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Autore: Sanae78    20/03/2008    1 recensioni
Emina, una madre coraggiosa, che ha accettato sua figlia Aisha per quello che era, sua figlia, ed Aisha una timida ragazzina con un dolce sorriso strano.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Smile”

di Sanae78


Capitolo 3


Sorriso strano


“Assan, sei sicuro che tu ed i ragazzi riuscirete a cavarvela qui a casa tutti soli? Io ed Aisha non torneremo prima di una settimana.” lo sguardo di Assan si addolcisce e mette le sue mani sulle mie spalle.

“Stai tranquilla Emina, i ragazzi ormai sono grandicelli e riusciremo senza problemi ad occuparci sia di noi stessi che della casa. Pensa solo a star vicina a nostra figlia Aisha, siamo tutti felici che vada in Italia ad operarsi, così le sue sofferenze avranno fine!”

Ringrazio Dio per questa possibilità di una vita nuova che concede a nostra figlia Aisha. Ha sempre affrontato la sua diversità con coraggio e determinazione, ma so che per quanti sforzi abbia fatto per sentirsi come gli altri, spesso non ci sia riuscita. Non me l 'ha mai detto per non farmi preoccupare, ma so che quando esce in pubblico si nasconde la bocca col velo.

E' una ragazza che sta entrando nell' adolescenza ed inizia accorgersi dei difetti del suo corpo, quand' era una bimba, queste cose non le pesavano.

Un' associazione benefica italiana ci condurrà a Roma e lì le sistemeranno il labbro leporino.

Il pensiero che dopo tanti anni di sofferenza, possa avere un poco di gioia e sentirsi accettata dagli altri, mi scalda il cuore.

Ma che succede? Mio marito si fa serio: “Ascolta Emina, voglio chiederti perdono per non aver avuto il coraggio di proteggere Aisha, quand' è nata...Ho rischiato di privare la nostra famiglia della gioia che ci ha donato ogni giorno della sua vita” posso percepire la sua sofferenza “Perdonami, se puoi! Mi sono fidato da quello che dicevano i medici e non appena me l' hanno mostrata ed ho visto il suo visino con quel sorriso così strano, ho pensato solo che sia lei che noi saremmo stati oggetto di scherno delle persone ed ho creduto davvero che non saremmo stati in grado di nutrirla e per questo sarebbe morta lo stesso.” i suoi occhi sono lucidi.

Appoggio le mie mani sulle sue: “Assan, forse non ricordi, ma pochi giorni dopo che Aisha è nata, tu l' hai accolta nella nostra casa e le hai voluto bene e non sai questo come mi abbia resa felice. Hanno tentato di sottrarci nostra figlia, a causa di una mentalità che si spaventa davanti a chi è diverso...il mio cuore mi ha fatto capire che era viva e mi ha dato il coraggio di lottare per nostra figlia. Lei sa tutto, sa che tu lei vuoi bene ed anche lei te ne vuole. Non ti porta alcun tipo di rancore.”


Mi avvicino alla cucina per chiedere una cosa alla mamma. Sento le loro voci e mi ritrovo ad ascoltare dietro la porta.

Stanno parlando di me.

In questo momento mi rendo conto di non essere l' unica a soffrire, anche gli altri soffrono. Si preoccupano per me.

So da sempre che mio padre all' inizio mi aveva rifiutata, anche se non abbiamo mai avuto il coraggio di parlare di questa cosa. Papà per me è un vero papà e mamma dice che si sene in colpa per quella cosa e che devo aspettare il momento in cui lui sarebbe stato pronto a parlarne con me.

Posso aspettare. Papà mi ha difesa più volte dagli scherni degli altri bambini e quando qualche malelingua sottolinea il fatto che la mia venuta al mondo fosse stata portatrice di sventura per la nostra famiglia, lui risponde: “Nostra figlia è stata un dono e ci ha portato gioia!”

Comprendo la sua amarezza ed il cuore mi si stringeva per la commozione.

Stanno ancora conversando.


“Forse adesso sei pronto!” esclamo “E' ora che tu e Aisha parliate di questa cosa, prima che lei si operi. Sia lei che tu ne avete bisogno.”

“Si, devo scusarmi con lei... Vado subito a cercarla per parlarle.” si stacca da me e si avvicina alla porta che trova socchiusa.

La apre e dietro appare Aisha in lacrime: “Aisha, piccola mia, ma allora tu ci hai sentiti parlare? Perdonaci...perdonami, ti prego. Non sono stato un buon padre e quando avrei dovuto difenderti non l' ho fatto.”


Quante volte avrei voluto sentire quelle parole, pronunciate da lui ed adesso stava accadendo. Lo abbraccio e lui mi cinge con le sue forti braccia: “Tu sei speciale figlia mia ed io ti voglio bene.”

Sollevo il viso e lo guardo, anche lui ha gli occhi verdi, anche se diversi dai miei: “Papà, ma non è vero tu hai protetto sia me che la mamma, quando hai detto che mi portavate a casa con voi. Grazie a voi due, ho potuto vivere!...Ti voglio regalare un sorriso, uno dei miei strani sorrisi. Presto potrò farti un sorriso ancora più bello!”

Mi abbraccia ancora e mamma si avvicina a noi stringendosi anche lei.

“Conserverò questo tuo sorriso impresso nella mia memoria Aisha e pregherò Allah affinché protegga tu e tua madre nel vostro viaggio. A me piace il tuo sorriso, mi è sempre piaciuto. Hai un bellissimo sorriso sincero.”

Che gioia che sono per me queste parole: “Oh,.papà! Grazie!”

“Aisha ogni uomo sorride in maniera diversa, non scordarlo. Il tuo sorriso è già bello. I medici te ne doneranno uno che ti farà sentire come gli altri. Ma tu sei già come loro.” non scorderò mai quest' ennesimo ed importantissimo insegnamento di mia madre.


E' passato un mese dall' intervento di Aisha. Lei e sua madre sono tornate già da un po' nel loro paese.

Al loro ritorno hanno festeggiato tutti insieme. Aisha si sente più serena. Ha iniziato anche ad uscire con delle amiche che vengono spesso a trovarla a casa sua.

Prima la sua timidezza le impediva di socializzare, sebbene avesse incontrato anche persone che riuscivano a vedere oltre all' apparenza.

Non deve più nascondere il suo viso e non si vergogna nemmeno più di essere vista o osservata.

Le sue labbra adesso sono normali ed è rimasto solo un taglietto appena sotto il naso, che piano piano col tempo si rimarginerà, segno dell' intervento che ha subito.

A volte tira fuori qualche sua vecchia foto e pensa alle parole di sua madre 'Ogni sorriso è speciale.'.

Sull 'aereo c' erano altri bambini e ragazzi che si recavano in Italia per sottoporsi alla stessa operazione. Li aveva guardati e si era accorta, che tutti avevano dei bei sorrisi. Quelli più grandi erano in grado di capire ciò che aveva passato.


Così si conclude la storia di Emina ed Aisha.


Emina, una madre coraggiosa che ha accettato sua figlia Aisha per quello che era, sua figlia, ed Aisha una timida ragazzina con un dolce sorriso strano.



FINE


Ringrazio le persone che hanno letto questa storia ed ho cercato di seguire i consigli che mi sono stati dati.

Chiedo scusa se è breve, ma volevo proprio che fosse così corta ed intensa per sottolineare i sentimenti dei vari personaggi.


Grazie ancora!


Sanae78

  
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