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Autore: Esse_Edward    15/09/2013    7 recensioni
- Che felicità ci sarebbe nel diventare una vampira? L'idea di vivere per sempre non mi attrae, grazie -
Si voltò nella mia direzione. Il suo sguardo era più dolce - Non puoi saperlo ragazzina, un giorno forse troverai qualcosa per cui valga la pena vivere in eterno -
Feci un lungo e lento sospiro - Tu hai seicento anni ed ancora non l'hai trovato. Perché dannarmi così tanto? -
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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Il fiato iniziava a mancarmi.
La milza e tutto il resto dei miei organi iniziava a farmi male.
I rovi mi strappavano la pelle e i piedi nudi protestavano quando calpestavo qualche spina o ago per terra.
Un silenzio assordante mi circondava; c’eravamo solo io ed il mio fiato che mancava.
Le forze stavano andando via ma la mia voce interiore era capace di dirmi solo una parola: corri.
Sapevo che non li avevo pedinati. Sapevo di averli dietro e di essere automaticamente in trappola, ma non finché non arrivai alla fine del bosco.
Dannazione.
Com’è possibile che i vampiri esistano veramente? E, cosa ancora più strana, com’è possibile che proprio a Londra si sia stanziata una famiglia di originari?
Iniziai a tremare, ed istintivamente mi portai le mani attorno le spalle.
Il bosco era poco illuminato, sentivo rumori da tutte le parti ed il vento mi faceva rabbrividire.
I vampiri non esistono. Però..
Con le dita sfiorai il punto dove Harry mi aveva morso.
Il sangue non c’era più; al suo posto si trovava solo una leggera crosticina che grattai via con le dita.
Il rumore di un ramo spezzato.
Mi guardai intorno per capire da dove provenisse, ma tutto sembrava immobile.
Il mio respiro si fece affannoso, ogni volta che prendevo fiato il mio petto si gonfiava.
Scostai i capelli dietro le orecchie e guardai oltre la foschia.
Qualcosa si faceva strada nella vegetazione bassa, rompendo il silenzio.
Rabbrividì ancora, iniziando a correre.
Dovevo andare via da lì, da quel posto.
Ma c’era come una sorta di barriera attorno. Da qualunque parte andassi il percorso di ripeteva all’infinito.
Che diamine ho fatto di male?
Smisi di correre solo quando capì di essere uscita completamente dal bosco – questa volta sul serio – e di trovarmi in un’ampia raduna.
C’era una distesa di acqua di fronte a me che metteva i brividi.
Calò il silenzio.
Un altro fruscio si celò alle mie spalle.
Costeggia il lago correndo e, nel frattempo che raggiunsi la riva opposta, mi resi conto che loro erano lì con me.
Improvvisamente cinque figure saltarono fuori dagli alberi. Indietreggiai spaventata e, non ricordando di avere il lago alle mie spalle, gridai annaspando.
Sentii l’acqua gelida ancor prima di toccare la superficie, e in un istante la mia pelle diventò blu. L’acqua si sollevò e mi riempì la bocca, ancora spalancata in un grido.
Tossii e sputai, bevendo ancora di più.
La corrente mi trascinò in profondità e, anche per colpa della mia poca pratica nel muovermi in acqua, iniziai a bere come non mai.
Sentivo i polmoni esplodere e la testa girare e, per quanto cercassi di risalire in superficie, capii che ormai era tutto inutile.
Poi realizzai che non potevo fare altro che arrendermi, e chiusi gli occhi.


