5. Insieme
Ryuuji
lasciò la
busta davanti alla porta della casa di Hitomiko Kira, dove era sicuro
abitasse
anche Hiroto.
Rimase per un
attimo a osservare la casa dall’esterno, desiderando
ardentemente
fermarsi per aspettare la reazione del suo amico quando avrebbe trovato
il suo
mazzo di fiori.
Peccato che
non fosse possibile…
Tirò
un lungo sospiro, poi prese coraggio e bussò due volte
contro la porta in
legno.
Poi
fuggì. Cominciò a correre giù per la
strada in discesa, arricciando il naso
e facendo spuntare la lingua fra le labbra sottili.
Si
fermò soltanto a cinque isolati di distanza, per riprendere
fiato.
Quando
però guardò l’ora dal cellulare,
sbiancò – per quello che la sua
carnagione ambrata gli consentiva.
Riprese a
correre questa volta verso casa, e afferrata la cartella si
fiondò a
scuola.
“Tardi
tardi! Terribilmente tardi!!”
Quello che
Midorikawa non ricordava, era che quel giorno, le lezioni erano
sospese in tutta la città…
Se ne rese
conto una volta svoltato il vicolo di solito ghermito di ragazzi che
chiacchieravano o ripassavano la lezione in attesa del suono della
campanella,
e che invece quel giorno era deserto e silenzioso.
Quando si rese
conto di che schiocco sembrasse con la cartella sulle spalle nel
cortile della scuola chiusa, scoppiò a ridere, come a
sbeffeggiarsi da solo.
Il pensiero di
Hiroto aveva sostituito ogni cosa, persino lo sciopero degli
insegnanti in quella mattinata!
Rise di gusto
per qualche istante, poi sempre con il sorriso sulle labbra e lo
zaino sulle spalle, si incamminò per le strade della
città che cominciava a
svegliarsi mentre il sole ancora basso ma già splendente
preannunciava un
pomeriggio caldo e soleggiato nonostante la fine dell’estate.
Dopo aver
fatto colazione con alcuni amici incontrati per strada e aver vagato
per qualche ora, si rese improvvisamente conto di essere arrivato al
parco…
Hiroto non
accennò niente alla sua sorellona quando scese a fare
colazione, e lei non gli
fece domande quando le disse di voler andare al parco nel primo
pomeriggio.
Il sorriso
sincero sulle labbra del ragazzo e i suoi occhi così vivaci
e
splendenti parlavano da soli, non c’era bisogno di altre
parole.
Hiroto
passò tutta la mattinata a torturarsi, cercare di non
pensare troppo a
cosa avrebbe detto e quando, vanamente.
La sua mente tornava sempre ai giochi
che facevano lui e Ryuuji quotidianamente quando stavano al Sun Garden,
al
sorriso del suo amico dai capelli color pistacchio, quel sorriso
così bello e
rassicurante...
Contro ogni
sua premonizione la mattinata volò mentre Hiroto continuava
a
immergersi in ricordi non più dolorosi, semplicemente vividi
e belli come non
li vedeva da tempo.
Uscì
di casa come stabilito, dopo pranzo, senza che se ne rendesse conto.
Salutò
Hitomiko con un tono allegro e inafferrabile, proprio come la sua corsa
non appena svoltato l’angolo.
Sapeva che
doveva andare lì. Sapeva che non c’era posto
migliore di quello per
riappacificarsi con Midorikawa.
Il sole
splendeva alto e raggiante quando le sue scarpe da gioco calpestarono
l’erba e i fiori profumati.
Ma niente
potrebbe essere paragonato alla gioia che gli scoppiò in
petto quando
vide Ryuuji dondolarsi lentamente sull’altalena mentre si
portava alla bocca il
panino mezzo avvolto nella carta stagnola che scintillava come argento
illuminata dai raggi del sole caldo.
E in quel
momento corse.
Non gli
importò più nulla; doveva solo correre, arrivare
il più vicino
possibile a Ryuuji per stringerlo forte, abbracciarlo e dirgli tutto
quello che
non era stato capace di dire mesi prima.
-MIDO-CHAAN!!-
Ryuuji stava
dondolandosi sull’altalena, mordicchiando il suo toast e
guardandosi intorno
nel parco deserto.
A
quell’ora stavano senz’altro tutti mangiando, e
anche lui non capiva perché
avesse voluto a tutti i costi venire proprio in quel posto a pranzare.
Solo…? A
lui non piaceva la solitudine! Avrebbe potuto andare a casa mangiare,
con i
suoi genitori, oppure con qualche amico in un locale…
Ma appena
sentì dalla parte opposta del parco una voce che a lungo
aveva udito
solo nei sogni, una voce che lo chiamava per nome con
un’enfasi e una dolcezza
unica, allora capì perché aveva dovuto essere
lì, in quel momento.
Lasciò
cadere il pane tostato per terra, e prima ancora di rendersene conto si
ritrovò anche a lui a correre verso la figura che si faceva
via via più nitida
attraverso il prato.
-HIRO-CHAAN!!-
Non riuscirono
a fermare la corsa. Neanche quando furono a pochi centimetri di
distanza. Si andarono a sbattere uno contro l’altro, e
caddero rovinosamente a
terra, rotolando fra l’erba fresca e i fiori di campo.
Si guardarono
negli occhi, quando furono sicuri di essere fermi.
Il nero della
notte si fuse nella profonda vastità dell’universo
lucente e
sconfinato, mentre delle dita sottili, dorate e lattiginose si
intrecciavano
insieme.
E
così rimasero, per tutto il pomeriggio, e si promisero di
rimanere... Insieme. Per sempre.
E
se noi fossimo stati con loro, in quel
momento, avremmo potuto confonderci con i colori dei fiori di campo e
con il
calore del sole
che furono i testimoni di quella promessa che non sarebbe mai
più stata infranta.
Ma ciaaaao!
Chi si
rincontra?! I miei amatissimi lettori! (?)
Ditemi un
po’, che ve ne pare della mini-long?? ^^”
Allora, su una
cosa voglio essere chiara e precisa: è la mia
primissima HiroMido quindi
senz’altro sarà banalissima e
anche terribilmente noiosa.
Che ci volete
fare, i novellini sono così… *u*
Ma io ci ho
provato, ed è questo che conta di più!
^^”
Un’altra
cosa importante: regalo per
un’amica, la persona forse
più lenta ad aggiornare che conosco – me esclusa,
ovviamente! xD Perché sì, lo so di essere una
ritardataria DOC con gli
aggiornamenti… -.-“ – l’amica
che mi è stata accanto più di tutti quando i
sensi di colpa di un certo omicidio che ho commesso (??) mi
attanagliavano…
L’unica e sola, Ice_Angel!!
*coriandoli e stelle filanti*
Tanti auguri
Angy-chan!! <3 Spero che questa mia five-shot (?) non ti abbia
fatto eccessivamente vomitare, la chiudo qui. *^*
Tvb,
meriteresti di più ma ahimè sono
un’incapace per quanto riguarda le
HiroMido! x.x
Un bacione a
tutti quelli che hanno letto la long (?) e mi hanno sopportata
fino ad ora!
Vi faranno
santi, avete la mia parola! *u*
Sissy-chan