.

 

Sasuke sentiva caldo, tanto caldo, finalmente.

Poi sentì la sua voce dire: “Se hai freddo, io ti riscalderò...” Naruto arrossì a quelle parole, non riusciva a credere di dire queste cose di sua spontanea volontà, eppure sentendo quel ragazzo tra le sue braccia a cercare calore si sentiva felice.

 

Sasuke non avrebbe voluto staccarsi da quel abbraccio, ma sentì Naruto sbadigliare e con un sospiro si staccò: “Dovresti dormire...”

Naruto sorrise ed annuì, si alzò e Sasuke lo accompagnò nella sua camera, si tennero per mano, si concoscevano da poco eppure il pensiero di staccarsi faceva male...

 

Arrivarono alla stanza di Naruto e dovettero separare a malavoglia il loro contatto. Naruto aprì la porta e fece entrare la volpe, si voltò verso Sasuke e gli sorrise, poi porta le sue mani dietro la testa del ragazzo e fa combaciare le loro labra per un nuovo dolcissimo bacio, questa volta più passionale.

Infine si staccarono, Naruto entrò nella sua stanza senza voltarsi, s’inchinò e fece scivolare la porta davanti a se.

Sasuke sorrise se si diresse verso camera sua, quella notte non avrebbe avuto sicuramente incubi.

 

***

 

Naruto era entrato in camera, nel buio si tolse lo yukata, non aveva bisogno di accendere candele, la luce della luna illuminava la stanza, indossò una specie di camicia da notte ad incrocio bianca con una striscia di seta rossa che la chiudeva. Poi quando ebbe finito sospirò e chiese: “Ti è piaciuto lo spettacolo? Eh, Sai?”

Un ragazzo uscì dall’ombra, accese una candela e sussurrò: “Mi ha dato fastidio la parte in cui vi siete baciati.”

Naruto alzò le ciglia: “Smettila Sai.”

“Di fare cosa.”

“Di guardarmi in quel modo.”

“Ti ho appena visto nudo, non puoi chiedermi tanto.”

Naruto sospirò e poi chiese: “Cosa vuoi?”

Sai aprì la bocca ma Naruto lo interruppe: “Non la solita risposta, ti prego, sono stanco.”

Il ragazzo sospirò e disse: “Mi ha mandato tua madre, ti vuole vedere, adesso.”

 

Attraversarono i corridei della casa, scesero numerose scale finchè non raggiunsero una porta sigillata da un enorme segno color oro con pietre rosse. Sai si fece da parte, solo Naruto ed Orochimaru erano in grado di attraversare quella porta senza essere uccisi, gli ordini venivano impartiti di norma al diretto interessato mentalmente.

Il biondo alzò le mani, il sigillo s’illuminò, la porta s’aprì e Naruto l’attraversò seguito dalla sua volpe.

 

La stanza era buia, solo una luce arancione, una enorme volpe a nove code era li imprigionata da centinaia di catene, il suo sguardo era pura rabbia ma quando vide il ragazzo si raddolcì: “Naruto, eccoti finalmente. Ero preoccupata.”

“Scusatemi madre per l’attesa, il padrone mi ha tenuto più occupato del solito.”

La volpe guardò doclemente suo figlio e disse: “Sei bravo, continua così e il potere sarà tuo, vedrai.”

“Madre...io non desidero il potere, vi prego lasciatemi nadare...”

Lo sguardo di Kyubi divenne duro: “NARUTO! Ricordati che la mia vita dipende da te, se Orochimaru decide di distruggere il mio cuore io morirò! E poi è meglio per te, credimi. Continua a concederti a quel uomo, vedrai non te ne pentirai, avrai una bella vita.”

“Ma madre! Vi prego! È da quando ho dieci anni che mi concedo ogni notte, non ce la faccio più!”

 

Silenzio, un silenzio fatto di sguardi, il demone dalle nove code che combatte tra la propria esistenza e i desideri del figlio.

 

“Continuerai a vivere sotto la sua protezione Naruto, non voglio discussioni da parte tua, sono tua madre, non osare contradirmi.”

Naruto tremò, abassò lo sguardo e tratenne le lacrime, uno della stirpe dei Yoko non piangeva mai, mai! Si voltò ed uscì dicendo: “Come desiderate madre.”

 

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Allora che ne pensate? Spero che vi piaccia.

GRAZIE a tutti quelli che hanno commentato e a chi mi ha messo tra i preferiti! E naturalmente un GRAZIE anche a chi legge soltanto!

Un enorme BACIO!

 

P.S. Scusate se non rispondo ai commenti ma proprio non ho tempo! Facciamo la proxima volta okay? VI ADORO!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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