- Violet, svegliati! – disse Liam, avvinghiato sul mio corpo.
Mi schiaffeggiò una volta, poi un’altra ed un’altra ancora e, quando stava per alzare il braccio per ripete di nuovo l’azione, aprii gli occhi ed iniziai a sputare acqua e tossire.
Liam allontanò la mano e si scostò, lasciandomi respirare tranquillamente.
Notai con la coda dell’occhio Harry avvicinarsi e slanciare il braccio in alto.
La mia guancia si tinse di un rosso sangue, lasciandomi scivolare una lacrima.
Mi aveva..colpito? Lo aveva fatto veramente?
Ancora poco cosciente mi limitai solo a piangere, senza protestare.
Si allontanò dal mio viso, scostandosi una ciocca di capelli da davanti gli occhi – Solo per sicurezza – scrollò le spalle.
Lo guardai in modo gelido. Stavo odiando quel ragazzo.
- O mio eroe, come potrò mai ringraziarti ? – ansimai, cercando di riprendere fiato.
Harry si voltò corrugando la fronte – Ora fai anche la sarcastica? -
- Questo è l’unico ringraziamento che riceverai, quindi ti conviene accettarlo -
Il riccio si voltò senza nemmeno considerare le mie parole e richiamò gli altri tre ragazzi, dicendo loro di tornare a casa.
Liam mi porse la mano per aiutarmi a mettermi in piedi, ma appena l’afferrai la testa iniziò a girare ed una sensazione forte di vertigini mi pervase.
Caddi di nuovo.
- Portala tu – ordinò, incamminandosi verso la vegetazione.
Senza nemmeno esitare Liam mi raccolse da terra e mi portò in braccio.
Teneva le mie gambe nude con saldezza, mentre la schiena era appoggiata sull’altra mano libera.
Con quella nebbia sembrava impossibile proseguire ancora di qualche passo, ma loro sembravano così esperti.
Intravidi poco dopo la villa in lontananza e mi agitai.
Harry sentì la mia rigidità e rallentò il passo.
Subito qualcosa catturò la mia attenzione. Qualcosa – o qualcuno – stava entrando dentro la mia mente.
La testa mi scoppiava e cercai con tutta me stessa di evitare che leggesse o scoprisse qualcos’altro, fino a quando non uscì completamente.
Come si permetteva di entrarmi nella mente e vedere tutti i miei ricordi? Cazzo.
Liam mi teneva stretta al suo petto, guardando male il riccio con lo sguardo.
Harry si fermò e si girò – Come hai detto che è il tuo cognome? -
- Lee. Te l’ho già detto -
- Chi è tuo padre ? -
- Un uomo molto potente – dissi decisa.
Lui si avvicinò spavaldo – Scommetto su tutta l’eredità di mio padre che il mio farebbe nero il tuo. Come si chiama? Che lavoro fa? -
Sollevai il mento, trionfante – John Lee. È il segretario di Stato della Difesa -
Osservai come Harry cambiò colorito di pelle e Liam per poco non mi faceva cadere a terra.
- Merda -
Liam si incupì – Stavolta l’hai fatta grossa Harry -
Non capivo di che cosa stessero parlando. Cosa c’entrava mio padre con questi tizi?
Guardai il ragazzo negli occhi, cercando di capirci qualcosa di più ma, appena mi guardò a sua volta, abbassai lo sguardo.
- Il re non te la farà passare liscia – borbottò scontroso Liam, appoggiandomi a terra.
Avrei potuto scappare via, ma le mie poche forze non me lo permettevano.
Harry mi afferrò per il polso bruscamente, iniziando a percorrere gli scalini.
- Cosa stai facendo ? – gli domandai, cercando di non lamentarmi per il fastidio al polso.
- Cerco di uscire da questo casino -
- E pensi di riuscirci senza slogarmi il polso? -
Lui si fermò, ma non perché aveva finalmente ascoltato le mie proteste.
Guardava dritto a sé come sollevato nel vedere una figura femminile che lo guardava accigliata in viso, in cima le scale.
La ragazza mi prese per mano senza rivolgermi parola.
- Questa l’hai fatta veramente grossa, fratellino. – borbottò e mi spinse dolcemente su per la scalinata.
Osservai con la coda dell’occhio come Harry e Liam erano rimasti ancora lì, aspettando qualcuno.
Iniziai ad agitarmi nel momento stesso in cui entrammo dentro casa.
Ogni tentativo di fuga era invano. Merda.
Avevo ancora i capelli ed i vestiti bagnati, i piedi doloranti e lo stomaco in subbuglio.
Mi condusse davanti ad una porta, al piano di sopra, e l’aprì con grazia.
Era una bellissima ragazza, alta, occhi verdi e capelli neri fin metà schiena.
Ma non mi sarei fatta ingannare.
Ero dentro la stanza, ed era enorme.
- Mi chiamo Lyla comunque. Puoi rivolgerti a me se ti serve qualcosa – mi sorrise, cercando di essere incoraggiante.
Si richiuse la porta alle sue spalle ed uscì definitivamente.
Ero sola in una casa piena di vampiri.
Benvenuta all'inferno, Violet.  


SPAZIO AUTRICE
Salve a tutti:) 
vi chiederete: " perché questa cogliona ha fatto passare due settimane prima di aggiornare? " 
il perché ve lo spiego subito. Inizialmente avevo scritto questo capitolo dal punto di vista di Harry, ma poi ho notato che non mi piaceva e ho dovuto riscriverlo tutto quanto. E poi ora che ha iniziato la scuola ho il tempo di scrivere solo la sera, quindi mi dispiace moltissimo se non aggiornerò molto frequentemente. 
Spero che non mi abbandonate per questo, anche perché io non ho nessuna intenzione di abbanondonare questa e l'altra storia. 
Detto questo. 
Il capitolo è abbastanza corto, lo ammetto. 
Ma è un capitolo importante perché da qui in poi inizierà la ''permanenza'' di Violet in casa dei vampiri. 
Come la prenderà il re di questa umana in casa? 
Spero che la storia piacca a voi quanto piaccia a me, continuate a seguirla:) 
un bacio:* 
ps: per ogni dubbio o se volete semplicemente parlare con me ho messo il mio twitter sul mio profilo, oppure mi trovate sempre qui: Caroline
  
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